LA CONTRADA DI BORGONOVO HA VINTO IL PALIO DEL 25 MAGGIO 1986


Fucecchio lì, 25 Maggio 1986.
Il Palio del 25 Maggio, dedicato alla donazione del sangue è stato vinto dalla Contrada di BORGONOVO!
Un gran bel Palio, bello la mattina nel corteggio storico, bello per il salto di qualità con la presenza, del mmistro Lagorio Lelio, bello perchè ha vinto Borgonovo, che è un po' la Juventus della manifestazione. Il sale, era dato dal fatto che Borgonovo era stato il primo ad affidarsi ad Aceto, del clan del Palio di Siena; ma quest'anno Porta Bernarda glielo aveva soffiato, Eppure non c'è stato niente da fare, e con la regia di Foglia, altro "senese", Borgonovo ha fatto il bis.
Le batterie avevano mandato in finale Sant'Andrea e Samo ai danni di Querciola e Cappiano; Botteghe e Torre su Ferruzza e sulla deludente Porta Raiomonda; Porta Bernarda e Borgonovo nella facile batteria con San Pierino e Massarella.
Il mossiere, Moriconi Ennio ( che lo scorso anno revocò la vittoria, per scorrettezze, proprio a Borgonovo) ha chiamato i fantini alla rigorosa sportività. Non si è però salvato subito dopo il via della finale da alcuni sconsiderati contradaioli che lo hanno aggredito, finchè sono accorsi i carabinieri. Nel complesso si sono avute meno vicende dubbie, quali cadute e frustate (Nerbate - n.d.l.), che in passato
La finale a sei è stata altamente spettacolare, perchè più di una contrada, da quanto dimostrato in batteria, aveva le carte in regola. Su cinque-sei false partenze della finalissima, a tutte era in testa Vipera Bionda, il cavallo di Porta Bernarda. Al via definitivo però era Borgonovo a prendere lo steccato, seguito da Sant'Andrea e Porta Bernarda, e non c'è stato niente da fare, nè per le due inseguitrici, classificatesi nell'ordine, nè per le altre.
C'è da aggiungere che il colpo d'occhio dei presenti nella cava ex D'Andrea dava meno spettatori che in passato, forse per la giornata di caldo torrido. Seguitissima è stata invece la sfilata del mattino: migliaia di figuranti in rappresentanza delle dodici Contrade, dopo il complesso folcloristico fucecchiese "La Primula", il Palio dipinto dal pittore Cenci Gaetano gli stendardi dei Fratres, della Lega per la lotta contro i tumori, della Pubblica Assistenza, e il gonfalone del Comune, Ha aperto Botteghe, campione (Ladra - n.d.l.) uscente, seguito da Porta Bernarda. I favori generali sono andati alla Ferruzza e ai suoi "Festeggiamenti di popolani e mestieranti per l'inizio della costruzione dell'oratorio", e a Porta Raimonda, all'insegna del sole, della luna e di uno splendido Caponi Rossano nei panni di Raimondo di Cordona. Una nota anche per il "papa" sanpierinese (Ciarlone) e per la lirica Rossi Patrizia (Cappiano). Sfilata lunga, qualche cavallo imbizzarrito in piazza, e chiusura di Borgonovo.
"Gli ultimi saranno i primi" ha detto, dopo la vittoria del fantino Ungheria nella corsa dei purosangue, un contradaiolo biancorosso, sottintendendo che "ride bene chi ride ultimo". Il rappresentante di contrada, De Maria Mario, è stato più esplicito: "Siamo i più forti. E se qualcuno vuole Foglia, che si faccia avanti; l'anno prossimo si vince ugualmente". Beppino Billeri, l'addetto al cavallo, aveva dichiarato a Montanelli Italo: "Alla fine qualcuno ci rimane male". E ciò non poteva essere che l'avvisaglia di grosse intenzioni. Il presidente Boldrini Piero ha riunito per stasera il direttivo in seduta straordinaria per il programma dei festeggiamenti.

Gianluc


LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio.
Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1986. Pagina 7
Speciale Palio di Fucecchio

IL PALIO A BORGONOVO E «MARADONA»

Centinaia di figuranti impegnati nel corteo del mattino

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Cinelli Laura

FUCECCHIO - I colori rosso-bianchi di Maradona, il cavallo di Borgonovo, si sono aggiudicati il Palio di Fucecchio al termine di una corsa nella quale Vipera Bionda, della scuderia di Aceto, in lizza per Porta Bernarda, sembrava all'inizio essere la favorita. La vittoria fa di Borgonovo la «premiatissima» di questa manifestazione nata sei anni orsono per iniziativa dei Fratres: unica contrada ad essere sempre arrivata in finale nelle edizioni precedenti e anche la sola ad avere bissato il successo che sarebbe stato addirittura il terzo se l'anno scorso, giunta per prima al traguardo , non fosse stata squalificata al termine di una complessa vicenda per questioni formali. Le quattro batterie si sono svolte fin quasi alla fine in un clima sereno, appena inframezzato dal tifo, certo immancabile, dei contradaioli assiepati a migliaia sui bordi scoscesi dell'ex cava D'Andrea. Dopo che Maradona aveva tagliato il traguardo, però, alcuni gesti di intolleranza hanno turbato il sano agonismo dei più: qualcuno ha cercato di strappare lo stendardo della vittoria, dipinto da Gaetano Cenci , ritenendolo suo ancor prima della proclamazione ufficiale, mentre altri, hanno assalito il mossiere giudicato responsabile di troppe false partenze che avrebbero fiaccato e disorientato i cavalli delle altre contrade. Ci sono stati dei tafferugli che solo la presenza di spirito dei carabinieri, guidati personalmente dal comandante della compagnia di Empoli, è riuscita a sedare prima che potessero degenerare pericolosamente. C'è stato anche un fermo: un giovane fucecchiese è stato accompagnato in caserma e poi rilasciato. Con Borgonovo, comunque, hanno diviso la soddisfazione dell'alloro le contrade di Sant'Andrea e di Porta Bernarda giunte rispettivamente al secondo e al terzo posto. Alla batteria finale, dopo lo spareggio delle tre corse a quattro, erano comunque arrivati in sei: Botteghe, Samo, Porta Bernarda, Sant' Andrea, Torre e appunto Borgonovo. La correttezza della gara è stata garantita da tecnici federali solitamente impegnati sulle principali piste italiane: l'ufficialità della manifestazione nel suo complesso era del resto stata confermata, nelle prime ore del pomeriggio, dalla presenza del ministro Lagorio ricevuto, sul palco dei Fratres, dall'assessore allo sport e dai principali membri del comitato.

Speciale Palio di Fucecchio

Una sfilata durata tre ore

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FUCECCHIO - E' durata più di tre ore la sfilata dei figuranti del Palio che hanno rappresentato, nei caratteristici e sfarzosi costumi d'epoca, gli episodi più salienti della storia di Fucecchio, dal 986 agli anni trenta. Preceduta dallo stendardo del «Fratres», dal gonfalone del comune e dalle bandiere delle varie associazioni cittadine, la contrada delle Botteghe ha aperto, il lungo corteo. Di seguito la Bernarda e quindi San Pierino, Ferruzza, Cappiano, Sant' Andrea, Massarella, Porta Raimonda, Querciola, Samo, Torre e Borgonovo. Cavalli, carri, carrozze, fiori, damigelle abbigliate con toilettes ora semplici ora elaboratissime hanno fatto da cornice agli oltre mille e cinquecento figuranti, agli sbandieratori, ai cavallerizzi. Sono stati distribuiti fra il pubblico dei depliants illustrativi sui diversi «quadri» raffigurati: l'organicità della divulgazione di quanto stava accadendo, tuttavia, la si è dovuta alle Torri.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio.
Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1986. Pagina 8
Speciale Palio di Fucecchio

Costi e contributi: cosa pensa Luigi Cardini presidente del Comitato

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FUCECCHIO - Il Palio «Città di Fucecchio» ha ormai assunto una notorietà che va oltre i confini della regione e per l'edizione 86 - in concomitanza con la ricorrenza del Millenario - si arricchisce di significato nella tradizionale sfilata della mattina, i cui temi abbracciano il periodo che va dal 986 ad oggi; grazie a costumi, attrezzi ed armi, oltre a scene di arti e mestieri, caratteristiche di quei tempi e riferite a ciascuna delle dodici contrade. Un avvenimento che comporta anche un grosso onere finanziario. Ne parliamo con Luigi Cardini, presidente del comitato organizzatore, al quale chiediamo se il costo dell'insieme del Palio non sia eccessivo. Una manifestazione ad alto livello come la nostra - afferma Cardini - non può essere fatta con mezzi esigui, d'altronde è anche tutta la cittadinanza a contribuire spontaneamente perchè ciò sia possibile. Semmai, è stata prospettata a fini di risparmio la possibilità per l'87 di assegnare i cavalli alle contrade per sorteggio, anzichè per scelta diretta, ma per ora non c'è nulla ho di certo. Fra l'altro - prosegue - tengo a precisare che tutti i proventi per la verità non eccessivi derivanti dalla gestione del Palio, incluse le offerte all'ingresso, vengono assegnate non al gruppo Fratres ma alle contrade partecipanti, previo accantonamento di una quota per l'edizione successiva. Il contributo ottenuto da un istituto di credito è una sponsorizzazione dell'immagine del Palio? No - risponde ancora Cardini - la somma elargita dalla banca è solo un aiuto ottenuto grazie ad un concittadino allo scopo di permettere agli organizzatori di fare ancora meglio. Il presidente del comitato organizzatore sottolinea la felice sistemazione curata dal comune, della zona ex cava D'Andrea.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio.
Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1986. Pagina 8
Speciale Palio di Fucecchio

Uno sponsor: sì, ma quale?

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FUCECCHIO - Una certa sponsorizzazione è ammessa: l'importante è che le decisioni vengano comunque prese dal comitato del Palio senza condizionamenti di sorta. Questo, in sintesi, il le commento del presidente dei donatori «Fratres» che è anche ii massimo responsabile del comitato organizzatore composto dai rappresentanti di tutte le contrade. Venuto a conoscenza di qualche critica al fatto che l'edizione '86 porta - sui manifesti, striscioni ed inviti - l'emblema di un istituto di credito, Luigi Cardini si stringe nelle spalle: «Nessuno ha mai avuto da ridire sul patrocinio dell'amministrazione comunale che pure sigla con il leone rampante bianconero certe immagini del Palio. Perchè dunque scandalizzarsi per l'aiuto dato da una banca, senza alcuna contro-partita, alla manifestazione?». Cardini spiega che l'articolo 4 dello statuto prevede proprio un certo tipo di collaborazione anche finanziaria che non intacca assolutamente l'autonomia degli organi istituzionalmente preposti alla guida del Palio. Anzi: negli anni che verranno si cercherà di ottenere un impegno economico ancora maggiore, ben superiore ai 25 milioni di lire (€. 12.911,42 - n.d.l.) erogati per l'attuale edizione. Che poi ci siano delle critiche è naturale: su migliaia e migliaia di contradaioli è impossibile accontentare tutti e l'avvenimento, del resto, è vivacizzato proprio dalle polemiche che sono indice di partecipazione. «A me sembra, invece, che ci si venda l'immagine- afferma un dissenziente - sia pure con le migliori intenzioni e nel desiderio di fare l'interesse delle contrade. Il Palio, insomma, si identifica con Fucecchio: non è giusto che sia sponsorizzato da altri. E poi più o meno tutti i cittadini danno un contributo finanziario che alla fine è molto superiore a quello dello sponsor. Nessuno di loro, però, pretende il proprio nome sugli striscioni».

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio.
Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1986. Pagina 8
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Partivano da centomila le scommesse della vigilia

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FUCECCHIO - Come ogni buon palio che si rispetti, dietro alla macchina organizzativa, si nascondono gli allibratori. Stando a quanto afferma un giornale distribuito in occasione della corsa fucecchiese, l'Almanacco illustrato del Palio di Fucecchio 1986, sembra che nella ridente cittadina i bookmakers clandestini siano stati già all'opera da tempo per accettare scommesse sulla corsa dei purosangue. Le quote sembra siano variate di ora in ora, e si siano assestate soltanto dopo il sorteggio delle batterie. Sempre stando a quanto sostiene l'Almanacco Illustrato, la puntata minima era di centomila lire (€. 51,65 - n.d.l.). Per curiosità riportiamo qui di seguito alcune quotazioni fissate ovviamente alcuni giorni fa. Per un raffronto sarà utile sapere che ai mondiali di calcio il Brasile è dato 3-1 e l'Italia 9-1. Porta Raimonda 3-1, Porta Bernarda 4-1, Borgonovo 7-1, Sant'Andrea 9-1, Torre 20-l, Samo 25-1, Querciola 50-1, Ferruzza 50-1, Cappiano 100-1, Massarella 250-1, San Pierino 250-1. Queste dunque le quotazioni trapelate prima del sorteggio delle batterie, suscettibili di variazioni. Ormai, come succede per il Totonero e per il Lotto, anche il Palio di Fucecchio si è adeguato alla nuova logica del «mercato» del gioco e delle scommesse, che inevitabilmente, come dicevamo, fanno la loro comparsa dietro ad ogni gara di un certo rilievo. In questo senso il Palio di Siena fa testo. Ma in fondo aldilà delle scommesse, l'importante è l'esito della gara e la voglia di trascorrere una giornata diversa, magari all'insegna di un sano campanilismo.