LA CONTRADA DI SANT'ANDREA HA VINTO IL PALIO DEL 31 MAGGIO 1987

IL TIRRENO
Fucecchio lì, 01 Giugno 1987.
Cadute e infortuni al Palio delle contrade

S.Andrea a sorpresa è regina a Fucecchio

Ha "regolato" Porta Bernarda e Botteghe

FUCECCHIO - La crisi del settimo anno non ha risparmiato neppure il Palio delle contrade, per la prima volta a pelo: cadute, infortuni, contestazioni e scorrettezze (difficili da stabilěre se rientrino o meno tra quelle ammesse) hanno caratterizzato la corsa dei purosangue, terminata alle 21, quasi a buio. La finale si è corsa grazie al sindaco Antonio Marrucci che assumendosi la responsabilità di fronte alle autorità ha consentito di far correre l'ultima batteria (il permesso per l'uso della pista scadeva alle 20,30). E'stata una finale super, con Botteghe, Samo, Sant' Andrea, Borgonovo, Porta Bernarda, e San Pierino al canapo in quest'ordine. Ma durante una partenza risultata poi falsa, in una caduta è rimasto coinvolto il fantino biancorosso Foglia, che ha dovuto essere sostituito prima con Cianchino (il quale non era andato in finale con Ferruzza) e quindi con Vittorio Ceccarelli, reperito sul posto. Ma anche il mossiere Renato Corbelli si è messo a zoppicare e il canapo era ormai Inutilizzabile (sempre per la rovinosa caduta di Foglia). Così c'è voluta tutta la pazienza del giudice per arrivare il dare la mossa.

Ha vinto Sant' Andrea, con fantino Bucefalo (della scuderia Lazzaro), dopo una serrata lotta con Botteghe, della scuderia Bastiano (Botteghe in extremis è stata superata da Porta Bernarda, scuderia Aceto. Seguono San Pierino e Samo. Borgonovo è rimasto al palo. Dunque i cavallai senesi ai primi tre posti, secondo previsione. A sorpresa invece la vittoria di Sant' Andrea del presidente Musino.

In batteria erano state eliminate la favorita Massarella e la Querciola; quindi le grandi Ferruzza e Porta Raimonda, che ha sbagliato ad attaccare la prima posizione quando il secondo posto l'avrebbe mandata ugualmente in finale; Torre e Cappiano, quest'ultima tra le proteste di Romanello Manzi, per scorrettezze, e qualche gestaccio isolato dei contradaioli verdeazzurri.

Quanto alla sfilata, conclusasi allo stadio comunale, c'è da rilevare il salto di qualità delle 12 contrade. Sono piaciute particolarmente Porta Raimonda, San Pierino, Porta Bernarda nell'insieme, oltre ad alcuni singoli come il mendicante Fanciullacci (Ferruzza), la chiesetta e il fabbro Romeo che distribuiva medaglie; il jolly Barbara Nennucci (Sant'Andrea), il giovane Play Boy Massimiliano Galli (San Pierino), le alfiere Valentina Sollazzi (Cappiano) e Gloria Palavisini (Torre), Paolo Landi - Fortebraccio - (Samo), la nobile Miria Montanelli (Borgonovo), l'arcivescovo Billeri e le monache Norma e Grazia: (Sant'Andrea), la venditrěce di biancheria Mery Menichetti e Paolo Orsini - Edo Cioni - (Botteghe), Giancarlo Caponi - Raimondo a cavallo - (Porta Raiinonda), bista benedicente (Samo). Cronologica la Querciola.

Gianluc


LA NAZIONE
Fucecchio lì, 01 Giugno 1987.
Cadute e infortuni al Palio delle contrade

Sofferta vittoria di S.Andrea nel Palio di Fucecchio

FUCECCHIO - Con uno spareggio sofferto, dopo una serie innumerevole di false partenze, la contrada S. Andrea - detentrice per eccellenza delle più antiche tradizioni storiche cittadine - si è aggiudicata il Palio "cittè di Fucecchio" del 1987. A ruota la grande favorita: la Bernarda, che tutti o quasi davano per vincitrice, insinuando persino la possibilitè di brogli o scorrettezza. L'esito della finale ha a questo punto smentito le illazioni dei più accesi contradaioli, confermando la sostanziale onestà della manifestazione promossa, sette anni or sono, dai "Fratres" e vissuta, al di là delle ovvie eppur vivaci polemiche in un clima di fervore e di autentico entusiasmo. Almeno quindicimila spettatori, molti dei quali arrivati da diverse località anche fuori regione hanno assistito non senza impazienza alle prime "batterie", dove la Bernarda, Sant'Andrea e Botteghe avevano battuto i rispettivi avversari. Ponte a Cappiano, dato ugualmente per favorito e quindi «grande» escluso dalla finale, ha segnato la delusione più cocente: gli animatori di contrada, assiepati e compatti su un lato della «buca» d'Andrea, hanno addirittura tentato per protesta un'invasione della pista, subito fermati dall'imponente quanto ben diretto servizio d'ordine dei carabinieri e vigili urbani. Chi si aspettava però una degenerazione violenta della giornata è rimasto deluso in quanto anche gli attivisti più accesi hanno saputo controllare la propria animosità mantenendola entro i limiti di un sano campanilismo. Anche la corsa a pelo, per la quale erano ammesse le diverse scorrettezze fra fantini, compreso l'uso del frustino (Nerbo! n.d.l.) contro i colleghi, non ha portato a degenerazioni, segno evidente di una professionalità, la cui unica pecca è stata quella - davvero esecrabile - della lunghezza della corsa protrattasi oltre ogni e possibile prevesione, cioè fino dopo le 21. Stanchezza, quindi, del pubblico una cui piccola parte ha lasciato l'area prima della fine.

"Siamo quasi all'anno zero, ovvero a un palio che sembra assumere un'identità piena solo adesso - ha detto Luigi Cardini, presidente del comitato organizzatore - perchè mai come oggi abbiamo registrato un numero di spettatori, anche al corteo storico, così alto. Al momento di chiudere la sfilata, allo stadio Corsini, guardando dal campo la gente ammassata sulle nuove tribune, abbiamo provato un'emozione grandissima". Anche il sindaco Marrucci ha testimoniato la propria soddisfazione: "Il grosso merito di questa festa popolare è proprio quello di avere coagulato le energie positive dei cittadini, enti ed associazioni, promuovendo pure iniziative collaterali che in simpatica rivalità spingono ogni contrada a cercare di fare sempre meglio e con iniziative nuove. La sfilata stessa ha dimostrato che la buona volontà, l'impegno, il sacrificio e la fantasia danno sempre buoni risultati". Certo, questo è stato forse uno dei palii più sofferti a causa, anche, d'imprevisti durante la corsa: rotto il canapo dell'allineamento alla partenza, è stato necessario un accordo fra le contrade per non far "saltare" lo spareggio mentre il fantino di Borgonuovo, Foglia, infortunatosi per una caduta, è stato sostituito dapprima da Cianchino, fuori gara per aver perso con la Ferruzza, e poi - anche per le proteste del pubblico (non sono mancate le grida: "venduto") - dalla riserva Ciciarelli che non ha potuto fare per la contrada, un'altra delle migliori, quello che avrebbe invece fatto il titolare.
LA NAZIONE
Fucecchio lì, 01 Giugno 1987.

FUCECCHIO - E' durata circa tre ore la sfilata dei figuranti delle dodici contrade fucecchiesi nei tipici e sfarzosi costumi d'epoca dando una perfetta immagine della storia civica e centrando negli episodi e nelle caratteristiche più salienti dal 1200 ai giorni nostri. Ogni contrada ha presentato accurati abbigliamenti del Periodo scelto nell'ambito dei temi prefissi integrandoli, poi, con altri raffiguranti arti e mestieri locali e tutto ciò sempre con i colori dei singoli rioni armonizzati con una coreografia di canti e balli molto suggestivi. Il corteo, aperto dal corpo musicale cittadino, era seguito dall'alfiere con il «palio» in lizza - dipinto da Antonio Cino - e dalla rappresentanza del «Fratres» con il labaro e dall'amministrazione comunale con il gonfalone. L'ordine di avvio delle contrade, rigorosamente stabilito dal cerimoniale, ha visto al primo posto Borgonuovo, vincitore dell'edizione 1986, e quindi Torre Ferruzza, Massarella, S.Andrea, Botteghe, Querciola, San Pierino, Samo, Cappiano, Porta Bernarda e Raimonda. La partenza, come sempre, in piazza Aldo Moro e l'arrivo, per la prima volta, allo stadio Filippo Corsini. Lungo il percorso, attraverso Fucecchio, migliaia e migliaia di persone mentre, a quanto si dice, dietro le quinte si celava anche un aspetto sommerso rappresentato dagli scommettitori e dai bookmakers che hanno aumentato sensibilmente il giro di denaro che ruota attorno al Palio. C'è stato chi ha addirittura pubblicato le quotazioni delle contrade, con puntate minime di 100 mila lire, con offerte che arrivavano fino a 150 a uno. Tranquilla la situazione sul fronte dei "teleamatori" dopo le recenti polemiche e sulla sponsorizzazione - contestata da qualcuno - anche quest'anno ottenuta dalla «Pistoia e Pescia» con una coinsistente offerta alle contrade in lizza.