LA CONTRADA DELLA QUERCIOLA HA VINTO IL PALIO DEL
25 MAGGIO 1997

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 20 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Ma Giuseppe Bertoncini, presidente delle Bernarda, replica: "Dopo la rinuncia di Cianchino era l'unica alternativa possibile"

L'arrivo di Aceto al Palio scatena invidie e gelosie

De Gortes si ricordava della Contrada con grande affetto

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Con l'arrivo di Aceto, il re del Palio, si accendono polemiche e gelosie. Così, c'è chi parla a chiare note di un ingaggio da 50 milioni, con il triplo di borsa in caso di vittoria, sollevando la solita questione delle contrade «ricche» e di quelle «povere». Queste ultime, naturalmente, resterebbero, sempre escluse dalla possibilità di tagliare il traguardo per prime, penalizzate - appunto - da chi può avere i fantini migliori solo perchè paga di più.
Giuseppe Bertoncini, presidente della Bernarda, che ha rivoluzionato i pronostici «assumendo» Aceto, non ci sta. E replica duramente alle illazioni, specie sulle cifre, sottolineando che queste ultime non fanno parte delle disponibilità della Contrada: «Si sono delle sull'argomento ben poche verità. E partiamo, allora, da Salvatore Ladu detto Cianchino, di cui la rinuncia all'ultimo momento resta per noi incomprensibile non essendo arnesi di Palio nel senso stretto del termine. Subito dopo ci viene proposta una monta alternativa che respingemmo non perchè non valida ma sulla scia della delusione per Cianchino. Dunque: per restare alla sua altezza abbiamo interpellato Aceto». Bertoncini spiega come De Gortes sia ricordato nella Contrada rossonera con grande affetto, essendo stato per anni, qui, con i suoi colori. La sua presenza, dunque, crea quel clima esaltante che serve alla vigilia ovviando a una delusione per il «divorzio» con Ladu.
E poi, se Siena considera «paliotti» quelli che non sono all'ombra di Piazza del Campo, è anche vero - come ha detto Enrico Corbelli - che i palii li fanno i fantini. Così avere il meglio della città del Mangia ci pone un passo avanti a tutti gli altri. «Non serbiamo rancori - aggiunge il presidente bernardino, tornado alla polemica Ladu/Gortes - ma si deve anche capire chi lavora tutto l'anno per questa manifestazione e la vuole al meglio. Come abbiamo fatto noi».
Che Aceto corra ancora, dopo il suo ritiro dalle piste, proprio qui è un fatto di rilievo, che dà spessore a Fucecchio. Il suo impegno, poi, dichiarato per la Bernarda, diviene significativo. La sua presenza farà spettacolo al di là di ogni altra cosa.
Intanto è incominciata, nelle tabaccherie e alle edicole, la prevendita dei biglietti (che potranno essere utilizzati, dopo, a Palio finito) per acquisti scontati nei negozi del capoluogo. Ed è pronto il «Cencio», dipinto dalla giovane Silvia Fergosti , che appunto esprime quei valori della solidarietà e della donazione che ispirarono i Fratres, nel 1980, a dare il via all'iniziativa poi cresciuta a dismisura.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Mercoledì 21 Maggio 1997
Speciale Palio Fucecchio

Il mitico «re» di piazza del Campo parla del valore del Palio all'ex buca d'Andrea e di altro ancora

Ecco Aceto, fra sogni e riflessioni

«E questa volta è proprio l'ultima» Confessa a tutti Andrea De Gortes
I primi sondaggi sui vari «favoriti» con l'imprevisto sempre in agguato

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Palio di fine maggio, ovvero l'ultima volta di Aceto, il re di piazza del Campo, che non avrebbe dovuto correre più, ma che invece ci ha ripensato e ha scelto l'ex buca D'Andrea per la sua performance «di fine carriera» A Fucecchio, come tutti sanno, aveva indossato la casacca rosso-nera della Bernarda, finendo però con una prestazione non proprio brillantissima. La stessa cosa era avvenuta con la Ferruzza, dopo quel «divorzio» con i bernardini che ha voluto ricordare al suo arrivo, lunedì sera, non senza amarezza, ma cercando una rivincita «tutta sua» per riaffermare quel mito cui tiene evidentemente moltissimo. «I palii - ha subito detto, presentandosi per la prima prova in pista - io non li vendo. Con questo di Fucecchio chiuderò. Prima però intendo riaffermare la mia onestà». Una promessa - insomma - visto che, come ha tenuto a ribadire, il cavallo scelto quest'anno «tira» e lui ce la metterà veramente tutta. «Attenzione - ha ammonito - i proponimenti non bastano. C'è sempre un solo vincitore, con tutti gli altri che perdono. Dunque: gli scontenti ci saranno sempre, arrabbiati, magari, coi loro fantini». A una precisa domanda, Andrea De Gortes spiega di non temere nessuno in particolare. In questa corsa. Di rivali più agguerriti degli altri insomma non ce ne sono. Il Palio - sottolinea - ha i suoi imprevisti e per quanto se ne possano calcolare i risultati non c'è certezza di vittoria per nessuno: «Mi ero ritirato e mi sono smentito. Ma se è vero che stavolta smetterò davvero, allora è scontato che darò il meglio». Ma a Siena, come considerano Fucecchio? Aceto dice che occorre che la città del Mangia cominci ad accettare anche quei palii che si corrono - altrove. «E fra questi, Fucecchio è importante, non c'è che dire». Stessa stima per l'ex buca D'Andrea: una pista ottima, manutenzionata a dovere, sicura come può esserlo un ippodromo. E un augurio alle contrade? De Gortes, «il mito», auspica solamente che tutti vivano la manifestazione per ciò che è. Sportivamente, con folklore, gustandola e senza farsi il sangue amaro per il traguardo. A questo i pronostici dell'ultima ora danno per favoriti la Bernarda, naturalmente, ma anche Sant'Andrea con Lobina come fantino e il cavallo di Lazzaro. E poi la «sorniona» Raimonda, che alla monta ha il Pes e - come purosangue - Tanzeri, cavallo da palio. Ma anche altri come la Ferruzza, con Moretti e Filippope, vanno forte. Dunque: tutti temibili avversari di Aceto e inoltre con l'imprevedibile - sempre in agguato - a rivoluzionare tutto all'ultimo minuto.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Clamoroso al Palio, il cavallo ha mandato ko Aceto

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Clamorosa notizia all'ultimo minuto. Andrea De Gortes, il mitico Aceto, ingaggiato dalla Bernarda, che avrebbe dovuto correre in pista domenica a chiusura della sua carriera, si è infortunato durante la sua prima prova e dunque ha rinunciato all'incarico. L'incidente, nell'ex, Buca D'Andrea è una cosa da poco. Una bazzecola.
Per uno scarto improvviso il cavallo, un maschio di nome Mike Dragoon, con il quale Aceto avrebbe dovuto effettuare la sua performance con i colori rossoneri il 25, ha «tirato» e il movimento brusco che ne è derivato ha provocato al fantino un modesto strappo inguinale. Cosa da nulla dicevamo - almeno in un primo momento.
Poi, Aceto, è tornato a Siena dovesi è rivolto al suo medico di fiducia. Il verdetto, purtroppo, è stato implacabile: tre giorni di riposo e dunque niente corsa a Fucecchio.
Giuseppe Bertoncini a cui si deve l'ingaggio di De Gortes è sconcertato: «La contrada, adesso, è di nuovo senza fantino e da qui al giorno del confronto in pista il tempo che resta è risicatissimo. Troppo, per una soluzione vincente. A dir poco siamo stati sfortunati. Ma che fare?».
La questione dei tre giorni di riposo assoluto non è una scusa o il frutto di un ripensamento. Bertoncini sottolinea, a chiarimento, come lo stesso «strappa» significhi, qualora capiti ad un calciatore allenato, 15 giorni di sosta sul campo di gioco. Eppure replica seccato a chi azzarda che la venuta di Aceto sia stata una invenzione dei bernardini per fare scena, una trovata alla senese, insomma, per richiamare l'attenzione sul «nostro» Palio in un momento in cui queste manifestazioni sorgono qua e là all'insegna del folklore svilendosi in certa misura reciprocamente: «Per noi è una brutta storia, altroché! Ma correremo lo stesso, comunque sia».
Aceto, il meno che si può dire, è che è sfortunato, qui a Fucecchio. Già feritosi in gara, perdente con Bernarda, e poi con Ferruzza sia pure dopo una brillante vittoria all'inizio del suo rapporto, era tornato per esorcizzare questa «jattura» con una prestazione da «re», qual è per tradizione.
Ora la Bernarda purtroppo retrocede nella graduatoria dei pronostici. A meno che un imprevedibile colpo di scena non la riporti in testa magari con un fantino «segreto» che spunti fuori all'ultimo in barba agli altri.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 23 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio, manca Aceto

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Doveva essere il Palio di Aceto, al secolo Andrea De Gortes, ma il famoso fantino di Siena non potrà correre perchè si è infortunato durante un allenamento.
La contrada che l'aveva ingaggiato - Porta Bernarda - l'ha sostituito con Franco Casu, 28 anni, con alle spalle una pesante squalifica al Palio di Siena.
Eccolo il colpo di scena della 17° edizione del Palio delle contrade, in programma domenica. La mattina l'attenzione sarà tutta per il migliaio di figuranti in costume medioevale, nel pomeriggio ci sarà, il momento clou: la corsa nell'ex Cava di d'Andrea.
Il corteggio storico del mattino in centro (ingresso libero) è davvero unico, con i costumi fatti a mano e ricostruiti nei dettagli d'epoca, Partenza alle 9,30 - non ci sono premiazioni - e conclusione con l'esposizione del "cencio" del 1997 dipinto da Silvia Fergosti .
Nel pomeriggio i contradaioli - e tanti altri appassionati - venuti da ogni dove - affollano l'ex cava di argilla che è un ippodromo naturale (biglietto d'ingresso 12 mila lire, ridotto 6 mila lire).
I cavalli sono purosangue montati a pelo, la pista consente un'andatura velocissima. Il Palio è cresciuto in considerazione. Non fosse altro perchè, alcuni giorni fa, sembrava riuscito a far tornare in gara il mitico Aceto, che ormai aveva annunciato il ritiro dalle corse. È stata Porta Bernarda, la contrada per cui Aceto vinse nel 1989, a convincere Andrea de Gortes a tornare in pista, Come? Si vocifera, a Siena, di un'argomentazione concreta e irresistibile: circa cinquanta milioni d'ingaggio, più il doppio incaso di vittoria. Un «colpaccio» rovinato dall'infortunio, Gli altri fantini sono Pes (Porta Raimonda), Bucefalo (Botteghe), Donatini (Borgonovo), Bandini della scuderia Bastiano (Cappiano), Moretti (Ferruzza), Massimmo (Massarella) De Pau (Querciola, Giornelli (Samo), Petrazzi (San Pierino), Lobina della scuderia Lazzaro (Sant'Andrea), Serra (Torre).

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 23 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Palio, le mire della Raimonda

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Qualcuno l'ha chiamata la «sorniona» Porta Raimonda. E in effetti, quest'anno, la contrada giallo-azzurra, che pure è sempre stata fra le più temibili e anche fra le più accanite nel puntare a una vittoria in pista, se ne sta stranamente quieta.
Cosa abbastanza inconsueta - dicono gli esperti - che fa temere che dopo aver stravinto l'edizione '96 si prepari a fare il bis, alla chetichella, con il suo fantino che è fra i più celebrati di Siena, il Pes, e un cavallo che se non è Filippope, quello che tagliò il traguardo nel maggio scorso e che ora corre per l'altra grande contrada, la Ferruzza, ha comunque una fama solidissima.
Tanzerin, una femmina, sembra sia assai ben preparata per una corsa come la nostra. Purosangue da Palio, insomma, che rende l'accoppiata nell'ex buca D'Andrea, con il Pes, fra quelle più valide. La dirigenza giallo-azzurra inoltre dopo alcune passate polemiche, risulta compatta e ben formata. Con due palii al suo attivo e, il primo posto in ordine di sfilata, nel corteo storico del mattino, si potrebbe candidare a un terzo successo da contendere - comunque - anche con Borgonovo e Sant'Andrea, dicisissime anch'essa a conquistarsi il «pallium» dipinto quest'anno da Silvia Fergosti .

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Drammatiche fasi finali nella buca d'Andrea fra polemiche e tafferugli

E QUERCIOLA SI RISVEGLIA VITTORIOSA

Angelo De Pau du Jaltlood si aggiudica il Palio dopo una corsa mozzafiato. Ricorso formale di Samo

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - È stata una corsa mozzafiato, con l'imprevisto dell'ultimo minuto e cioè con il cavallo della Raimonda in gran tiro fino alla batteria di qualificazione rimontato, quasi all'inizio da quello di Cappiano e quindi con Ruocco, il purosangue di Massarella, snodellato al secondo giro della finale.
Così Jaltlood (Jalmood the Best - n.d.s.), della Querciola, quando Pierino - di Cappiano - ha ceduto, si è trovato in testa tagliando il traguardo di molte lunghezze
Una vittoria pulita, comunque, incontestabile, con il fantino Angelo De Pau già noto per altre precedenti vittorie con altre Contrade: un campione a detta di tutti anche se le cose avrebbero potuto forse anche essere diversamente senza l'infortunio Massigiano e il Pes della Raimonda, su Tanzerin, sfortunato per non aver retto con lo stile dell'avvio. Una gran corsa, allora, emozionante, nella quale la contrada dai colori verde-arancio ha strappato la sua terza affermazione dopo quelle del 1982 e del 1994 il che significa che il «Cencio», anche stavolta, resta in «casa» e cioè fra le contrade più forti o presunte tali con le più piccole, come Samo, San Pierino, Torre e le altre irrimediabilmente perdenti. Una cosa che i massigiani hanno stigmatizzato con calore reso più evidente dal dolore per il purosangue ferito. Ma non è tutto. Samo, dopo la seconda batteria e il piazzamento in quinta posizione, aveva fatto delle rimostranze al comitato di gara per essere stato retto (e cioè trattenuto in qualche modo) dal Fantino di Botteghe.
Un ricorso formale, respinto dai giudici dopo aver visto alla moviola la registrazione della corsa. Se l'istanza fosse stata accolta e Botteghe retrocesso o squalificato, allora sarebbe entrata in finale Borgonovo, che era subito dopo in ordine d'arrivo. Samo non ne avrebbe tratto alcun vantaggio ma come detto da Mila Frediani, la sua Presidente, il problema al di là di tutto sarebbe stato solo quello di accertare una verità, non di rimontare. Botteghe, d'altro canto, non si è ritenuto fortunato: Farnetani, il suo fantino conosciuto come Bucefalo, si era ferito cadendo al canapo, al momento della mossa. Ed Edo Cioni, preso da alcune considerazioni proprio sul «via» ha lanciato delle accuse al mossiere, Giancarlo Matteucci, ritenendosi comunque soddisfatto per essere entrato in finale a dispetto delle contrarietà, casuali o no. Deludente la prestazione della Bernarda che dopo aver perso il primo fantino, Cianchino, e il secondo, Aceto, aveva ingaggiato Casu, detto spirito, perdente già alla batteria di spareggio. Tafferugli fra i giovani di Borgonovo e Botteghe, quindi, poco prima della finale, subito sedati dal pronto intervento dei carabinieri che hanno assicurato come sempre efficacemente il servizio d'ordine.
E Infine, la costernazione del pubblico per aver trascorso un intero pomeriggio, troppo lungo, nell'ex buca d'Andrea, fra ritardi - cioè - un guasto al canapo, troppo mancanti allineamenti e forse un pò di mancanza d'organizzazione. Come dire che certe regole si potranno anche rivedere, l'anno prossimo.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

«È un trionfo lungo un anno»

Servizio di
Dott.Panzani Giulio
Briganti Paolo

FUCECCHIO - «Abbiamo vinto, anzi stravinto. Ne siamo felici dopo aver lavorato per un anno intero. Ma con questo Angelo De Pau e Jaltlood come campione non avevamo dubbi. E così portiamo a casa il cencio per la terza volta da quando il Palio ha preso il via a Fucecchio».
Per Luca Allegri, il presidente della Querciola, che ha da poco assunto l'incarico rilevando la non facile eredità di un predecessore (Gino Colibazzi), a sua volta vittorioso in due occasioni, la festa è davvero grande. Querciola d'altro canto non è una delle contrade maggiori, di quelle di centro, bensì una delle periferiche e anche delle meno dotate di mezzi. Ma loro, quelli del rione verde-arancio, hanno sempre questa enorme voglia di fare, questa capacità di concentrarsi, questa fortuna - perchè no? - di azzeccarla.
Così si sfata la leggenda delle «contrade ricche», e di quelle in certo modo «povere» che tante polemiche ha suscitato. E si riaccredita il fatto che il Palio è questione di bravura per chi lo corre, ma anche di cose che vanno come vogliono, fra imprevisti e momenti fortunati. L'importante è che anche il '97 sia giunto al traguarrdo senza danni, senza incidenti seri, senza faide troppo accese al di là dell'ordinaria rivalità che significa anche folclore. E che Fucecchio si ricompati subito dopo quest'ultima Domenica di maggio, per dare il via ai progetti per l'edizione del prossimo anno.
È ovvio che non sarà facile curare qualche ferita che brucia un pò, ma il buonsenso dei fucecchiesi la spunterà senz'altro. Come sempre. Il tutto per il bene del Palio.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Meno carri e meno cavalli, privilegiate le figure e la gestualità, con l'importante presenza di tanti giovanissimi

Il corteo assai vicino a una suggestiva "recita" a teatro

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Teatrale quasi uno spettacolo itinerante con scene di storia medioevale tutte fucecchiesi: è questo il corteggio del Palio snodatosi ieri mattina dalle 9,30 per le vie del centro con partenza da piazza Moro.
Poi, gran finale in piazza Vittorio Veneto dove sono confluite le rappresentanze delle dodici contrade con gli stendardi, le chiarine, i gruppi dirigenti e il gonfalone del comune che chiudeva già in strada la sfilata.
A segnare i «quadri» di quest'anno è stata la tendenza alla valorizzazione di certi temi ricorrenti e dunque a una strutturazione fissa del corteo forse perchè, le storie medievali cui riferirsi sono varie e numerose, am non tutte interpretaabili sul piano scenografico, e dunque anche adeguate alle esigenze del folklore.
Ad aprire la manifestazione è stata la Raimonda, che si è intitolata al tempo della donna nel 1400, seguita dalle Botteghe che hanno rievocato Cosimo I de' Medici e il suo gruppo di famiglia. Poi Samo, coraggiosa Contrada in rosso- celeste, che ha trattato un episodio del 1293, e poi la Ferruzza, prima vincitrice nel 1981, con tutta la vicenda di una nobildonna, Letizia, nel suo privato d'epoca.
Poi Massarella, che ha ricordato il 1309 e la sua adesione al comune di Fucecchio, e Borgonovo, la «campionessa», con i suoi quattro Palii strappati a più riprese in pista, che ha messo in scena due «quadri» sul duca Carlo di Calabria. La nobile Sant'Andrea si è confermata custode della «fucecchiesità» del Palio celebrando la famiglia Dalla Volta, con costumi fatti in contrada e poche varianti al suo tema preferito.
Quindi Torre, unica ad attraversare il tempo fino al 1700, con i suoi Orlandi, notabili locali.
La Bernarda, gran rivale di molti, ha proposto invece i Simonetti, altra grande genia del Medioeveo in perenno lotta per il predominio sulla città.
E Cappiano, fiera delle sue nobili origini, ha proposto scene del 1500 con Cosimo I De' Medici e l'Usciana.
Querciola e San Pierino in coda, non certo - però - per stile e ricchezza dei costumi, legata agli eventi del Padule, fra il 1400 e il 1500 una e alle famiglie Malpigli-ciccioni l'altra.
Meno carri e anche meno cavalli questa volta, privilegiando le figure e dunque la loro gestualità, i costumi, la bravura in una recitazione capace d'imporsi al di là di un'occasione di folklore. Importante la presenza di bambini, moltissimi, dignitosi e puntuali, a sottolineare il ruolo dei «rioni» che da un anno all'altro li occupano in attività che sono di svago e di cultura insieme. E cio rappresenta il momento socializzante e dunque più significativo di un Palio in crescita.
Magari - andando a guardar bene - la sfilata potrebbe essere in certi punti più compatta, meno dispersiva, scorciando anche i tempi e snellendo così uno spettacolo che attira non meno di diecimila spettatori, purtroppo senza un utile per l'organizzazione visto che qui tutto viene fatto gratis. Bella anche il punto d'incontro nella cornice di piazza Vittorio Veneto, cuore storico dalla cittadina e dunque degno di sentirsi tale almeno in un giorno come questo.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

L'amarezza di Massarella

«Che occasione persa...»

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Gli sconfitti? Non ce ne sono, nel senso stretto della parola. C'è chi non ha vinto, come la Raimonda che con Tanzerin e il Pes era partita davvero bene e che solo per quell'imprevedibile sfortuna è rimasta addirittura al quarto posto dopo aver strappato il primo, alla qualificazione, con una performance brillante. E poi c'è la Bernarda che con Spirito, siamo sinceri, e un ingaggio all'ultimo minuto, non poteva sperare nei risultati che avrebbe potuto avere con Cianchino, suo primo fantino, o Aceto, che aveva annunciato un grande ritorno. Peggio è andata a Ferruzza, che aveva ottime chances essendo entrata bene in finale ma che si è vista surclassare all'ultimo momento, e a Sant'Andrea, che pure era fra le favorite della vigilia con Lobina che montava Maio e che è rimasta all'ultimo posto alla seconda batteria. Una delusione, questa, che si è, poi, espressa con un «abbaione» al fantino, inseguito da Lazzi e anche da qualche oggetto lanciato dai suoi ex fans, non appena è uscito di pista. Ma la più colpita da come sono andate 1e Cose è stata Massarella a cui era apparsa ormai la vittoria a un soffio, nella finale, quando Cappiano ha cominciato, a mollare e poteva, così, spiazzarlo. Quella buca in pista ha snodellato Ruocco, purosangue doc montato da Massimino e provocato, di conseguenza, un fuorigioco senza possibilità d'appello. Ferrero Rosati, uno dei leader della contrada, spara - allora - a zero sui palii che vengono vinti sempre dai soliti, escludendo gli altri. C'è il rischio, in questo modo, di non correre più, gli anni venturi: «Da 17 anni inseguiamo un sogno e questa volta andavamo forte - dice Rosati - quando ci si è messa la sfortuna. Così, quando ricapiterà un'occasione? L'anno prossimo? Come molte altre contrade che non sono mai arrivate prime al traguardo vogliamo delle nuove regole. Dovremo discuterne. Altrimenti le più piccole non faranno altro che il gioco delle più grandi. E il Palio potrebbe finire».
Stesso malumore per Samo, con Mila Frediani che invoca ugualmente nuove regole e spera che qualcosa cambi: «Non siamo tutti uguali - dice con amarezza - e lo si vede. Ma così il Palio verrà distrutto». Che da oggi qualcosa cambierà, nelle regole, è previsione di molti. Anche il mossiere, per dare più certezze al canapo, chiede che si faccia una partenza diversa, con un allineamento all'indietro che riduca soprattutto i tempi, troppo lunghi, insieme ai «giochi» dei più furbi.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 23 Maggio 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Aceto (aveva detto si a Fucecchio ed è già importante) è caduto e sarà sostituito da da Casu

Palio più incerto, Palio più bello

Il pronostico come in ogni Palio, non esclude alcuna Contrada

Di strada, dal 1981, ne è stata fatta e la metà dei fantini appartengono alla storia del Palio di Siena

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Peccato, il Palio di Fucecchio stava per sfatare un mito: riportare alle corse il fantino Aceto, che pure aveva annunciato il ritiro per limiti di età avendo superato la cinquantina d'anni. Peccato perchè Aceto mercoledì sera è caduto e quindi l'immagine di ritorno che, il Palio di Fucecchio ne avrebbe ricevuto, si minimizza un tantino. Per intendersi, solo la certezza che non siamo più di fronte a un «paliotto» come vengono chiamati i Palii che si corrono scimmmiottando Siena, con tono tra diminutivo e lo spregiativo, perchè Aceto aveva pur accettato di compiere il gran passo. Ma non la soddisfazione di vederlo correre, di vederlo, gran favorito, attaccato da tutto e da tutti. Bene, ci contenteremo di sapere che, sotto la torre del Mangia c'è una tradizione secolare, mentre a a Fucecchio il Palio è nato nel 1981, l'anno dopo una corsa di pony col calessino organizzata per «riempire» alla sagra della zuppa di pane dei Fratres donatori di sangue, ma che egualmente Fucecchio di strada ne ha fatta tantissima. Non per niente la contrada Porta Bernarda che qualche giorno fa si era trovata obbbligata dalla clamorosa - e misteriosa - scesa di Cianchino (che in Piazza del Campo è considerato insieme a Pes (accasato con Porta Raimonda) il giovane successore di Aceto, non aveva avuto difficoltà ad arrivare proprio al grande, irraggiungibile, Andrea de Gortes.
Come era riuscita nel colpissimo la Contrada rossonera fucecchiese, facendo recedere Aceto da una decisione annunciata? Stando ai pettegolezzi di Siena con una cinquantina di milioni di ingaggio (€. 25.823,00 - n.d.s.) e il doppio in caso di vittoria, come a dire che, evidentemente, ogni uomo, anche se ricco e mitico, ha un suo prezzo. ma ormai è inutile parlare di Aceto (il cui debutto nella Buca d'Andrea una decina d'anni fa, era il 1989, fu rappresentato da un esordio con caduta. Aceto è caduto e non ci sarà. Al suo posto per Porta Bernarda Franco Casu, ventottenne, «senese» anche lui, e soprattutto anche lui molto bravo.
Siamo tornati in diretta e quindi a domandarci chi potrè essere il vincitore: bene, insieme a Casu (Porta Bernarda) anche gli altri fantini sono per oltre la metà nel giro del Palio di Siena. Oltre al Pes (Porta Raimonda), sono: Bucefalo (Botteghe), Donatini (Borgonovo), Massimino (Massarella), Bandini della scuderia Bastiano (Cappiano), Lobina della scuderia Lazzaro (Sant'Andrea), Moretti (Ferruzza), De Pau (Querciola), Giornelli (Samo), Serra (Torre), Petrazzi (San Pierino).
Ma, come in tutti i Palii veri sarà bene stare attenti anche ai giovani emergenti: che di fronte ai big cercano visibilità. È il caso di Donatini, che vinse a sorpresa nel 1995 con i biancorossi di Borgonovo, e venne subito ingaggiato dalla Contrada senese del Drago, per correre il Palio di Siena. Inoltre l'anno scorso il fantino Moretti aveva dato il proprio cavallo a Filippope (Allez Reef - n.d.s.) che risultò vincente montato da Pes; stavolta è l'accoppiata Moretti-Filippope a gareggiare per Ferruzza: funzionerà? I pronostici dell'antivigilia erano dunque per Aceto e ora restano per Casu, ma comprendono anche Ferruzza: i bianconeri sono la «nonna» del palio (e chi non ha mai vinto cos'è? - n.d.s.), avendo vinto la prima edizione. Che allora fu prestigiosa; ora è vista come un «numero zero», in quanto i fantini potevano essere anche di Contrada. Mentre un'altra ben accreditata è Sant'Andrea, che si affida alla scuderia dell'esperto Lazzaro, e il cui fantino è l'emergente Lobina.
Intervenuto ad una cena presso i contradaioli, Lazzaro non ha fatto proclami: si è limitato a dire che il Palio di Fucecchio è diventato il più importante d'Italia, ovviamente dopo Siena. Un altro da tener d'occhio è Bucefalo, per Botteghe; anche se la contrada gialloviola esce da un lutto che non ha ancora finito di scovolgere Edo Cioni. Una considerazione analoga si può fare per Massarella, che ha sempre puntato alto: ma da quest'anno il capitano Cesare Oliva non è più. E sono ferite che lasciano il segno, anche nella voglia di fare. Oppure sono uno sprone alla memoria, chissà. Coraggiosa la mossa di Capppiano: per una corsa veloce quale quella di Fucecchio, Bastiano è troppo pesante. E allora resta come scuderia, ma sul purosangue monta Claudio Bandini, di cui si dice un gran bene. Forse a torto sottovalutata Querciola, perchè De Pau ha vinto due volte a Fucecchio, nel 1991 e nel 1992 (per due contrade diverse, Sant'Andrea e Porta Bernarda); e come dice il presidente Gino Colibazzi «datemi un cavallo veloce e vi solleverò il cencio».
Da scoprire Torre, che con il nuovo presidente David Priori, si affida al fantino Serra. Invece Fabrizio Bellagamba a San Pierino ha scelto Petrazzi, che l'anno scorso fu impedito all'ultimo momento dalla naja. Infine Samo, la Contrada rossoblu che per poco non si iscriveva, se non l'avesse salvata Mila Frediani, ha scelto Giornelli, un senese di Poggibonsi.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 26 Maggio 1997. Pagina XIV
Speciale Palio Fucecchio

La Kermesse della Buca d'Andrea ha una soluzione a sorpresa, 2° Cappiano e 3° Ferruzza

Querciola mette tutti d'accordo

Infortunato in corsa il cavallo di Massarella

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Gino Colibazzi ha colpito ancòra: il capitano di Querciola, sia che corra in proprio contro i più favoriti Ferruzza e Cappiano, sia che - come l'anno scorso - «aiuti» il grande amico Pes, riesce sempre a mettere le mani sul Palio. D'altronde il fantino De Pau è al terzo palio vinto a Fucecchio, e quando ha spronato Jaltlood The Best, il bravo Bandini di Cappiano, che montava Pierino, s è visto passare davanti un razzo. Eppure i calligiani, partiti in testa, avevano resistito agli attacchi degli altri finalisti, sopratutto di Moretti (Ferruzza) su Allez Reef. Più defilata Porta Raimonda (Pes su Tanzerin) e Bucefalo (Botteghe) su Nebbiuno. Purtroppo il purosangue Giampiero Ruocco, montato da Massimino per Massarella, s'è infortunato nel corso del primo giro della finale, quando era velocissimo alle spalle di Cappiano. A causa della frattura del garetto anteriore sinistro i veterinai dell'Usl Luigi Coccoli e Lorenzo Viti gli hanno imprigionato l'arto in uno stivaletto e, mentre i contradaioli rosa-azzurri piangevano, lo hanno trasportato a San Rossore. A giudizio dei due esperti, il cavallo non correrà più. La finale è stata corsa tardi, alle 19.50, perchè in precedenza un tafferuglio (con lancio di fumogeni prima e di bottiglie poi) tra Borgonovo e Botteghe, rivali da sempre, ha avuto bisogno dell'intervento dei carabinieri. Ma non sono mancati i colpi di scena anche in batteria: nella prima sono stati eliminati Petrazzi (San Pierino) su Niso; Spirito (Porta Bernarda) sul discusso Mighty Dragon; Serra (Torre) su Jitter Buccing. Clamorosa l'eliminazione dei rossoneri: allora aveva ragione Cianchino a non fidarsi del cavallo. Mentre - se non è una leggenda metropolitana - Aceto sarebbe stato pronto a correre la finale se il purosangue si fosse qualificato. Di sicuro, Spirito è fuggito, rincorso dai delusi contradaioli rossoneri. Nel corso della seconda batteria s'è rotto il pedale con cui il mossiere Giancarlo Matteucci abbassava il canapo, per cui c'è voluta un'ora per ripararlo. Sono stati eliminati Donatini (Borgonovo) su Executive Passione, Giornelli (Samo) su Claret Spinner e Lobina (Sant'Andrea) su Mystical Maio, a sua volta inseguito da una massa inferocita di rosso-verdi. Il Palio 1997, il terzo per Querciola dopo quelli di Castaldo nel 1982 e Pes nel 1994, è stato portato nella sede arancio-verde dal neo presidente Luca Allegri. De Pau invece ha vinto nel 1991 con Sant'Andrea e nel 1992 con Porta Bernarda.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Mercoledì 01 Ottobre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Chi fa il Presidente del Palio?



FUCECCHIO - Passano i giorni e questo benedetto «bando di concorso» per la nomina di un altro presidente del Palio non si fa. Poca buona volontà da parte dell'amministrazione comunale? Liquidare la cosa con una simile ipotesi sarebbe facile. il guaio è - stando a indiscrezioni ben accreditate - che non ci sarebbe alcuna prospettiva di candidatura che questo vanificherebbe ogni impegno dell' ente locale che rischierebbe, con un bando pubblicato senza concorrenti, di perdere la faccia. D'altra parte - fanno notare i paliologi - è difficile pensare che si possa fare un concorso e poi vedere vincere uno del «Palazzo», ex assessore, consigliere, o amministratore di passate legislature verso cui l'incarico nel Palio potrebbe configurarsi - nella logica della prima Repubblica - una spartizione di poteri di secondo livello.
Così il tempo passa e anche sperando che il concorso promesso dal sindaco si faccia a breve, ci vorrebbe un mese o più per espletare e arrivare a una conclusione mentre il Palio, specie nella sua componente di vertice, ha bisogno d'immediate certezze e di programmi da definire con grande sollecitudine. Allora, c'è qualche rischio di saltare l'edizione 1998?. No. Ma bisogna muoversi. La situazione lo richiede.

LA NAZIONE - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 10 Ottobre 1997
Speciale Palio Fucecchio

Sarebbe il giornalista il nuovo presidente del consiglio ristretto. Un personaggio non «politico»

Palio a una svolta: Arriva Polidori

Lo aspettano tanti problemi
Dal percorso alle faide interne

Sempre incerta la sorte di Fattori e di De Maria
Ecco le incognite

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Il Palio a una svolta se è vero, come sembra, che il nuovo presidente del consiglio ristretto a cui è demandata, dal sindaco, la funzione organizzativa, è già stato trovato e dovrebbe essere nominato ufficialmente a giorni, e se sul toto-presidente stanno, dunque, sbizzarrendosi in molti pare proprio che ormai non ci siano più dubbi: il numero uno del Palio delle contrade sarebbe Franco Polidori, giornalista, che già ha lavorato per il «Tirreno» passando poi a dirigere alcune testate locali. Un'improvvisata - per così dire - e un personaggio dunque estraneo alla politica, almeno ufficialmente, ovvero non proveniente dai ranghi dell'amministrazione comunale stessa. Un esperto di Palio a seguito del suo impegno nello scriverne ma abbastanza, anche, estraneo alle emozioni che ne derivano in quanto fucecchiese, sì, ma d'adozione. Ovviamente d'ufficiale non c'è ancora nulla, se non le indiscrezioni da parte, però, dei bene informati. Alessandro Pizzuti, in veste di presidente uscente non smentisce nè conferma, ma a mezza voce dice che il Palio starebbe uscendo dal periodo di stasi e con ciò accredita, in maniera sempre indiretta, quanto la gente mormora nelle Contrade. D'altro canto - sottolinea Pizzuti - entro poco tempo si dovrebbe ratificare, a norma di regolamento, il numero dei rioni iscritti per l'edizione '98 della corsa nell'ex buca d'Andrea. Un fatto che pone una scadenza ben precisa per il vecchio e il nuovo staff comunale nell'organo di gestione del Palio.
Ma con Polidori, chi potranno essere gli altri due «saggi» che saranno nominati dal singolo Florio Talini? Di chi sostituirà Aido Fattori non si sa niente. Mentre per Mario De Maria considerato a buona ragione l'eminenza grigia dell'organizzazione alla quale ha partecipato da sempre si dice che potrebbe surrogare se stesso rimanendo nell'interesse della manifestazione e della cittadina senza badare alle passate polemiche. Se dunque sarà proprio Polidori ad assumere l'incarico gli auguri vanno fatti di rigore. Sì, perchè lo aspettano grane a iosa a cominciare dal regolamento che - si dice - dev'essere cambiato coinvolgendo anche il consiglio comunale nei vari ambiti della sfilata e della corsa. Pochi dubbi magari su quest'ultima, riformata nel numero dei giri di pista da poco tempo, mentre calda, anzi: davvero scottante, sarà la questione del corteo storico su cui le polemiche, quest'anno, sono state feroci. Cambierà il percorso? E, nel caso, protesteranno le contrade che oggi ne erano beneficiate e che diventeranno le escluse? E l'immagine del tutto si potrà finalmente sprovincializzare?

LA NAZIONE - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 12 Ottobre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Il sindaco:«Niente in contrario sul nome ma deve essere rispettata la procedura

«Polidori non è presidente»

Il Comune è certo che il concorso terminerà entro la fine di Ottobre

«Prima di decidere occorre vedere quali sono gli altri aspiranti»

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Palio delle contrade: sulla nomina del presidente del consiglio d'amministrazione, indietro tutta. A smentire la notizia della designazione di Franco Polidori, giornalista, al vertice dell'organo che pensa alla gestione ordinaria della manifestazione dell'ultima domenica di maggio, è lo stesso sindaco, cui compete appunto la questione. «Non perchè ci siano delle remore sul nome - spiega Florio Talini - ma perchè si deve seguire una procedura formale che non è stata ancora attivata». Il primo cittadino sottolinea come solo recentemente sia stato fatto il bando di concorso per poter procedere in questo senso: «Ora dovremo vedere chi sarà a candidarsi, dopodichè vaglieremo le referenze essendo la nomina per titoli e provvederemo». Ma c'è allora la possibilità che il nome di Polidori venga nuovamente fuori? Il sindaco è laconico. Bisogna vedere chi saranno gli altri aspiranti all'incarico. E i tempi per chiudere il concorso? Entro il mese d'Ottobre, dicono in municipio. Ma intanto incombono le scadenze come quella, entro il 31, della presentazione delle contrade per 1'edizione '98 della corsa. In teoria, però, l'iscrizione può aver luogo con gli attuali dirigenti del consiglio d'amministrazione, anche se questi, poi, cambieranno. Magari va sottolineato il fatto che se in questo ricambio si andasse oltre i termini già massimi previsti il rischio è che le varie iniziative da prendere subito - che ci sono per espresse delle stesse contrade e dei donatori Fratres - possono saltare. È infatti urgente pensare all'attività di promozione e di divulgazione che necessita di programmazione sui tempi lunghi. E poi c'è da vedere cosa si vorrà fare con la sfilata che in teoria sarebbe già definita, nel percorso, ma che è presumibile venga rimessa in discussione per l'insofferenza di alcune contrade alle scelte operate dal vecchio direttivo. Il sindaco ha convocato comunque le contrade stesse - che da mesi gli avevano sollecitato un confronto a mezzo di un documento formale - e si tratterà, ora, anche di valutare se l'attuale statuto, pur redatto solo pochi mesi fa, potrà restare o se si dovrà cambiare. A fianco del nuovo presidente, Florio Talini dovrà mettere altri due «saggi» sempre nominati da lui. E poi dovrà decidere se lasciare il mossiere del maggio scorso - Giancarlo Matteucci - o se sostituirlo con uno che resti però al suo posto senza ripetere la «fuga» che il precedente mossiere, Amos Cisi, effettuò inspiegabilmente proprio a ridosso della data della corsa. Dolori - insomma - più che gioie attendono chi dovrà assumersi l'onere di guidare il «gran maggio» fucecchiese.

LA NAZIONE - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Giovedì 16 Ottobre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Il sindaco smentisce ogni indiscrezione e rassicura le Contrade.
Aido Fattori si chiama fuori

Palio: presto il nuovo ‘Presidente’

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Il sindaco rassicura e contrade sulla designazione del presidente del consiglio d'amministrazione del Palio, garantendo così il normale svolgimento dell'edizione '98 della manifestazione dell'ultima domenica di maggio. E soprattutto promette che a fine ottobre il «numero uno» dell'organo gestionale sarà già in carica avviando così l'iter per le numerose incombenze che fin dal prossimo mese dovranno dunque essere svolte: «Ma non credete alle illazioni sul nome del papabile - avverte Florio Talini - e aspettate l'esito del concorso indetto dal comune con un regolare bando».
La riunione con le contrade è stata fatta per andare incontro a una richiesta specifica di queste ultime, preoccupate per la stasi che ormai da prima dell'estate sembrava paralizzare l'organizzazione del Palio. E questa ha dato il via al vecchio consiglio d'amministrazione che si riunirà prossimamente, sempre per l'ordinaria attività e in attesa d'essere sostituito, ma pur sempre per fare qualcosa. Sul nome del più accreditato fra gli eventuali presidenti non c'è alcuna anticipazione, salvo forse quella di un ex presidente dell'U.S. Fucecchio. Ma forse è fumo negli occhi per coprire una verità scomoda, e cioè che ben pochi avrebbero voglia di assumersi quest'incarico cosè difficile e che di sicuro scontenterà - alla fine - una parte delle contrade, visto che non tutte possono vincere e che le escluse di solito si risentono. In seno al comitato più ampio che si occupa del Palio poi già ci sarebbero divergenze su due punti importanti: sull'opportunità di ridiscutere lo statuto, pur varato da poco, e sulla revisione del percorso del corteo, che molto probabilmente è stato la causa prima dello sconquasso fra sindaco e dirigenza della manifestazione. Intanto Aido Fattori, uno dei «saggi» di nomina comunale della vecchia gestione, smentisce categoricamente di poter restare al fianco del futuro numero uno: «Si tratta nel nostro caso di dimissioni irrevocabili, anche perchè a suo tempo richieste dallo stesso sindaco, anche se poi rientrate provvisoriamente per poter assicurare il normale svolgimento del Palio. Il mio ruolo è dunque esaurito. Ogni voce contrastante non è assolutamente attendibile». E Mario De Maria? Anche per l'eminenza grigia del Palio - come è chiamato - parrebbe che le dimissioni siano irrevocabili. Ma forse qualche possibilità che De Maria resti potrebbe anche esserci, secondo chi sarà il nuovo presidente naturalmente. Almeno così si dice.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Sabato 18 Ottobre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Palio, si riprende
Ecco tutte le novità delle varie contrade



FUCECCHIO - Riprende l'attività delle Contrade del palio. Borgonovo ha un nuovo presidente: Silvio Cretì guiderà i biancorossi. Vice presidente è Erica Cipollini, cassiera Carla Cinelli, rappresentante Claudio Nieri, segretaria Annalena Valori. La presentazione ufficiale del nuovo direttivo avverrà stasera nel corso di una cena nella sede di via Leonardo da Vinci. Anche la contrada Ferruzza, la «nonna» del Palio avendo vinto nel 1981, ha un nuovo presidente: è Fabio Paterni. Tre sono i vice: Edoardo Masini, Riccardo Costantini e Katia Giovannelli. Segretario Mirco Fontanelli, vice Pamela Boldrini. Capitano bianconero è confermato Stefano Brotini. Invece Porta Raimonda apre oggi alle 17 l'anno paliesco, con la donazione del cero a San Teofilo nella Chiesa dei Frati. «E alle 19,30 battesimo dei nuovi contradaioli nella Chiesa dei Frati - conclude la presidente Tonella Cenci - poi alle 20,30 cena, e quindi gran ballo dei debuttanti».

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 21 Ottobre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Nel frattempo continua la ricerca dei candidati alla presidenza della manifestazione

Palio, le iscrizioni entro la fine del mese



FUCECCHIO - «Scade il 31 ottobre l'iscrizione delle Contrade al Palio 1998». Lo ricorda il segretario (in carica per l'ordinaria amministrazione) Mario De Maria, memore dell'anno scorso quando la contrada Samo, in fase di riorganizzazione interna, tenne tutti in apprensione fino all'ultimo momento utile. «Ho nel computer le varie - scadenze e i relativi moduli - osserva De Maria - per cui l'invio alle Contrade fa anche da efficace promemoria. Basta compilarlo e rispedirlo a mano, oppure per posta al Comitato organizzatore. Diversamente la contrada non potrà partecipare alla successiva edizione del Palio». Intanto il sindaco Florio Talini cerca i tre successori a coloro che già aveva nominato e ai quali dopo l'edizione 1997 ha revocato il mandato: il presidente Alessandro Pizzuti, Aido Fattori e lo stesso De Maria. Fattori si è tirato fuori con un'esplicita dichiarazione, Pizzuti dice a sua volta di non volerne più sapere, mentre De Maria sta a guardare gli sviluppi. E continua con efficienza a lavorare fino all'ultimo, con l'esperienza, che gli viene dall'aver fatto parte sia di una contrada, sia del Comitato del Palio. Frattanto il sindaco, dopo aver raccolto le autocandidature (chi vuol farsi avanti, per iscritto, suggerendo il proprio nominativo in Comune ha tempo fino alla fine del mese), si pronuncerà a suo «insindacabile» giudizio nella nomina dei tre sostituti. Uno di loro, con successiva votazione dell'assemblea (composta anche dai rappresentanti delle Contrade e dei Fratres donatori di sangue) diventerà il nuovo presidente del Palio di Fucecchio. Già circolano nomi nuovi (Franco Bozzi dell'U.S. Fucecchio, Cristina Ferri dei Donatori Fratres, Franco Polidori originario di San Miniato Basso), ma secondo i paliologi certe voci insistenti servono anche per bruciare eventuali candidature.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Sabato 01 Novembre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Le dodici contrade prenderanno parte all'appuntamento del 31 Maggio

Palio, tutti iscritti
Ed ora le nomine



FUCECCHIO - Tutte e dodici le contrade risultano iscritte (lo stop alla fase preliminare è stato decretato ieri sera a mezzanotte) all'edzione 1998 del Palio. Non c'è stata insomma, come è avvenuto lo scorso anno, la corsa finale di Samo a causa della riorganizzazione societaria; nè, come successe in una delle passate edizioni, l'astensione di Torre per protesta annunciata. Dunque il sollecito pro-memoria riservato a tutte le contrade da parte del segretario Mario De Maria, in carica per l'ordinaria ammininistrazione, è risultato efficace. Ma, compiuto il primo atto formale della nuova stagione, c'è da completare il consiglio direttivo. E a tal proposito, il sindaco Florio Talini ha convocato l'assemblea del Palio per mercoledì prossimo, 5 novembre.

In tale riunione verranno annunciati i sostituti dei tre elementi che hanno rassegnato le dimissioni, ovvero il presidente Alessandro Pizzuti, Aido Fattori e lo stesso De Maria. Per De Maria ci potrebbero essere anche possibilità di essere confermato. Un'altro nome che circola con insistenza a Fucecchio, indicato con favore da parte di tutti, sembra essere quello di Cristina Ferri, che ormai ha un'esperienza del del Palio delle Contrade maturata tra i donatori di sangee Fratres. Su gli altri nomi che si fanno, non esistono certezze al momento attuale: si è parlato di Franco Polidori e di Franco Bozzi, cui s'è aggiunto il cavaliere ufficiale Antonio Cioni, consigliere comunale del gruppo Caccia Pesca ed Ambiente. Ma per il momento si tratta di «sussurri» e non di candidature ufficiali e confermate. Tra i tre nuovi che il sindaco nominerà, l'assemblea del Palio eleggerà il presidente per l'edizione 1998, che come ricordiamo è in programma il 31 maggio nella ex Cava D'Andrea.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Giovedì 06 Novembre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Salvadori, Pellegrini e De Maria entrano nel comitato

Palio: il sindaco nomina la triade

Era giunta solo l'autocandidatura di Cioni (Cpa)

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Il Comitato del Palio si avvia a ricomporsi, con l'annuncio ieri sera delle tre nomine - da parte del sindaco Florio Talini - all'assemblea convocata appositamente nella sala consiliare del municipio. Si tratta di Maurizio Salvadori, Giovanni Pellegrini e Mario De Maria, quest'Ultimo riconfermato. Salvadori e Pellegrini sostituiscono Alessandro Pizzuti, Aido Fattori, che dopo le critiche sulla partenza da piazza Aldo Moro anzichè da Ferruzza vennero sfiduciati dal sindaco e quindi si tirarono in fuori. Soltanto De Maria ha accettato di restare. Il dottor Maurizio Salvadori fa parte del nuovo collegio sindacale nell'amministrazione Comunale. Giovanni Pellegrini è il presidente dei commercianti del centro, oltre che lo speaker ufficiale alla conclusione del corteo storico in piazza Vittorio Veneto. Mario De Maria è colui che «gestisce» al computer la manifestazione per quanto riguarda impegni e scadenze. È curioso che dei nomi trapelati come indiscrezione non ne figuri nemmeno uno: si era parlato di Franco Polidori, Cristina Ferri e Franco Bozzi. Ma i tre non si sarebbero nemmeno autocandidati, tanto che il sindaco si sarebbe ritrovato con un solo nominativo in mano: Antonio Cioni, consigliere comunale del movimento Caccia pesca e ambiente. Probabilmente per non mischiare Palio e politica, Talini ha scelto tre nomi a sorpresa. Nel Comitato sono rappresentati, oltre alle Contrade e ai Fratres donatori di sangue, anche esponenti dell'amministrazione comunale. Prima che De Maria, Pellegrini e Salvadori entrino nella pienezza dei poteri, le nomine dovranno essere ratificate dal consiglio comunale convocato per venerdì della settimana prossima. Ma a questo punto si tratta di un adempimento solo formale.

LA NAZIONE - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 06 Novembre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Il Sindaco Florio Talini ha deciso il piccolo gruppo che dirigerà il «grande giorno» di fine Maggio

Ecco i tre ‘saggi’ per il Palio '98

Mario Di Maria Insostituibile l'unico che resta del...passato

E fra le ‘novità’ la voce autorevole dei commercianti e dell'efficenza

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Palio delle contrade: colpo di scena, ma forse non tanto, ieri notte quando il sindaco Florio Talini, cui è affidata istituzionalmente la dirigenza del gran giorno di fine maggio, ha sciolto la riserva nominando i tre «saggi» nel consiglio d'amministrazione, fornendo così la rosa dei candidati fra i quali sarà scelto il nuovo presidente. Mario Di Maria, unico della precedente mandata di designazione pubblica rimasto, era infatti già stato tacitamente confermato a causa della sua insostituibilità. Eminenza grigia dell'organizzazione, avrebbe messo certamente in crisi l'intero apparato andandosene, e l'assemblea riunitasi appunto sotto la guida del sindaco ha tirato un sospirone di sollievo nell'apprendere che il Palio non lo avrebbe ‘perduto’. Con Di Maria però due ‘inimmaginati’ coadiutori dell'ente locale in quest'impresa: Giovanni Pellegrini, presidente dei commercianti, e Maurizio Salvadori di San Pierino, commercialista piuttosto noto e forse candidato più probabile alla carica di rappresentanza entro il consiglio d'amministrazione e cioè alla presidenza a livello operativo. L'altra presidenza, quella della assemblea allargata del Palio, è stata invece affidata ad un altro noto commercialista, Andrea Billi, consigliere anziano di maggioranza e vice presidente del consiglio, ovviamente comunale, conosciuto ed apprezzato per l'immagine equilibrata che ha sempre mantenuto, senza faziosità e soprattutto con grande disponibilità verso la gente. Le decisioni del sindaco fanno pensare che, in primo luogo, si sia puntato a mettere a quei posti di non poca responsabilità dei tecnici, esperti di conti e in buona misura introdotti nella vita di Palio senza tuttavia esserne condizionati come contradaioli. L'essere indubbiamente super partes è stato valutato positivamente dai membri della stessa assemblea, esponenti di contrade e di quel gruppo Fratres da cui, per primo, ebbe l'avvio il Palio. Anche Pellegrini, che rappresenta l'area commercio, darà un indubbio contributo per ottenere una reale ricaduta della manifestazione sull'economia locale. Aspetti significativi di queste scelte che sono stati naturalmente evidenziati dallo stesso Florio Talini e debitamente inquadrati nel contesto di rinnovamento di tutta la macchina organizzativa e pubblicitaria che, partire dall'edizione '98, implimerà una svolta (o almeno così si spera) di gran beneficio per tutti, sullo stile di Siena. E le valie querelle? E il percorso storico? E gli scontri fra le contrade? Per ora niente. Sono cose che semmai venrranno dopo, come rituale anche folkloristico e come parte del gioco.

IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 11 Novembre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Il Sindaco Talini dovrà scegliere il nuovo Presidente

Palio, pubblicato il bando

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Qualcosa si muove intorno al Palio. E si muove a livello ufficiale: il sindaco Florio Talini ha pubblicato il «bando» - come previsto, per le nomine di sua competenza - ed entro il 31 ottobre gli interessati potranno presentare per iscritto in Comune la propria candidatura: «Invito chiunque e interessato a farsi avanti - dichiara il sindaco - più nominativi ci sono, migliore sarà la scelta. Al momento nessuno si è autocandidato, però ci sono venti giorni di tempo, in pratica fino alla fine del mese». In base ai nuovi nominativi, Talini nominerà - a suo «insindacabile» giudizio - le tre persone che andranno a sostituire il presidente Alessandro Pizzuti e i consiglieri Mario Di Maria e Aido Fattori, sfiduciati dal sindaco dopo le polemiche sul nuovo percorso del Palio (partenza da piazza Aldo Moro invece che da piazza della Ferruzza). Ma già circolano i nomi di alcuni «papabili»: Franco Bozzi, dirigente del Fucecchio Calcio; Franco Polidori, sanminiatese di origine e quindi super partes; Gabriella Ferri, moglie del consigliere comunale Mario Bachini. Tuttavia, non essendoci ancora nero su bianco, rimane il dubbio se siano o no candidature autentiche. Comunque i nomi circolano e i consensi esistono.
IL TIRRENO - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 11 Novembre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio: riunione dell'esecutivo

Palio, Salvadori sarà presidente

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Prima riunione dell'esecutivo del Palio, ieri sera nella sede sociale di Largo Trieste, con i tre nuovi membri nominati dal sindaco Florio Talini: Maurizio Salvadori, che verrè eletto presidente, Giovanni Pellegrini, e Mario De Maria che di fatto è confermato segretario.
Gli altri sei membri sono:
per i Fratres Donatori di sangue
Romano Ghimenti,
Riccardo Leo e
Franco Talini (omonimo dell'assessore);
invece per le Contrade: Fabio Paterni (Ferruzza),
Marino Ceccarini (Querciola),
e Palmiro Finamori (Porta Raimonda). La nuova assemblea del Palio (30 membri) prevede inoltre l'avvicendamento tra l'assessore Franco Talini, che esce, e il consigliere comunale Andrea Billi,che vi subentra; dimodochè - nella pienezza del poteri - potrà mettersi all'opera per la prossima edizione del Palio.
LA NAZIONE - Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 19 dicembre 1997.
Speciale Palio Fucecchio

Nonostante le tesi rassicuranti dell'amministrazione comunale che ne è garante le Contrade non mostrano ugual ottimismo

Il Palio '98 vittima di un'eccessiva indifferenza?

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Il Palio nel mistero, o forse invece nell'indifferenza. È una questione di punti di vista se è vero che c'è chi critica, dicendo che l'amministrazione comunale nicchia, e che a cinque mesi dal «gran giorno» si dovrebbe aver già un progetto chiaro, specie per la pubblicazione dell'iniziativa, e chi al contrario ritiene che qualcosa si stia già facendo. a sostenere l'opera del Comune è Andrea Billi, vicepresidente del consiglio comunale e in questa veste «delegato» dal sindaco Florio Talini a guidare il massimo organo decisionale del Palio: «Mi pare che sia allo studio un insieme di cose che serviranno a far conoscere Fucecchio, il suo corteo storico e la corsa a pelo, con i più celebrati fantini di Siena, anche al di là dei confini municipali - dice Billi - e che tuto ciò possa essere garantito dalla presenza dell'amministrazione proprio nella gestione del Palio». Ma intanto Porta Bernarda, in una pubblicazione che è stata divulgata in questi giorni, riporta un opinione di uno dei giovani di contrada sotto il titolo emblematico, di «Un muro di gomma» che esalta il ruolo delle Contrade, vere e proprie isole nel mare dell'indifferenza e della superficialità che tenderebbero di fatto ad «ingessare» la manifestazione impedendo i cambiamenti, in meglio, che dovrebbero essere apportati. È la diffidenza - in pratica - a condizionare la crescita ed a livello locale le istituzioni si sarebbero allineate dando un aiuto inadeguato e talvolta persino irrispettoso - si legge nel testo - a vantaggio di alchimie politiche complici, spesso, dello squallore della società. Porta Bernarda, tramite i giovani, si richiama alla necessità di trovare l'aggregazione di una volta sicura che servirà a rendere il Palio più bello. Uno stimolo - quello che viene dal rione rossonero - mentre altri s'interrogano si questioni concrete come quella della scelta del mossiere, di competenza del sindaco, ripensando alla «fuga» di Amos Cisi, di Siena, l'anno passato, e alla nomina dell'ultimo minuto di Giancarlo Matteucci è detto, però, rimanga anche in quest'imminente maggio 1998. La designazione dovrebbe aver luogo a breve perchè l'ingaggio di una figura di tale importanza - si dice - non può essere fatta solamente a ridosso della scadenza ma molto prima di maggio. E ugualmente si vuole sapere se cambierà il percorso della sfilata del mattino - come vorrebbe qualcuno - o se tutto resterà come fu deciso nell'edizione passata. Un altro nodo difficile da sciogliere ma del quale si dovrà pur parlare, prima o poi.