LA CONTRADA DI PORTA RAIMONDA HA VINTO IL PALIO DEL
30 MAGGIO 1993
LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno | ||
Fucecchio lì, Lunedì 31 Maggio 1993. |
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Speciale Palio Fucecchio
La tredicesima edizione del Palio di Fucecchio si è svolta in un'atmosfera di grande sportivitàRAIMONDA STRAPPA IL SUO PRIMO CENCIOLa novità dell'anno è «Il Branca», un notiziario sulla manifestazioneLa Contrada di Capitan Borgioli si aggiudica la finale davanti ai rivali di Sant'Andrea. Brillante la prestazione di CianchinoOttima la prova del mossiere che sarà ingaggiato anche per il futuroServizio diDott.Giulio Panzani Briganti Paolo FUCECCHIO - Palio delle contrade: la Raimonda ha fatto tredici, aggiudicandosi una vittoria incontestabile proprio nella tredicesima edizione. Un sogno finalmente realizzato dopo tante speranze deluse, in passato, e la brutta storia di «Cotton Quick», nel 1992, il cavallo picchiato nello stallaggio pisano, che dunque non aveva potuto correre al meglio per il traguardo. Ieri, nell'ex buca D'Andrea, «Cotton Quik» si è invece comportato splendidamente: secondo alla batteria di qualificazione, dopo Borgonovo, ha mostrato fin dalle prime falcate uno scatto e una grinta che hanno confermato il ruolo di favorito anticipato dai pronostici. Poi, alla finale, dopo un «via» alla mossa che è filato in prima battuta, il campione giallo-azzurro si è piazzato in testa e vi è rimasto, senza tentennamenti, fino all'arrivo inutilmente inseguito dapprima da Borgonovo, che ha serrato al primo giro di pista quasi per una rimonta fantastica per passare, però, subito dopo in terza posizione preceduto dall'ormai noto De Pau che montava «Olita Day» per la «nobile Sant'Andrea». Un successo, dicevamo, che Giancarlo Caponi, il presidente raimondino, aveva promesso ai suoi contradaioli insieme al «capitano» Vinicio Borgioli: da troppo tempo il «cencio» era quasi un'ossessione per questo grosso rione a cui era mancata, finora, la fortuna, non la qualità. Così Porta Raimonda si arroga il legittimo ruolo di «grande» fra le altre contrade del centro che già si sono aggiudicate, in precedenza, l'ambito premio. Cianchino, fantino ingaggiato per l'occasione e alla sua prima prova con questi colori ha dunque saputo fare meglio di Massimo Coghe, in quest'occasione in corsa per Massarella, che non ha convinto, con le sue prestazioni, così come non fu all'altezza, nel '92, di una fama senese che gli aveva valso l'arruolamento nelle schiere giallo-azzurre. Eccellente la mossa data da UIrico Ricci, ineccepibile anche nelle qualificazioni a cui aveva concesso si e no solo un paio di false partenze e che non si è lasciato intimidire da un pò di tifoseria, peraltro contenuta, agendo con professionalità e perfezione tecnica. «Credo che sia proprio il mossiere che va bene per Fucecchio - ha detto, alla fine, il presidente dei Fratres, Luigi Cardini, organizzatore della manifestazione - e non dubito, quindi, del fatto che possa tornare ancora qui negli anni a venire», Contento anche il sindaco che a breve subentrerà nella carica di massimo responsabile del Palio: «Noto un aumento di sportività, di volta in volta, in una popolazione che vive questa giornata con stupendo folklore e con grande senso civico, senza turbolenze od altre espressioni che nuocerebbero all'immagine che Fucecchio si è data con tanto sacrificio. Certo, il confronto più serrato appare quello che si gioca fra le contrade più grosse, un pò come accade nel calcio. Ma anche le altre dimostrano di essere all'altezza della situazione e non mollano, come del resto è giusto per ogni competizione». Un solo incidente, se cosi si può chiamare, si è avuto subito dopo la prima batteria quando Semenzato, portacolori astigiano di Samo, è caduto procurandosi solo lievi ferite che all'ospedale sono state giudicate guaribili in pochi giorni: c'è chi ha voluto un po' malignamente vedervi una sorta di tentativo di lasciare la buca D'Andrea senza affrontare i propri contradaioli, delusi da un redimento a dire poco mediocre pur dopo tante illusioni. L'entusiasmo in fase di gara è stato senz'altro grande, ma palesato con molta maturità, dalle circa, ventimila persone presenti cui ha fatto, comunque, da deterrente anche la massiccia presenza del servizio d'ordine predisposto dai carabinieri. Ora non resta che attendere i festeggiamenti di rito per ripartire - poi - con la dovuta carica per preparare l'edizione '94 e crescere, ancora, con quel ritmo esponenziale con il quale, da un'iniziativa quasi scherzosa, si è giunti fino ad essere considerati i secondi d'Italia, dopo Siena e quindi ben prima di Asti. |
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Fucecchio lì, Lunedì 31 Maggio 1993. |
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Speciale Palio Fucecchio
La gioia del presidente Giancarlo Caponi«È stata una vittoria irresistibile»Il biglietto vincente abbinato al purosangue Cotton QuickFUCECCHIO - C'è stato un momento difficile, per la Raimonda, poco prima della finale, quando «Cotton Quik» ha perso il ferro di uno zoccolo e si è dovuto rimediare in fretta temendo quasi di non poter arrivare in tempo. Poi, come abbiamo detto, l'allineamento al canape e il via con uno scatto maestoso, irraggiungibile. Così, i raimondini si sono portati a casa il «pallium» dipinto dal loro stesso presidente Giancarlo Caponi che quest'anno non poteva perdere per troppe ragioni: le attese dei contradaioli innanzitutto e il rischio di vedersi sottrarre, in maniera bruciante, l'opera preparata da lui stesso. «Siamo stati fortissimi - ci ha dichiarato il presidente - si è vinto di forza, pulitamente, come hanno visto tutti. Non c'è altro da dire. Ogni commento ci toglierebbe qualcosa: basta soltanto riguardare la corsa e godere una scena unica». Il purosangue giallo-azzurro farà la fortuna del possessore del biglietto numero 80436 che è stato abbinato a «Cotton» e che vincerà il primo premio di quella lotteria con la quale il Comitato organizzatore del Palio ha voluto fare un altro salto di qualità. A seguire, secondo,l'ordine d'arrivo, i biglietti F0166, G0191, F0409, M0101 e P0991. Un'altra emozione in più per i fucecchiesi che hanno vissuto - come ha detto anche Luigi Cardini - sempre intensamente questa giornata. Il successo di una contrada che è, però, anche una vittoria per l'intera cittadina. |
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Speciale Palio Fucecchio
Finzione e rievocazione si sono strette la mano nel corteo che ha inaugurato la giornata. Splendide le coreografieQuando storia e teatro scendono in stradaServizio diDott.Giulio Panzani Briganti Paolo FUCECCHIO - Più ricco e sfarzoso, quest'anno, il corteo che ha aperto la tredicesima edizione del Palio di Fucecchio sempre più all'insegna di una forma di teatro itinerante fatto di riferimenti storici rappresentati con «quadri» e coreografie degni del miglior genere culturale. Scorta d'onore, per l'occasione, di carabinieri a cavallo che hanno preceduto la Bernarda , in testa come vincitrice del «cencio» '92. A seguire, Cappiano , con le sue scenografie proteste realizzate con tabelloni che illustravano il lento degrado dell'attraversamento mediceo dell'Usciana: notazione curiosa, a questo riguarda, la presenza dell'assessore Renzo Sollazzi fra i figuranti. Quindi Borgonovo con i suoi palii conquistati nel 1983, nel 1986 e nel 1988, e poi Samo , dalle belle immagini create da Marco Puccinelli, la Raimonda sempre all'altezza di un ruolo di primo piano fra le contrade per i suoi brillanti effetti scenici e la Torre con il suo applauditissimo revival del 1600. I bianconeri della Ferruzza , prima nell'albo d'oro per la vittoria del 1981, si sono esibiti in un allegorico e provocatorio «quadro» in cui si è celebrata la vittoria su Siena del 1555 ad opera della signoria fiorentina, mentre Botteghe , con i colori viola e gialli, ha sottolineato la forza e la fierezza di una borgata che non si sente seconda a chicchessia. Poi ancora un tema attinente al Padule: quello della Querciola che ha trattato la bonifica del 1515 messa in atto da una nobile, allora potentissima: Alfonsina Orsini. E Massarella , altra partecipante delle Cerbaie alla ricerca di un ruolo preminente, con scene sulla compagnia del SS.Sacramento d'epoca seicentesca. Penultima Sant'Andrea , la nobile, che si connota per l'autosuffcienza di attrezzi e costumi fatti direttamente dal popolo insuese, nel palazzo Della Volta e infine San Pierino , il paese d'oltrarno, non meno compreso nel ruolo di aspirante a un traguardo che al di là dei risultati della corsa gli spetterà, comunque, per l'ampio e sentito contributo a questa e alle altre edizioni dell'iniziativa dei Fratres. Una sfilata svoltasi compostamente, fra moltitudini di gente venuta anche da fuori: numerosi persino gli straneri, alcuni dei quali fra i camperisti invitati dalla Pro Loco nell'ambito delle attività collaterali per fiancheggiare l'opera delle contrade. Protetto da armigeri, come vuole la tradizione, il «pallium» dipinto quest'anno da Giancarlo Caponi che è anche presidente dei giallo-azzurri raimondini. Applausi per tutti, ovviamente, da una tifoseria locale che si è mantenuta serena e dignitosa com'è di regola, ormai, in ogni celebrazione davvero importante, come in una grande città. |
IL TIRRENO - SPECIALE XIII PALIO DI FUCECCHIO | ||
Fucecchio lì, Lunedì 31 Maggio 1993. |
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Speciale Palio Fucecchio
È suo il tredicesimo "Cencio", la grande corsa di CianchinoL'ANNO DI PORTA RAIMONDAServizio diLuciano Gianfranceschi FUCECCHIO - Porta Raimonda ha fatto tredici! al Palio delle contrade e ha tolto lo zero dall'albo d'oro. Ha vinto con forza e con astuzia. Cianchino, su Cotton, è partito di sorpresa (era all'esterno, di rincorsa) e quando si sono messi a inseguirlo - dapprima Borgonovo e Querciola, poi Sant'Andrea - è parso evidente che non ce l'avrebbero fatta a rimontare. Cotton, il discusso cavallo dell'anno scorso, ha confermato le sue grandi potenzialità. Sant'Andrea, con De Pau su Ulita Deis (vincitore negli ultimi due anni per Porta Bernarda nel 1992 e Sant'Andrea nel 1991 è degno secondo. Al terzo posto si è piazzato Borgonovo, al quarto Querciola. Più staccati Porta Bernarda e Botteghe. La formula delle due batterie è stata spettacolare. Nella prima, ha vinto Botteghe (Tredici) davanti a Sant'Andrea (De Pau), e Porta Bernarda (Pollicino). Eliminate Samo (Semenzato) che, nonostante un cavallo velocissimo, non è riuscito a incunearsi tra Porta Bernarda e Sant'Andrea. Semenzato, 24 anni, di Asti, ha anche urtato contro lo steccato all'ultima curva, prima della dirittura d'arrivo, e al momento di frenare il cavallo è caduto per il dolore alla gamba destra e si è procurato anche una lesione alla bocca. All'ospedale non gli hanno riscontrato frattute. Qualche protesta di Botteghe e Porta Bernarda per il ritardo con cui le altre contrade si erano presentate al canapo. Delusione di Ferruzza che, però, con il cavallo infortunato mardedì scorso, non poteva fare di più. Bastiano si è piazzato sesto, inutilmente preceduto da Massimino (Massarella). Nella seconda batteria, Borgonovo con Falchino ha vinto in scioltezza, mentre Cianchino di Porta Raimonda si è allargato a danno di Foglia (Torre) per far passare Pes (Querciola). Che è finita seconda; Terza Porta Raimonda, escluse Torre, Cappiano e San Pierino. Nell'intervallo in attesa della finale, Emiliano Pizzuti, Francesco Strocchia e Leonardo Signorini hanno sorteggiato i biglietti vincenti della lotteria: B0436 abbinato a Porta Raimonda, F0166 a Sant'Andrea, 00191 a Borgonovo, F0409 a Querciola, M0101 a Porta Bernarda e P0991a Botteghe. Poi la finale e l'esplosione di gioia dei gialloblu. In trionfo Vinicio Borgioli, capitano di contrada, e le lacrime di gioia per il presidente Giancarlo Caponi che, guarda la combinazione, quest'anno è stato chiamato a dipingere il "cencio" E complimenti a Cianchino. Caponi parla, piange e ride: «Si è vinto per i giovani. La dedico a loro questa vittoria». E corre, zoppicando per il riacutuzzarsi dì un vecchio infortunio, Gran festa in contrada, a sera; Ora Porta Raimonda non è più la contrada che non vince mai. |