Il Drappellone del Palio del 21 Maggio 2006 realizzato da
Cinelli Francesco


Fucecchio Lì, 16 Maggio 2006.

Foto per gentile concessione della ditta Vettorato & Galletto - Fucecchio

Foto Ottica Orsini - Fucecchio



FUCECCHIO - Il cencio del 2006, dopo la parentesi senese, è stato nuovamente affidato ad un giovane artista locale, Francesco Cinelli. Già artefice nel 2001 di quel Palio mai assegnato nella sua totalità a nessuna Contrada, per i gravi motivi di ordine pubblico che afflissero quella Domenica del dieci Giugno.
Una bella novità di quest'anno è stata la sorpresa che l'amministrazione del Palio ha riservato a tutti i contradaioli presesenti in Piazza Vittorio Veneto. Cioè quella di far venire dalle spalle dei contradaioli il giovane artista su un cavallo con in mano la sua opera. Una sorpresa che è stata ben accolta dalla gente.
Dopo le estrazioni a sorte dell'ordine della passeggiata storica, Cinelli ha spiegato la sua arte con queste parole:
"Buona sera a tutti. Prima di leggere la presentazione che ho scritto per la spiegazione del "cencio", volevo dire che ho inserito nella presentazione un' estratto dal libro "Piccole gioie" di Hermann Hesse. Leggendo questo racconto ho preso l'ispirazione per realizzare il cencio. Quindi in primis leggerò questo estratto e dopo leggerò la presentazione.

Estratto da "Piccole gioie" di Hermann Hesse:
"Non conosco niente di cui al piacere di quelle ore di cui un meraviglioso angolo di natura o un opera d'arte si offrono all'occhio per la prima volta in modo così chiaro e trasparente che l'osservatore attento può seguire lo spirito creatore della bellezza in modo immediato. Paesaggi, nuvole, immagini davanti alle quali spesso siamo passati con gioia inconsapevole svelano in tali momenti improvvisamente e soprendentemente l'idea creativa in essa contenuta. Allora è concesso all'osservatore esercitato e solerte prendere parte alla creazione in un felice stato di ascolto e comprensione, tanto che di fronte al bell'oggetto egli trova il sentimento del creatore. E' lo stesso sentimento di felicità che danno un libro o una musica nel momento in cui vengono perfettamente compresi. Allora l'opera d'arte diventa qualcosa di tuo e tu stesso diventi poeta."

E ora segue la presentazione personale dell'artista:
"Le ragioni che spingono la nostra mente a pensare in certi casi subiscono di gran lunga le nostre aspettative, stimolando, stravolgendo, modificando, trasformando le visioni con naturale emotività. Il pensiero razionale, quindi, non sempre limita le percezioni visive ma a volte può, al contrario, rendersi utile per conoscere realtà nuove. Inaspettate metamorfosi, introducendoci in un percorso in continuo cambiamento. L'occhio è stato lo strumento principale che mi ha permesso di elaborare la mia idea di fondo. Comunicare la bellezza e la felicità del luogo valorizzando i suoi aspetti. Ho cercato e fermato quelli veritieri, quelli misteriosi, quelli affettuosi, quelli divertenti, quelli razionali, quelli banali perchè non compresi, quelli moderni, quelli sociali, quelli contraddittori, quelli perfetti e quelli imperfetti. Quelli di troppo, quelli artistici, quelli umani. Ho cercato di vivere quest'incarico nella sua complessità e le difficoltà che ho incontrato nel percorso iniziale mi hanno in seguito coinvolto in un susseguirsi di forti stimoli. Momenti magici incredibili motivazioni, spiccate esaltazioni, autentiche meraviglie. Estrapolare dalla realtà tutto ciò che la rende viva è stato il mio unico obiettivo. Ognuno di noi ha la possibilità di scoprirsi poeta della propria vita. Questa è la mia realtà, la mia riflessione, il mio trionfo, la mia abilitazione, la mia ora felice, la mia poesia.
Francesco Cinelli.