LA CONTRADA DI PORTA RAIMONDA HA VINTO IL PALIO DEL 30 MAGGIO 1999

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Giovedì 27 Maggio 1999.

E Domenica il Palio
«grandi nomi»

Questa del '99 sarà un'edizione di passaggio in vista di quella dedicata al Giubileo. E per il «Cencio» favorite Bernarda e Raimonda con le piccole Contrade che...sperano

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Il Palio, la prima volta senza i Fratres, all'antivigilia. Un'edizione preparatoria, come spiega Maurizio Salvadori, presidente del comitato ristretto che organizza per conto del sindaco, di quella del Giubileo, quasi un test in vista del salto di qualità che la gestione "laica" - per dirla con una battuta - intende assicurare negli anni a venire. Domenica alle 9,30 il corteo storico partirà da piazza Moro e sfilerà per via Gramsci, via Roma, piazza Montanelli e per le stradine del centro, fino a piazza Vittorio Veneto per una performance a numero ridotto rispetto ai vecchi tempi, ma più spettacolare nelle formulazioni teatrali dei figuranti, degli sbandieratori e dei musici. Poi, dal primo pomeriggio, nell'ex buca D'Andrea le batterie di spareggio e la finale su tre giri di pista, come a Siena, dopo la 'mossa' data da Giancarlo Matteucci, riconfermato da Florio Talini, a cui la nomina spetta per statuto. Il tempo dovrebbe essere buono, il nubifragio della settimana passata non dovrebbe aver pregiudicato la tenuta del fondo ed eventuali sprizzoli non impediranno che la corsa abbia luogo, visto il drenaggio del percorso dopo i lavori ultimi per renderlo stabile. Gh organizzatori replicano poi a chi parla di un Palio 'stanco' affermando invece che il Palio è vivo quanto mai, anche se sta attraversando una fase d'assestamento in previsione - torniamo a ripeterlo - di passare dal folklore di provincia alla dimensione di spettacolo di valenza nazionale, secondo in Italia solo a Siena. «Il Palio è cultura, perchè fa rivivere nella gente avvenimenti storici della Fucecchio medioevale, è aggregazione - insiste Maurizio Salvadori - in quanto riunisce chiunque, e soprattutto i giovani, impegnando tutti nella preparazione delle iniziative di contrada, fornendo un punto d'aggregazione contro ogni possibile allettamento diverso, maari negativo, in un contesto in cui mancano, come qui da noi, alternative del tempo libero. Fa riscoprire I valori dell'amicizia, innesca meccanismi di competizione e si accresce da solo, identificandosi con la cittadina». L'amministrazione comunale collabora appieno, conscia dell'importanza della manifestazione, mentre il comitato porta avanti un discorso di promozione attraverso i media proprio per farla uscire dai confini della municipalità. Il comitato naturalmente non fa pronostici. Ma i paliologi giurano che quest'anno il confronto sarà soprattutto fra le grandi rivali di sempre: la Bernarda e la Raimonda, la prima con Cianchino, nuovo 're di Siena' e l'altra con un fantino non meno celebrato: il Pes, altro mito di piazza del Campo. Uno scontro in cui molti vedono quasi una prova proprio della corsa che ci sarà nella città del Mangia, nell'ormai prossimo mese di luglio. E così - inutile negarlo - Fucecchio puo' considerarsi importante perchè qui, Domenica prossima si effettua in pratica una vera e propria 'anticipazione' di quel che sarà poi Siena, con risultati diversi certo, ma con fantini e purosangue che appunto si misureranno in piazza del Campo. Naturalmente c'è già chi sbuffa e parla di Palio spartito fra le contrade 'grandi': un ritornello, questo, smentito dalla folgorante vittoria di Massarella, l'anno passato, di Querciola, in precedenza, e di altri rioni. Ovvio: le contrade maggiori fanno forse più rumore. Ma i giochi sono tutti da fare e la risposta alle illazioni ed al toto-Palio la darè Domenica, la pista.


IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio - Valdarno
Fucecchio lì, Martedì 25 Maggio 1999.
Verso il Palio

Porta Raimonda «capitana»

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - Porta Raimonda è diventata la prima contrada «capitana» del Palio. Si affianca in maniera qualificata ad altre, come Sant'Andrea, che hanno invece l'appellativo di «nobile». «E' un'insegna di potere e di comando - osserva il presidente del Palio delle Contrade, Maurizio Salvadori che era presente sabato sera, nel Chiostro dei Frati, all'investitura - e si deve al condottiero Raimondo da Cardona». Nella circostanza, presenti circa 400 persone a cena, è stata rievocata dalla presidentessa Tonella Cenci la sua figura Trecentesca, e l'immagine tramandata nei secoli fino al Duemila. Fine dicitore è stato il prof. Alberto Pozzolini. Per la Pro Loco c'era Alvaro Borgioli. «Siamo ormai nella settimana del Palio - aggiunge Salvadori - e si va verso un'altra grande edizione: la diciannovesima». Oppure,come ormai si dice, la prima della nuova serie senza i Fratres. Infatti anche il «cencio», molto significativo e realizzato dal giovane pittore Enrico Orsi , è improntato ad un tema di competizione anzichè alla consueta donazione del sangue. Verrà assegnato domenica prossima 30 Maggio, dopo la corsa dei purosangue montati a pelo.


LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Maggio 1999.

VOGLIA DI PALIO

(e il Palio è cultura, il Palio è aggregazione, il Palio è Fucecchio)

Servizio di
Salvadori Maurizio


FUCECCHIO - Siamo giunti al 19° Palio delle Contrade, l'ultimo del secondo millennio, il prhno senza la Collaborazione del gruppo Fratres donatori di sangue. Questi ultimi, ideatori del Palio di Fucecchio nel 1981, hanno deciso di lasciare l'organizzazione dell' Associazione Palio delle Contrade; e di questo sono dispiaciuto. Comunque il Palio continua: era logico che continuasse e provvedesse ad un riordino di tutto l'apparato organizzativo che vede impegnate le dodici Contrade e l'Amministrazione Comunale. Qualcuno ha detto che il Palio «è stanco», ed è su questo che devo ribadire a grandi note che il Palio è vivo come lo è sempre stato; sta vivendo un momento di assestamento e come tale le novità non fanno più grande notizia come i primi anni. il Palio è «cultura» perchè fa rivivere nella gente tutta una serie di avvennimenti storici della Fucecchio antica, medievale. Il Palio è «aggregazione» riunendo i giovani ed impegnandoli giorno per giorno per preparare i costumi, l-aspetto coreografico della sfilata e quant'altro di corredo alla manifestazione, li allontana da pensieri e luoghi insalubri. E' per questo che il Palio agisce come un vero e proprio elemento cardinale per la nostra società, facendo riscoprire i valori dell'amicizia, dell'unione tra simili, ed innescando quel minimo di agonismo che tiene sempre ardente la «voglia di Palio».
il Palio è Fucecchio. Attraverso i veicoli pubblicitari che sono stati utilizzati, si è voluto e si vuole ancora migliorare per far conoscere la nostra cittadina al di fuori del Comprensorio. Abbiamo utilizzato i veicoli pubblicitari televisivi, i quotidiani, le riviste, ed i nostri libretti illustrativi; ma la spinta più forte per far sì che Fucecchio sia annoverato tra le città turisticamente più conosciute è data dal lavoro continuo ed incessante delle Contrade. Le Contrade, con il loro impegno quotidiano per tutto l'arco dell'anno rispecchiano la cultura, la società e la promozione di Fucecchio; è grazie a loro ed al loro apporto che il Palio vive ed è divenuto il «fiore all'occhiello» di Fucecchio.
L'Ammininistrazione Comunale si è resa conto già da tempo dell'importanza del Palio, ed infatti ha dato tutta la sua piena disponibilità nel far si che la gestione da parte del Comitato che presiedo fosse agevole e rispecchiasse la volontà delle Contrade e della cittadinanza fucecchiese. Sono orgoglioso di presiede l'Associazione Palio delle Contrade di Fucecchio, oltre che per il grande stimolo che ricevo giorno per giorno dalle Contrade stesse, anche perchè come rappresentante dell'Amministrazione Comunale ricevo consensi e massima disponibilità dal Sindaco e dai suoi collaboratori. Credo infine che il Palio sia veramente entrato a far parte della mentalità di Fucecchio, ed è per questo che il mio lavoro e quello del Consiglio di Amministrazione è rivolto alla massima integrazione con le Contrade stesse, perno incontestabile alla buona riuscita della manifestazioneanche in questo 1999.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Maggio 1999.

Consiglio, Assemblea, Contrade, Sindaci

Nome per nome, ecco le «stanze dei bottoni» del Palio

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - il ristrutturato Consiglio di Amministrazione del Palio delle Contrade è snellito a 7 componenti: Maurizio Salvadori (presidente), Mario Di Maria (segretario), Romano Ghimenti (cassiere), Giovanni Pellegrini, Franco Masoni, Damasco Gozzi, Claudio Nieri (Membri). Invece l'Assemblea del Palio 1999 è formata Landi da 8 consiglieri designati dal Comune, e 12 Rappresentanti di Contrada. In totale quindi 20 persone. Ecco di chi si tratta, per la parte pubblica: Riccardo Leo, Erica Battaglia, Romina Guglielmi, Andrea Billi, Romano Ghimenti, Mario Di Maria, Giovanni Pellegrini e Maurizio Salvadori. Invece le Contrade hanno designato questi: Edo Cioni (Botteghe), Giuseppe Bertoncini (Porta Bernarda), Bruno Castellani (Sant'Andrea), Palmiro Finamori (Porta Raimonda), Marino Ceccarini (Querciola), David Priori (Torre), Damasco Gozzi (San Pierino), Franco Masoni (Cappiano), Claudio Nieri (Borgonovo), Paolo Cardini (Massarella), Marco Masini (Ferruzza), Paolo Landi (Samo). Il collegio dei sindaci revisori è formato da Stefano Bonamici, Lelio Marchetti e Tiziana Tacchi. La sede del Comitato del Palio delle Contrade è in Largo Trieste a Fucecchio. Lì sono esposti i premi di rappresentanza, tra cui la coppa del «Tirreno». Informazioni dell'ultim'ora tel. 0571-20182; 0336-670454.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Maggio 1999.

Sei novità e sei conferme al via di Matteucci

Ormai sono noti i fantini scelti dalle contrade

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Chi sono i dodici fantini che si disputeranno il Palio delle Contrade 1999? Anche se l'investitura ufficiale è fissata per domattina alle ore 11 nella piazza davanti il Comune - dopodichè la monta non potrà più essere cambiata, se non per comprovati motivi - circolano già i nomi. Alcuni sono già stati anche presentati ai rispettivi contradaioli, durante cene e feste in sede. Secondo la prassi, chi è deluso ha cambiato completamente, mentre chi ritiene basti un cavallo migliore ha confermato il fantino. E' tuttavia da premettere una curiosità: in diversi si sono rivolti alla scuderia Lazzaro. Il quale avendo tanti assi, difficilmente si farà scappare la vittoria e il bel cencio dipinto quest'anno da Enrico Orsi . Cominciamo dalle sei novità: Cianchino (Porta Bernarda), Pusceddu (Cappiano), Bandini (Ferruzza), Canu (Querciola), Spirito (Samo), Cittino (Sant'Andrea). Ed ecco le sei conferme: Massimino (Massarella), Pes (Porta Raimonda), Bufera (Botteghe), Petrazzi (San Pierino), Serra (Torre), Donatini (Borgonovo). Hanno già assaporato il successo nella Buca D'Andrea: Massimino, Bufera, Donatini, Cianchino (però con Porta Raimonda), Pes (due volte, anche con Querciola). il mossiere - designato dal sindaco Florio Talini - è Giancarlo Matteucci. Una conferma per andare sul sicuro, stando ai primi commenti dei «capitani» su colui che avrà il difficile compito di dare la mossa alle batterie di sei purosangue, oltre che naturalmente alla finale il cui svolgimento è stato fissato nel tardo pomeriggio di Domenica 30 Maggio. Matteucci, che al Palio s'è sempre comportato bene, ha acquisito negli anni esperienza e sicurezza. Ma quest'anno il cast dei fantini è proprio di assoluto rilievo, e dipenderà anche dal sorteggio delle batterie se i contradaioli gioiranno o soffriranno fin da subito. Ci sono contrade dichiaratamente nemiche (Porta Raimonda-Porta Bernarda, Botteghe- Borgonovo) e amiche in segreto. Molto di quel che accadrà dipende dal sorteggio, da come si mette la corsa: vincere è - il primo punto, ma se perde la rivale è già una consolazione. Resta l'imprevedibilità, come ad ogni Palio che si rispetti. L'anno scorso arrivò terzo l'otsider San Pierino, con una gran prova. Nel 1995 tra tanti senesi che è comunque facevano gruppo tra loro, vinse Donatini, astigiano emergente (Astigiano? Ma senti! Non lo sapevo... Massimo Donatini è di Faenza (RA) - n.d.l.), che poi è stato ingaggiato in Piazza del Campo dalla contrada del Drago. Per dire che Fucecchio è assai imprevedibile e conta eccome. Costa caro, anche. La contrada che vince deve fare sacrifici economici, per pagare il fantino vincente. La festa della vittoria chiama all'impegno le donne in cucina, e a servire in tavola, gli uomini a preparare. Ma è anche una soddisfazione impagabile, che talune contrade ancora non conoscono. Ma si può anche fare un'altra scelta, come Sant' Andrea: vinti due Palii, s'è buttata sulle ricerche storiche, ha restaurato il Palazzo Della Volta per farne la sede propria e della Fondazione Montanelli (quella del famoso giornalista Indro), organizza e sceneggia feste in costume che fanno riscoprire il centro anche ai fucecchiesi. Il suo successo sta aprendo gli occhi ad altri: non tutte le contrade hanno il centro storico. Ma Porta Raimonda rilancia con il Chiostro Francescano, e sicuramente angoli suggestivi non mancano. Anche nelle frazioni.


LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Sabato 29 Maggio 1999.

Tutti Pronti
Domani 'Palio'

Tutti in piedi, sta per entrare il Palio

Grande attesa per la giornata di festa, col consueto programma diviso in due: al mattino corteo storico, nel pomeriggio la gran kermesse all'ex buca d'Andrea. Tutti i fantini delle contrade in gara

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Palio. Eccoci alle ultime battute prima del gran giorno che vedrà, come di consueto, la sfilata della mattina dalle 9,30, con partenza da piazza Moro e le batterie di spareggio, il primo pomeriggio, nell'ex buca D'Andrea, alle quali seguirà la finale. Si confermano tuttavia, le voci sui pronostici della vigilia: una Raimonda al massimo delle quotazioni cioè, con il Pes su un cavallo 'rodato', e a seguire la Bernarda con Cianchino - altro mito di Siena - che monterà un purosangue della scuderia di Lazzaro, non più in accoppiata con la nobile Sant'Andrea. Ma una rivincita sul passato, quando cioè è stata penalizzata alla mossa, potrebbe averla anche Ferruzza che si affida a Bandini, su Pierino, ottimo scattista, mentre è incerto cosa farà la campionessa uscente, Massarella, con Massimino Coghe. Un ottimo Bufera correrà pero' anche per Botteghe ma, come si sa, le illazioni non sempre si dimostrano fondate poichè sulle intenzioni e sulle dispute gioca, non poco, l'atteggiamento 'senese' ovvero l' insieme di intese, accordi, complicità - potremmo dire - che portano magari a 'chiudere' un cavallo vincente per farne passare un altro meno quotato. Una sorta di partita a scacchi fra soli cavalli e alfieri insomma in vista del luglio nella città del Mangia e quell'atmosfera che si respira di solito proprio nel senese dove il Palio, riconosciamolo, lo hanno inventato per poi esportarlo con le diverse varianti. A Siena il cavallo si sorteggia e questo può servire al contenimento dei 'giochi' che sono sempre possibili anche se non documentabili. Un metodo che qualcuno suggerisce anche per Fucecchio, così da limitare gli stessi rischi e quelle spese che, per chi può, consentono l'animale migliore e dunque di avere probabilità maggiori al traguardo. l'aria di Siena fa anche parte comunque d'un folklore che Fucecchio ha voluto mutuare per essere 'più Palio' di Asti, Legnano e altre città non meno vissute. Un primato che dev'essere pagato insomma con certe regole non scritte. Dopo l'ultima vittoria del '98, quella di Massarella, il 'cencio' dovrebbe tornare a una contrada del centro, ma anche questa non è una cosa imposta da chicchessia: ecco perchè si parla dei giallo-azzurri o dei rosso-neri, ma all'ultimo momento, anche in prossimità del traguardo, ci potrebbe essere il colpo di scena a rivoluzionare ogni ipotesi pur verosimile fatta dagli esperti. Il corteggio del mattino, d'altra parte, sarà la più vera espressione del Palio fucecchiese interpretando scene di storia locale, d'ambientazione medioevale, con 'quadri' che saranno paragonabili a forme di teatro itinerante. Aprirà la sfilata Massarella, quale vincitrice dell'edizione passata, e dopo di lei ci saranno Cappiano, Bernarda, Querciola, San Pierino, Borgonovo, Samo, Sant'Andrea, Torre, Botteghe, Raimonda e Ferruzza. Le vie sono già addobbate a festa, le bandiere colorano il capoluogo e i rioni mentre fervono gli ultimi preparativi e la pubblicità, anche sulle schedine del Totip, come l'anno scorso, dovrebbe incentivare un turismo magari solo occasionale che puo' rappresentare la sopravvivenza della manifestazione divenendo un'importante risorsa.


Ecco i fantini e i cavalli delle contrade domani in gara

FUCECCHIO - Ecco i fantini che correrranno domani, nell'ex buca D'Andrea. A parte i già citati Pes per la Raimonda e Cianchino per la Bernarda, saranno Bandini per la Ferruzza e Massimino Coghe per Massarella gli uomini da battere, Poi Torre avrà Serra, Cappiano Pusceddu, Ouerciola Canu, Sano Chiti detto Stomachino, Borgonovo Donatini, detto Incisivo, San Pierino il giovanissimo Petrazzi, Botteghe Colagè, detto Bufera, e Sant'Andrea infine Cossu, detto Cittino.
Un cast in prevalenza senese, a riprova del fatto che la città del Mangia 'sovrasti' Fucecchio. E i cavalli? Crest per Raimonda, un purosangue di Lazzaro per Bernarda, Pierino per Ferruzza, il solo vero campione che ha già vinto due corse ad Asti e qui è stato già tre volte. Gli altri saranno decisi da ultimo, e qualcuno correrà sotto falso nome.


LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Domenica 30 Maggio 1999.

Oggi Palio: dal corteo alla 'corsa'

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Ed eccoci al gran giorno ovvero al momento della verità per le dodici contrade che hanno lavorato tutto l'anno e che adesso sono ad un passo dal via in pista. Oggi si giocherà il tutto per tutto, in una XIX edizione - completamente nuova sotto il profilo organizzativo - dalla quale dovrebbe uscire poi il Palio del Duemila. C'è attesa, inutile dirlo, soprattutto fra i rioni che non hanno mai tagliato per primi il traguardo, mentre Borgonovo già conta ben quattro vittorie, Querciola tre, due ognuna Bernarda, Raimonda, Botteghe e Sant'Andrea, ed una Ferruzza, Cappiano e Massarella. C'è voglia di riscatto, dunque, per Torre, Samo e San Pierino, tra le quali negli ultimi tempi si sono avute avvisaglie di crisi proprio per questo loro sentirsi tagliate fuori: i 'giochi senesi' insomma dovranno essere pesati attentamente per non escludere sempre 'le solite' contrade. In pista si correranno, come l'anno passato, due batterie a sei concorrenti. I primi tre classificati di ognuna entreranno in finale e così l'ultima gara sarà sempre fra sei concorrenti, su tre giri, con monta rigorosamente a pelo, ovvero senza sella. Al mattino sarà invece il corteo storico, considerato da qualcuno la sola vera espressione del folklore del Palio e dunque da incentivare per una ricaduta d'immagine dalla quale trarre benefici di vario genere, ad iniziare da quelli economici. La sfilata si riproporrà con 'quadri' che ricalcano vicende già narrate, in una sorta di specializzazione dal più sicuro effetto scenografico. Massarella, come campionessa uscente, aprirà con una rappresentazione del suo Millenario, mentre Cappiano, che la seguirà a ruota, incentrerà la sua performance sull'uso delle erbe nella metà del 1500. La Bernarda, in terza posizione, illustrerà scene di Vita medioevale incentrate sull'illustre casato dei Simonetti, e subito dopo la Querciola avrà come tema la figura di donna Alfonsina Orsini. Poi San Pierino che riporta i passati fasti dei Malpigli Ciccioni mentre Borgonovo conterà come sempre sulla spettacolarità. Samo ha scelto di commemorare il condottiero Fortebraccio che nel 1429 riaccese l'odio contro Lucca e la nobile Sant'Andrea dirà della famiglia Della Volta. Torre farà le cose in grande affrontando il tema della peste del '300 e Botteghe rievocherà le vicende cinquecentesche del Padule e dei nobili dell'epoca. La Raimonda avrà come soggetto le armi e la destrezza, con le corse medicee e Ferruzza proporrà Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, nella sua venuta qui. Tornando alla corsa, la prima partenza è prevista alle 15,30 ma bisogna vedere cosa accadrà alla mossa. Se cioè Giancarlo Matteucci, l'uomo al canapo, darà buona la prima oppure la seconda partenza o se, al contrario, si inizierà con la solita storia dei 'falsi allineamenti', seguiti da recriminazioni e polemiche, magari per colpa - spesso deliberata - di qualche fantino che punta a innervosire, se non esasperare i cavalli avversari più sensibili o come si dice in gergo, 'caricati' . Questi possono rapidamente sfiancarsi, favorendo di conseguenza i più resistenti: un altro 'gioco' senese le cui conseguenze tuttavia si riflettono poi sullo spettacolo spettacolo perchè, a parte la tifoseria delle contrade, chi deve poi starsene per ore sotto il sole ad aspettare il via definitivo, con ritardi a volte incredibilmente lunghi, perde interesse. Tant'è che molta gente ha ormai imparato e arriva solamente nella seconda metà del pomeriggio, quando parte... la finale.


INIZIATIVE

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - E al momento d'entrare in pista la Raimonda, una delle favorite, smentisce chi parla di 'Paliofiacco' e presenta il proprio bilancio degli ultimi avvenimenti di contrada. Si è iniziato ad Aprile con la corsa del Branca, fra ciuchi, dopo il gemellaggio coi 'Ribelli' di Santa Croce e si è organizzata a Maggio la sfilata di moda, seguita poi il 12 da una cena per la prestentazione del fantino, Il mitico Pes, dopo la prova del cavallo. Quindi, con una logica di proposta anche culturale per valorizzare le peculiarità storiche della contrada, il 22 Maggio c'è stata una conviviale nel seicentesco chiostro del convento dei Frati, in piazza La Vergine. Per rievocare Raimondo da Cadorna, personaggio storico della contrada, è intervenuto il prof.Luigi Pozzolini. La contrada è inoltre stata intitolata al 'capitano' da Cardona.


TOTIP PIU'

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Anche se nessuno potrà puntare una lira sul Pes o Su qualche altro fantino in gara oggi all'ex Buca d'Andrea, fa certo un bell'effetto vedere il Palio di Fucecchio pubblicizzato sul retro delle schedine buone per giocare al 'Totip più' e distribuite in tutta Italia. «Oltretutto con un'immagine nuova - spiega Bruno Lotti, artefice dell'aggancio - perchè accanto al logo dell'Associazione Palio delle Contrade appaiono quelli del comune di Fucecchio e della Regione Toscana». Intanto anche questa mattina sarà in funzione in tabaccherie, ricevitorie e rivendite di giornali la prevendita dei biglietti (15 mila lire intero e 5 mila lire ridotto) [€.7,75 e 2,58] per le batterie e la finalissima di oggi pomeriggio sulla pista dell'ex Buca d'Andrea.


IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio
Fucecchio lì, Domenica 30 Maggio 1999.

Chi si esalta nel fatidico «Cencio»?

Nelle 12 contrade ieri notte non si è dormito





FUCECCHIO - Il 19° Palio delle Contrade - che stasera verrà assegnato alla contrada vincente dopo la corsa dei purosangue - è anche il pnmo della nuova serie: infatti non è più a tema con la donazione del sangue, essendo i Fratres fondatori chiamatisi fuori dalla manifestazione. Che cosa rappresenta, quindi, il «Palio» del 1999? «Il cencio circolare da me dipinto - risponde il giovane autore, Enrico Orsi - vuole simbolizzare la perennità del Palio delle Contrade, al di là e al di sopra delle fasi di stanca, e indipendentemente dalle istituzioni che lo gestiranno». Quindi, senza niente togliere ai Fratres. «Dobbiamo innanzitutto ringraziare i Fratres donatori di sangue che nel 1981 hanno riportato alla luce una secolare manifestazione, il Palio, che a Fucecchio si era protratto fino al 1863 - aggiunge l'autore - il Palio delle Contrade è e resterà la creatura dei Donatori di Sangue di fucecchio. Quest'anno il testimone della gestione è passato in toto al Comune, e per esso all'Associazione Palio delle Contrade». Proviamo a leggere il dipinto. Continua sicuro Enrico Orsi: «La pianta al centro della tela rappresenta la vita del Palio. L'aridità del terreno e il grigiore del cielo, simboli delle esacerbazioni polemiche e della pessimistica arrendevolezza della Cassandre di turno, non impediranno mai alle sotterranee radici della pianta di far germorgliare sui rami apparente morti altre foglie, simbolo di rinascita contihua, perenne». E lo sfondo? «Il cielo che comincia a tingersi di celeste e la luce, che riscopre sullo sfondo la nostra ineguagliabile Fucecchio preludono già ai palii dell'ormai prossimo millennio. La pianta sarà di nuovo rigogliosa. Le superfici luminose e ridenti dei nostri caseggiati, così come appaiono sullo sfondo del cencio, sono l'auspicio personale - conclude Enrico Orsi - per nuovi splendori del Palio e a Fucecchio». Dunque, la contrada che vince oggi si assume anche un impegno, oltre a mettere in sede un'opera d'arte. Enrico Orsi è nato il 22 giugno 1975, ha conseguito il diploma di maestro d'arte presso l'Istituto Statale d'Arte a Firenze nel 1993. Nel 1995 ha conseguito anche il diploma di maturitè d'arte applicata (grafica) presso il medesimo istituto. Dal 1997 lavora in un'azienda pratese cartotecnica. C'è da aggiungere, curiosamente, nelle ultime edizioni chi ha dipinto il Palio ha contribuito a far vincere la propria contrada: Orsi è di Borgonovo. Andrà così? L'anno scorso l'ha dipinto Igor Cinelli, il cui babbo è di Massarella e per la prima volta ha vinto la frazione azzurro-verde (Azzurro-rosa! Ma cosa cavolo scrivi sul giornale!? - n.d.l). L'anno avanti era toccato a Silvia Fergosti, che abita davanti alla contrada arancio-verde Querciola. Chissà se la cabala verrà confermata, o invece... sfatata, perchè la gestione è diversa. E ci vuol poco a turbare i delicati meccanismi della sorte e del Palio.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio
Fucecchio lì, Domenica 30 Maggio 1999.

E nel 2000 anche il Palio del Giubileo

Si aggiungerà in un edizione straordinaria a quella N°20





FUCECCHIO - «Non ho mai dubitato che ci saremmo arrivati alla grande, al Palio 1999, nonostante a settembre il terremoto dell'uscita dei Fratres, e la susseguente paralisi organizzativa; e a novembre il rischio di perdere un contrada, Samo, che ora invece è più forte che mai». Così il presidente dott. Maurizio Salvadori, stanco ma soddisfatto, fa il punto sulla manifestazione. E aggiunge: «Sono orgoglioso di presiedere l'Associazione Palio delle Contrade, e intendo ringraziare pubblicamente l'Amministrazione Comunale che mi è sempre stata vicina. Inoltre il Consiglio ristretto e 1'Assemblea plenaria, perchè dal confronto con gli esponenti di Contrada si capisce la realtà vera di Fucecchio. Anche per questo essi sono ora in maggioranza 12 su 20». Manca un addetto al Palio, se non altro per dare informazioni aggiornate. «Non sembri che abbiamo fatto meno degli anni scorsi - ribatte il presidente - perchè con quel che abbiamo passato è stato impegnativo riproporsi a questi livelli: si pensi alla promozione sulle schedine Totip, all'annullo filatelico, alla novità degli spazi odierni in Piazza Montanelli. Ma tutto questo, e non sto a fare l'elenco, sia chiaro che non è punto d'arrivo bensì di partenza per ulteriori traguardi». Ad esempio, in concreto? «Del Duemila avremo oltre al Palio numero 20 anche quello straordinario del Giubileo; con il corollario di varie iniziative nelle Contrade - conclude il dotto Maurizio Salvadori - pertanto non voglio dire da domani ma dalla prossima settimana bisogna rimettersi subito all'opera».

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio
Fucecchio lì, Maggio 1999.

Ma il primo Palio risale al 14 Giugno 1863

Nel 1981 è soltanto risbocciata una passione





FUCECCHIO - La passione per i cavalli, e per la rievocazione storica, ha fatto presa alla svelta sui fucecchiesi. Anche perchè esisteva nel Dna, e quella del 1981 è servita soltanto a riportare a galla una passione. A dare conferma a quello che finora era soltanto un'ipotesi è il prof. Giancarlo Carmignani, insegnate alla Scuola Media, che racconta: «Nella filza n. 3028 dell'Archivio Storico locale ho trovato la richiesta scritta del permesso a fare il «Palio della Lancia nel giorno 14 del mese di giugno». Correva l'anno 1863». Ed è indicato anche il luogo della contesa. Carmignani infatti ha altri appunti, e legge: «La disputa si svolgeva «nella strada che conduce all'Arno, e precisamente dirimpetto il Caffè dei Platani». Ritengo che si tratti dell'attuale Bar del Ponte». A chi era indirizzata la richiesta? «Al Delegato del Governo della Comunità di Fucecchio -aggiunge il prof. Carmignani - inoltre da una lettera del commesso della «Commissione di vigilanza e d'informazione» dello stesso Comune al medesimo magistrato, in data l0 giugno 1863, risulta che alcuni commercianti (Clemente Mannini, Sante Picchi e Giuseppe Majonchi) avevano interesse a rimettere in vigore, dopo otto anni che era stato effettuato l'ultima volta, lo stesso palio detto volgarmente del Saraceno». A Fucecchio però il Palio era esistito, fin dal 1200, ovviamente in varie forme e modalità. Al Palio della Lancia - tornando alla metà del secolo scorso - partecipavano giostratori a cavallo, i quali per vincere dovevano infilare la propria lancia, per tre volte, in una campanella posta in fondo aduna fune a cui era appeso un secchio o un bigoncio pieno d'acqua. Insomma, una manifestazione che appassionava; e in questo non dissimile dall'ultimo anno del secondo millennio. Ma come era la vita a quel tempo? «Fucecchio faceva parte del Regno d'Italia da due anni - risponde il prof. Carmignani - e gli ultimi otto, che avevano preceduto il 1863, erano stati densi di avvenimenti notevoli». Ripercorriamoli a ritroso. «Nel 1862 era morto il concittadino Giuseppe Montanelli; nel 1861 eravamo passati sotto il Regno d'Italia; nel 1860 c'era stato il plebiscito, con cui avevamo decretato l'annessione al Piemonte; nel 1859 il granduca lorenese Leopoldo II aveva lasciato per sempre la Toscana; nel 1858 la festività del Natale era stata funestata da un tumulto popolare esploso nella Collegiata. Inoltre il 1857 aveva salutato l'inaugurazione dell'ospedale San Pietro Igneo, la nascita dell'arciconfraternita di Misericordia ed il trasferimento della Madonna di Piazza nella Chiesa Collegiata». Però, che fermento. «I fucecchiesi, sempre nel 1857, avevano avuto modo di vedere ed ascoltare Papa Pio IX ed il granduca Lepoldo II alla stazione di San Pierino, dove avevano sostato per circa un'ora su invito del canonico Rosati. Nel 1856 si era estinta l'epidemia di colera che aveva mietuto 138 vittime: l'epidemia era cominciata nel 1855, pochi giorni dopo lo svolgimento dell'annuale Palio della Lancia». Quindi, qualche anno dopo, i fucecchiesi volevano riallacciarsi ad un evento memorabile. «Sicuramente fastosamente scenografico nelle cerimonie e nei Clangori festosi con cui il nostro libero Comune, nel Medio Evo, celebrava e rievocava i grandi avvenimenti di cui era stato teatro: prima tra tutti la pace di Fucecchio del 12 luglio 1293» conclude il prof. Giancarlo Carmignani. Con il Palio della Lancia dunque si rievocava proprio questo evento, che aveva visto affluire a Fucecchio nella Pieve di San Giovanni (l'attuale Collegiata) anche «pezzi grossi» di diverse parti della Toscana. Come accadrà oggi e domani, 29 e 30 maggio, per il Palio delle Contrade 1999.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio
Fucecchio lì, Maggio 1999.

Porta Raimonda, Porta Bernarda e Ferruzza: ecco le grandi favorite





FUCECCHIO - I pronostici della vittoria al palio 1999 non dicono soltanto Porta Raimonda (Pes) o Porta Bernarda (Cianchino), ma anche - e a voce alta - Ferruzza (Bandini). Questi è un esordiente con , tanta voglia di vincere, che l'anno scorso ha gareggiato con i rossoneri di Porta Bernarda. I bianconeri di Ferruzza sono ormai la nonna del Palio, avendo gioito per primi nel 1981, ma poi hanno collezionato una serie di delusioni. Che quest'anno potrebbero finire. Gli altri due big, a Fucecchio hanno già assaporato il successo: Pes due volte, dapprima con Querciola (1994) e poi con Porta Raimonda (1996), Cianchino (1993) con Porta Raimonda. Sempre Cianchino, qualche anno fa, era stato annunciato come monta proprio da Porta Bernarda; ma poi fu sceso per divergenze sul cavallo. E aveva visto giusto. Quest'anno sarà al via. Ovviamente il Pes, attuale re di Piazza del campo a Siena, è al centro dell'attenzione da parte di tutti. E Porta Raimonda, appena diventata «contrada capitana» durante una cerimonia nel Chiostro Francescano, ci tiene alla vittoria tris. Attenzione anche agli outsiders, altrimenti che Palio è? Qualcuno in certe sorprese vede favori - da fare, o da ripagare - collegati al Palio di Siena. Certo è i fantini senesi non vorranno farsi scappare il piatto ricco, chiunque sia di loro a primeggiare. Però nel 1995 Donatini dette scacco a tutti, e poi lui senese fu ingaggiato a Siena dalla contrada del Drago. Quindi bisogna crederci fino in fondo, nonostante il sorteggio delle batterie. Oltre a Donatini, attenzione a Bufera (Botteghe) vincitore nel 1990, a Pusceddu (Cappiano) della scuderia di Bastiano, a Spirito (Samo) che ha promesso di cancellare lo smacco del passato in cui dovette darsela a gambe levate, a Cittino (Sant'Andrea) che si avvale della scuderia di Lazzaro. Infine, assolutamente da non sottovalutare, Massimino (Massarella) campione in carica; Petrazzi (San Pierino) che l'anno scorso arrivò terzo, Serra (Torre) confermato, e Canu (Querciola) una novità quest'ultimo su cui il solito Colibazzi è pronto a scommettere. «La vittoria finale? Dipende molto dai capitani di contrada, e da come gestiscono il rapporto con i fantini - commmenta esperto di Siena, che ogni anno segue dalla tribuna d'onore il Palio di Fucecchio - per tanti ricchi dirigenti è soltanto un hobby annuale; per gli smaliziati fantini è un lavoro redditizio». Infine il mossiere: è Giancarlo Matteucci, che alla vigilia sta bene a tutti, ma domani mattina un po' meno. Tuttavia finora è sempre stato all'altezza del non facile compito.


LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio-Valdarno
Fucecchio lì, Lunedì 31 Maggio 1999.

Il Pes 'consegna' il Palio alla Raimonda

Grande giornata di festa a Fucecchio e spettacolo assicurato all'ex buca d'Andrea.
I primi commenti dei protagonisti

Servizi di
Panzani Giulio
Briganti Paolo

FUCECCHIO - Una Raimonda smagliante al traguardo con il mitico Pes su Buch Cassidy, un maschio castrone dalle prestazioni eccezionali, conferma le previsioni della vigilia. 'Dietro' le arrivano Massarella e Borgonovo, rispettivamente in seconda e terza posizione. Deludono invece la Ferruzza, che aveva il miglior cavallo, Pierino, baio con due vittorie ad Asti e tre piazzamenti nell'ex buca D'Andrea in precedenza, e Porta Bernarda il cui fantino, Cianchino, è un altro dei più celebrati senesi; alla pari, almeno, del Pes. Cianchino è rimasto indietro subito, alla seconda batteria di spareggio, mentre Bandini, con la casacca bianconera, piazzatosi secondo alla prima corsa, è stato spiazzato in finale facendosi sopravanzare dagli altri. Ma procediamo con ordine. La finale, disputatasi poco dopo le 19, ha visto in testa fino dal via al canapo il portacolori gialloazzurro e gli altri, a ruota, com'è stato poi al traguardo. Emozionante insomma questa performance, ma non troppo, con l'impressione, almeno fra i non addetti ai lavori, di un pool di fantini che avrebbe potuto far meglio, cioè con qualche improvvisata rimonta, un qualche 'combattimento' sulle curve e magari uno scatto sulla dirittura finale. Il che non è stato. Non un Palio fiacco - per carità - ma soltanto più maturo, come ha dichiarato un giudice di gara, con un mossiere consapevole del proprio mestiere, Giancarlo Matteucci, di Buti, e un pubblico che avrebbe potuto essere più numeroso e che era composto in prevalenza da giovanissimi. La soddisfazione per i raimondini è stata grande: questa del '99 è infatti la terza vittoria dopo quelle del '93 e del '96. Una ogni tre anni insomma, quasi una strana coincidenza. In finale erano, come sempre, in sei: con le prime tre combattevano appunto Ferruzza, Sant' Andrea e Querciola. Contrade importanti, quasi tutte campionesse, sulle quali si era appuntato fin dalla vigilia l'ottimismo degli esperti. Soddisfatti la presidente della Raimonda, Tonella Cenci, cui questo successo personale sarà di buon auspicio per quello politico, essendo candidata alle comunali per i Ds, e Giancarlo Caponi, uno dei big del rione, per il quale il risultato non era certo scontato e che ha considerato conteso fino all'ultimo l'ambito 'cencio'. Qualche polemica l'aveva fatta San Pierino, sfortunata, quanto meritevole, uscita dalla prima batteria per la presenza di un fantino con gli speroni. Ma il presidente del Palio Maurizio Salvadori è stato chiaro: nessuna norma vieta di portarli, anche se si preferisce escluderli. Un particolare curioso è stato quello del cavallo di Cappiano, caduto col fantino alla prima corsa e poi battutosi da solo, scosso, per tre giri di pista. Ma inutilmente, perchè la mossa non è stata buona. Nessun incidente, a parte questo, e tutto a posto, dunque, per i cavalli con buona pace degli animalisti. Felice infine anche il sindaco, Florio Talini: «Il Palio cresce, è sempre più importante per la cittadina, anche se dovremo fare qualcosa per dargli maggiore valenza turistica: un impegno che vogliamo rispettare».


IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 31 Maggio 1999.

Il trionfo di Porta Raimonda

La contrada gialloblù vince il Palio con il fantino Pes

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - La contrada «capitana» Porta Raimonda conferma le insegne del comando appena ricevute e trionfa nel Palio 1999, ribadendo che il fantino Pes è il più forte, nella Buca D'Andrea come in piazza del Campo a Siena. La finale è stata spettacolare.

La finale è stata spettacolare. Dopo una falsa partenza, al via del bravo mossiere Giancarlo Matteucci, il fantino gialloblu che montava Butch Cassidy, un castrone velocissimo, è scattato in testa, con alle spalle Massimino (Massarella) su Marail Lax, e Canu (Querciola) su Legal Park, pressochè affiancati Querciola proteggeva Raimonda alle spalle, che ha corso sempre in testa. Nel finale ha rimontato Donatini (Borgonovo) su Quinto Elemento, ma ormai i giochi erano fatti e i tre - Porta Raimonda, Massarella e Borgonovo - si sono classificati nell'ordine. Quarta Querciola, quindi Bandini (Ferruzza) su Pierino, e Cittino (Sant'Andrea) su Tikki Tam Tam. Tra le delusioni, Petrazzi (San Pierino), Chiti (Samo) e Pusceddu (Cappiano) eliminati nella prima batteria; Serra (Torre), Bufera (Botteghe) e Cianchino (porta Bernarda) eliminati nella seconda. Per i rossoneri, indicati tra i favoriti, è stato il cavallo che non ha risposto alle attese. Pes invece aveva il purosangue giusto, ha vinto la prima batteria e quindi di slancio la finale. I contradaioli l'hanno poi portato in trionfo sugli spalti, mentre altri gialloblu s'impadronivano del cencio per il consueto giro di pista. In festa anche il capitano Renzo Sabatini, e l'ex capitano Gastone Roggi che giè aveva vinto il Palio il Palio nel 1996 sempre con il Peso. Un altro l'ha vinto Cianchino nel 1993, e quindi è il terzo Palio con la regola del tre. Circa 10 mila gli spettatori sugli spalti, soprattutto quando si è corsa la finale. Poche le recriminazioni, tranne quella che Sant'Andrea, Massarella e la Raimonda si sono inizialmente presentate in ritardo: ma si tratta dei «giochi» del Palio. Nella contrada della presidente Tonella Cenci c'è stata baldoria fino a notte. Quindi giri «strombazzanti» in auto, nelle contrade amiche e rivali.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 31 Maggio 1999.
Il «Cencio» è stato disegnato dal pittore Enrico Orsi

Applausi a non finire per il corteggio storico

Servizio di
Gianfranceschi Michela


FUCECCHIO - Applausi per tutto il percorso, da piazza Aldo Moro alla medievale piazza Maggiore (ora piazza Vittorio Veneto) per il corteggio storico delle dodici contrade del Palio. Tra le novità il fatto che il Capitano del Popolo - Roberto Ferradini a cavallo - portava il Cencio 1999 disegnato da Enrico Orsi . Inizia Massarella con il giovane imperatore Ottone III che cita Massa Piscatoria, Cappiano con le erbe curative raccolte dai popolani per i monaci, Porta Bernarda con la nobile famiglia Simonetti nel periodo di maggior splendore detto «Domini Bernardi». Quindi Querciola con Donna Alfonsina Orsini che alla fme del 1440 fece bonificare il Padule, suddividendo le terre strappate alle acque; San Pierino con i prepotenti messer Pietro Ciccioni e la consorte Madama Tessa, Borgonovo attorno al duca Carlo di Calabria. Fortebraccio, condottiero di Samo, rinfocola l'odio contro Lucca nel 1429; la nobile contrada Sant'Andrea ha fatto sfilare anche i tre viandanti, arrivati a piedi, a tappe - da Fornovo; la peste di Torre e la morte con la falce facevano venire i brividi. Quindi Botteghe con Cosimo I de' Medici, la contrada capitana Porta Raimonda con i giochi di giostra, e infine Ferruzza che ha festeggiato la consorte di Cosimo I, Eleonora da Toledo. Gran finale davanti alla Collegiata, con la benedizione dell'arciprete don Idilio Lazzeri, testimone il presidente Maurizio Salvadori, e l'appello del sindaco «a un comportamento leale e civile» nella Buca D'Andrea per la disputa del 19°cencio.


LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 01 Giugno 1999.

Il Palio fa i conti con il futuro

La vittoria della Raimonda non cancella problemi organizzativi mai affrontati Basta poco per tornare ai fasti di un tempo ma forse manca la volontà politica

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Il Palio il giorno dopo la vittoria della Raimonda, ovvero le considerazioni e soprattutto l'amarezza della gente che ha avvertito, quest'anno, un clima molto diverso, non tanto più fiacco quanto stereotipato, stanco, nell'ex buca D'Andrea, fra quei fantini e quei cavalli che pure avrebbero potuto e dovuto dare il meglio, coinvolgendo il pubblico, lottando fino all'ultimo, tentando di capovolgere quei risultati che, dopo il via al canapo, sembravano scontati. In effetti è stato così. Perchè non è ammissibile che un Cianchino, celebrato protagonista di piazza del Campo a Siena, avendo a disposizione un purosangue della scuderia di Lazzaro, corra come fosse al trotto alle Cascine, anzichè in una pista del Palio, mentre il Pes, mitico portacolori della Raimonda, ha vinto senza sforzarsi più di tanto lasciandosi dietro Pierino, cavallo di Ferruzza, il solo che avesse un talento naturale, primo per ben due volte ad Asti e protagonista di tre palii fucecchiesi con buoni piazzamenti. Un discorso che non torna, s'osserva negli ambienti del Palio cittadino e che trova spiegazione soltanto nel tanto ipotizzato «gioco senese» di uomini e di animali ovvero in accordi, peraltro indimostrabili, dell'ultima ora. D'altra parte, anche ad assistere alla corsa dall'emiciclo, sedute per terra sotto il sole, c'erano molte persone in meno che nelle edizioni precedenti. Si stima, approssimativamente, che non si superassero le 6-7.000 presenze. Troppo poche se si pensa che in momenti diversi si è giunti a contare 13 mila spettartori. La ragione? Secondo alcuni non sarebbe estranea la mancanza di punti di ristoro, di luoghi di stazionamento, di posti adeguati per passare le ore vuote capitate in alcune fasi della manifestazione. Solo poco prima della finale, cioè ampiamente dopo le 18, l'emiciclo ad ovest si è finalmente riempito, segno che la gente ha imparato a lasciare le batterie di spareggio all tifoseria delle contrade e a gustarsi l'ultima, quella della decisione al traguardo, a un'ora più fresca e riducendo il disagio dello stare in piedi, altrimenti, sull'erta scoscesa dell'ex «buca», troppo a lungo. Le soluzioni? Per i presunti «giochi» Senesi, forse il sorteggio del cavallo, appunto come,a Siena, potrebbe essere una risposta. Poi, ridurre I tempi delle corse; i due spareggi in un'ora e la finale dopo uno stacco ragionevole. E infine migliorare l'ex buca D'Andrea: sedili con tronchi ed assi, scalinate sempre con supporti di legno, per non cementificare lo spazio verde, qualche albero a sviluppo veloce per dar ombra a coloro che assistono alla gara, più servizi igienici. E poi, fuori, in piazza Moro, niente auto ma stand gastronomici, mercatino, bar. Il sindaco Florio Talini ha affermato che l'ex complesso Corsini potrà essere un riferimento, col parco e i servizi. Si, è probabile, ma come supporto in più perchè troppo distante dall'ex buca e dalla zona Palio. Qui servono investimenti: se si spendono 200 milioni di lire (€. 103.291,38 - n.d.l.) per Marea, ogni anno, se ne mettano altrettanti, una volta, per sistemare la zona-pubblico intorno alla pista è si contattino le società che seguono sagre e feste paesane con l'attrezzatura completa per la ristorazione. Accordi locali con i calzaturieri, i produttori di vino e d'altro per mostre-mercato dei loro prodotti non potranno fare che bene, quindi, e dare ossigeno all'economia della manifestazione. Altrimenti il Palio rischia d'entrare in agonia vanificando lo sforzo di chi s'impegna nella sfilata, lavora per la corsa, fa vivere la contrada. Cosa che davvero non sarebbe giusta.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 01 Giugno 1999.

La Ferruzza è delusa

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Ma chi ha corso in pista, nelle batterie di qualificazione? Nella prima Raimonda, Massarella, Ferruzza, piazzatesi in quest'ordine, con Samo, San Pierino, Cappiano, rimaste fuori. Nella seconda, invece, Sant'Andrea, Borgonovo, Querciola, anche queste nell'ordine, e Botteghe, Torre e Bernarda che sono state escluse. In finale con Raimonda, Massarella e Borgonovo, c'erano Sant'Andrea, Querciola e Ferruzza. Le due delusioni sono state Bernarda e Ferruzza: la prima con Cianchino su un cavallo di Lazzaro e la seconda con Bandini sul miglior cavallo - a detta di tutti - da Palio. Certo: l'imponderabile è la chiave di volta delle corse di ogni genere e la nostra non fa eccezione. Ma ora ci si interroga su cosa accadrà a San Pierino, Samo e Torre, contrade che non hanno vinto mai e che da tempo accusano difficoltà, ovviamente, per questo.


IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 01 Giugno 1999.

Gran festa per Porta Raimonda

E' il terzo Palio gialloblù, i commenti del giorno dopo

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - Porta Raimonda ha festeggiato fino a notte, a cena e con canti, la terza vittoria nel Palio delle Contrade. Di meglio ha fatto soltanto Borgonovo (4 successi). Porta Raimonda ha raggiunto Querciola, superato Botteghe, Porta Bernarda e Sant'Andrea (2), Massarella, Cappiano e Ferruzza (1). Non hanno mai vinto il «cencio» Samo, San Pierino e Torre. «La data della festa grande deve ancora essere decisa- dicono nella Contrada gialloblù della presidente Tonella Cenci - Probabilmente slittera dal consueto secondo sabato, in questo caso vigilia delle elezioni, al 19 giugno. Sempre in piazza la Vergine». Qualche contradaiolo, in vena di battute, rievocando l'alluvione dell'altra settimana con l'acqua che arrivò fino alla sede di via Giordano, aggiunge «Contrada bagnata, Contrada fortunata», Si diceva dei matrimoni, si può dire anche del Palio 1999. E' stata un'edizione senza scorrettezze («non sembra neanche un Palio»), senza cadute se si esclude Pusceddu (Cappiano) il cui cavallo s'è «spompato» in tre giri a spron battuto che poi sono costati l'eliminazione dei verde-azzurri.
L'altra grande delusa è Porta Bernarda, passata dal ruolo di favorita a quello di esclusa dalla finale. «Ma un cavallo così, se non lo teneva Cianchino non lo teneva nessuno» osservano i contradaioli rossoneri. Molto attesa era anche Ferruzza, poichè l'accoppiata vincente del fantino Bandini e del baio Pierino incuteva timore. Lo scatto è stato però bruciato alla partenza, e a Fucecchio chi parte in testa difficilmente viene rimontato. Ci ha provato Donatini (Borgonovo) ma ha dovuto penare per passare Querciola che affiancava Massarella. Anche Cittino (Sant'Andrea) aveva le carte in regola, ma si reso conto che inseguire tutti è un'impresa pressochè impossibile. Prima della finale, il mossiere Giancarlo Matteucci aveva visto giusto: «Sono fantini bravi, professionisti, corrono tutti per vincere». Tra le escluse dalla finale, alcune contrade spesso protagoniste come Botteghe, la rivelazione del 1998 Cappiano, la sempre speranzosa Torre. A Samo non è bastato «scendere» in extremis Spirito e ingaggiare Voragine. «Vedrei bene che fosse le prime quattro ad andare in finale e una finale superspettacolare ad otto» propone Riccardo Leo, del comitato organizzatore. Potrebbe essere una innovazione per il Palio straordinario del Giubileo nel 2000. Che, qualcosa vada migliorato anche nel modo monotono di passare il tempo nel pomeriggio, è dato dal fatto che molti spettatori sono arrivati soltanto per la finale. La questione è stata posta all'attenzione del sindaco Florio Talini, che la girerà - così ha promesso - al Comitato oroganizzatore presieduto da Maurizio Salvadori. D'altronde, perchè il Comune non può sostenere meglio il Palio che finora ha vissuto sul volontariato? Sempre bello, inoltre, il corteggio storico del mattino: per i costumi, per i temi, per due ore di tuffo nel medioevo tra chiarine, tamburini e sbandieratori. «Ho invitato alcuni appassionati di Firenze - racconta il giornalista e insegnante Alberto Pozzolini - Sono rimasti meravigliati per due motivi. Uno è la naturalezza dei figuranti. L'altro che dello svolgimento del Palio non si sappia niente nel resto della Toscana», Insomma, oltre alle polemiche del giorno di poi, anche tante osservazioni costruttive. Il Palio ha margini di crescita e merita un rinnovato impegno.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 01 Giugno 1999.
Palio

Corteo storico più con l'arte che scende in strada

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - Sono state brillanti come sempre, con sfarzosi costumi e «quadri» che rappresentavano quasi un teatro di strada, le dodici contrade del Palio che sono sfilate, dalle 9,30, per le vie del - centro e sono poi giunte con una rappresentanza in piazza Vittorio Veneto per quella che di recente si è voluto istituire come perfomance conclusiva. Tutto per scorciare i tempi e rendere più accattivante lo spettacolo sopratttutto per chi, venendo da fuori, può incentivare un turismo d'occasione con benefici per l'economia. Nel contesto c'è stata la tendenza ad avere gli stessi riferimenti storici nelle definizioni dei «quadri», anche per utilizzare i costumi sempre più preparati in casa e per escludere, se possibile, interventi di gruppi folkloristici esterni in passato, presenti maggiormente. Come previsto dal rituale è sfilata per prima Massarella, campionessa uscente, seguita da Cappiano, Bernarda, Querciola, San Pierino, Borgonovo, Samo, Sant'Andrea - quest'ultima sempre distinta per ricchezza d'immagini - Torre, Botteghe, Raimnonda e Ferruzza. Circa millefiguranti hanno impiegato un paio d'ore a compiere l'intero percorso dietro i labari del comune e le insegne delle organizzazioni civiche. Un minor tempo, rispetto alle precedenti edizioni, voluto apposta per coniugare spettacolo e visibilità senza stancare il pubblico assiepato sui marciapiedi, sotto il cocente sole di fine Maggio. Applausi e tifo, ma anche tanti 'stranieri', fra stands pubblicitari e persino quello delle Poste per uno speciale annullo filatelico. Una sfilata che sta crescendo e diventando un'attrazione dal sicuro successo.