LA CONTRADA DI PORTA BERNARDA HA VINTO IL PALIO DEL
31 MAGGIO 1992

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Mercoledì 13 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

UNA CONTRADA CON GLI ARTIGLI

Porta Raimonda affida le speranze del successo al cavallo Cotton montato da Massimino

La novità dell'anno è «Il Branca», un notiziario sulla manifestazione

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Porta Raimonda, fra le grandi è l'unica contrada che non ha mai vinto. «Un successo però lo abbiamo raggiunto, una sede attrezzata e un'attività sociale - dice Valerio Guerrieri rappresentante giallo blu del comitato organizzatore - che hanno fatto riscoprire il gusto di stare insieme. Per le feste, a divertirsi e ora, a lavorare». «Abbiamo dato vita a un notiziario di contrada per informare, dettagliatamente, i contradaioli sulle attività in corso - aggiunge il presidente Claudio Zingoni -. Assicurerà una maggiore partecipazione di tutti nella sede di via Giordano». «Si chiamerà "Il Branca", perchè ricorda lo stemma di contrada, la zampa con gli artigli, in araldica definita branca. È un emblema usato dai Ghibellini - dicono Lisandro Chiari e Marisa Bartalesi, curatori del notiziario - per il suo senso di forza - Ha però anche un riferimento al nostro linguaggio: branca è una brancata, un branco, varie persone determinate». «Ma c'è anche un altro significato, branca come la mano che afferra. Purtroppo finora non abbiamo avuto fa possibilità - dice Flaminio Cei, uno dei responsabili del fantino e del cavallo - di manifestare questa potenzialità sul "cencio". Speriamo sia augurale». Il punto di riferimento è il salone di acconciature Barone. «Il lavoro è tanto perchè in queste sere sono già incominciate le prove. Chi vuol dare una mano, per l'allestimento - dice il titolare - può telefonare a me o a Rita Sani. Vale per la sartoria, per i musici, per la sfilata che è sempre stata un fiore all'occhiello. E lo sarà anche quest'anno».
Una sfilata anche in onore del 5000 anniversario della morte di Lorenzo Il Magnifico. In ricordo del grande personaggio del Rinascimento verrà riproposto l'affresco «Storia dei Magi», dipinto da Benozzo Gozzoli nella cappella di Palazzo Medici (oggi palazzo Medici-Riccardi) a Firenze. All'allestimento ha contribuito lo scenografo Giancarlo Mancini e una sartoria teatrale fiorentina ha confezionato tredici costumi. Sfileranno un centinaio di figuranti. E, intanto, Porta Raimonda guarda a quel traguardo mai raggiunto. Alla corsa parteciperà il cavallo della contrada, Cotton, montato da un fantino nuovo, Massimino, reduce dalla vittoria del Palio di Rimini. «Abbiamo tre buoni cavalli, con Cotton che sembra il più adatto. Le altre due sono due femmine, veloci, ben allenate. Dipenderà la forma di fine maggio, e il parere di Massimino - afferma il capitano Giovanni Catastini - È un fantino esperto di corse a pelo, molto attaccato alla contrada di Siena che rappresenta, il Nicchio. Sarà la volta buona, perchè il binomio Massimino - Cotton è forte. Il resto, come ogni palio, è una lotteria».

IL DIRETTIVO di Porta Raimonda è costituito da Claudio Zingoni e dal capitano Giovanni Catastini. Valerio Guerrieri è alla guida del gruppo dei musici, di cui sono responsabili Ilio Baragatti e Sergio Botti. L'eminenza grigia è Tonella Cenci. Gli altri protagonisti sono: Aleandro Bagnoli, Emanuele Barone, Marisa Bartolesi, Laura Bindi, Giancarlo Caponi, Roberto Cartocci, Flaminio Cei, Lisandro Chiari, Paola Cicalini, Egidio Cioni, Altero, Luca e Luciano Ferri, Giorgio Fiaschi, Marcello Forzoni, Luca Ghimenti, Elisabetta Gozzi, Emiliano Lazzeretti, Remo Mancini, Piero Masini, Carmine Petrullo, Renzo Sabatini, Felicina Sanarelli, Rita Sani, Vittorio Santini e Luciano Tafi. Il gruppo dei musici di Franco Viviani: Alessandro Baragazzi, Valerio Guerrieri, Gabriele Pozzolini, Franco Viviani (rullanti); Federico Bonaguidi, Francesca Ciuti, Federica Bonaguidi, Francesca Ciuti, Federica Daddi, Arianna Guerrieri, Simone Sani (mezzi imperiali); Francesco Bagnoli, Ranieri Benvenuti, Leonardo Ciuti, Cristian Giannoni, Valentina Monti (imperiali); Stefano Batini, Tommaso Cei, Franco Degl'Innocenti, Emiliano Lazzeretti, Luca Sanarelli, Emanuele Sani (chiarine).

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Fucecchio lì, Giovedì 14 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Samo si considera outsider con il cavallo Glen Jordan montato da Gianluca Semenzato

Contrada guidata da giovani

Nel corteggio storico sarà rievocata una sfida tra cavalieri per una donna

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - È la contrada dei giovani, Samo. Due anni fa il gruppo che aveva sempre tenuto Insieme la contrada rosso-blu andò in crisi, e i giovani si fecero coraggio. È rimasto anche qualche saggio, ma in gran parte sono coetanei di Davide Cei, presidente giovanissimo. L'entusiasmo è il nostro cemento - dice Cei - ma c'è anche un tasso di qualità, nel nostro operato, per quanto riguarda la sfilata e per la corsa dei purosangue del pomeriggio nella Buca». Coreografo della sfilata è da alcuni anni il pittore Marco Puccinelli. Ha fatto fare notevoli progressi, sul piano dell'immagine, ai partecipanti al corteggio storico. «Quest'anno il nostro tema è una giostra - anticipa - con due quadri: il cavaliere di Fucecchio, che ha i colori bianco-rossi, sfida un cavaliere di Firenze, che ha i colori bianco-rossi della città del giglio. In palio c'è una bella ragazza, su una portantina adorna di fiori con i bauli della dote. Non mancano personaggi caratteristici, come il mago. Ma soprattutto il nostro sforzo è fare qualcosa di nuovo».
Il sorteggio vi ha penalizzato, sfilando per ultimi.
«Dulcis in fundo - continua Puccinelli - è proprio il caso di dirlo. Varrà la pena di aspettare la nostra giostra, che ha un'idea e anche una rappresentazione».
I costi?
«Sono il nemico di sempre. Ma con una portantina in più, un cavallo e qualche personaggio come Bista, si puè riuscire a rinnovare. Sono contrario a chi fa tutti gli anni la solita cosa, perchè il pubblico è il medesimo». «Tra le iniziative, la settimana scorsa una corsa podistica in collaborazione con l'Atletica Fucecchio: centinaia di partecipanti. Idee semplici, ma valide. E che riescono.», aggiunge Rossano Cei, ex presidente, e sostenitore della giovane linea. Fabrizio Rinaldi, responsabile del Cavallo: dimostra di avere le idee chiare, annunciando una novità: «Il mossiere Ricci ha detto che restringerà lo spazio dietro ai canapi, massimo a 4 metri, inquadrando meglio i cavalli. Con minori possibilità di manovra, dovrebbero esserci meno tatticismi».
È confermato il fantino Semenzato, con la casacca di Samo?
«È Gianluca Semenzato, di Asti. L'anno scorso ci ha portati in finale, ed è già stato un grosso risultato. Quest'anno abbiamo le nostre carte da giocare. Anche a Rimini è andato in finale, pur se quello non è un Palio poichè si corre sulla spiaggia e non ha curve come l'ex cava D'Andrea. Dove davvero si vede la bravura del cavallo e del fantino».
Il cavallo?
«È Glen Jordan, un cavallo veloce. Ed è anche in gran forma. Non lo porteremo sulla pista di Fucecchio fino agli uItimi giorni. Semenzato lo sta addestrando specificamente».
Rinaldi, chi è la favorita?
«Porta Raimonda, con Cotton Quick. Ma lo abbiamo battuto ad Asti, e sono fiducioso che anche a Fucecchio siamo in grado di dargli filo da torcere. Ma loro sono i favoriti, noi gli outsider. Ci sta bene così».
Per concludere, presidente Cei, conteranno le alleanze tra contrade, o le strategie tattiche tipo Foglia (Torre) l'anno scorso?
«Conterà poter disputare la prima batteria e riposarsi in vista della finale. Una contrada data per favorita ha un cavallo fortissimo, ma che si stanca facile. Se corre l'ultima batteria, in finale è tagliato fuori. Quindi conterà anche l'imponderabile, oltre alla inevitabile furbizia».

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Fucecchio lì, Giovedì 14 Maggio 1992.
Speciale Palio di Fucecchio

Il direttivo del Samo

Servizio di
Luciano Gianfranceschi

FUCECCHIO - La contrada Samo ha come presidente Davide Cei, senz'altro il più giovane dei presidenti di contrada. Vice sono Fabrizio Rinaldi, Bruno Boldrini e Roberto Iacopi. La suddivisione interna, per le cariche, è operativa. Numerosa la componente femminile, che non c'è per belluria, ma s'impegna al massimo. Addetti al Cavallo: Fabrizio Rinaldi, Giovanni Viti, Bruno Boldrini, Mario Giuntoli, Stefano Mattonai, Claudio Cicconi, Gilberto Baronti. Addetti alla sfilata: Marco Puccinelli (membro esterno, coreografo) Francesca Buti, Roberta Buti, Keti Masoni, Erica Masoni, Riccardo Niccolai, Roberto Iacopi, Fabrizio Bottarini, Massimo Marabotti, Lucia Cioli, Valentina Cei, Mila Frediani. Giochi e addobbi: Paolo Giovannetti, Metello Moschini, Luigi Campigli, Alessandro Masoni, Luca Montanelli, Federico Brotini, Simone Brotini, Fabrizio Barnini, Marco Campigli, Mercuri. La nuova sede è davanti all'ex Saffa, in un ex conceria, dov'era la sede delle riunioni del comitato organizzatore del Palio.

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Fucecchio lì, Venerdì 15 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il presidente di Massarella, che è geometra, ha preso le ‘misure’ alla corsa di fine Maggio

«Sarà dura ma ce la faremo»

La carta vincente si chiama Bazzino
Il medioevo è il tema del corteggio

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Ha preso "le misure" al Palio. E non dovrebbe andar molto distante dal vincerlo, considerato che Cesare Oliva, presidente della contrada Massarella, fa di professione il geometra. Anche se non nasconde le difficoltè. «Sarà difficile - dice - perchè Porta Raimonda è fortissima, e con l'accoppiata Massimino-Cotton, ha il 90% delle probabilità di vincere il Palio. Le altre dieci probabitità vanno ripartite tra le restanti 11 contrade. La Raimonda, oltre che forte, è potente».
Non è la solita storia della volpe e dell'uva? Scopriamo le carte: chi manderà in pista Massarella?
«Il nostro fantino è Bazzino, conosciuto, esperto, già protgonista anche a Siena. L'anno scorso, che avevamo le carte in regola, ci fu l'infortunio a Bucefalo, e non potè gareggiare. Lo sostituimmo con un ragazzino, Ortu, ma fu un evidente ripiego. Tanto più che finimmo in batteria con Aceto, Bastiano e Foglia. E infatti non ci qualificammo nemmeno per la finale. Mentre in precedenza venivamo da un 3° e da un 2° posto».
Bazzino ha corso con la Raimonda e con San Pierino. E in quest'ultima occasione se la prese scorrettamente con Aceto...
«Il Palio è diventato una corsa in cui, se non si può vincere, si può far perdere il nemico. Non Sono regole che ho inventato io, ci sono. Ma sono strascichi del Palio di Siena. A Fucecchio non credo nelle alleanze».
Il cavallo? «Ci appggiamo all'esperienza degli Jovine, Ciro e Ferdinando. Per due anni consecutivi hanno vinto "Il frustino d'oro", che equivale allo scudetto dei fantini. Per cui, sul piano tecnico, il prossimo 31 maggio avremo le carte in regola».
Dove si può decidere il Palio? «Nella partenza giusta. E con il mossiere Ricci c'è garanzia che i tatticismi non troveranno spazio. Prevarrà la tecnica sulla tattica, e questo ci dà qualche chance. C'è anche pre-tattica, questo sì, far credere che una certa cricca è salda contro una Contrada. Senonchè, siamo seri, il Palio lo vince solo uno: E se non tutti, siamo in tanti a volerlo portare a casa. Siamo troppo individuali, ed è anche un bene».
Siamo anche troppo esagitati, in quelle ore.
«Diamoci una regolata. Almeno è quanto io raccomando ai miei. Perchè i fantini sono birbanti, e chi perde ha la scusa pronta per additare gli altri».
E la sfilata?
«Se ne occupano la costumista Edda Bagneschi, l'addetta alla logistica Mirella Bacci Giuggiolini, e l'esperta storica Patrizia Bandini. È incentrata su un mercante che periodicamente visitava Massarella, e da solo faceva mercato. Ma portava anche notizie di fuori, e maneggiava denaro. Siamo nel Medioevo, come periodo. L'attività femminile, oltre nella sfilata, ha un preciso riferimento, in seno alla Contrada, nel consiglio delle donne; anche molto giovani». Per concludere? «Intendo lasciare, sento la crisi del settimo anno. E vorrei chiudere, lasciando ai contradaioli azzurro-rosa il primo cencio. Magari primo, di tanti altri. Perche il Palio non è più quello dei primi anni, con l'entusiasmo genuino che anima, al pari di me, anche Valerio Palavisini, Romanello Manzi, Amedeo Boldrini. Gente che guarda al Palio più con goliardia, per continuare a divertirsi, che con professionismo, per soffrire e spendere, e basta. La più bella era prendersi in giro. Anche in modo cattivo, ma prendersi in giro».

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Fucecchio lì, Venerdì 15 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il direttivo di Massarella

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Ma come è strutturata la contrada di Massarella? Qual è il suo, come si dice, organigramma? Ecco indettaglio i quadri. Presidente della Contrada Massarella è Cesare Oliva, capitano di contrada Paolo Cardini, responsabile del cavallo Bruno Baronti; segretario Franco Carli. Altri dirigenti che fanno parte del consiglio direttivo sono: Mario e Giulio Talini, Giulio e Riccardo Perna, Daniele Baronti, Lidio Santarnecchi, Paolo Bonfiglioli, Leopoldo Tacchi, Simone Santini, Piero Campigli, Etrusco Matteoni, Claudio Paninarò, Lorenzo Carli, Gabriele Bonfiglioli, Riccardo Guidi, Cesare Arrigoni Il consiglio della donne, invece, non ha gerarchie, ed è formato da Graziella e Mara Talini, Bianca Beconcini, Lia Matteoni, Mirella Cucini, Luisa Cardini. Socio onorario è l'assessore regionale al Turismo Carlo Gattai. Che alla vigilia del Palio, è stato invitato a visitare i preparativi della notte più lunga in Massarella. Infatti il presidente Cesare Oliva è stato tra i fautori dell'incontro tra l'amministrazione regionale e il Conntato del Palio in Comune.

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Fucecchio lì, Sabato 16 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il presidente della Contrada bianconera è convinto di avere quest'anno le carte in regola

E la Ferruzza va all'assalto

«Noi puntiamo tutto su Bastiano»
La sfilata e il mercato del 1536

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Ferruzza all'assalto». Comincia così Riccardo Costantini, presidente della Contrada bianconera. Si ferma, pondera le parole, poi continua: «Sono troppi anni che non si va in finale. Stavolta abbiamo le carte giuste per giocare la partita, e un asso come Bastiano. Questo vuol dire il nostro assalto al "cencio"». Siamo nel negozio di Suongiovane, In posizione strategica per osservare la pista. E per sentire le ultime dal responsabili come Rolando Puccioni, Luigi Calugi e Paola Montanelli (che per la Contrada ha scritto l'inno, già diventato un successo). Puccioni aggiunge: «Speriamo che la sfortuna giri, si volti verso altri; perchè Bastiano aveva preparato un cavallo veloce, scattante, idoneo alla pista fucecchiese, ma ha avuto un incidente al Palio di Monteroni. E sostituirlo in poco tempo è un'incognita. Bastiano è un fantino serio, e competente. Non per quel che dice, ma per come lavora».
In sede c'è già un Palio, il primo mitico del 1981. Come rinverdirlo?
«La formula non c'è - è sempre Puccioni che risponde - dipende dalle batterie, dalle circostanze. Una Contrada non qualificata perchè arrivata terza, ma riammessa per la squalificata di un'altra, finì per vincere il Palio. Se non è fortuna, questa...».
Successe a Botteghe, qualche anno fa, per le scorrettezze tra Bazzino e Aceto. E poi Bufera fu la sorpresa, tra altri favoriti. E quest'anno di chi sono i fantini da tenere d'occhio?
«Sono quelli di Porta Raimonda, Borgonovo e Querciola».
Porta Bernarda, stando alle ultime indiscrezioni, avrà Trecciolino su Altofonte...
«Bruschelli, alias Trecciolino, l'abbiamo avuto anche noi. È un fantino serio. Però non avevamo un cavallo all'altezza. Quest'anno invece c'è, per questo siamo più competitivi».
Presidente, e il tifo giovane?
«È quello che ci stimola: i fratelli Morgiani, Stefano e Grazia, Massimiliano Alvini, Luca Banti, Fabrizio Battaglia, Mirco Fontanelli, Gabriele Mannucci, Daniele Niccolai, Mauro e Massimo Parentini, Michele Vilardi, e altri. Li chiamano affettuosamente "teste matte"».
E la componente femminile?
«La coordinatrice del gruppo è Franca Magni. Con Monica e Tania Benvenuti, Giuseppina Bertelli, Orsola Bigazzi, Silvia Masini, Paola Montanelli, Federica Prosperi, Anna Tobia».
Ouale è il tema della sfilata?
«La richiesta dei mercanti fucecchiesi di avere un mercato sul posto, anzichè andare a Empoli o in altre località. La petizione è èivolta al duca Alessandro dei Medici. Siamo nel 1536. Le autorità locali si fanno interpreti della richiesta, che viene esaudita, e il duca viene a inaugurare il mercato».
Altre novità?
«Un notiziario, tutto nostro, che tiene uniti i contradaioli con le attività in sede. Uno strumento che abbiamo da anni, e che è in uscita sabato (oggi per chi legge, ndr)».
Per concludere, il Palio sta crescendo? «Ha ripreso a crescere. Determinante è stato l'ingresso del Comune nel Comitato. E non solo per la Rai, ma per la scelta del mossiera. Il Comitato che si riunisce nella sala consiliare. Ciò dovrebbe anche responsabilizzare tutti, domenica pomeriggio nella ex Cava D'Andrea in quelle poche ore che c'infiammano. Perchè noi per il Palio si lavora, un anno, e certi fantini lo vivono un giorno. Per questo abbiamo voluto Bastiano».

Speciale Palio Fucecchio

Il direttivo di Ferruzza

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Ed ecco l'organigramma della contrada Ferruzza. Presidente è Riccardo Costantini. Vice presidente Riccardo Frediani e Renato Tacchi. Segretario Edoardo Masini. Vice segretario Walter Alvini. Ammmistrazione: Fabio Morgiani. Fa inoltre parte del Comitato palio : Rolando Puccioni. Franca Magni, invece, è la coordinatrice. E poi il nutrito numero di consiglieri. Massimiliano Alvini, Luca Banti, Ardelio Barontini, Fabrizio Battaglia, Adriano Benvenuti, Piero Benvenuti, Monica Benvenuti, Tania Benvenuti, Giuseppina Bertelli, Orsola Bigazzi, Luigi Calugi, Vittorio Fanciullacci, Alfiero Fontanelli, Mirco Fontanelli, Remo Gatoni, Marco Gelli, Palmerina Giomarelli, Gabriele Mannucci, Silvia Masini, Ascanio Matteucci, Tina Martelli, Paola Montanelli, Romano Morgiani, Grazia Morgiani, Stefano Morgiani, Daniele Niccolai, Marco Nieri, Giorgio Orazioli, Valerio Palavisini, Massimo Parentini, Mauro Parentini, Rosa Peruzzi, Federica Prosperi, Mario Prosperi, Leonardo Romeo, Lorella Salvini, Orlando Salvini, Renzo Santini, Giampiero Talini, Franco Tarabori, Alduino Tedeschi, Marcello Terreni, Piero Testai, Anna Tobia e Michele Vilardi.

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Fucecchio lì, Martedì 19 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Gino Colibazzi, presidente della Querciola, accetta l'investitura di Contrada favorita

«Siamo più di un outsider»

È stato confermato il valido fantino Pes

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Accetto l'investitura a Contrada tra le favorite del Palio. E rilancio. Siamo qualcosa di più di un outsider piccolo ma di lusso», rileva Gino Colibazzi, presidente della contrada Querciola. Il quale, evidentemente, non si nasconde dietro a un dito. E fa un'analisi lucida della sflda, che è in programma il 31 maggio prossimo. «Come fantino abbiamo confermato Pes - aggiunge il presidente della contrada Querciola, Gino Colibazzi - per il quarto anno tra noi. Un fantino con la "F" maiuscola, anzi un uomo prima che un fantino, nel senso negativo che generalmente si dà a chi corre a cavallo. Ha un cavallo all'altezza, per cui credo e scommetto sull'accoppiata con il purosangue Funny Senni. Faremo di sicuro la nostra parte».
Cosa occorre per vincere il Palio?
«Quel che è di nostra spettanza, lo abbiamo fatto: un buon cavallo, e il migliore fantino in assoluto. Il resto, posso assicurarlo, è in buona percentuale fortuna».
Presidente, intende... i mezzi economici?
«Ma no; altrimenti il Palio lo avrebbero vinto soltanto due o tre Contrade. E invece, chi come soldi si ritiene stia meglio di tutti, alla lunga, o è a bocca asciutta, come la Raimonda, o l'ha vinto appena una volta, come la Bernarda. In quelle poche ore del pomeriggio, nella ex cava D'Andrea c'è bisogno della dea bendata. Se poi s'intende un bel premio, per stimolare il fantino, è indubbio che c'è anche quello».
Si dice che piccolo è bello; ma anche forte, alla Querciola...
«Non abbiamo complessi d'inferiorità verso nessuno. Un Palio la nostra contrada l'ha già vinto, era il secondo anno, ma forse era il primo vero dato che nel 1981 è più giusto considerarlo "un numero zero", una prova generale di quel che poi sarebbe diventato, e nessuno lo avrebbe immaginato, il grande Palio di Fucecchio».
E, come contrada, avete il rappresentante al Comitato che è il vice presidente del Palio...
«Marino Ceccarini, infatti, rappresenta le contrade, tutte, così come il presidente Luigi Cardini è espressione dei donatori di sangue "Fratres". Lo sentiamo più come un onere, che come un onore; però ci fa piacere. Lavorare non ci spaventa, per il raggiungimento del fine. Faremo il Palio più grande, così vincerlo sarà più bello».
La sfilata?
«È incentrata su Alfonsina de' Medici, nel 1500, e la bonifica del Padule di Fucecchio. Un tema legato alla nostra terra, ai margini del Padule. Sono le donne, Cinzia Paganelli e Cristina Capodarca che se ne occupano, insieme a Ceccarini, Allegri e Bologni. Questi ultimi sono uomini. Il consiglio direttivo è composto di uomini, ma le donne sono ascoltate e tenute presenti».
Qual è il clima generale del Palio?
«Cresce di giorno in giorno, anzi di sera in sera visto che soprattutto si lavora per il Palio di notte, dopo le usuali attività. C'è chi fa tutto zitto zitto, e chi invece come noi non ha timore di scoprire le carte. Ci hanno additato tra i favoriti, ringrazio e non smentisco. Anzi rilancio, se mi è consentito il paragone. D'altronde si partecipa tutti per questo. E anche chi ritiene di non avere il cavallo giusto, spera nell'imprevisto».
Il colpo di fortuna della domenica, insomma...
«Che non è poi al di fuori della realtà. Il Palio ha un fascino, specialmente quello di Fucecchio, come tutti i Palii che si rispettino, perchè non esiste niente di scontato avanti la partenza».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Martedì 19 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il direttivo di Querciola

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Tutto al maschile, il direttivo della Querciola. La contrada dai colori arancio-verdi, già vincitrice del Palio nel 1982, ha per presidente Gino Colibazzi. Vice è Luca Allegri. Rappresentante di contrada in seno al Comitato è Marino Ceccarini, da quest'anno anche vice presidente del Palio. Gli altri membri di un esecutivo ristretto ma molto efficace come laboriosità, sono Roberto Ferradini, Giuliano Costa, Romolo Boni, Sergio Bologni, Stefano Capodarca, Emanuele Bonifazi, Federico Gatoni, Federico Frediani, Marco Sani. La sede è nel cuore della Contrada, dietro il ristorante "La Campagnola": qui è conservato in bella mostra il Palio vinto nella storica edizione del 1982, che ogni anno sfila al corteggio storico della mattina.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Mercoledì 20 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

La parola ad Edo Cioni: seguirà la corsa dagli spalti

«Si, sono squalificato ma Botteghe vincerà»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Quest'anno, io sarò assente nella buca, il giorno del Palio, per squalifica». Comincia così Edo Cioni presidente di Botteghe. Finora si era solo sentito dire, in giro, di squalifiche. Con schiettezza invece il presidente giallo-viola affronta l'argomento. E continua:«Sono sicuro che di questo ne dovrà soffrire, più di me, chi ha cercato di farmi fuori con ipocresia nelle valutazioni, per interesse personale di chi non ama nè Fucecchio nè il Palio. Mentre io - prosegue - oltre a pensare alla mia contrada, ho sempre contribuito ad accrescere la manifestazione».
Come?
«Migliorando l'aspetto, e le strutture, nella ex cava D'Andrea. Da Dodici anni il mio impegno è sotto gli occhi di tutti. E chiaro: il Palio è un bellissimo gioco, ma bisogna maturare per imparare a giocare». «E occorre anche imparare a parlarne - aggiunge Stefano Alderighi, il vice di Edo Cioni - perchè chi ha detto che siamo stati fortunati a vincere il Palio nel '90, per essere stati riammessi, provi a mettere sul piatto della bilancia anche che gareggiavamo con un fantino come Bufera, e una cavalla come Pomponia. E questo è pieno merito! Mentre la fortuna ci ha voltato le spalle, con bastiano sul Lobilunch allorchè si è spezzato una gamba, a 50 metri dal traguardo con cinque lunghezze di vantaggio. O come nell'87, quando per la rottura del canapo Bailour ha corso ha buio, con i tendini fuori Fino all'anno scorso, cavallo con il ginocchio spaccato. Ben altra sfortuna è essere tanti anni che una contrada non va in finale».
Botteghe ha tanti amici tra le contrade, si parla infatti di alleanze, o tanti nemici?
«Abbiamo sempre rispettato tutti, pensando solo ai nostri interessi. Tranne un anno, allorchè siamo stati costretti al quarto cavallo, e quindi in partenza avevamo rinunciato a tutto, obiettivamente. Siamo amici di chi ci è amico, non siamo nemici precostituiti di nessuno. Non abboccheremo a chi vuol metterci contro Ferruzza, così come non siamo mai stati contro Porta Raimonda».
Presidente Cioni torniamo in diretta: e il fantino Bufera?
«Dario Colagè, detto Bufera, è un emergente. A Siena corre con la Lupa, in piazza del Campo una volta ha vinto e altre due è arrivato secondo. Ha vinto a Fucecchio il Palio del decennale, l'anno scorso poteva fare il bis. È stata una nostra scoperta, siamo certi che ci ripagherà. Magari già in questo Palio '92».
E la sfilata?
«Continua la narrazione e la rappresentazione della figura di Cosimo I de' Medici, signore delle terre che facevano capo alla Villa di Cerreto in Greti (Guidi), parte delle quali oggi inclusa nella nostra contrada».
Qual'è la novità del Palio di quest'anno?
«L'interesse dell'amministrazione comunale nel Comitato: col suo apporto diretto e fattivo permetterà una migliore promozione dell'ultima domenica di Maggio. Cui lavoriamo tutto l'anno, anche se si brucia in poche ore. Per questo ringrazio pubblicamente il sindaco Marrucci e l'assessore Pizzuti che lavorano con noi per fare più grande questo Palio».
Infine, Cioni, dove andrà a vederlo?
«In mezzo ai miei contradaioli, con vero piacere di stare con loro. E se soffrirò un pò di più, spero al termine di poter gioire il doppio, perchè credo, nella giustizia divina».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Mercoledì 20 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Nessuna carica a Botteghe

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Non ci sono cariche, a Botteghe. In contrada sono tutti uguali, e solo per far fronte alle responsabilità burocratiche Edo Cioni può essere definito presidente. Infatti preferisce essere chiamato capitano (di contrada). Gli altri esponenti sono Stefano Alderighi e Roberto Giraldi, Bruno Giannelli e Francesco Giacomelli. Coreografo è Maro Neri. Tra i giovani Mirko Cei, tra le donne Anna Ciardi, Ademara Sani. Ecco perchè i contradaioli giallo-viola sono elencati per nome, familiarmente (a parte un ricordo alla memoria di Mario Prolifici). Vediamoli: Naida, Ivana, Patrizia, Marisa, Anna, Aldemara, Mary, Isolina, Marisa, Vada, Gina, Maria, Mara, Alessandra, Luciana, Vilma, Graziella, Renata, Anna, Anna, Lida, Valentina, Giovanna, Mafalda, Fernando, Renza, Manola, Elisabetta, Delia, Silvana, Lida, Bruno, Roberto, Assuero Stefano, Francesco, Andrea, Loriano, Roberto, Luciano, Antonio, Marcello, Ivaldo, Lido, Franco, Gaspero, Piero, Lido, Mirko, Marco, Simone, Daniele, Massimo, Yuri, Alberto, Alessandro, Costante, Bio, Dino, Lido, Giovanni, Carlo.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Mercoledì 20 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Ecco l'elenco di tutti i "cattivi"



FUCECCHIO - Chi sono i «cattivi» del Palio, ai quali un provvedimento disciplinare dei Probiviri del Comitato ha imposto di restare al di fuori della buca, domenica 31? Sono undici. Troppi per essere stati davvero meritevoli di un simile castigo. Anche perchè alcuni sono membri del Comitato stesso! Senonchè bastava che tre membri dell'apposita commissione disciplinare li additassero, e il provvedimento scattava. In passato, non era mai successo. In futuro, non accadrà più: almeno in questi termini. Perchè il meccanismo del provvedimento è stato rivisto, e il presidente Cardini ha annunciato che i proponenti le punizioni dovranno essere almeno la metà più uno (tredici persone).
Questi comunque i nomi:
Amedeo Boldrini (Sant'Andrea),
Giovanni Catastini (Porta Raimonda),
Riccardo Catastini (Ferruzza),
Flaminio Cei (Porta Raimonda),
Edo Cioni (Botteghe),
Favilli Enrico (Borgonovo),
Damasco Gozzi (San Pierino),
Roberto Morelli (Borgonovo),
Piero Poli (San Pierino),
Gianfranco Sani (Borgonovo),
Marco Vannucci (Sant'Andrea).
Alcune Contrade sono state «decapitate» nei responsabili.
D'altronde all'interno della «buca» si segue il Palio dal vivo.
E non esserci è veramente «una punizione».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 22 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Le speranze di vittoria del presidente Boldrini

BORGONOVO È IN CORSA PER IL QUARTO «CENCIO»

Protagonisti della competizione il fantino Roberto Falchi detto "Falchino", che monterà il purosangue Ben Johnson. La sfilata storica sarà ispirata al Duca Carlo di Calabria

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Tre palii vinti, nel 1983, nel 1986 e nel 1988. Uno revocato nel 1985, in modo molto discutibile poichè il Palio è di chi lo vince sul campo, e non a tavolino. Nove volte su undici in finale, tranne che il primo anno e l'anno scorso. Questo è il nostro palmarès». Lo dice, con orgoglio, Piero Boldrini, tornato alla presidenza della contrada Borgonovo dopo aver passato la mano a Beppino Billeri.
A rinverdire gli allori ci penserà Falchino...
«La commissione addetta al cavallo ha assolto il gravoso compito della scelta con molto scruppolo e ha ingaggiato Roberto Falchi, detto Falchino. Il cavallo sarà Ben Johnson un purosangue veloce come il nome che porta. È all'altezza dei favoriti, di più non mi sbilancio».
Come è organizzata la contrada?
«Il consiglio ha impostato il lavoro impegnando diverse commissioni con il compito di prendere in esame un settore e, dopo l'approvazione del consiglio, mettere in opera la soluzione idonea. Così ogni commissione ha avuto il proprio spazio di impegno e di responsabilità».
E la sfilata?
«Borgonovo fa riferimento all'anno 1323 e nel suo corteo storico-folkloristico propone la rievocazione dell'accoglienza tributata alla comunità fucecchiese, alleati di Firenze, al Duca Carlo di Calabria, figlio del Re di Napoli. Era stato chiamato a reggere la Repubblica Fiorentina, assediata da Castruccio Castracani, che si acquartierava a Fucecchio. La rievocazione ha due quadri: nel primo lo scudo e la bandiera della Contrada, con il maestro di Piazza, il Porta Insegna e Cavallo e Mazzieri, il Gruppo Musici, nei tradizionali colori bianco-rosso di Borgonovo, seguiti dai tre "Cenci", vinti in precedenti edizioni. Nel secondo il Duca, la sua Madonna, la famiglia, la corte con le ancelle, gli uomini di caccia, i servitori di palazzo, il Capitano d'armi con la scorta armata del Duca».
Ma Borgonovo non vive solo per il giorno del Palio.
«Anche se quel che conta è la vittoria, abbiamo altre iniziative considerate veri e propri gioielli all'occhiello della Contrada. Ci sono le cene sociali, sempre molto frequentate, tra cui spiccano quelle organizzata per Capodanno e per il 21 Marzo, con la partecipazione del fantino Roberto Falchi. E poi le corse ciclistiche con le mountain-bike, il 1° Dicembre 1991, in memoria di Gino Iacopini e il 9 Febbraio 1992 per il trofeo dei cinque Comuni. Senza dimenticare la festa dell'Epifania, il carnevale dei ragazzi del 1° Marzo con i premi alle mascherine, la gita a Venezia organizzata lo scorso 12 Aprile, il trofeo di calcetto, organizzato dai giovani della contrada, la gara di automodellismo del 17 Maggio e la festa in contrada per i bambini, in programma domani».
Due parole sul notiziario bianco-rosso
«Il consiglio ha voluto creare un rapporto più diretto con tutti i contradaioli, dando vita ad un ciclostilato. È un giornalino di quattro pagine, che dal Novembre 1991, mese dopo mese, è stato consegnato a tutte le famiglie della Contrada. Così vengono date le informazioni sulla vita e sulle iniziative di Borgonovo. Speriamo di fare un numero speciale... sulla vittoria».

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 22 Maggio 1992.

Palio di Fucecchio / Le 12 protagoniste della sfida

I biancorossi, intenzionati a fare poker, hanno ingaggiato Falchi

BORGONOVO ALL'ASSALTO

Il corteo storico della mattina sarà invece dedicato all'anno 1323 ovvero alla calorosa accoglienza offerta al duca Carlo di Calabria

Servizio di
Briganti Paolo


FUCECCHIO - Il fantino Roberto Falchi, con il cavallo «Ben Johnson», difenderanno i colori biancorosso della contrada «Borgonovo», domenica 31 in occasione della corsa del Palio delle contrade «Città di Fucecchio» con la ferma intenzione di fare poker, tagliando per primi il traguardo di questa dodicesima edizione. Fino ad oggi questa Contrada ha vinto tre (Quattro - n.d.s.) «Cenci», rispettivamente nel 1983-86-88 e può ascrivere nel suo album d'oro un'altra vittoria sul campo, durante il Palio '85, anche se venne penalizzata dalla giuria e retrocessa al secondo posto. Al suo attivo di essere entrata in finale per ben nove volte e l'aver dato vita a diverse iniziative, considerate dei veri gioielli all'occhiello, quali conviviali, corse ciclistiche di mountain bike,feste varie, trofeo di calcetto, organizzato dai giovani della contrada, gara di automodellismo ed altre. Il presidente Boldrini ha voluto ringraziare le varie commissioni per l'ottimo lavoro svolto nei vari settori di competenza ed, in particolare, il gruppo giovani, il gruppo musici, gli addetti alla cucina, il gruppo donatori di sangue, il rappresentante della contrada nel comitato organizzatore del Palio, tutti dirigenti e consiglieri per il prezioso lavoro svolto ed anche il gruppo Tamburini con la presidentessa Bachi e tutti gli altri componenti del consiglio. La commissione incaricata ha predisposto e realizzato l'addobbo di tutta la contrada e la commissione preposta alla sfilata ha lavorato con grande impegno nella presentazione dei costumi medievali. Nella sfilata storico-folcloristica della mattina, Borgonovo fa riferimento all'anno 1323 e nel suo corteo, con figuranti e coreografie ad hoc, viene proposta la rievocazione dell'accoglienza calorosa tributata dalla comunità fucecchiese, notoriamente alleati di Firenze, al duca Carlo di Calabria, figlio del Re di Napoli, chiamato a reggere, la Repubblica Fiorentina, assediata da Castruccio Castracani che si acquartierava a Fucecchio. La rievocazione si articola in due quadri: nel primo presentando lo scudo e la bandiera della contrada, con il maestro di piazza, il portainsegna a cavallo ed i mazzieri, il gruppo musici nei tradizionali colori bianco rossi, seguiti, dai tre «cenci» vinti nelle precedenti edizioni; nel secondo presentando il Duca, la sua Madonna, la sua famiglia, la sua corte con le ancelle, gli uomini di caccia, i servitori di palazzo, il capitano d'armi con la scorta armata.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Sabato 23 Maggio 1992.

Palio di Fucecchio / Il mossiere ha incontrato le Contrade

La corsa ha i suoi regolamenti precisi

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Il mossiere Ricci si è incontrato in Municipio con i presidenti delle Contrade per chiarire come darà la mossa tra i canapi e ogni altro dettaglio del regolamento del Palio. Si sono avuti consensi da parte di tutti, e ritengo che cio possa evitare successive discussioni quando nella buca, gli animi tendono a surriscaldarsi», osserva Luigi Cardini presidente del Comitato del Palio. E' a casa ammalato, ma non si salva dalle telefonate che lo assillano. D'altronde la macchina organizzata è in funzionea pieno regime.

Cosa c'è da agiungere?
«Che l'operato del mossiere è insindacabile e inappellabile. Ecco perchè è importante aver fatto chiarezza. Inoltre il mossiere si avvarrà di almeno quattro giudici di gara, di sua fiducia, con i quali stilerà l'ordine d'arrivo sia della batterie sia della finale. Se essi hanno perplessità, possono prendersi Il tempo che vogliono; ma quando rendono noto l'ordine d'arrivo ufficiale avverso il risultato nessuno reclamo è ammissibile».
E il reclamo con la tassa di 100 mila lire, che vengono restituite se il reclamo è accolto?
«Riguarda la possibilità di un'accertata violazione ad alcune norme, per esempio quella di una contrada che ha mandato in pista un fantino squalificato, dalla federazione; a vita, oppure a tempo, fino al 5 giugno '92, per dire. Nel qual caso, il reclamo, fatto a tavolino, perchè c'è tempo, porta a escludere dall'ordine di arrivo il fantino in posizione irregolare. E se avesse vinto il Palio, gli subentra il secondo».
E se invece, poichè siamo in tema di punizioni, entrasse all'interno della pista uno degli undici "Squalificati" quali provvedimenti verranno l'presi?
«Poichè la punizione è alla persona, la Contrada non rischia niente. L'individuo verrà allontanato, e scatterà un'ulteriore punizione: che prenderanno i Probiviri. Ma sono sicuro, per il senso di responsabilità mostrata da tutti coloro che sono incappati nell provvedimento, che non accadrà niente del genere».
AI termine del Palio, lo "squalificato" può entrare in pista e festeggiare con la sua Contrada se avendo vinto farà il giro d'onore?
«Certamente. Non c'è spirito punitivo in quel che è stato inflitto, bensì la commissione ha inteso porre un freno, dare un esempio. Nessuna persecuzione, il Palio è una festa. Di tutte le Contrade, e di tutti i donatori. Perchè non dimentichiamo che è nato per propagandare la donazione del sangue».
Qualche dato?
«Con il '92 donatori "Fratres" siamo più di mille. Nel '91 le donazioni sono state più di 900. Il gruppo opera moltissimi anni è stato uno dei primi in zona. E anche la nostra idea del Palio ha dato vita, ad altri comitati Fratres, e ad altre associazioni locali per il Palio. Inteso anche qulae manifestazione di aggregazione, di riscoperta, della radici, di approfondimento culturale».

IL TIRRENO - Ecco la settimana del donatore di sangue "Fratres"

FUCECCHIO - La settimana del donatore di sangue Fratres, in cui è inquadrato il Palio delle Contrade, va fino al 31 maggio compresi. E comincia domani in piazza XX Settembre con la 14° sagra della zuppa di pane, più crostini, porchetta e vino bono (gratis ai donatori) ed esposizione di disegni del 4° concorso Tommaso Cardini sul tema «La donazione del sangue e la sua importanza nella società». Il clou è domenica 31 alle ore 9 con il corteggio storico da piazza Aldo Moro a piazza XX Settemre, alle 16 con la corsa del puro sangue, montati a pelo, nella ex Cava d'Andrea. È il 12°Palio delle Contrade, 15°Trofeo Cicalini Jaure. Un'appendice è per il 2 giugno, alla 21 al teatro Excelsior con «Serata insieme»: interverranno i cabarettisti della Rai: Carlo Frisi, Gabriele Marconi, Sergio Ricci, Alessandro Villeggia. Farà gli onori di casa Graziano Salvadori. Partecipazione straordinaria del chitarrista Silvio Feggi detto Spaghetto. Complesso musicale Cafè Italia di Walter Tanturli. «Partecipate tutti alle manifestazioni - fa appello il presidente dei Fratres Luigi Cardini - unitevi a quanti già donano il proprio sangue disinteressatamente. Il sangue permette di salvare vite umane».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Domenica 24 Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

I rintocchi di San Pierino

Damasco Gozzi:«Cavallo da finale con Stomachino, fantino emergente»

La Contrada fa debuttare gli sbandieratori nel gruppo che comprende chiarine e flauti

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Debuttano gli sbandieratori di San Pierino, al Palio di Fucecchio: un gruppo di giovani, con musici, chianne e flauti, addestrato da Damasco Gozzi in queste sere, nelle strade attorno alla contrada (ex Coop). «Un gruppo nostro, di ben 53 elementi, che si è già fatto un nome ad altre manitestazioni folkloristiche di zona», osserva Damasco Gozzi, vice presidente, braccio destro del presidente Piero Poli, rappresentante di contrada nel comitato del Palio. E continua: «Ma il Palio di Fucecchio, domenica prossima, sarà il battesimo ufficiale dopo la prima uscita dell'anno scorso. Non sfigureremo. Anzi dò appuntamento di prima mattina, in piazza della Chiesa a San Pierino, per assistere all'esibizione. Prima il nostro pubblico e poi quello di Fucecchio e del Palio».
I rintocchi del campanile sono molto sentiti?
«Lavoriamo tutto l'anno per fare bella figura. E ci siamo sempre riusciti, anche in passato».
Cos'è quel tendone, davanti alla sede?
«È dov'è avvenuta la presentazione del fantino. E l'altra settimana c'è stato il gioco della corrida per dilettanti. Come punto di aggregazione, la contrada funziona. I nostri contradaioli però vogliono qualcosa di più della tombola o della cena. E la corrida è stata presentata da Sandro Del Picchia e Franco Mancini».
La sfilata?
«Il tema storico si riferisce al periodo che va dal 1000 al 1300 e di allora viene rappresenato un momento di grande interesse quale la vita di tutti i giorni sulla via Francigena. Che passava dalla frazione San Pierino, e che era obbligatoria per quanti si recavano a Roma in pellegrinaggio. La strada era scambio di mercanzie, ma anche di idee».
I costumi sono nuovi?
«In gran parte sì. Altri, come i soldati, sono stati adattati e migliorati. Ci lavorano le nostre donne. Con la supervisione di Anna Riccioni che ha realizzato uno splendido cappello da dama d'epoca».
Chi pensa alla corsa?
«Il presidente Piero Poli. Che porta avanti la filosofia di fare la corsa contando esclusivamente sulle nostre forze. La scuderia è Angelini, di Siena».
Si dice sia vicina, se non amica, di Bastiano.
«Non abbiamo sante alleanze. Nè eccessiva ostilità da parte di altri. Abbiamo un cavallo da finale, sicuramente: poi nella volata a sei, tutto può succedere. Certo, non siamo noi i grandi favoriti».
Chi tenete d'occhio?
«È voce di tutti che Porta Raimonda abbia le carte in regola, anzi il ruolo di gran favorita. Che però nel Palio difficilmente significa vittoria. Una sola volta, forse, in undici edizioni nella ex Cava d'Andrea è stato rispettato il pronostico della vigilia». E Il fantino?
«Il fantino è Alessandro Chiti, detto Stomachino (Voragine - n.d.s.). Un emergente con grinta, che viene dalla pista. Ha la mentalità vincente, e in un Palio come quello di Fucecchio, fra tante alleanze, potrebbe essere la sorpresa. Il cavallo è della scuderia, l'ha provato, e per la pista di Fucecchio è ottimo. Non è nostro stile sbilanciarci, però i nostri sostenitori tra una settimana si divertiranno», conclude Gozzi. Una frase che lascia intendere molte cose.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Domenica 24 Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Il direttivo di San Pierino




FUCECCHIO - L'organigramma della contrada San Pierino è forte nella qualità, anche se contenuto nella quantità.
Presidente è Piero Poli.
Vice presidente Moreno Checcucci.
Rappresentante in seno al comitato Damasco Gozzi.
Consiglieri:
Piero Atzori, Graziella Marrucci, Edoardo Cardini. E molti altri, pur senza cariche, sono disponibili a collaborare. Pur non avendo mai vinto il Palio delle Contrade, i colori arancio-blu hanno primeggiato a Fucecchio, negli anni '60, al Palio dei Bar (Calcio). L'anno scorso, nel calcetto, San Pierino arrivò alla finale. Quest'anno, la contrada al di là del fiume lascia intendere che, senza illusioni, i sostenitori si divertiranno domenica prossima.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Martedì 26 Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Solo sabato si sapranno i nomi di cavallo e fantino

La Contrada Sant'Andrea con un velo di mistero

Servizio di
Dani Daniela


FUCECCHIO - La cena in piazza, organizzata sabato da Sant'Andrea, era affollata, come sempre. «La contrada fa questa festa da anni - dice l'avvocato Adriano Lotti, responsabile del comitato costumi -. Si invitano tutte le contrade a partecipare, alla rievocazione storica e alla cena, per costruire rapporti di collaborazione, che vadano oltre i momenti faziosi della corsa».
Com'è nata?
«In occasione della cena del penultimo sabato prima della corsa avevamo i primi anni organizzato rappresentazioni, momenti goliardici che non si confacevano all'atmosfera dello scenario storico della sfilata e del periodo rievocato. Allora decidemmo di ricercare negli archivi avvenimenti che erano stati importanti per Fucecchio».
La rievocazione di quest'anno?
«Dopo la rappresentazione dell'anno scorso del matrimonio tra una Della Volta (S. Andrea) e un Simonetti (Porta Bernarda), che servì per riappacificare le due più potenti famiglie del Comune, quest'anno abbiamo inteso rappresentare la sottomissione dei comuni di Cappiano, Massa Pescatoria (Massarella) e Ultrario (Torre) a Fucecchio».
Di chi è il compito della ricerca?
«Ci affidiamo ad Alberto Malvolti, storico validissimo e conoscitore della vita di Fucecchio. È lui che ogni anno ci propone l'episodio più significativo da rappresentare».
E certo la contrada di Sant'Andrea ne ha di cose da raccontare.
«La contrada è menzionata nello statuto comunale fin dal 1308, assieme a Domini-Bernardi, di Porta Bernarda e fino dal suo primo Palio ha adottato i costumi medievali». «La nostra Contrada è l'unica che possiede un gruppo di sbandieratori - dice Renzo Mannucci, responsabile del gruppo -. Recentemente siamo stati chiamati anche a Vinci per una rievocazione storica della vita di Leonardo ad Amboise, alla presenza della delegazione francese. Spesso ci chiamano in trasferta, con il nostro gruppo di sbandieratori e tamburi e famosi sono anche i nostri costumi». «Infatti - riprende Lotti - le entrate per sostenere la contrada vengono da questi due comitati: noleggiamo i costumi, confezionati dalle nostre donne su disegni originali, e anche gli sbandieratori portano un buon contributo quando sono chiamati in altre città». Il presidente Bruno Catellani, parla del cavallo e del fantino: «La nostra Contrada collabora con la scuderia di Lazzaro Beligni di Siena da quasi dieci anni. Ma si dovrà attendere sabato prossimo alla cena in piazza per conoscere il nome del fantino e del cavallo. Il Palio di Fucecchio è un pò la prova generale per Siena: infatti vengono molti senesi a vedere come corrono cavalli e fantini». Alla cena di sabato c'era anche il sindaco Antonio Marrucci.
Cosa ne pensa?
«Il Comune è interessato a che tale iniziativa continui e con tutte le caratteristiche che ha oggi. Ci sono, certo, momenti in cui campanilismi e fanatismi hanno il sopravvento. Spesso, e questo è pericoloso, bande di ragazzi si organizzano in raid veramente pericolosi, e questo le Contrade dovrebbero considerarlo. La rievocazione storica, la sfilata, le cene sono tutti momenti di collaborazione validi in momenti c ome gli attuali, in cui sempre meno la gente vive insieme».
Quanto costa al Comune?
«Circa 30 milioni di lire (€. 15.493,71 - n.d.s.). Ma per tutto quello che mette in moto, e la popolarità, che il Palio ha accresciuto intorno a sè in questi 12 anni di vita anche il Comune si sente impegnato a sostenere la manifestazione».

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Martedì 26 Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio si prepara alla sfida di Domenica. Ore di viva attesa e di trepidazione

Scommettitori sicuri sulla Raimonda

Tornano le quote del toto-Palio. Un grosso giro di puntate soprattutto per i giocatori d'azzardo di Siena e Montecatini




FUCECCHIO - E adesso, alla vigilia della corsa, ecco venir fuori - come ogni anno - il «Toto Palio». Quotazioni da bookmaker, stando ai bene informati, che rispecchiano le probabilità delle singole contrade di arrivare al traguardo conquistando, così, il «cencio» dipinto da Alba Centoni . C'è chi afferma che di soldi, in ballo, ce ne sono parecchi: gli incalliti scommettitori, però, non sarebbero tanto fucecchiesi (perchè qui, sia chiaro,l'agonismo prevale inmaniera sana, con il folclore dei rioni in lizza) quanto habituè dei vari ippodromi e «sale». Il gioco interesserebbe, cioè, un certo numero di persone che verrebbero da Montecatini come pure da Siena, in quest'ultimo caso al seguito anche - dei fantini o delle scuderie. Ipotesi realistiche; allora, oppure chiacchiere prive di consistenza mosse dai buontemponi che si divertono a fare un pò di confusione attorno al Palio? Comunque sia, i foglietti dei «Toto Palio» che vengono fatti circolare per le puntate rispecchierebbero tutte le previsioni circa le batterie in pista. Favorita, come già noto da tempo,la Raimonda, data ad uno, con Borgonovo che sta ad uno a tre e Torre, Ferruzza, Botteghe: uno a cinque. Uno a sei la Querciola, con Sant'Andrea, Samo; Bernarda e Massarella date uno a sette. Uno ad otto e a dieci - infine - Cappiano e San Pierino. Come dire, cioè, che sarebbe davvero una sorpresa se queste ultime contrade arrivassero a vincere l'edizione '92 nell'ex buca D'Andrea. Quanta attendibilità possano avere questi dati lo dice il termine stesso del gioco d'azzardo: siamo, dunque, nella più stratosferica delle illazioni oltretutto passibile di essere rivista, anche all'ultimo minuto, alimentando discussioni e pettegolezzi. Si smentiscono, invece, con decisione, le voci di una vittoria sulla base dei mezzi e del denaro: se c'è una certezza anche una sola - nel Palio di Fucecchio, è quella dell'assoluta onestà. Non per niente - in passato - il «cencio» è stato aggiudicato a contrade che portavano fantini e cavalli tutt'altro che di grido. E sono rimaste al palo, al contrario, altre che vantavano campioni più che sicuri di sè. In questo, decisamente, sta l'autentica attrattiva della gara: nell'imprevisto che al di là d'ogni presunzione sconvolge, spesso, le apparenze e gioca in favore di chi sa sfruttare anche soltanto un attimo.

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

La scelta del senese significa non voler accettare ruoli di secondo piano

Bazzino, fantino di talento

Massarella è già pronta alla gara


FUCECCHIO - Massarella pronta per il Palio. Un fantino, Massimo Alessandri - detto Bazzino - la cui professionalità è comprovata dai ben 24 palii di Siena alle spalle e dalle 4 vittorie, sempre in piazza del Campo. Mentre il cavallo, ancora, dev'essere scelto invece - in una rosa di purosangue disponibili. «Si vedrà all'ultimo momento - afferma il presidente Cesare 0liva - per poter sfruttare al meglio le peculiarità dell'animale che certo correrà esclusivamente per far ci vincere, almeno nelle intenzioni. Anche se c'è qualche contrada che può dirsi favorita, a buon diritto, noi non siamo disposti a darci scontatamente un ruolo secondario. Il consiglio ha lavorato per questo e con noi si è trovata la gente, sempre fiera dell'appartenenza massigiana. A tutti debbo dire grazie"».
Cesare Oliva spiega anche che a Massarella non si accettano ipotesi che non siano di vittoria: «Oltretutto abbiamo partecipato al Palio come protagonisti. Anche nelle trasformazioni recenti per la crescita della manifestazione siamo stati in prima fila. Avvertiamo l'importanza della nostra funzione e certamente, come sempre, non molleremo un metro di pista". Anche nell'organizzazione del corteo Massarella cercherà di mettere in evidenza la sua storia presentando scene d'esistenza quotidiana in epoca medioevale, con figure tipiche del tempo in cui il borgo era «Massa Piscatoria", libero comune rurale, assoggettatosi volontariamente (e non perchè vinto da chicchessia) a Fucecchio nel 1280. Il passaggio avvenne, tuttavia, solo nel 1309, quando si cambiò anche nome - come si testimonia in un documento del 1317 - e il centro identificò il proprio ruolo politico con quello fucecchiese e toscano in generale perdendo il proprio castello che fu distrutto da Castruccio Castracani. Pestilenze e mali quasi sempre imputabili alle vicine paludi, certo malsane, non ebbero mai ragione dell'orgoglio dei massigiani che ora, sfilando, interpretano con entusiasmo quella sorta di teatro spicciolo, minuto eppure ricco di forza espressiva e di risvolti culturali, che è la caratteristica migliore, più autentica, della giornata di fine maggio. Il presidente dicevamo - è stato un protagonista del patto registrato fra Regione e comune per avviare una pubblicizzazione, efficace anche sotto il profilo turistico e quindi del «rientro» economico, della manifestazione. «Siamo nella "cupola", in senso buono. Riconosciamolo».

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Carrellata di protagonisti: Cappiano

Gigliotti cerca la vittoria bis




FUCECCHIO - Sarà il fantino Gigliotti a difendere i colori «azzurro verde» di Cappiano, in occasione della dodicesima edizione del Palio «Città di Fucecchio». Un nome di grandi aspettative per la contrada Cappiano che tenterà il bis, dopo la vittoria ottenuta nell'edizione 1984. Per il tema della sfilata storico folcloristica si renderà omaggio a Lorenzo il Magnifico, personaggio che dominò su questi territori, nel cinquecentesimo anniversario della morte. Lorenzo fu una delle figure più rappresentative del Rinascimento ed attirò, sotto la sua protezione, gli artisti più Illustri. Nel primo quadro apertura con insegne, scudo, bandiera, palio 84 e gruppo tamburi, chiarine e banditore annunciante l'arrivo di Lorenzo di passaggio da Cappiano; nel secondo arriva il Magnifico scortato dalla sua guardia personale e dalla corte: dame, cavalieri, notabili e artisti al seguito; nel terzo i teatranti mettono in scena una sua opera: «Il trionfo di Bacco ed Arianna»; nel quarto anche il popolo festeggia il Magnifico con canti e balli. A questo punto è d'obbligo un breve cenno sul passato di questo borgo: «Cappiano ha origini antiche, ma la sua storia iniziò con il castello e la Pieve di S.Pietro di cui troviamo cenni già nel 766. Nel 1281 il Castello fu venduto al Comune di Fucecchio non potendosi più difendere da solo e la sua storia continua da Cosimo II Vecchio che fece costruire, nel 1435, il primo sbarramento sulla Gusciana, creando il "Lago Nuovo" a Lorenzo, dal quale attingeva buon pesce per la tavola. Il ponte mediceo fu fatto costruire da Cosimo I, utilizzando i migliori architetti del tempo, mentre nel 1737 arrivarono le prime bonifiche dei Granduchi Lorenesi, continuate nel secolo successivo anche da Leopoldo Il, detto "Canapone", che fece costruire le "cateratte". Oggi Ponte a Cappiano è un paese industriale molto attivo e la manifestazione del Palio ha contribuito a creare una maggiore aggregazione e socialità fra le persone che hanno lavorato ed operato insieme, con grande passione ed affiatamento, dando vita annualmente ad un corteggio storico di grande effetto che ha contribuito a rafforzare la cultura e le tradizioni di questo importante borgo del territorio fucecchiese». Cappiano è chiamato comunemente Le Calle e calligiani i suoi abitanti che conservano un accento particolare dovuto all'influsso lucchese.

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Maggio 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Alessandro Chiti difenderà i colori di San Pierino

Stomachino per ‘digerire’ tutti

Incerto ancora il cavallo, ma la rosa di purosangue è ormai ridotta a due soli esemplari
Il corteo storico rappresenterà il Medioevo sulla via Francigena

Servizio di
Dott.Panzani Giulio Briganti Paolo


FUCECCHIO - La contrada San Pierino tenterà di vincere il suo primo «Cencio» in questa dodicesima edizione del Palio «Città di Fucecchio», affidandosi al fantino Alessandro Chiti, detto Stomachino, ragazzo giovane ed emergente, proveniente dalla pista e che si è fatto notare a Siena ed in altre località per le sue doti e capacità, Il cavallo non è stato ancora scelto, ma sarà «Dorizza della Moiane» o «Ever First», ambedue della scuderia Angelini e di massimo affidamento. Questa contrada ha creato un gruppo di sbandieratori e musici, composto da 53 ragazzi e ragazze, tecnicamente valido e di grande spettacolarità. Per quanto riguarda poi, il tema della sfilata storico folcloristica della mattina di domenica, giorno del Palio, si farà riferimento all'arco di tempo che va dall'anno 1000 al 1300, rappresentando un momento di grande interesse per la vita e lo sviluppo di quel periodo. «La via Francigena, oggi strada statale Francesca, fu nei secoli XII e XIII un'arteria importantissima per gli scambi commmciali e di mercanzie, percorsa da potenti, umili, briganti e viandanti di ogni specie, contribuendo anche allo scambio di idee ed esperienze tra i numerosi passanti, pure stranieri come fiamminghi e francesi». La strada collegava, infatti, Roma, centro mondiale di vita religiosa, con Parigi, punto di riferimento per intellettuali e notabili. I pellegrini, in viaggio per i più svariati motivi non erano lasciati alla buona o mala sorte sulla Francigena ma, in tappe ben conosciute, trovavano punti di ristoro ed alloggio. Un ordine monastico, i Cavalieri del Tau, usavano accompagnare i drappelli con monaci armati di spada ed assicuravano l'ospitalità ed i servizi, salvaguardando l'incolumità dei viandanti, difendendoli dalle incursioni dei briganti. Nell'ordine dei Cavalieri del Tau erano inclusi i frati che gestivano la carità nei ricoveri e costruttori che avevano cura dei ponti sull'Arno e sull'Elsa. Ai lati della Francigena scene di vita quotidiana contadina venivano ripetuti e dagli stranieri in passaggio si apprendevano notizie ed usi di altri popoli, mentre i rituali della vendemmia e della mietitura erano occasioni di festeggiamenti. In questo preciso quadro storico la sfilata sarà aperta con il vessillo e la bandiera ufficiale di San Pierino, quindi il gruppo sbandieratori e musici e, poi, i figuranti con costumi d'epoca, attrezzi ed espressioni di arti e mestieri tipici della contrada in un insieme armonioso e degno della migliore coreografia.



Speciale Palio di Fucecchio

Il Palazzo del Gattino

Servizio di
Dani Daniela


FUCECCHIO - «La sede della nobile contrada di Sant'Andrea è il Palazzo dei Cavalieri Della Volta - spiega il presidente Catellani - concessoci dal Comune. Un rudere a quel tempo. E sono passati alcuni anni». «Se oggi il Palazzo si presenta in modo diverso, recuperato - sottolinea - dobbiamo darne atto ai contradaioli che hanno lavorato sodo. Sono stati portati via oltre 200 camion di macerie, prima di poter metter mano alla ristruttuazione. Dopo i lavori fatti dal Comune al piano terreno, i contradaioli, grazie all'aiuto finanziario della Fondazione Montanelli- Bassi, hanno riportato il Palazzo alla sua bellezza primitiva, alle soffitte, al loggiato, al giardino pensile, alle cantine di tufo, dove la temperatura per merito di un trabocchetto segreto, resta sempre costante. Al pianterreno si trova la sede della Contrada, ma al primo piano avremo l'onore di ospitare la fondazione. Indro Montanelli ha già fatto pervenire documenti, libri, materiale utile per ricerche e studi». «Questa sarà un'ulteriore ricchezza della nostra contrada - afferma Catellani - e sarà una ricchezza per tutte le contrade, per tutta la città, perchè non saranno pochi gli studiosi che visiteranno gli archivi della Fondazione».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Mercoledì 27 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Giuseppe Bertoncini, il presidente di Porta Bernarda, è convinto di essere in buone mani

«Sarà una corsa spettacolare»

La collaborazione con il Comune e la presenza della Rai

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - "Il cuore rossonero batte ancora, benvenuto Lazzaro", si legge in un mega striscione che campeggia nella sede della Contrada Porta Bernarda. «Servì alla presentazione della scuderia - spiega il presidente, Giuseppe Bertoncini - siamo convinti di essere in buone mani. Per le sue credenziali al Palio di Siena, oltre che aver vinto quello dell'anno scorso con Sant'Andrea».
La tua sensazione sul Palio '92?
«Cova sotto la cenere. Non è che ci sia meno entusiasmo, in quanto ci sono le contrade determinate a vincere».
Quali?
«La nostra rivale di sempre, Porta Raimonda, che quest'anno ha espresso il massimo per organizzarsi a vincere. Ma proprio perchè il Palio è una corsa atipica, non vorrei avere smaccatamente i favori del pronostico».
Perchè? «Percè in un contesto di Palio, ci sono Contrade che da troppo tempo non vincono, come Querciola, e anche Cappiano, da tener d'occhio. Infatti il Palio diverso quello che pi&u conta in quanto corso a pelo, con l'eminenza di Siena, risale agli ultimi cinque anni. Mentre Ferruzza è quella che, come voglia di vincere, ne ha più di tutti: da troppo non va in finale. È la Contrada che lo chiede, tutta la gente; e questo conta. Le tre sopradette si sono mosse bene, nell'ambito dei fantini e dei cavalli. E Bastiano è in credito con la fortuna: quando gli si azzoppò il cavallo, con Botteghe; e l'anno scorso con la Raimonda; dove però la colpa non è solo del cavallo. A terra è superiore a tanti, per intelligenza; come fantino, qui non è piazza di Siena ma una corsa dove si galoppa. E dunque occorono cavalli specifici».
Di che tipo?
«Per dirne uno, il Derry River che abbiamo avuto noi, il primo anno in cui Aceto cadde e si fece male alla gamba, è tornato a correre in pista alla grande. Ma se riportato qui, commetterebbe i soliti errori di quanto si diceva che ‘‘non gira’’. Ora tutte le Contrade , e ogni fantino hanno lavorato tenendo presente questo. Cosicchè sarà un Palio sicuramente spettacolare e avvincente».
L'organizzazione generale?
«Il condomino col Comune è funzionale: ha portato l'assessore regionale al turismo Gattai, riporterà la Rai. E anche altre strutture, come la Pro Loco, possono dare apporto purchè indirizzato secondo le proprie finalità. Ci sarà un'espansione d'immagine: perchè ancora non ci si rende conto appieno della validità della manifestazione».
La sfilata?
«Il tema è la costituzione del comune di Fucecchio, che avviene in tre momenti - risponde Francesca Bertoncini - e anche la Chiesa si rende indipendente dall'imperatore. Sono tre momenti, quelli da vedere. E anche l'alfiere ha un nuovo vestito, rosso-nero, molto bello».
Presidente, veniamo al cavallo e al fantino
«De Pau su Ulita Dies, un binomio vincente che ritengo si riproporrà protagonista. È un passo presuntuoso, pensare al bis; ma è anche un sicuro vincente».
Come l'hanno presa in Sant'Andrea?
«Come a Siena: si può cambiare, conclude Bertoncini. E d'altronde, quando finisce il feeling con un fantino, se ne ingaggia un altro. Sempre nel giro del Palio di Siena, con quei cavalli, e con quei manager. Fucecchio è un Palio che ai fantini interessa vincere, e cambiare Contrada e accasarsi con una intenzionata a fare altrettanto, è un binomio che può funzionare».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Mercoledì 27 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il direttivo di Porta Bernarda




FUCECCHIO - Il direttivo di di Porta Bernarda è presieduto da Giuseppe Bertoncini, e formato da Moreno Guidotti, Claudio Giovannelli, Luca Balsotti, Mario Sgherri, Claudio Pierozzi, Emilio Sabatini, Umberto Berti, Francesca Bertoncini, Marco Montanelli, Pier Luigi Santini.
Questi i vari gruppi organizzati.
Manifestazioni:
Pier Luigi Santini, Camillo Lastrucci, Marco Amadi, Mery Pinzaferri, Monia Nencioni, Tommaso La Rocca, Federica Moriani, Fabrizio Nencioni, Francesco Bertoncini, Simona Lastrucci, Claudio Giovannelli, Piero Montanelli.
Sfilata:
Francesca Bertoncini, Tamara Lucaccini, Barbara Micheletti, Renzo Latini, Carla Calugi, Carlotta Boldrini, Rosetta Mancini, Nazzarena Pesaresi, Rosina Fanucchi, Mara Pinzaferri, Gloria Quercegrossi.
Addobbi:
Claudio Pierozzi, Piero Montanelli, Mario Sgherri, Marco Montanelli, Federico Sgherri, Enrico Trinci.
Gite:
Moreno Guidotti, Grazia Tognetti.
Cucina:
Carla Bertoncini, Piero Nencioni, Carla Briganti, Sandra Lapi, Silvana Nencioni, Quintilia Quartieri, Raffaella Cavaliere, Anna Tognetti, Lucia Moranti, Anastasio Cortonicchi.
Sede:
Umberto Berti, Luciano Benvenuti, Maurizio Stecchi, Salvatore Ventura, Angela Bartoli, Gioia Bartoli.
Raccolta fondi:
Enrico Baldacci, Ilaria Giovannelli, Renata Baronti.
Cavallo:
Emilio Sabatini, Carlo Borgioli, Fabrizio Micheletti, Carlo Ficini, Luca Balsotti, Antonella Giani, Piero Micheletti, Giuseppe Moriani, Andrea Serafini.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Giovedì 28 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Le reazioni all'episodio di teppismo contro il cavallo Cotton, picchiato a San Rossore

Porta Raimonda indignata

E anche il Palio rischia di ssaltare per solidarietà con la Contrada

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Porta Raimonda domenica non correrà il Palio. E chiederà che per solidarietà anche le altre Contrade facciano altrettanto. Questa la ferma posizione dei giovani giallo-blu, che stasera verrà discussa - in un'assemblea straordinaria indetta presso la sede - con i responsabili. La notizia infatti che il cavallo Cotton, gran favorito, è stato martedì notte picchiato e seviziato con legnate al ginocchio, alle spalle e alla pastoia ha indignato tutti. Fino a tarda sera, i responsabili di Porta Raimonda sono rimasti in riunione con il sindaco Marrucci, che in qualità di primo cittadino è anche presidente onorario e garante del Palio, per decidere il da farsi. Non è escluso che, sulla base delle conclusioni raggiunte, venga poi stabilito di sospendere il Palio. Tornando all'episodio di ieri (di cui riferiamo anche in altra pagina) è stato uno dei custodi a San Rossore, Franco Ferrucci, ad accorgersi dell'accaduto e a dare l'allarme. Sono occorsi immediatamente i responsabili, il «capitano» di Contrada Giovanni Catastini, con il braccio destro Flaminio Cei e il veterinario Lorenzo Viti. Viti, che per professione vede animali malconci, ha commentato: «L'hanno rovinato», e si è messo a piangere. Gli altri più sanguigni, sono stati presi dalla rabbia. La notizia, in un baleno, si è propagata per Fucecchio. Gia c'erano tutti in passato casi di infortunio, ma in questa circostanza c'è il vandalismo, la determinazione di ricorrere a qualsiasi mezzo. E prendersela con il cavallo è da vigliacchi. Così come, vien da chiedersi, se non bastasse per togliere di mezzo una Contrada, ci sarà un escalation? Scontato pertanto il timore che possa succedere ancora qualcosa. Anche il Comitato è preccupato, oltre che indignato. Il Palio è fatto anche di sfottò, ma in un momento come questo sarebbe oltremodo pericoloso. E invece deve essere una festa, non un disastro. Ieri pomeriggio sono cominciati ad arrivare ai dirigenti di Porta Raimonda messaggi di solidarietà. Il primo è stato di Luigi Calugi di Ferruzza. Romanello Manzi ha detto di più: «Non lo so se avrò la serenità d'animo necessaria per scendere nella buca. Volevo battere Cotton in pista, come si fa nel Palio; non saperlo battuto a legnate». Ecco perchè la solidarietà di chi non vuoi sentirsi complice del fattaccio, e della possibile escalation, deve concretizzarsi. Secondo alcuni c'è un modo solo: non correndo il Palio. Il cavallo era di propriet%agrave; della Contrada, quindi il segnale è inequivocabile. Ma, secondo altri, proprio correre il Palio sarebbe il modo migliore per condannare il gesto. Le indagini dei carabinieri, forse, accerteranno le responsabilità. Sarà senz'altro importante conoscere nei dettagli le modalità dell'assurdo episodio. Un episodio di puro teppismo, e perciò anche il Comitato organizzatore - quest'anno che c'è di mezzo anche l'amministrazione comunale - è chiamato a fare sentire alto e chiaro lo sdegno. E non solo a parole.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Giovedì 28 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Vittima del giro delle scommesse clandestine

Cotton bastonato perchè era troppo forte

Palio di Fucecchio, ko il cavallo favorito

Servizio di
Zucchelli Gianluca


PISA - Un purosangue è stato brutalmente picchiato dal racket delle scommesse a S. Rossore. Era il favorito nel palio di Fucecchio, in programma per domenica, e l'hanno messo fuori causa. Sono entrati di notte nella proprietà del dottor Franco Ferrucci, un piccolo allevatore di discreto successo, in via delle Lenze. Hanno individuato con precisione e forzato il box di Cotton di sei anni, lo hanno preso a bastonate sul dorso e ai garretti, forse lo hanno anche drogato. Ieri mattina il titolare della scuderia ha fatto l'amara scoperta. Il cavallo gli era stato affidato per prepararlo alla gara. Dietro al barbaro episodio non c'è l'esasperazione del tifo ma un giro illecito per centinaia di milioni di lire. Cotton, figlio di Royal Brook e di Scorts, allevato nell'allevamento Ticinese, non ha mai corso negli ippodromi, ma entusiasma gli appassionati dei palii fra i quali è ben quotato. Alle sue fortune era legato quest'anno il destino della contrada di Porta Raimonda per l'appuntamento annuale di Fucecchio. All'inizio i tenitori di banco clandestini devono aver sottovalutato quello che già veniva dato fra i migliori elementi della corsa. Gli scommettitori hanno ottenuto quote favorevoli. Poi, due settimane fa, l'exploit di Cotton che ha sbaragliato i rivali nel palio di Rimini e si è candidato come favorito assoluto. Qualcuno, evidentemente, si è sentito mancare il terreno sotto i piedi. Gente senza scrupoli mossa da pesanti interessi, ha ordito un piano di risposta. Voci non confermate dall'interessato dicono che qualcuno abbia avvicinato il fantino di Cotton e gli abbia offerto cento milioni per (€. 51.645,69 - n.d.s.) «frenarlo» Il fantino si è recisamente rifiutato e allora sarebbe scattata l'operazione bastonatura. Quelli del racket hanno ordinato a un gruppetto di picchiatori di picchiare il cavallo tanto quanto potesse bastare a eliminarlo dal nastro di partenza. Il rischio era diventato troppo grosso: per i clandestini era meglio annullare le puntate su Cotton e restituire il denaro agli scommettitori piuttosto che affrontare centinaia di richieste di forti incassi alla vittoria del favorito. La spedizione è stata studiata nei minimi particolari. Qualcuno sapeva come si poteva entrare nella proprietà Ferrucci e qual era il box di Cotton. Anche il caso ha aiutato i picchiatori: il cane che ogni notte sta di guardia ai box quella sera è rimasto a dormire in casa. Sistemi d'allarme o custodi ai box: non ce ne sono, non sono mai serviti. Al box c'era un grosso catenaccio che quelli del racket hanno forzato. Era notte fonda, nessuno ha sentito il cavallo nitrire o cercare una via di fuga, neanche il custode che abita a poche decine di metri dai recinti. Il cavallo è stato preso a bastonate sul dorso, sulla groppa e ai garretti. Poi gli autori del raid si sono allontanati richiudendo il box e senza lasciare tracce. Ieri mattina, quando è iniziato il solito giro per accudire ai cavalli, gli addetti della scuderia non credevano ai loro occhi. Cotton non si reggeva in piedi, zoppicava, aveva perso la sua vivacità, sul dorso i segni delle bastonate. Hanno subito chiamato un veterinario, i carabinieri della stazione di S. Rossore ai quali è stato denunciato il fatto. I responsabili della contrada sono immediatamente accorsi alla scuderia. Il purosangue è stato visitato e curato, non dovrebbe aver subito gravi conseguenze ma è bastata un'occhiata sommaria per stabilire che domenica prossima non sarà in grado di correre. La notizia della bastonatura del favorito ha sconquassato l'ambiente del palio. I contradaioli di Porta Raimonda, indignati e offesi, si sono ritirati dalla gara e hanno chiesto agli avversari di fare altrettanto, in segno di protesta. Poi si sono appellati al sindaco Marrucci perchè sospendesse l'edizione del palio. Ma il primo cittadino ha già deciso: la corsa si farà ugualmente.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Signor Sindaco, così no!




FUCECCHIO - NO, così no. Il Palio, almeno a Fucecchio, non deve essere questo. Non deve andare oltre il segno. Non deve ignorare, pur nella contrapposizione, il rispetto per tutti, compresi i cavalli. Ora, con quel che è successo, si vivono momenti elettrici, preoccupanti. C'è preoccupazione perchè si sentono annunciare intimidazioni ad altre Contrade e propositi di reazioni pericolose. No, così no. Sindaco, un gioco, una festa non possono essere affrontati come una guerra. Se altrove lo amano, questo clima, che si crogiolino nel loro brodo. Noi dobbiamo respingerlo, caso mai arrivando anche a sospendere la corsa di domenica, per bloccare chi gioca sporco senza badare alle conseguenze. Sindaco, forse è l'occasione giusta per ripensare il Palio. Si dice, lo dicono tutti, e noi siamo d'accordo: il Palio deve con tinuare a vivere. È giusto. Ma per farlo continuare a vivere nella maniera giusta, bisogna avere il coraggio di liberarlo dalla zavorra che è andato imbarcando con gli anni. Mettiamo sul tavolo della discussione alcune proposte, partendo dalla più dura a essere intesa: via i fantini e le scuderie di Siena. Si punti su fantini giovani: che Il Palio dì Fucecchio diventi un banco di prova per loro. Si proceda al sorteggio dei cavalli e dei fantini. Si insista sul momento originale della manifstazione - il corteggio storico, unico in Italia - che può aver riflessi turistici non indifferenti.
Facciamo un' ipotesi. Si separino il momento della sfilata da quello della corsa. La penultima domenica di maggio la si dedichi interamente alle rievocazioni storiche: la mattina il corteggio; nel pomeriggio, in diverse piazze esibizioni di sbandieratori invitati dalle località toscane, caso mai ideando un "Astiludio", eppoi tamburini e angoli storici realizzati nelle contrade. La domenica successiva, l'ultima di maggio, la mattina corteggio di cavalli e fantini, accompagnati da rappresentanze in costume delle contrade con meta la piazza del Comune, dove verranno tirati a sorte gli abbinamenti di cavalli e fantini. Alle 15 inizio delle gare nell'ex buca D'Andrea per l'assegnazione del "cencio".
Due, i vantaggi: una maggiore attenzione al lavoro di un anno delle contrade per l'allestimento della sfilata; l'eliminazione di tensioni alimentate altrove, per interessi che passano sopra la testa di Fucecchio, contrada dopo Contrada. Fucecchio non ha bisogno di padroni nè di padrini di una festa che è solo sua.

Se vince Samo, il "Cencio" va a Porta Raimonda

FUCECCHIO - «Solidarietà a Porta Raimonda», dichiara Rossano Cei, esponente della Contrada Samo. E non si ferma alle parole. «Se noi vinceremo il Palio, Domenica sera lo consegneremo a Porta Raimonda. A dimostrazione che noi fucecchiesi siamo superiori ai senesi. Infatti, certe manifestazioni d'intolleranza ci sono estranee, e ce ne dissociamo». Un gesto che farà discutere, ma che è un segno tangibile. Anche perchè espressioni di solidarietà a Porta Raimonda non sono mancate: Cappiano, Torre (come si legge anche qui sopra), Massarella, Ferruzza. Tanto per rammentarle alcune. «Ma nel momento in cui l'abbiamo detto davanti al sindaco e al capitano dei carabinieri in Municipio, che non volevamo correre, e che dunque anche gli altri facessero altrettanto, nessuno ci è venuto dietro», ha rivelato ieri sera, all'assemblea dei contradaioli di Porta Raimonda, il capitano Giovanni Catastini. Riunione che si è protratta fino a tarda ora, per decidere se i colori giallo-blu scenderanno in pista o meno. Ma, indipendentemente dalla decisione il sindaco dovrà garantire l'ordine pubblico al cento per cento non solo domenica.
Nonostante il clima elettrico, c'è chi si è accorto che una foto "Cencio", dipinto da Alba Centoni è esposta come anteprima, nella vetrina del negozio BBS in viale Bruno Buozzi. I commenti a caldo sono positivi: si vede la vita, rappresentata dal sangue dei donatori, il "profilo" di Fucecchio, e i cavalli in competizione. Alba Centoni aveva già dipinto un "cencio" in anno bisestile, uno dei più belli. Il "Cencio" e le coppe saranno esposti in forma ufficiale in piazza Montanelli.

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Aggressori al puro sangue di Cappiano, ma cè stato uno scambio di animale

Picchiano un cavallo, quello sbagliato

È successo nella scuderia del fantino Gigliotti a Seggiano. Ignoti credendo di colpire Bionica hanno ferito Tiziana
Nuovo caso di violenza
Verdi:«La gara è da rinviare»




FUCECCHIO - Il «giallo» intorno al palio di Fucecchio che vede nel mirino i fantini senesi, o meglio i cavalli che avrebbero dovuto montare, si fa sempre più fosco. Dopo la solenne bastonatura a Cotton Quick, portacolori della Raimonda, la banda di barbari picchiatori si è rifatta viva ieri notte. E stavolta a farne le spese è stata Tiziana. Una cavalla di Renato Gigliotti, scambiata dagli aggressori per Bionica. La purosangue che domenica potrà dunque essere regolarmente in pista a Fucecchio per i colori della contrada Cappiano. Cotton Quick era stato picchiato a Barbaricina, mentre Tiziana è stata raggiunta a Seggiano in provincia di Grosseto, alla scuderia di Gigliotti. Questi due consecutivi «fattacci» infondono una luce sinistra sulla manifestazione in programma domenica. Gli interessi che stanno dietro alla corsa evidentemente stanno diventanto troppo forti e già si parla di un giro di scommesse clandestine. Renato Gigliotti, ieri pomeriggio, appariva sorpreso e addolorato per quanto è accaduto: «È incredibile - ha detto proprio mentre stava allenando Bionica per la corsa di Fucecchio - Hanno picchiato la cavalla anche nella testa e poi hanno puntato a spaccarle le gambe. Il veterinario che l'ha visitata parla di molti mesi di convalescenza. Dopo l'aggressione a Cotton Quick - continua Gigliotti - mi era venuto il sospetto che qualcuno tentasse il colpo anche con Bionica. Cosi l'ho nascosta, non pensando che potessero scambiarla con Tiziana. E invece è accaduto. In ogni caso domenica io difenderò i colori di Ponte a Cappiano con Bionica». Cotton Quick invece non ce la farà: anche se i colpi inferti al purosangue che avrebbe dovuto essere montato da Massimino, sembrano meno violenti rispetto a quelli subiti da Tiziana, il cavallo dovrà stare fermo venti giorni. Sul pestaggio dei cavalli prende posizione anche il Verde Antonio Matteo Cinquini, assessore a Empoli, che propone al sindaco di rinviare la data del Palio: «Credo che la dignità dell'uomo esca duramente provata da questo spettacolo di feroce vandalismo. Devono seguire atti concreti contro il dilagare della violenza ridotta a semplice consumo dei valori più alti, vita umana compresa. La colposa indifferenza verso un animale ferito giustifica di fatto gli episodi di barbarie compiuti negli ultimi giorni in Italia e all'estero: la strage di mafia, la guerra nella ex Jugoslavia». «Signor sindaco - continua ancora l'ambientalista empolese - prenda atto di questa incresciosa situazione e come primo cittadino si faccia interprete dei sentimenti di condanna rinviando la corsa». Romanello Manzi, uno dei fondatori del Palio e dalla contrada Cappiano, non riesce a nascondere la propria amarezza: «È solo un caso se Bionica si è salvata. C'è stato uno scambio involontario di purosangue, che sono del resto quasi uguali. Siamo entrati nell'assurdo. Il Palio deve tornare a essere quello che era alla sua fondazione: una manifestazione agonistica, certo, ma soprattutto una festa di popolo. Varrebbe la pena di smettere».

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Presentato il riconoscimento finale

Il «Cencio» è di Alba Centoni




FUCECCHIO - «Dopo quello che è successo vorrei che fosse ancora più evidente il messaggio contenuto nel "Palio" che sarà assegnato quest'anno e che ho dipinto cercando di esprimere il senso della competizione ma anche della solidarietà. Un tema, non dimentichiamolo, attorno al quale ruota la manifestazione nata per iniziativa dei Fratres di Fucecchio che hanno sempre inteso esaltare la donazione di sangue e i valori costruttivi che ad essa s'associano. A perderli di vista si rischia di svilire, davvero, tutto». Così Alba Centoni, l'artista che ha realizzato L'ambito «Cencio» esposto, in questi giorni, in piazza Montanelli ha sottolineato il significato del proprio impegno. Questa edizione segna, fra l'altro, l'inizio del secondo giro (se così si può dire) dei pittori locali nell'incarico tradizionalmente affidato a fucecchiesi - di preparare l'opera da attribuire alla contrada vincitrice nell'ex buca D'Andrea. La Centoni l'aveva già dipinta alcuni anni fa, nell'84: «Ho avuto modo d'approfondire certi concetti - spiega l'autrice - sommando nel "Palio" diversi elementi. C'è un'immagine stilizzata della cittadina appena sotto un sole nascente. Poi ci sono i colori che si sono dati i vari rioni e due cavalli, anche, che rappresentano il campione di oggi e quello futuro mentre tutt'intorno si ritrova, sotto vari aspetti, quel sangue dato a chi ne ha bisogno anche come testimonianza di pace». I trascorsi della Centoni, diplomatasi al magistero d'arte di Firenze, sono notevoli. Fedele a un figurativo moderno, esporrà - quest'estate - a Chianciano in giugno, a Montepulciano d'agosto e a Montecatini in settembre.

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Presentato il riconoscimento finale

Il sindaco è amareggiato, ma la gara si farà lo stesso




FUCECCHIO - «Ho ricevuto numerose telefonate da parte di animalisti e di gruppi protezionisti che lamentavano questa poca tutela dei cavalli destinati a correre il Palio. Come amministrazione comunale siamo d'accordo sul fatto che non debbono essere fatte violenze a questi animali che sono, oltretutto, molto belli e non meritano maltrattamenti. Siamo, Però, anche dell'avviso che il Palio si debba correre in ogni modo; al di là delle tristi vicende che si sono verificate in questi giorni». Così il sindaco Antonio Marrucci, presidente onorario della manifestazione, spiega la posizione dell'ente locale pur chiarendo che nessuno si permetterà di discutere le scelte della Raimonda. A quest'ultima spetta, infatti, decidere se partecipare oppure ritirarsi dalla corsa anche se quant'è accaduto, ieri, al cavallo di Cappiano, sfuggito per miracolo al violento assalto dei bastonatori, dovrebbe far capire che il bersaglio di chi muove le fila di tutto questo non è appunto, la contrada giallo-azzurra bensì il Palio in sè e quanto esso rappresenta. Ieri notte, sempre per esaminare il problema delle «gambizzazioni» e assumere una linea di condotta ben precisa, anche, in senso preventivo, s'è riunito il Comitato organizzatore, guidato da Luigi Cardini. Al termine, è stato emesso un comunicato di condanna dell'accaduto, di invito alla calma e di solidarietà con chi ha visto violare - in maniera infame -le proprie opportunità di vittoria. Ma si è detto che il Palio non può essere vinto da pochi perturbatori i cui gesti sono certamente estranei all'agonismo, pur acceso, dei fucecchiesi. Di conseguenza, la speranza è che domenica, in pista, ci sia anche la Raimonda, contrada grande e generosa.

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio / Il presidente confida nel senso di responsabilità

Le storie di violenza, nel clima della competizione, stanno diventando sempre meno inusuali. Qualcuno ricorda che in passato fu «gambizzato» anche il portacolori della Bernarda. L'episodio venne taciuto

«Contrade, resistete alla provocazione»

Appello alle contendenti perchè non succedano incidenti, ma «non correre vuol dire cedere alla violenza»




FUCECCHIO - «Porta Raimonda farà, ovviamente, ciò che riterrà giusto. Non sta a me nè al Comitato organizzatore entrare nel vivo di una questione questione così delicata. Se posso, però, esprimere un parrere personale, penso che il Palio debba mostrarsi più forte di ogni provocazione. La condanna dell'accaduto è unanime, fermissima, da parte di tutti. La maturità raggiunta dal Palio, però, si può vedere da come riusciremo a contrastare ogni elemento negativo che purtroppo si può incontrare lungo il cammino». Così Luigi Cardini, presidente «organizzativo» della manifestazione, si dichiara - sia pure, come tiene a sottlineare, in veste privata - in merito a quanto è accaduto a Cotton Quick, il «campione designato» del rione giallo-azzurro. «Sono anch'io convinto - prosegue Cardini - per quanto lo si possa essere in simili casi, che avvenimenti del genere non appartengono alla cultura del Palio di Fucecchio. Comunque, è sicuramente il caso di cercare, poi, una volta che tutto sia concluso, le soluzioni più opportune per evitare che determinati fatti abbiano a ripetersi negli anni a venire. Dovremo, anche, effettuare scelte drastiche rivedendo posizioni assodate e modi e modi di agire che si ritenevano collaudati. «Ma non correre, domenica, nella buca D'Andrea, significherebbe darla vinta a chi ha chi ha cercato di nuocerci, chiunque esso sia». Anche se a malincuore, bisogna ammettere che storie di "battute" più misteriose, in clima di palii, ne vengono fuori parecchie, specialmente a Siena. La gente delle contrade commenta in maniera decisamente negativa certi andazzi: si parla di bastonature inflitte per avvertimento o ancora per punire «sgarri» fatti a questo o a quello. Si tratta delle solite chiacchiere gonfiate dalla fantasia di chi dice di sapere tutto oppure sono realtà tanto più esecrabili in quanto a danno di animali nobili e delicati come purosangue? Qualcuno, a Fucecchio, racconta che non sarebbe, comunque, la prima volta che si colpiscono i quadrupedi "favoriti" di una contrada. Anni orsono un altro splendido cavallo, Asia, che avrebbe dovuto correre per la Bernarda, sarebbe stato addirittura ammazzato, sempre a colpi di randello, nel suo stallatico in una località del senese poco prima del confronto in pista. Per evitare d'incidere, in qualche maniera, sulla corsa e sulla stessa giornata di fine maggio, i dirigenti preferiscono - si dice - non renddere pubblico l'accaduto. E nessuno, sempre stando alle voci, è mai stato capace d'appurare il perchè o il percome di ciò che era stato fatto. Anche gli incidenti che si verificarono in un'edizione precedente, a danno della contrada di San Pierino, furono - del resto - provocati da una squadra venuta da Siena per «sostenere» un fantino. Si polemizzò molto, in quell'occasione, anche se poi tutto si placò a seguito del fermo e decoroso atteggiamento dei sampierinesi. Cardini, logicamente, di tutto questo non parla. Si limita a rimettere ogni decisione agli organi istituzionali e caso mai, cambiando argomento, rassicura su un altro problema che potrebbe venir fuori: quello del maltempo: «Se dovesse piovere e tutto andasse per il giusto verso si potrà usare la pista senza troppe difficoltà. Il guaio sarebbe per fare la sfilata del mattino, con i costumi che rischierebbero di sciuparsi. In questo caso, lo statuto lascia moltissime alternative, a cominciare da un rinvio. Ma auguriamoci proprio che il clima migliori. Sembra proprio che l'ultima previsione sia confortante in tal senso». Anche l'incertezza legata ad eventi atmosferici fa parte del Palio e del complesso spirito nel quale questo si gioca riuscendo, in ogni occasione, a tener sospesi gli animi di tutti.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Siena lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il rettore del magistrato delle Contrade sul giallo del ‘palietto’

«Fucecchio? Lontana anni luce A Siena i cavalli sono sacri»

A Seggiano ignoti hanno picchiato un altro purosangue

Servizio di
Mattioli Augusto


SIENA - «L'episodio di Fucecchio? Da noi questa mentalità è lontana anni luce. Ferire un cavano per impedirgli di correre va contro l'essenza stessa del nostro Palio. Non ci sta proprio». Pasquale Cappelli, avvocato dell'ufficio legale del Monte dei Paschi, rettore del magistrato delle Contrade, un organismo che raccoglie tutte le contrade senesi non ha dubbi. «A Siena - aggiunge - la passione, per il Palio è grande, le rivalità sono accesissime e anche violente, ma nessuno si sognerebbe mai di entrare nella stalla di un'altra contrada per ferire un animale ed eliminarlo dalla corsa». - A Siena quando i cavalli sono assegnati alle contrade sono intoccabili. E se oltretutto qualche malinteazionato avesse l'idea di fare qualche tentativo fallirebbe quasi sicuramente. Tutte le stalle nei giorni della corsa sono guardate a vista dai contradaioli. Anzi, gli uomini che accudiscono agli animali hanno il letto nella stalla e dormono con un occhio solo, pronti a muoversi al minimo rumore. E anche quando il cavallo è portato in piazza del Campo per le prove è attorniato da decine di contradaioli. Sottolinea Cappelli: «Se la gente, lo dico senza retorica non lo ha capito ripeto che da noi i cavalli sono sacri davvero. Sono loro, più dei fantini, ad essere al centro della nostra manifestazione». Un episodio di percosse ad un animale, per la precisione Benito, uno dei soggetti più forti del Palio di Siena, un paio d'anni, fu comune que denunciato dai comproprietari prima ancora però che fosse presentato in Piazza del Campo per essere scelto. Qualcuno, si disse, era entrato nella stalla tentando di fargli del male. Ma si trattò di un episodio strano, probabilmente inventato di sana pianta per ragioni ancora oggi incomprensibili. La dimostrazione che l'animale era in perfette condizioni fu la vittoria che ottenne nel Palio corso dopo qualche giorno. I modi per non far partecipare un soggetto vincente al Palio di Siena, senza usare violenza, non mancano affatto. Oltre alla possibilità che per varie ragioni anche un animale forte possa essere scartato dal lotto dei dieci partecipanti, non è infrequente che si paghi il proprietario perchè non lo porti alla tratta per la scelta. Nessuno in questo caso si scandalizza. Si tratta di una variante degli antichi (e doppi giochi) che da sempre esistono a Siena. Nel mondo delle contrade, comunque si guarda con una certa sufficienza alle varie corse chiamate Palio. Legnano, Asti, Fucecchio, appunto, tanto per citare le più note «sono ricche di soldi ma non di tradizioni - dice Sergio Profeti, storico del Palio - e cercano di scopiazzare la nostra manifestazione non avendone i retroterra secolari. Direi che in questa località c'è solo una psicosi incredibile per raggiungere la vittoria». Se c'è interesse da parte dei senesi per quelli, che essi stessi definiscono «palietti», riguarda i comportamenti dei singoli fantini, Il loro stato di forma e dei cavalli che potrebbero essere presenti a Siena, niente di più. Qualche timore viene invece dai fantini. «Sono preoccupato - dice Giuseppe Pes, uno dei più in vista del Palio di Siena che sarà tra i protagonisti di Fucecchio - del modo in cui certe passioni si esprimono e dei pericoli che si possono correre. Le cose da pensare sull'episodio di Cotton sono tante, ma si possono fare solo supposizioni».

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Siena lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

Il rettore del magistrato delle Contrade sul giallo del ‘palietto’

«Fucecchio? Lontana anni luce A Siena i cavalli sono sacri»

A Seggiano ignoti hanno picchiato un altro purosangue

Servizio di
Mattioli Augusto


FUCECCHIO - Un altro cavallo picchiato. E il Palio delle contrade, in programma domenica, entra in una dimensione drammatica. Stavolta nel mirino la contrada Cappiano, tra le favorite con la cavalla Bionika. - Ma si sono sbagliati e hanno massacrato la "riserva" Tiziana, della scuderia Seggianese, in attività a Seggiano, in provincia di Grosseto. «È la fotocopia di Bionika con cui correremo il Palio - dice Romanello Manzi, vice presidente di Cappiano - Era nel box dove abitualmente sta Bionika, che abbiamo portato via per precauzione. Hanno commesso un errore, ma volevano impedirci di correre». Ieri sera, la cavalla Bionica ha provato nella "buca" del Palio con il fantino Gigliotti, che ha raccontato: «La cavalla Tiziana era fuori del box. Non c'è un custode, ma solo un contadino nella vigna. L'hanno colpita alla testa e le hanno spaccato tre denti. Ne avrà per due mesi, se mai tornerà a essere buona per correre». Intanto Cotton, il primo cavallo picchiato perchè non vincesse il palio di Fucecchio sta meglio ed è sorvegliato ventiquattr'ore su ventiquattro nel box di San Rossore (Pisa) dagli uomini della contrada Porta Raimonda. C'è ancora un sottilissimo filo di speranza, secondo il veterinario dottor Viti, - che Cotton sia domenica sul nastro di partenza, ma certamente correrebbe in condizioni molto approssimative.

IL TIRRENO - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

UNA CONTRADA CON GLI ARTIGLI

«Dobbiamo dimostrare che la corsa è dei fucecchiesi e non dei senesi»

Torre disposta a non correre

Zari preannuncia le dimissioni da rappresentante di contrada nel comitato organizzatore

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Metto la disponibilità non correre il Palio a disposizione del sindaco Marrucci presidente garante, e del comitato, se ciò può servire a dimostrare che la corsa è sempre dei fucecchiesi e non dei senesi», rileva Oscar Zari, membro per la Torre del comitato organizzatore. Ha il tono abbattuto, più che arrabbiato. Un'indignazione composta, che così esterna: «L'ho già detto anche a Foglia, il nostro fantino. E preannuncio in ogni caso, il 1° giugno, le dimissioni da responsabile di contrada». Una decisione grave;, anche perchè il direttivo è formato da tre persone: il presidente Wilder Pellegrini, che si occupa della sfilata, e il segretario Vincenzo Sgherri, Per stemperare gli animi, parliamo del corteo storico. «Il periodo è quello barocco - dice Pellegrini - intorno al 1625-30. Presenteremo una cosa tutta nostra, cioè la processione al patrono San Gregorio, molto sentita. C'è anche Maria Cristina di Lorena, vedova di Ferdinando I de' Medici, con Ferdinando II principe reggente. La corte e il popolo portano doni alla chiesa cantando il "Te Deum"». Tre i responsabili per una contrada, Troppo pochi?
«Non conta la quantità, ma la qualità».
Altre considerazioni sui cavalli ?
«Il nostro si chiama Graziella Ronchi. Corre in pista, è veloce e in forma».
Se si correrà, chi vince? Non dire una rosa di nomi, ma solo una contrada. Vediamo se ci azzecchi, come sapevi in anteprima chi era il mossiere...
«E allora spieghiamo come sta la storia del mossiere, su cui si è romanzato anche troppo. I mossieri sono tre: Corbelli non ci voleva venire quest'anno, per le passate contestazioni. L'altro era già stato confermato a Legnano. Io ho detto Ricci, ma chiunque altro l'avrà pensato se sta dietro alle corse di cavalli. E ho chiesto inoltre che si incontrasse con i responsabili di contrada, per fare chiarezza. Come se volesse dire invece chissà cosa...».
Il mossiere si è poi incontrato con i responsabili...
«Ritengo che Ricci abbia capito che il Palio di Fucecchio è diverso, è unico. Perchè nei palii minori di Siena non c'è eccessivo accanimento. Ma qui girano tanti soldi, perchè c'è la rivalità tra i responsabili di contrada».
Sarà un mossiere, tipo «Pronti? Via!», anzichè tante false partenze?
«Noi addetti al Palio siamo giovani d'esperienza, undici edizioni sono poca cosa. I fantini sono i soliti, li conosce bene. Cosicchè io ho riferito a Foglia, e sicuramente gli altri responsabili ai loro fantini, che i canapi devono essere tirati, con i pesi attaccati sia davanti che dietro, e a quel punto il fantino si deve ritenere pronto per la partenza. Non siamo in pista, ma nemmeno si può tirarla per le lunghe a piacimento».
Chi tiene d'occhio, lo stratega Foglia?
«Porta Bernarda. A parte Porta Raimonda. Poi c'e un'ammucchiata di probabili vincenti; niente San Pierino, che è un'incognita».
Cosa può cambiare il pronostico?
«Il cavallo. L'animale deve essere tranquillo, e avere la fiducia del fantino. L'animale sente questo, da parte di chi lo cavalca, così come sente a volte eccessivamente gli effetti speciali tipo tamburi, urla in curva, frustate, canapo, caldo. Non basta che abbia un fondo, e curvi bene; non basta più. Noi abbiamo il cavallo tecnico e il fantino tattico; ma in questo momento non ho nè il morale nè la voglia».

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1992.
Speciale Palio Fucecchio

UNA CONTRADA CON GLI ARTIGLI

Fucecchio: le contrade fanno sul serio I fantini di Siena per vincere il «Cencio»

Servizio di
Moschella Duccio


FUCECCHIO - Chi ama i cavalli o ha solo voglia di trascorrere una domenica emozionante non può mancare dopo domani l'appuntamento con il dodicesimo Palio di Fucecchio. Per la città sulle rive dell'Arno, ai confini con la province di Pisa, Pistoia e Lucca, ma di genuine tradizioni fiorentine, si tratta della giornata più importante dell'anno. Nella Buca d'Andrea, una ex cava d'argilla sul versante di Empoli, si assiepano oltre quindicimila spettatori per assistere alle galoppate dei più famosi fantini, maestri del Palio di Siena, che montano a pelo purosangue delle migliori scuderie. Nel pomeriggio i portacolori delle dodici contrade partecipano a tre batterie, che consentono ai primi due classificati di ognuna l'accesso alla finalissima per il possesso definitivo del «Cencio», dipinto di anno in anno da quotati artisti fucecchiesi che si ispirano alla donazione di sangue in ossequio agli ideatori della manifestazione: il gruppo donatori Fratres. Il Palio delle contrade «Città di Fucecchio» è nato nell'81 come rievocazione di una contesa tenuta intorno al 1200 e poi andata perduta. Il tema centrale della manifestazione, il passato della città viene interpretato da ognuna delle contrade con lo sviluppo di un periodo storico che mette in risalto i mestieri tipici e la vita della zona. Oltre 1200 figuranti offro una prova di teatro popolare itinerante sceneggiando scene campestri, le attività del vicino Padule, l'incontro fra la nobiltà locale e la Signoria fiorentina. Visto che quest'anno ricorre il cinquecentesimo anniversario della morte di Lorenzo il Magnifico non mancano «quadri» ispirati all' ago della bilancia e ai suoi rapporti con Fucecchio. È una grande festa che snoda dalla mattina alla sera, in un crescendo spettacolare.
Le Contrade
Ecco i veri protagonisti della giornata:
Borgonovo (bianco-rosso), Botteghe (giallo-viola), Cappiano (verde-azzurro), Ferruzza (bianco-nero), Massarella (rosso-azzurro), Porta Bernarda (rosso-nero), Porta Raimonda (giallo-azzurro), Querciola (rosso-arancio), Samo (rosso-blu), San Pierino (Arancio-blu), Sant'Andrea (rosso-verde) e Torre (bianco-azzurro).
I Fantini Si tratta dei maggiori espert di piazza del Campo, o di giovani promesse senesi. I nomi? Presto detto. Borgonovo ha scelto Roberto Falchi, Botteghe Colagè detto Bufera, Cappiano Renato Gigliotti, la Ferruzza Silvano Vigni, Massarella Massimo Alessandri, in arte Bazzino, Porta Bernarda schiererà Angelo De Pau, la Raimonda Massimo Coghe alias Massimino, la Querciola invece scenderà nella Buca con Giuseppe Pes detto il Pesse, Samo con Gianluca Semenzato proveniente dal Palio di Asti, Sant'Andrea con Emanuele Coluccio, San Pierino con Alessandro Chiti «Stomachino» e Torre, infine, con Vincenzo Foglia. La lista definitiva dei cavalli non è stata ancora ufficializzata, un pò per pretattica, un po' per evitare sabotaggi e assurde intolleranze
I pronostici
La vigilia è stata turbata dal pestaggio di "Cotton Quick", il cavallo di Porta Raimonda favorito della corsa, per motivi da ricercarsi nell'ambiente delle scommesse clandestine. Una simile aggressione è toccata alla contrada Cappiano, ma c'è stato uno scambio di purosangue. L'atmosfera è tesa. Il Palio si farà, ma c'è il rischio che i giallo-azzurri si ritirino dal corteo e dalla competizione. Il toto-corsa è dunque apertissimo.
Orari
La sfilata inizierà alle 9,30. La prima batteria è in programma alle 16; la finale alle 18. Biglietti: 10 mila lire (€. 5,16 - n.d.s) posto unico. Viabilità Fucecchio, provincia di Firenze, è raggiungibile dal capoluogo tramite la superstrada Firenze-Pisa-Livorno (uscita San Miniato) o dalla «Firenze-Mare» (uscita Altopascio).

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno

Fucecchio lì, Lunedì 01 Giugno 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Lo scatto eccezionale di Ulita Day, cavallo che già aveva vinto nel '91, non ha avuto rivali. Raimonda la grande sconfitta.

Con De Pau il bis di Porta Bernarda

Imprevisto trionfo Rossonero dopo una finale entusiasmante e mozzafiato

Servizio di
Dott.Panzani Giulio
Briganti Paolo


FUCECCHIO - Una splendida, imprevista vittoria della Porta Bernarda ha concluso, poco prima delle 20 di ieri sera, la dodicesima edizione del Palio delle contrade. Una corsa pulita, dopo un «via» al canapo, a dir poco incontestabile, del mossiere Ulrico Ricci che pure aveva avuto dei problemi, nella seconda batteria, con i bianconeri di Ferruzza che lo avevano accusato di aver dato per buona la partenza nonostante il loro cavallo fosse girato in posizione contraria.
Quella di quest'anno è stata inequivocabilmente una delle gare migliori, a detta di tutti, con una finale a sei che ha visto in lizza anche Borgonovo, Cappiano, Torre, Samo e Querciola. La Bernarda ed il grande avversario verde-azzurro si erano qualificati alla prima batteria, giocata per sorteggio, mentre alla seconda si erano piazzate Samo e Querciola e alla terza - infine - Borgonovo e Torre. È stata quest'ultima con il fantino Foglia, a terminare il primo giro in posizione favorevole, strappando grida di gioia ai propri sostenitori. Subito dopo, però, ha perso terreno, superata dallo scatto eccezionale che De Pau, su Ulita Day, cavallo che già nel '91 aveva vinto con i colori di Sant'Andrea, è stato capace d'imprimere mantenendo, poi, il giusto ritmo fino al traguardo.
A ruota col campione rossonero, nel gran finale, è arrivato Cappiano con Bionica montata da Gigliotti e al terzo posto, infine, la Querciola, col Pes - altro grande di Siena - su Bluebel Music, altro purosangue d'eccezione già vincitore del palio di Asti. Un pomeriggio tranquillo, dicevamo, salvo storie di ordinaria contestazione, appunto da Parte di Ferruzza, con qualche breve sconfinamento, un po' di urla e di bandiere bruciate. Nulla di più, tuttavia, sia per la maturità dimostrata dai dirigenti che per l'imponente servizio d'ordine dei carabinieri, coordinato dal comandante della compagnia di Empoli, capitano Riccardo Boccali, che aveva a fianco anche gli uomini della locale stazione. Ricci, al suo terzo incontro con i fucecchiesi come mossiere, non ha badato troppo agli improperi ed ha avuto semmai parole d'elogio per le condizioni e le nuove attrezzature della buca D'Andrea. Anche questo, ha giocato sulla sicurezza in pista. Nessun incidente di rilievo, ieri pomeriggio, infatti, salvo l'infortunio a Coluccio, fantino di S. Andrea, feritosi ad una gamba nello «stringersi» alla staccionata e per questo penalizzato nell'esito della terza batteria contro ogni previsione della vigilia. Battuta, purtroppo, anche la Raimonda nonostante il «miracolo» di Cotton Quick, in corsa dopo l'aggressione subita giorni fa ma senza le brillanti opportunità che poteva avere in condizioni normali. Euforia e commozione al momento della consegna del «cencio» da parte dell'assessore regionale Gattai circondato da una marea rosso-nera entusiasta ma al tempo stesso composta e più che mai civile.

LA NAZIONE - Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 01 Giugno 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Novità e curiosità regalano suggestioni particolari alla grande folla accorsa nella mattinata

Storie vere e allegorie al corteo fatto in casa




FUCECCHIO - Il profumo sempre più locale del festoso corteo mattutino, senza gli abituali "ingaggi esterni" per figuranti e sbandieratori, ha segnato un indubbio ed importante salto di qualità per l'intero gran gioco del palio fucecchiese. Sono state privilegiate la tradizione e la cultura medioevali rispetto alla sola componente spettacolare, che comunque non ha fatto difetto, specie nelle "immagini" presentate dalle frazioni. Come accade da sempre, il corteo che sfila per la strade cittadine ha cementato quei "legami" che uniscono i fucecchiesi vecchi e nuovi (giunti questi ultimi dalle varie regioni specialmente negli anni del boom economico), impegnati fianco a fianco non solo nei momenti in cui è necessario rimboccarsi le maniche e lavorare, ma anche negli attimi gioiosi della festa e del folklore, pronti oltretuttto ad offrire il più cordiale benvenuto a numerosi gruppi turistici giunti in pullman fin da Firenze e da altri centri toscani a seguito di un accordo siglato dal comitato organizzatore con la Regione e con l'assessorato retto da Carlo Gattai.
Il tradizionale "corteggio" semmai merita un'osservazione curiosa, legata alla sua diversa interpretazione da parte delle contrade, con quelle del capoluogo che si sono impegnate in ricostruzioni estremamente rigorose e seriose degli accadimenti storici ed i rioni periferici, non meno importanti e altrettanto rispettabili nelle loro scelte, che hanno dato maggior spazio alla componente "flilegorica", degna quasi dei carri del carnevale viareggino, come nel caso di Cappiano che ha proposto una splendida interpretazione del «Trionfo di Bacca e Arianna» forte di una coreografia d'eccezione, su ampi pianali spinti a mano per tutto il percorso. Molto suggestive anche le figure dei cavalieri, alcuni con elmo e corazza e tanto di artieri, in sella a cavalli di scuderie private, anch'esse fucecchiesi, animali che hanno dato ottima prova di pazienza e... buona educazione. Ed il corteo ha riscosso grandi favori e calorosi consensi da parte di tanta gente che ha apprezzato il bel ritorno al passato, impreziosito da sottofondi musicali, cori e danze, con spettacolari esibizioni in strada, nei punti di maggior afflusso di pubblico. Bellissime infine le donne di Fucecchio coi costumi d'epoca, la maggior parte dei quali realizzati direttamente nelle contrade, alla ricerca non tanto del risparmio, quanto della genuinità.

LA NAZIONE - Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 01 Giugno 1992.

Speciale Palio di Fucecchio

Parlano i protagonisti del successo

«Siamo stati grandissimi»

Servizio di
Dott.Panzani Giulio
Moschella Duccio


FUCECCHIO - «Grandi!" Grandissimi!». Giuseppe Benoncini, presidente di Porta Bernarda, grida al cielo la gioia di un momento atteso da tre anni. Il secondo trionfo rossonero è giunto al termine di una giornata afosa, caldissima, ma ricca di emozioni: «È stata una splendida finale - dice il presidente pochi attimi dopo l'arrivo vittorioso di Angelo De Pau in sella a "Ulita Day" -. Angelo ha dimostrato di essere un grandissimo professionista. L'anno scorso ha vinto con lo stesso cavallo, ma per i colori di Sant'Andrea. Quest'anno aveva promesso, il bis e non ci ha deluso».
Il presidente rossonero abbraccia decine di contradaioli, stringe centinaia di mani ancora incredulo del momento che sta vivendo. E i festeggiamenti sono appena iniziati. «Ad Angelo - continua il massimo dirigente della contrada di via Nardella - abbiamo perdonato di non essere intervenuto alla cena della vigilia. Mi ha detto: "Stia tranquillo, presidente, domani sarò in pista per vincere. Vedrà che non mancherò all'appuntamento". Più profetico di così non poteva essere». Il vincitore, portato in trionfo dal popolo rossonero, è stremato, ma raggiante: «Che posso dire? È una gioia così grande che adesso non riesco a trovare le parole adatte, ma già prima di scendere in pista ero sicuro di potermi comportare bene. Ulita è una cavalla straordinaria. Una vera esperta di piste del genere. Per quanto mi riguarda, invece, sono un professionista che cerca di fare il proprio mestiere nel miglior modo possibile. Oggi è andata bene. In batteria sono partito ultimo, ma ho saputo rimontare. In finale, invece, ho trovato ,il varco giusto ed ho superato il cavallo di Cappiano al momento opportuno, all'ultima curva, quella decisiva. Alla contrada, d'altra parte, l'avevo detto: "Sono venuto a Fucecchio per vincere. E se voi gioite, di sicuro gioisco anch'io"». Prima di essere di nuovo portato in trionfo dai contradaioli Angelo De Pau ha il tempo di essere complimentato dal sindaco: "Com'è andata questa edizione del Palio? Direi molto bene.- risponde Antonio Marrucci, presidente onorario della manifestazione -. La civiltà dei fucecchiesi non ha ceduto di un millimetro alle provocazioni della vigilia. C'erano dodicimila persone, ma tutto si è svolto nella massima calma. Certo, l'agonismo è stato grande; ma questo ormai fa parte delle caratteristiche essenziali del nostro Palio».