LA CONTRADA QUERCIOLA HA VINTO IL PALIO DEL
18 MAGGIO 2014


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Fucecchio lì, Giovedì 10 Aprile 2014. Pagina I
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio, i fantini Ricceri e Murtas squalificati fino al 31 dicembre

La decisione è stata presa dal Cda dell'Associazione Palio delle Contrade a seguito del comportamento violento tenuto dai due in occasione del Gran Premio di domenica scorsa

Servizio di
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PALIO I fantini Alberto Ricceri e Sebastiano Murtas non potrannno correre il prossimo Palio di Fucecchio in programma il 18 maggio. A loro, infatti, il Cda dell'Associazione Palio delle Contrade, riunitosi ieri, ha inflitto una squalifica fino al 31 dicembre 2014. Niente Palio e niente corse di primavera fino al 2015. La decisione è stata presa ieri dall'organo presieduto dall'avvvocato Massimo Billi a seguito dei gravi fatti verificatisi domenica scorsa 6 aprile quando, in occasione del Gran premio intitolato ai 50 anni di attività dei Fratres - Donatori di sangue, i due fantini in sella ai cavalli hanno inziato prima a frustarsi a vicenda e poi, nonostante i molteplici richiami del mossiere, caduti a terra hanno inziato a picchiarsi violentemente con calci e pugni. Nell'emettere la sentenza il Cda del Palio ha sottolineato la gravità dei fatti avvenuti di fronte ad un folto pubblico composto per la maggior parte da famiglie con bambini. Si è trattato di un comportamento – come si legge nella delibera del consiglio d'amministrazione – "eticamente scorretto, antisportivo e lesivo dello spirito della manifestazione". Il Palio di Fucecchio, infatti, è una manifestazione ispirata da spirito sportivo, di fraternità e socializzazione che non contempla in alcun modo atteggiamenti come quelli inscenati dai due fantini squalificati. Il Cda dell'Associazione Palio ribadisce che "a nessun partecipanate è consentito utilizzare un luogo pubblico ed un giorno di festa per gli appassionati del Palio e delle Contrade per dar sfogo a comportamenti immotivatamente violenti e irrispettosi degli spettatori e degli organizzatori". Quello dei due fantini Ricceri e Murtas, tra l’altro, è stato un comportamento che, proprio perchè avvenuito nella delicata fase della "Mossa", avrebbe potuto mettere in pericolo anche gli altri fantini e gli stessi cavalli. Per tutti questi motivi il Cda dell'Associazione Palio ha deciso di inibire i due fino al 31 dicembre 2014.


Il CDA squalifica Murtas e Ricceri fino al 31 dicembre 2014.

giovedì 10 aprile 2014

A seguito dei fatti incresciosi accaduti domenica alla terza batteria del Gran Premio FRATRES, il CDA si è riunito ieri sera comminando la squalifica ai fantini Sebastiano Murtas e Alberto Ricceri fino a fine anno per tutte le corse organizzate dal CDA del Palio di Fucecchio. La decisione è stata presa dopo essersi confrontati con gli organismi organizzativi degli altri Palii Italiani (Ferrara, Asti, Legnano) per dare una risposta forte e decisa a comportamenti aberranti che niente hanno a che vedere con le corse. La squalifica di Murtas costringe diverse dirigenze, tra cui il capitano di Ferruzza Federico Donini a rivedere la sua strategia in funzione del prossimo Palio, in quanto, il fantino sembrava molto ma molto vicino ai colori Bianco Neri.

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Fucecchio lì, Venerdì 11 aprile 2014. Pagina I
Speciale Palio Fucecchio

Squalifiche Fantini: parlano i Capitani, replica il Presidente del CDA

Servizio di
Marco Padovani


FUCECCHIO - Abbiamo intervistato il Presidente del CDA Massimo Billi e 5 capitani del Palio. Zucchi e Giannelli in quanto coloro che lo scorso anno montarono i fantini appena squalificati, Bertoncini e Mazzantini che hanno subito una squalifica simile dei loro fantini nel 2013 e Federico Donnini, capitano di Ferruzza che quest'anno era molto vicino alla monta di Sebastiano Murtas che è stato appena squalificato. Fa molto discutere la decisione da parte del C.d.a. del Palio di squalificare i fantini Ricceri e Murtas fino al 31 dicembre 2014 per i fatti avvenuti domenica scorsa in Buca in occasione del Gran Premio. Gli aspetti della sanzione che fanno discutere sono due; il primo è che per la prima volta si squalifica dalla corsa del Palio un fantino per fatti non inerenti al Palio, ma per fatti successi alle Corse di Primavera, non capendo in base a quale regolamento. Un fatto questo che ha stupito dirigenti e contradaioli, ricordando per esempio che non è mai successo il contrario, ci sono infatti fantini che sono stati squalificati dalla corsa del Palio anche per 10 anni, e quindi ritenuti autori di gravi scorrettezze che possono tranquillamente correre le "corse di Primavera". Il secondo aspetto è la parità di giudizio tra i due fantini. Infatti domenica era stato facile vedere come il comportamento di Murtas sia stato un comportamento di difesa rispetto a quello di Ricceri, il quale è entrato in Buca con l'intenzione di fermare in qualsiasi modo il fantino sardo. Questo ultimo aspetto è la cosa che più ha fatto arrabbiare i capitani interpellati. Francesco Bertoncini capitano di Porta Bernarda , dice "È un ingiustizia assoluta trattare allo stesso modo i due fantini . Voglio precisare, quello che è successo domenica è una cosa che niente ha a che vedere con le normali schermaglie paliesche e quindi valutando ciò la sanzione al Ricceri può essere anche giusta e condivisibile, anzi per me poteva anche essere allontanato per sempre da Fucecchio ma allo stesso tempo non si capisce perchè trattare allo stesso modo anche il Murtas il quale si è solo difeso da un aggressione. È un precedente molto pericoloso al quale già dalle prossime corse di Primavera di pasquetta si potrebbero vedere gli effetti, se qualcuno volesse fare fuori un fantino dal Palio di Fucecchio sa come fare. Si rischia che alle prossime corse i fantini non partecipino"

Sulla stessa linea anche il Capitano di Porta Raimonda, Nico Mazzantini: "La sanzione visto quello che è successo può anche essere giusta ma sicuramente non ci può essere lo stesso trattamento per i due fantini".

Il Capitano di Borgonovo, Roberto Zucchi, ha preferito non esprimersi in merito alla sanzione, ma ha voluto sottolineare come la notizia l'ha appresa solamente dai media e non ha avuto nessuna comunicazione da parte del C.d.a.: "È una grossa mancanza di rispetto nei confronti dei Capitani".

Federico Donnini, Capitano della Contrada Ferruzza, dice: "Sono perplesso dalla parificazione della sanzione, non è giusto che il Murtas paghi con la squalifica di un Palio, il comportamento del Ricceri".

Il Capitano della Contrada Botteghe, Roberto Giannelli, anche lui interpellato dice: "È una sanzione ridicola , non si possono paragonare i due comportamenti. Il Murtas ha subito un aggressione e in più si vede squalificare. Con questa sanzione si crea un precedente molto pericoloso, se qualcuno vuole far fuori un fantino al Palio di Fucecchio alla prossime corse si comporterà come il Ricceri".

Massimo Billi presidente del CDA contattato dichiara: "Bisognava dare un segnale a determinati comportamenti che niente hanno a che vedere con il Palio che ledono l'immagine del Palio di Fucecchio. Andava presa una posizione forte per far capire che la pista di Fucecchio non è un ring".
Sul fatto della parificazione della sanzione il Presidente si difende così "tutti e due hanno avuto un comportamento scorretto ed antisportivo, è vero che uno dei due ha provocato e l'altro ha reagito, ma anche la reazione è stata violenta e passiva da parte nostra di sanzione, non doveva cadere nella provocazione dell'altro fantino, magari scendendo da cavallo ed estraniandosi da quel comportamento". "Noi abbiamo avuto questa impostazione, si può anche sbagliare, ma lo rifarei ugualmente perchè lo abbiamo fatto per tutelare l'immagine del Palio".
Sanzioni insomma che ancora una volta fanno discutere dopo quelle dello scorso Palio. Queste sicuramente hanno creato un precedente che potrà in futuro cambiare la logica delle Corse di Primavera e del Palio stesso.



La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 19 maggio 2014. Pagina II
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

Il Palio va a Querciola con Mereu su Bomario da Clodia

La gioia incontenibile dei contradaioli verde arancio

È la quarta volta che la corsa si tinge di verde arancio. L'ultima volta nel 1997

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - IL PALIO 2014 è della Querciola: per la quarta volta si tinge di verde-arancio. Dopo una corsa davvero emozionante e una rimonta al secondo giro su Borgonovo che era passato subito in testa facendo già entusiasmare i contradaioli bianco-rossi, la piccola ma agguerrita contrada presieduta dal giovanissimo Paolo Ceccarini ha riconquistato con Simone Mereu su Bomario da Clodia, l'ambito "cencio". L'ultimo se l'era aggiudicato nel 1997.

NON SENZA qualche tensione, la finale si è svolta con l'ormai consueto ritardo sull'orario annunciato e cioè poco prima delle 20 al terzo via dato da Gennaro Milone dopo due false partenze. Al canapo, nell'ordine, Torre, Samo, Massarella, Borgonovo, Querciola, Porta Raimonda, Porta Bernarda e, ultima, Sant'Andrea alla quale spettava dare la mossa entrando di rincorsa. Ma il cavallo di Borgonovo, Nottifrimmesmai, irrequieto, che alla seconda batteria di qualificazione aveva colpito quello della bernarda, non si allineava come pure Tavel Puntadour, montato da Alessio Migheli con i colori rossoneri, obbligando il mossiere a più di una sollecitazione per poter giungere al via. Dopo una seconda falsa partenza, cogliendo veramente l'attimo in cui tutti erano in linea davanti al canapo, Milone, dimostrando una professionalità e un tempismo eccezionali, ha dato per buona la terza e il gruppo degli otto cavalli è scattato in avanti con in testa, da subito, Borgonovo. Già al primo giro è cominciata però la rimonta e al secondo è apparso che le previsioni della vigilia davano la Querciola per favorita grazie a un fortunato accostamento fra cavallo e fantino, erano esatte. Mereu è passato al primo posto anche se tallonato di misura da Sant'Andrea con il mitico Giuseppe Zedde, Gingillo, su Nanneddu e Massarella con Virginio Zedde su Quercino. Il traguardo è stato raggiunto e superato così, in quest'ordine, con la Bernarda al quarto posto, Borgonovo inaspettatamente solo al quinto, Samo al sesto, Porta Raimonda al settimo e Torre, che pure era fra le più accreditate, all'ottavo frustrando le speranze di fare il bis con Valter Pusceddu su Rexy, fantino vincitore, sempre con i colori bianco- celesti, l'anno scorso.

IL CENCIO dipinto da Paola Imposimato, è stato consegnato dall'assessore Alessio Spinelli nelle mani del popolo verde-arancio che lo ha portato in trionfo lungo la pista fra l'entusiasmo e l'emozione dei contradaioli. A impugnarlo Gino Colibazzi, uno dei padri fondatori del Palio, a lungo presidente di Querciola, anch'egli emozionato fino alle lacrime: «È stata una corsa splendida, senza incertezze e senza alcun dubbio sull'ordine di arrivo, senza cioè contestazioni o rischi di rivalse. La gente della contrada è grande, così come il suo presidente Ceccarini, Il capitano Luca Bologni e il barbaresco Matteo Giammito. Certo: alla tratta abbiamo avuto fortuna, ma il resto lo abbiamo fatto tutto da soli, con pazienza, perseveranza e, appunto tanta voglia di vincere ancora».




La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 19 maggio 2014. Pagina III
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

Il mossiere: «Una partenza perfetta»

Finale fotocopia della scorsa edizione

L'assessore: «Con questa gara il Palio è stato restituito ai fucecchiesi»

Presidente Ceccarini: «Merito del consiglio che ha organizzato tutto alla perfezione»

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - STRANO a dirsi ma la finale di ieri, nella Buca D'Andrea, è stata identica a quella dell'anno passato. Stesse contrade in lizza, cioè con la Raimonda e la Bernarda, eterne rivali, l'una a fianco dell'altra, con qualche cavallo che scalciava e altre due contrade certo non amiche come Torre e Massarella, sempre vicine fra loro.
«In queste condizioni - afferma Gennaro Milone, il mossiere venuto da Legnano - avrei voluto vedere chiunque altro al mio posto. Per cui, visto come sono andate le cose, posso solo far rilevare a tutti che la mossa è stata perfetta».
Anche Alessio Spinelli, assessore delegato, è dello stesso avviso: «È stata una bella giornata di festa, con una stagione clemente, gli spettatori composti nel segno di un sano agonismo che deve ispirare l'evento, e anche i fantini sono stati all'altezza della situazione. Non ci sono polemiche, strascichi, non si dovranno irrorare sanzioni come invece accadde l'anno passato. Invece ogni cosa è andata per il meglio. Segno che le scelte del CdA e del Comune, anche per quanto riguarda le decisioni a carico dei fantini e delle contrade quando i comportamenti sono stati rimarchevoli, hanno ottenuto il risultato di restituire il Palio ai fucecchiesi».

COME dire che il Palio, alla sua 36ma edizione, è cresciuto e maturato non poco divenendo ciò che si voleva: un'occasione di sportività, di Agonismo, ma anche, per le famiglie, di stare insieme divertendosi senza problemi. Querciola, ovviamente, è in festa e da subito ha organizzato un incontro conviviale nella propria sede per manifestare la soddisfazione. «Merito del consiglio - afferma Paolo Ceccarini - che ha organizzato tutto alla perfezione, dal corteo storico alla corsa curando il cavallo e dando la carica al fantino, scelto con capacità per le sue eccellenti qualità di monta, e anche del 'fortunello' Davide Baldacci che di fortuna, com'è nel suo compito, ne ha portata davvero e che in occasioni come questa serve sempre».




La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 20 maggio 2014. Pagina IX
Speciale Palio Fucecchio - IL DOPO PALIO

Querciola, slitta la grande festa

Ma la sede sarà aperta tutte le sere

Probabile la data del 7 giugno per celebrare il trionfo verdearancio

Una corsa filata in maniera tutto sommato serena, se si esclude qualche polemica

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO , il giorno dopo il Palio. Senza troppi problemi dal momento che la finale si è priva di contestazioni e che qualche difficoltà che avrebbe potuto sorgere al canapo - con la Bernarda e la Raimonda vicine, come pure Torre e Massarella, anch'esse eterne rivali e due cavalli inquieti come quello di Borgonovo e della stessa Querciola che scalciavano - invece non ha avuto luogo. Merito di Gennaro Milone, dicono i più che ha saputo cogliere l'attimo in cui i cavalli si erano allineati e Sant'Andrea, pronta a entrare di rincorsa, ha dato il via. C'erano state due false partenze, prima della terza data buona, così come alla seconda batteria di qualificazione c'erano state delle incertezze, tanto che il mossiere aveva dovuto riunire il presidente Massimo Billi, l'assessore Alessio Spinelli e i presidenti delle contrade per spostare l'ordine dell'allineamento, con Borgonovo passato al posto di San Pierino e viceversa. Nottifrimmesmai, montato da Antonio Siri con i colori biancorossi aveva scalciato colpendo Tavel Pontadour, della Bernarda, montato da Alessio Migheli. Subito era intervenuto il servizio veterinario, appurando che nessuno si era fatto male, ma la situazione poteva sfuggire di mano e la tifoseria, sempre sul chi vive, avrebbe potuto accedere malgrado il servizio d'ordine schierasse non pochi carabinieri e quasi l'intero organico della polizia municipale.
Fortunatamente le cose sono andare per il meglio ma alla finale non tutto era così scontato e i primi momenti non avevano fatto presagire niente di buono. Due false partenze, dicevamo, e i raimondini un pò su di tono dopo che l'ex capitano Luca Ferri aveva aggredito verbalmente i membri del CdA e il mossiere per quel riposizionamento al canapo che a suo dire non era corretto. Billi, Spinelli e Milone hanno replicato punto per punto, sostenendo che l'iter procedurale previsto era stato rispettato appieno. Ma ciò non rassicurava su quanto avrebbe potuto verificarsi più tardi, nelle fasi successive del Palio.

ALLA PRIMA batteria, con in gara Ferruzza, Botteghe, Samo, Massarella, Querciola e Raimonda, la Querciola aveva già anticipato l'esito della finale piazzandosi al primo posto. Ed erano uscite Botteghe e Ferruzza, questa vincitrice della prima edizione 36 anni fa e poi inutilmente in cerca del bis per tutti questi anni. Alla seconda batteria erano rimaste fuori Cappiano e San Pierino. E qui era arrivata prima la Torre dando corpo alle speranze di ripetere il successo dell'edizione precedente. Il Palio, malgrado le previsioni su Querciola, è però fatto anche di incertezze e colpi di scena, con l'esclusione, magari, di chi entra nella buca in pole position. Quello che conta è che quest'anno non ci sono incertezze: la meritata vittoria verdearancio è riconosciuta da tutti. Ma intanto, cosa accadrà nella contrada vincitrice? La serata di chiusura del Palio, che di regola segue di due settimane la penultima domenica di maggio, non è stata ancora decisa. Come spiega Luca Bologni, capitano di contrada, il fatto che sabato 31 maggio cada nel bel mezzo del "ponte" del 2 giugno potrebbe indurre a far slittare l'evento al sabato successivo, 7 giugno. Ma tutto ancora è in discussione. Intanto la sede verdearancio, nella piazzetta intitolata alla stessa Querciola, in via Berlinguer, sarà aperta ogni sera per dare spazio ai contradaioli, alla loro voglia di festeggiare, al desiderio di ritrovarsi dopo la grande soddisfazione.


Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 19 maggio 2014. Pagina XII
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

Esplode la gioia di Querciola. Il Cencio è "Mereuviglioso"

Dopo 17 anni di digiuno "Deciso" su Bomario da Clodia cala il poker arancioverde

Servizio di
Marco Fani


FUCECCHIO - Ci sono voluti diciassette anni per rivedere il del cielo sopra la Buca d'Andrea tinto dei colori arancio e verde. Un'attesa lunghissima per un urlo liberatorio dei contradaioli di Querciola che hanno portato a fine corsa in trionfo i due grandi protagonisti di questa 36ma edizione del Palio di Fucecchio: Simone Mereu, detto Deciso (vincitore con Samo nel 2011) e il cavallo Bomario da Clodia dato tra i grandi favoriti. Una giornata memorabile per il popolo querciolino che per la prima volta riesce a sfatare il tabù della Tratta, visto che ancora non era arrivato il cencio dall'introduzione del sorteggio. Un Palio fatto di vincitori, ma anche di vinti. E tra questi ultimi figura il re di piazza del Campo, Gigi Bruschelli, Trecciolino, che non è riuscito a conquistare la finale.
Un Palio ben gestito dal mossiere Milone, anche se non sono mancate le polemiche per lo spostamento di Borgonovo dalla terza alla quinta posizione nella seconda batteria. E alcuni contradaioli hanno contestato le condizioni del fondo della pista, diverso rispetto ai giorni delle prove.
Sono le 15:30 quando il mossiere Milone chiama le contrade al canape. L'ordine della prima batteria vede Ferruzza, Botteghe, Massarella, Samo, Querciola e Porta Raimonda. Ci vuole qualche minuto per trovare l'allineamento. Ma il binomio della Querciola va come un fulmine e chiude al primo posto senza forzare, tallonato da Samo, poi Massarella e Porta Raimonda. Fuori Trecciolino su Noruegino e Chessa su Plutarco de Bonorva. Per Bruschelli si conferma quindi la maledizione della Buca. Alle 17:10 Milone chiama le contrade per la seconda batteria.
Nell'ordine vanno al canapo Sant'Andrea, Porta Bernarda, Borgonovo, Cappiano, San Pierino e Torre con Bighino, vincitore dell'edizione 2013 su Rexy di rincorsa. I minuti passano perchè non si riesce a mantenere l'allineamento e il cavallo di Borgonovo scalcia colpendo Alessio Migheli, fantino della Bernarda. Il canape viene sganciato più volte per evitare cadute e alla fine Milone fa scendere da cavallo i fantini invitando i capitani ad una riunione straordinaria a pochi metri dal verrocchio. Viene deciso, seppur tra qualche polemica, di cambiare la posizione di Borgonovo spostando i biancorossi in quinta posizione di partenza. Una mossa che paga. Si parte con Torre che riesce a prendere la testa tallonata da Sant'Andrea. La batteria vede tra i protagonisti anche Porta Bernarda. Vince Sant'Andrea, davanti a Torre, poi Bernarda e Borgonovo che riesce a conquistare l'ultimo posto utile davanti a Cappiano e San Pierino. Fuori Scompiglio, debuttante a Fucecchio ma già vincitore a Siena. Si va alla finalissima, il momento più atteso. Sono le 19:30 quando viene annunciata l'estrazione che vede Torre, Samo, Massarella, Borgonovo, Querciola, Porta Raimonda, Porta Bernarda e Sant'Andrea di rincorsa. La presenza delle due rivali fianco a fianco, crea qualche difficoltà. In realtà passa meno di un quarto d'ora e la mossa è buona. Sant'Andrea parte bene, ma l'inerzia sembra premiare la rimonta di Porta Bernarda e poi Borgonovo. Nessuno aveva fatto i conti con Simone Mereu, bravo a gestire il cavallo in batteria, intelligente a spingere il suo Bomario nel rettilineo finale e a trionfare davanti a Sant'Andrea. Chiude terza Massarella, poi Porta Bernarda, Borgonovo, Samo, Porta Raimonda e Torre. Finisce con l'apoteosi della contrada guidata dal presidente Paolo Ceccarini e dal capitano debuttante Luca Bologni che conquista il quarto Palio della propria storia. Finisce con il cencio consegnato nelle mani di Gino Colibazzi, storico capitano di Contrada, che insieme all'ex presidente Luca Allegri hanno costruito una generazione di giovani bravi e adesso vincenti. E alla vittoria ha assistito alla buca anche Beppe Pes, il fantino che riuscì a regalare la seconda vittoria al sodalizio arancioverde nel 1994.



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 19 maggio 2014. Pagina XIII
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

«Forza, potenza e cuore per una rimonta epica»

L'ex presidente Colibazzi: «Ho visto la finale con la mano attaccata al drappo» Bologni e Ceccarini: «Sapevamo che la monta non avrebbe deluso»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Ho visto la finale con la mano attaccata al "Cencio", ero sicuro del cavallo, del fantino Simone Mereu, e di come aveva lavorato la stalla sul cavallo Bomario da Clodia. Ora che s'è vinto mi sento più giovane, come 17 anni fa» ha detto a caldo l'ex presidente Gino Colibazzi, passandolo ai giovani contradaioli. Ed è cominciato con entusiasmo il giro di pista dei verdearancio.
E aggiunge: «Questo risultato dà del bischero a chi non l'ha montato prima questo mezzosangue - si sfoga - e parlo per me: magari s'era vinto un anno prima. Ci voleva anche la mano della sorte, non era mai accaduto che un cavallo che alla mossa finale è partito terz'ultimo rimontasse tutti: e pensare che aveva davanti lo scattante cavallo di Borgonovo e quello di Porta Bernarda, con quest'ultimo che all'ultima curva addirittura in testa». Il giovane capitano Luca Bologni è entusiasta per la conquista del quarto cencio: «Ero certo che la monta non ci avrebbe deluso, il cavallo e il fantino sentivano la fiducia. Ma anche l'incitamento dei contradaioli». Stesso concetto, con altre parole, espresso dal presidente Paolo Ceccarini, 31 anni, altro figlio d'arte: «Sappiamo valorizzare le occasioni che ci capitano. Quando mercoledì scorso abbiamo avuto alla tratta un cavallo forte, forse il più forte, gli abbiamo messo una monta sicura. E questo è normale, ma l'eccezionale è stata la rimonta dall'esterno, questa è forza e potenza, dell'accoppiata fantino e animale».
Anche il popolo femminile è eccitato. Una giovane ragazza osserva: «Aspettavamo la vittoria, vedevamo i cenci in contrada invecchiare e c'era bisogno di rinnovarli. A forza di dirglielo e stimolarli ci hanno accontentato. Siamo contenti di averlo fatto con un quadro firmato da una grande artista, che ha valorizzato la religiosità la città e questa bella manifestazione che è il palio sempre più importante». I primi complimenti sono arrivati da Simone Picchi della contrada botteghe: «Tanto di cappello, è difficilissimo vincere un'edizione così. Combattuta dall'inizio alla fine, con rimonte a ripetizione, di volta in volta. Il fantino della Bernarda credo che abbia preso un colpo, lui non il cavallo, m'è sembrata questa la causa della difficoltà nel finale».
Un contradaiolo, Emanuele Bonifazi, che partecipa al giro in pista conclude: «Non vedo l'ora di rivedere la finale, per gustarmi l'incredibile rimonta, tanto più che abbiamo ripreso e sorpassato sulla dirittira d'arrivo la favorita Porta Bernarda. Eravamo lanciatissimi, non ci prendeva più nessuno, siamo un gran popolo noi verdearancio».



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 20 maggio 2014. Pagina VIII
Speciale Palio Fucecchio - IL DOPO PALIO

La rivincita dei figli d'arte

«Dedicato a chi ci snobbava»

La nuova generazione al comando ha portato al trionfo il popolo arancioverde protagonista di una notte di festa: «Anche i “senatori” sono orgogliosi di loro»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - «Come è andato il dopo Palio? Un delirio» gongola Paolo Ceccarini, giovane presidente della contrada Querciola, che quando i colori verdearancio vincevano a ripetizione (oltre al 1982, nel 1994 e nel 1997) era un ragazzo. «Mi ricordavo bene la festa spontanea in sede, e poi quella con tutte le contrade, perchè anche con il capitano Luca Bologni e il mangino Marco Colibazzi siamo coetanei, e figli d'arte».
Largo ai giovani, se sono bravi. «Abbiamo il massimo rispetto per i senatori, il cambiamento è stato fisiologico, non traumatico. Voglio aggiungere che la nostra soddisfazione è stata di rinverdire in loro l'entusiasmo che conoscevano bene. Magari sentendosi anch'essi orgogliosi di noi. Così come abbiamo rivisto in sede anche contradaioli che mancavano da un pò, e hanno voluto esprimerci la loro soddisfazione: un'emozione, per noi, finalmente vissuta in prima persona. Una soddisfazione che va estesa al consiglio di 33 persone, con il quale abbiamo sempre discusso quanto si voleva fare». Aggiunge il capitano Luca Bologni: «Siamo in carica da due anni, un pò seguivamo le vicende anche prima. Posso dire Bomario da Clodia è un cavallo di qualità, l'abbiamo tenuto benissimo, s'è inteso subito con il fantino Simone Mereu, detto "Deciso", insomma era in condizione da protagonista. E siccome è il cavallo che gareggia, essere in forma strepitosa gli ha consentito la più spettacolare rimonta di sempre!». Poi aggiunge: «A proposito della festa improvvisata, mi scuso con coloro che abitano alla sede per un pò di baccano notturno. Sono passate tante contrade, non tutte ma quasi».
Il mangino Marco Colibazzi, che ha accompagnato il cavallo anche all'investitura, nel parco corsini, prosegue: «Sembrava che il cavallo desse fiducia a noi, sono sensazioni lo so, ma è proprio così. La precedente vittoria la ricordo bene, era il 1997, avevo 14 anni. Non avrei mai pensato che sarei poi stato tra gli artefici della conquista di un cencio. E sono contento che nessuno abbia trovato da ridire sulla nostra vittoria, siamo una contrada rispettata e vogliamo continuare così». Conclude il presidente Ceccarini, che vuol togliersi un sassolino dalla scarpa: «Qualcuno a Fucecchio, a un mese dal Palio ci snobbava, probabilmente per l'età, forse vedendoci soltanto come "figli di". Vogliamo ringraziarli perchè è stato uno stimolo in più a impegnarci al massimo. E lo abbiamo fatto. E abbiamo avuto anche la fortuna di avere in sorte uno dei migliori cavalli, con il quale la stalla s'è impegnata, perchè sapevamo di poter contare sulla potenzialità vincente. E - si ferma, come per rievocare mentalmente l'incredibile rimonta dal trez'ultimo posto al primo - ci siamo riusciti. È meno difficile del previsto, l'importante è essere un gruppo che sa quel che fa».




«Bomario ha messo il turbo»

Mereu: ho iniziato a vincere quando ho deciso di montarlo, ripagata la fiducia

“Ho vinto due cenci su tre vorrà pur dire qualcosa. È una rivincita nei confronti di chi non ha creduto in me. Dedico la vittoria a chi mi è stato vicino

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - «Avevo fra le mani uno dei migliori cavalli, quello dalle più potenzialità più elevate. Però vincere non è così automatico, c'è da arrivare primi. E poi, quando hai il miglior cavallo, hai addosso la responsabilità di dover vincere e di conseguenza tanto da perdere». Parole di Simone Mereu, il nuovo eroe del popolo di Querciola, il fantino che domenica ha fatto il suo personale bis in Buca dopo la vittoria del 2011 (con Samo), grazie al fenomeno Bomario da Clodia, cavallo all'esordio che ha semplicemente stracciato tutti gli altri. Mereu, ribattezzato dai contradaioli di Samo "Deciso" - ai tempi del trionfo 2011 - per il suo carattere fermo e glaciale in corsa, ha vinto il suo secondo Palio si tre disputati, agganciando Alberto Ricceri, Salvatore Ladu, Claudio Bandini e Virginio Zedde. Davanti rimangono - per ora - soltanto Angelo De Pau e Beppe Pes. Tutti grandi della Buca d'Andrea, insomma che "Deciso" ha raggiunto, nonostante lo scorso anno sia rimasto "a piedi" come si suol dire: «Nel 2013 non ho trovato una monta - spiega - e per questo domenica era ancora più determinato, volevo prendermi una rivincita su chi non aveva creduto in me. Se su tre palii corsi due li ho vinti non è certo una combinazione, vorrà pur dire qualcosa». Mereu ringrazia la contrada che - con un cavallo potenzialmente devastante - ha puntato dall'inizio su di lui, affidandogli un razzo a quattro zampe che andava "soltanto" mandato in orbita. Due palii vinti su tre, una media altissima per il trentaquattrenne fantino sardo di Carbonia, che proviene dagli ippodromi e solo pochi anni fa si è avvicinato al mondo delle corse a pelo, peraltro cogliendo ottimi risultati, facendo di Fucecchio una personale terra di conquista. L'anno prossimo sarà sicuramente a cavallo, è impensabile che rimanga nuovamente "a piedi", anche se è lui stesso a fornire una spiegazione: «Sono uno fuori dagli schemi e fuori anche da certi "giochi" - precisa - per cui può essere più rischioso puntare su di me. Il palio fra i canapi l'ho vinto da solo, senza alcun aiuto e grazie ad un cavallo con un grande "motore". Sono partito "tranquillo", quelli davanti avevano un ritmo troppo alto, non sostenibile su due giri. Al momento giusto mi sono fatto avanti e ho lasciato andare Bomario, che ha risposto alla grande. In verità sento d'aver iniziato a vincere quando ho deciso di salire su Bomario, quando la Querciola mi ha fatto percepire tutta questa fiducia, dall'inizio alla fine».
A chi dedica "Deciso" questa vittoria? «Voglio dedicare questo trionfo a tutte le persone che mi sono state vicine e continuano a farlo. È per loro che ho vinto». Finisce così il racconto di Mereu, ieri mattina già rientrato in scuderia - vicino alle Terme di Rapolano - dopo i festeggiamenti di domenica notte. Con questo trionfo ufficialmente entrato nella storia del Palio di Fucecchio.


«Ecco perchè ho spostato il cavallo»

Il mossiere Milone chiude la polemica: è filato tutto liscio. Che voto mi do? Otto

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Era al debutto, doveva confrontarsi col "fantasma" ingombrante del collega Renato Bircolotti, un habituè del verrocchio fucecchiese: ha passato l'esame, tutto fra i canapi è filato liscio, sebbene qualche contrada abbia contestato talune decisioni. Gennaro Milone è felice, ha portato a termine il Palio che voleva: «Sono contento e soddisfatto - racconta - le mosse sono state tutte buone. Speravo che andasse proprio così oltretutto è stato un Palio veramente spettacolare, con cavalli di alto livello che potevano vincere». Milone, durante la seconda batteria, ha fatto spostare Borgonovo - che scalciava - dal terzo al quinto posto, decisione che ha infastidito Porta Raimonda (che non partecipava a quella batteria).
Il mossiere spiega così la sua scelta: «Dal punto di vista regolamentare potevano aver ragione a contestarmi, però bisogna usare il buon senso, non posso rischiare che un cavallo ne azzoppi un altro, sarei un cretino. E poi prima della corsa era stato deciso che se un cavallo avesse scalciato sarebbe stato messo in quinta posizione in batteria e in settima in finale, perchè se un animale si fa del male ne risente tutta la manifestazione».
Il mossiere di Legnano sente di aver passato l'esame: «Ho dimostrato di esserci e di essere all'altezza, non c'è stato un richiamo nè un'ammonizione.
Ho usato la giusta autorevolezza e i fantini mi hanno dato una mano, si sono fidati di me. A questo punto spero di tornare a Fucecchio, un Palio che - insieme alla "mia" Legnano - viene subito dopo Siena per l'importanza e il calore della gente. È stata una bella giornata per me, se dovessi darmi un voto mi darei otto».


Gonews - Foto by Veronica Gentile
La Nazione - Foto by Gianni Nucci & Germogli
Il Tirreno - Foto by Il Tirreno

www.0571foto.com - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, giovedì 29 maggio 2014. Pagina I
Speciale Palio Fucecchio

L'analisi del Palio 2014

I capitani raccontano il loro Palio

Servizio di
Alessandra Nespeca
Marco Padovani




FUCECCHIO - Domanda: Massimo, una valutazione su come è andato il Palio, corsa, sfilata cosa è andato bene, cosa è andato male. Cosa potete migliorare?
Massimo Billi: Allora, per la sfilata è sempre un evento molto qualificante e qualificato. Debbo dire soprattutto un grazie a tutte le Contrade soprattutto ai gruppi che seguono la sfilata perchè ogni anno mettono in campo delle cose meravigliose e credo che tutti ci invidiano perchè veramente io quest'anno l'ho osservato sia alla partenza che sulla metà del percorso e ho detto, francamente, che è uno spettacolo inimmaginabile quindi mi auguro che questa cosa si fortifichi sempre con l'impegno che ci stanno mettendo.

Poi per quanto riguarda la corsa del Palio, debbo dire che mi è sembrato una bellissima corsa, veramente. È stato un bellissimo Palio e che debbo dire abbiamo avuto tutti, io compreso, sul palco delle emozioni perche vedevamo questo susseguirsi di cambio di posizioni di presa di testa da parte di alcune contrade quattro ci sono state, e quindi hanno dimostrato che è stato un Palio combattuto e anche qui dobbiamo dire e dare i complimenti anche alle presidenze soprattutto ai capitani per la scelta dei fantini per quello che hanno diciamo quell'input che hanno dato ai propri collaboratori.
Che cosa dobbiamo dire, la pista ci ha fatto un pochino confondere. Ci ha fatto confondere perchè l'intervento era programmato da tempo e debbo dire era stato programmato fin da febbraio. Poi non è che, Alessio mi teneva aggiornato su questa situazione. Non è dipeso da ritardi da parte dell'Amministrazione, debbo dire che è dipeso soprattutto da una situazione metereologica, perchè se voi vi ricordate ha piovuto tantissimo e in continuazione e ha creato un'insieme di problematiche che non consentivano di intervenire. Gli stessi agli addetti ai lavori ci dicevano, guardate, non possiamo riportare terra sul bagnato perchè facciamo una frittata.
Poi è stato fatto quel diciamo quell'intervento, c'è stata anche li una aspettativa cercando di reperire questa sabbia speciale che era un pò quella che ha costituito il fondo per tutti questi anni e vedete voi ha durato dieci anni questa pista. Sabbia del Tevere essendo il Tevere un fiume abbastanza veloce drena molto e( quindi toglie la terra.) E quindi c'è stato questo intervento. Naturalmente e probabilmente occorreva avere magari un pò di fortuna e avere un intervento magari anticipato con un pò di tempo, però ripeto questo ha dipeso molto dal meteo in modo che, il percorso perdesse acqua. Però debbo dire che è stata bella come manifestazione. C'è stato una grande risposta di pubblico e poi debbo dire che questo, fatemelo dire, io devo fare veramente i complimenti a tutte le contrade per la serietà soprattutto per la disponibilità e anche per la semplicità di stare tranquilli a loro posto non ci sono stati eccessi, non ci sono state reazioni che potessero dar modo di ripensare a determinate scelte a determinate decisioni e quindi debbo dire che il Palio è cresciuto molto, molto in questi dieci anni debbo dire abbiamo fatto dei passi da giganti e quindi il futuro dovrà portare ulteriori cambiamenti, ulteriori integrazioni e soprattutto miglioramenti.

Domanda al mossiere: Ripensando alla prima, seconda batteria poi alla finale, rifaresti tutto come hai fatto o magari dici, no, potevo fare un'altra cosa.

Gennaro Milone: No, adesso non voglio passare per presuntuoso che non sono io sono proprio l'opposto. però penso di aver dato a tutti le stesse chanche di partecipare nella maniera più corretta e più professionale possibile. Quindi, secondo me prima batteria, seconda batteria direi che sono state, non voglio usare il termine perfette che perffetto non c'è niente però, insomma, veramente, delle mosse accettate e accettabili anche da parte mia. Devo dire anche la verità che quella mossa di aver... quella situazione che si è creata con quel cavallo che scalciava nella seconda batteria, di averlo messo in quinta posizione poi ha reso facili talmente le cose che infatti appena, appena abbiamo fatto quell'operazione li la mossa è stata subito buona. Quindi il buon senso alla fine ha pagato senza svantaggiare nessuno.

E la finale appunto...
E la finale...presuntuoso che non sono...
Perchè con quel cavallo di rincorsa era l'unico momento, l'unico attimo per poterla dare buona. Quindi io spingevo molto sull'allieneamento se ci sono le registrazioni, perchè insisto molto sul primo e secondo posto che mi sembra che c'erano la Torre e il Samo che dovevano necessariamente avvicinarsi al canapo le due nemiche non si sono ostacolate, anzi furbescamente si sono, diciamo, allontanate e in quel momento con la coda dell'occhio ho visto che la rincorsa si stava preparando e quindi è stato un'attimo fuggente. Diciamo che è stata anche una collaborazione da parte dei fantini. E, reputo una cosa fondamentale che c'è un buon rapporto alla fine. Un rispetto reciproco, che poi alla fine è fondamentale per poi partire tutti bene.

L'episodio della seconda batteria che ha scatenato un pò di polemiche...
Gennaro: Secondo me è un caso che non esiste perchè allora preventivamente io ho tenuto una riunione un briefing, un briefing è un termine grosso, una riunione con i dodici fantini e i dodici capitani di Contrada e abbiamo stabilito di comune accordo che qualora si fosse verificato un problema di un cavallo che poteva rendere pericolosa o rendere pericolo alla manifestazione, all'incolumità del cavallo e del fantino, il mossiere avrebbe lo spostato o al quinto posto se era la batteria o al settimo se era la finale. Tutti d'accordo. Quindi, a quel punto, vista anche la pressione della Asl, perchè non dovete dimenticare che in quel momento il veterinario della Asl è un pubblico ufficiale che ha un potere immenso, quindi ma al di là di quello mi sembra che il buon senso superi anche certi regolamenti che poi il regolamento è così chiaro che se non si trova l'allineamento si procede alla seconda busta. Io non avuto problemi di allineamento, ho avuto problemi del cavallo che scalciava. Quindi per preservare la salubrità degli animali e dei fantini, perchè anche i fantini non vanno trascurati, ho rituenuto opportuno, d'accordo con la commissione veterinaria e con il veterinario della Asl e con il Consiglio d'Amministrazione, di spostarlo. Quindi, ma poi me la sono presa io la responsabilità di averlo fatto. E penso di aver fatto bene, tant'è vero che messo al quinto posto poi siamo partiti.

Moreno Bozzi: Complimenti per la finale perchè insomma hai preso l'attimo giusto perchè Nanneddu non è che entrasse benissimo dentro i canapi...
Mossiere: Infatti abbiamo colto l'attimo proprio fuggente come si suol dire per dare la partenza veramente ottimale. Io sono soddisfatto perchè tutti hanno potuto partecipare, tant'è vero che la testa della corsa ci sono alternate più Contrade penso che sia stata una finale spettacolare perchè stata intensa e vissuta fino all'ultimo metro.

Opinioni degli ospiti di quello che diceva Billi e il Mossiere Milone? Partiamo da Borgonovo diretto interessato della seconda Batteria...

Roberto Zucchi:
Per quanto riguarda il discorso della pista ritengo che ci sia stata molta leggerezza da parte del CdA nel sistemare questa pista. Si doveva sistemare già dalla prima gara mi sembra il sei invece è stata portata da utimo. Siamo arrivati al mercoledì con una sabbia in un modo, abbiamo scelto i cavalli, anche Noruegino, in base al terreno che era quel momento lì. Ogni giorno che si andava a fare la prova la pista era sempre diversa. Questo ritengo che per la prossima volta, per i prossimi anni, che si prenda una decisione con più forza cioeè che il mercoledì quando si va a fare la tratta il terreno sia in un modo e si mantenga fino al giorno del Palio perchè quest'anno ritengo sia stato sbagliato quello che è stato fatto.
Per quanto riguarda Milone non ho da dire nulla perchè non è colpevole di quello che è successo diciamo nello spostamento della mia contrada.
Però se c'è un regolamento scritto da noi, firmato da noi, dobbiamo andare con quel regolamento lì e sentirmi dire che se viene tirata su la seconda busta e il mio cavallo scalcia, mi viene detto che mi viene ritirato il cavallo e non corro il Palio io non so cosa poteva succedere in quel momento come l'avrebbe presa la mia Contrada. Io... mi sta bene tutto però la prossima volta mettiamolo sul regolamento questa cosa perchè ritengo che abbiamo fatto una figura brutta e che ci ha visto nel momento della manifestazione li al caldo di decidere cosa dovevamo fare. Ritengo che abbiamo fatto un passo avanti nell'organizzazione di tutto il palio però queste due punti sono due passi indietro.

Qualcun'altro vuole intervenire su questo tema?
Alildo Boschi:
Non vorrei passare per quello che fa sempre polemica, però sul discorso della pista mi ha anticipato Roberto perchè secondo me la pista è stata gestita con sufficenza e superficialità perchè quello che ha detto Roberto è tutto vero. Fare la tratta il mercoledì sera con un terreno pesantissimo e ritrovarsi la domenica con un terreno duro cioè mi sembra una cosa che non va bene perchè si fanno le scelte sui cavalli e dei fantini in base a questo. Poi volevo dire una cosa riguardo alla commissione pista di cui la mia contrada quest'anno ne faceva parte insieme a Bernarda, Ferruzza e Cappiano. Bene, il sabato, presente il signor Sbaragli se, dico bene? Dell'UNIRE, era stata presa una decisione. La pista doveva essere morbida. Poi non so come mai, la domenica così non è stato. Vorrei che qualcuno me lo spiegasse. Cioè mi fa piacere che c'è Billi e Bozzi che... una spiegazione almeno, perchè se no è inutile che ci siano anche le commissioni se non contano niente poi, forse è meglio non farle.

Massimo Billi:
Rispondo giustamente, perchè debbo dire che le stesse perplessità che ha manifestato Alildo le pure io, le ho avute anch'io, perchè ovviamente è chiaro si fa riferimento al CdA. Giustamente voi mi dite c'è un Consiglio d'Amministrazione e quindi, qualcuno deve rispondere. Vi ho spiegato. Ovviamente Io nella mia posizione non ho potuto e non ho avuto la possibilità di seguire l'aspetto tecnico perchè, come sapete, e con questo non voglio dare la responsabilità a nessuno. Come sapete il fondo pista è un fondo che dev'essere messo in condizione dall'organismo tecnico e non certo dal Consiglio d'Amministrazione che non è che dispone di somme per fare le opere che sono state fatte. La pista è stata curata e trattata bene nel corso degli anni con l'intervento dell'Amministrazione Comunale e giustamente l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno intervenire. Posso però visto che sono tanti anni che sono dietro al Palio, posso condividere il punto che dice Alildo. È chiaro quando si va a fare una scelta soprattutto il mercoledì e i capitani visionano il comportamento dei cavalli, la pista la dovremmo ritrovare uguale come è sempre stato negli anni. Probabilmente quest'anno ha inciso un'intervento che è necessitato molto in là ho spiegato prima perchè me lo facevano presente Alessio e anche lo stesso Sbaragli, perchè vi debbo dire il tecnico del ministero era già venuto prima delle corse di primavera e aveva suggerito, secondo lui, di portare della terra da mettere sulle curve poi per quanto riguardava il resto del fondo di fare un'aggiunta di terra per evitare che dopo ci mancasse nel caso ci fosse maltempo.
Poi quando sono andati ad esaminare il terreno con la ditta che ha eseguito i lavori, io non ero presente, perchè non ero io l'organismo tecnico preposto, ha notato che, sebben vi ricordate lo scorso anno quando venne quella tempesta d'acqua quel giovedì c'era un'acquitrino, aveva notato che lì se n'era andato completamente il drenaggio nel senso che la parte sabbiosa era impoverita ma soprattutto la terra che s'era formata era andata ad occludere la parte drenante e quindi hanno ritenuto opportuno, anche per evitare problematiche soprattutto non sapendo qual'era il meteo, di fare proprio una grattatura fino al drenaggio e poi riportare questa terra. Magari, questa terra, debbo dire forse, ma ripeto non è il mio argomento, andava rullata e pressata bene e anche soprattutto nell'ambito del sabato, quando fu fatto quel trattamento, che si trovò rullata non andava bene andava solamente bagnata e farla assemblare. Purtroppo, capite, secondo me il problema che abbiamo avuto è dipeso anche dal fatto, ecco perchè abbiamo avuto l'aiuto, il supporto della commissione pista che qualche luce ce l'ha data. Debbo dire che l'anno prossimo, chi ci sarà, dovrà comunque prevedere un responsabile di pista, un soggetto ovviamente, terzo che si prenda la responsabilità di gestire la pista nel tempo, sia per metterla in condizione idonee per le corse di primavera, e soprattutto per la settimana del Palio che la pista sia non solo perfetta ma sia nelle medesime condizioni per tutti i giorni. Ecco, questo debbo dire lo condivido quello che voi dite.

Alildo Boschi: