LA CONTRADA DI MASSARELLA HA VINTO IL PALIO DEL
31 MAGGIO 1998

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Giovedì 16 Aprile 1998.
Speciale Palio Fucecchio

La schedina sarà abbinata alla corsa del trentuno maggio

Il Totip, colpo grosso del Palio

Un grande battage pubblicitario con i simboli delle dodici Contrade per «esportare» la gara

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Colpo grosso al Palio con la schedina del Totip abbinata alla corsa del 31 maggio, che riporterà i simboli delle dodici contrade in lizza, ma anche la pubblicità della manifestazione. L'accordo con la direzione del Totip era già stato fatto l'anno passato, ma per quest'edizione Maurizio Salvadori, presidente del comitato organizzatore della «gran giornata» fucecchiese, è riuscito nell'intento - prefissosi all'inizio del mandato - di uscire dai confini della Toscana.
Così non saranno solamente le schedine della nostra regione a pubblicizzare l'evento, ma anche quelle dell'Emilia, del Piemonte, e della Lombardia, degli Abruzzi e di altre aree dove il Palio, almeno per quella domenica, sarà protagonista.
«Ma non basta - continua lo stesso presidente - perchè sempre nelle agenzie Totip affiggeremo migliaia di manifesti che sprovincializzeranno quest'edizione '98. Ed inoltre stiamo cercando un'intesa con altri Palii di altre città, da Legnano ad Asti, per far riportare sulle schedine la pubblicità di tutti nell'intero periodo dell'anno. Ovviamente con Fucecchio in ruolo a dir poco di spicco, anche perchè l'idea è nostra». Qualora andasse in porto, quest'iniziativa porterebbe davvero a un exploit finora mai ottenuto e utilissimo ad una ricaduta turistica alla quale si punta da sempre.
Senza turismo il Palio non potrà sopravvivere a lungo perchè i costi, sempre altissimi specie per i cavalli e gli ingaggi dei fantini - borse a parte - sono elevati. Non dimentichiamo che a Fucecchio corrono i migliori, soprattutto senesi. Non i «guitti» delle piste di provincia, anche se talvolta è proprio la provincia a rivelare i giovani talenti. «Abbiamo dato in appalto alla GP3 di Fucecchio la preparazione dei depliants con il tema dei vari "quadri" delle contrade alla sfilata del mattino - prosegue Salvadori - e anche questa specie di volume servirà a creare un'immagine».
Per il resto le novità non sono granchè: ancora da scegliere chi darà il via alla mossa, per indecisione del sindaco Florio Talini, cui spetta quest'onere, e nessuna polemica su quel percorso che nel '97 creò tanta bagarre soprattutto da parte di Borgonovo.
Ma quest'ultima sa che i due anni del «percorso fisso» scadono col '98 e forse si prepara a ridiscutere il tragitto l'anno venturo, a spada tratta. Confermati anche i tre giri di pista in tutte le batterie, due di qualificazione più il gran finale, e speranza - da parte di tutti - che la gara si mantenga entro limiti orari accettabili, senza troppe lungaggini, salvando la festa che altrimenti può anche stancare. Come in passato.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Giovedì 23 Aprile 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Il peso di un incarico decisivo per il Palio '98

In cerca del buon mossiere

Svanita la suggestiva candidatura di Aceto, ora sarebbero tre i papabili

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - E ora inizia il toto-mossiere, fra illazioni e speranze, ma anche con qualche punta polemica, visto che in passato a dare il via al canapo alcuni sono stati contestati e alla fine dell'ultima batteria sono stati costretti ad andarsene con la scorta dei carabinieri. A non accettare una partenza data buona, quando forse poteva esserci qualche recriminazione, fu - ad esempio - la Ferruzza, che si è ritenuta penalizzata almeno un paio di volte da quel via dato a suo dire fuori tempo. E così adesso è da comprendere come l'attesa della designazione da parte di Andrea Billi, delegato a risolvere il problema dal sindaco, sia davvero grande.
Ma vediamo i nomi dei tre che, stando alle indiscrezioni, farebbero parte della rosa delle «nominations». Amos Cisi, ex mossiere di Siena e indubbiamente professionista del canapo, che è stato all'ex buca d'Andrea nel '96, lasciando inspiegabilmente l'incarico l'anno successivo, senza apparente ragione e dunque assai «chiacchierato» per questo, Gianfranco Matteucci, mossiere di Buti, già in pista a Fucecchio e poi «recuperato» all'ultimo minuto nel' 97 per prendere il posto di Cisi, ed infine Enrico Corbelli, «vecchio» di questo mestiere e considerato un pò; in disparte, almeno fino ad oggi.
Fra questi tre dovrebbe essere nominato l'artefice delle partenze dell'ultima domenica di maggio, il protagonista occulto, potremmo dire, di una corsa che può svolgersi bene o male a seconda di quelle decisioni che appunto verranno prese al canapo. Le «partigianerie» sono già iniziate, specie fra chi spera in un mossiere amante delle false partenze che sfibrano i cavalli, ma anche gli spettatori, e chi - al contrario - vorrebbe un decisionista rapido, come lo è stato Andrea De Gortes, detto Aceto, il 29 marzo scorso ricoprendo quest'insolito ruolo.
Fra i tre - dicevamo - Matteucci potrebbe però essere il più gradito, sia perchè le sue «mosse» sono sempre state considerate senza intoppi da tutti, sia perchè in tema di professionalità sta rimontando sugli altri, avendo questa funzione a Buti, ma essendo stato anche ad Asti che l'ha battezzato, sprovincializzandolo.
Va detto a beneficio di tutti che una buona mossa può significare una corsa «liscia» e senza troppi ritardi, tale da non scaldare gli animi e da intrattenere la gente per lo più estranea ai «giochi» in pista. Ciò magari toglierebbe un pò; di divertimento agli esperti, ma ne darebbe di più a chi vede i cavalli esclusivamente il 31 maggio (ed è la maggioranza) e cerca solo di divertirsi un pò;, magari tifando senza molte remore per la propria contrada.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 03 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio, i fantini scelti dalle contrade

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - In attesa che il sindaco annunci il nome del mossiere del Palio '98 - tra i favoriti c'è Giancarlo Matteucci - va delineandosi la monta dei fantini che l'ultima domenica di maggio si disputeranno il «Cencio» dipinto da Igor Cinelli per i Donatori di sangue Fratres.
Querciola, campione in carica con De Pau, annuncia la novità: Minisini.
Altri cambiamenti: Sant'Andrea avrà Boris Pinna, accreditato tra i favoriti insieme a Bufera (Botteghe) e ai confermati Beppino Pes (Porta Raimonda), Gianluca Moretti (Ferruzza), Massimino (Massarella), Donatini (Borgonovo).
Ma nell'aria ci sono altri interrogativi: cosa prepara Porta Bernarda con Bandini?
L'anno scorso aveva annunciato il forte Cianchino, che però poi si era defilato. Un'altra novità è Stefano Bigazzi, sempre della scuderia Bastiano, a Cappiano. Quindi in ordine sparso Serra (Torre) e Petrazzi (San Pierino). Per ora l'unica contrada che non ha annunciato il fantino è Samo. Ma la presidente, Mila Frediani, annuncia di essere «a buon punto». E aggiunge: «Sarà una vera sorpresa». Con il mese di maggio, cresce la febbre del Palio tra i contradaioli: sia per la sfilata in costume storico, sia per la corsa dei purosangue.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 15 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio, Contrade in azione con sbandieratori e tamburini per la consegna del Cencio

Stasera l'anteprima del Palio

Gran Kermesse in Piazza Montanelli
I negozi saranno aperti fino alle 23:30

Gelati gratis ai bambini grazie alla collaborazione di alcuni bar del centro

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Anteprima del Palio stasera in notturna. Piazza Montanelli sarà illuminata a festa e imbandierata. Le contrade interverranno con una rappresentanza di sbandieratori e tamburini per presenziare alla cerimonia del Palio '98. Inoltre i negozi resteranno aperti fino alle 23:30 per invogliare i fucecchiesi a riappropriarsi del centro del paese. «È una novità che farà entrare nel clima della manifestazione», spiega Maurizio Salvadori, presidente del Comitato.
«La manifestazione - continua Salvadori - è imperniata sulla consegna del "Cencio" da parte del Gruppo Fratres donatori di sangue all'amministrazione comunale. Che poi domenica 31 maggio, il giorno della grande sfida, lo consegnerà al Capitano del Popolo per metterlo in palio nella corsa del pomeriggio». Il Palio 1998 è stato dipinto Igor Cinelli , 25 anni, diplomato maestro d'arte.
Sarà il presidente dei Fratres, Luigi Cardini, a mostrare il «Cencio» e quindi consegnarlo al sindaco Florio Talini o a chi da lui delegato a rappresentare il Comune. Le varie fasi dell'anteprima del Palio verranno commentate da uno speaker. Inoltre a tutti i bambini - poichè l'iniziativa avviene in collaborazione con l'Associazione commercianti - verrà offerto un buono per ottenere gratuitamente un gelato presso uno dei bar di Fucecchio che sostengono la manifestazione. Intanto è in mostra - alla tabaccheria Bruno Lotti - la locandina che propaganda la schedina del Totip; e con essa, in varie regioni d'Italia, il Palio di Fucecchio.
È a colori e illustra sei diversi momenti del corteggio storico nel Paese Alto e delle fasi della corsa dei purosangue nella ex Buca D'Anarea. Alcuni esponenti del Totip nazionale sono attesi sabato 23 maggio, alla cena medievale della nobile contrada Sant'Andrea, in piazza Vittorio Veneto. Anche per questa caratteristica manifestazione, sono in arrivo alcune novità. Inizierà al tramonto, con assaggi di piatti tipici: lampredotto, centopelli, trippa, canestrelli, e così via. In contemporanea si svolgeranno spettacoli vari che culmineranno nella rievocazione storica di un fatto realmente accaduto.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 17 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Tutto è pronto per la manifestazione lungo le strade cittadine

Al corteo storico mille in costume

Le scelte scenografiche delle varie contrade. Pieno accordo anche sul tragitto. Spettacolo assicurato

C'è; chi 'ripete' i movimenti già presentati l'anno passato. Gustose novità dei figuranti per affascinare e stupire

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Corteo storico delle contrade del Palio. I temi dei vari «quadri» che verranno rappresentati dai figuranti in costume, un migliaio in tutto, sono stati presentati al comitato organizzatore per la pubblicazione in un volumetto che verrà stampato in migliaia di copie e distribuito al mattino stesso del giorno fissato per la manifestazione: il 31 maggio.
L'intento è di far meglio comprendere agli spettatori gli spaccati di storia medievale riprodotti in una sorta di teatro di strada, itinerante, dagli attori improvvisati ma ormai esperti e ben compenetrati nella parte che sono appunto i figuranti. In gran parte questi ultimi rappresenteranno le scene dell'anno passato: San Pierino, la Querciola, Porta Bernarda, Borgonovo, Samo hanno infatti scelto di ripetere quanto avevano «inventato» al meglio anche per riutilizzare costumi e arredi che grazie a una riuscita regia avevano già espresso, nel '97, un elevato livello scenico. Cappiano, con l'arrivo nel 1530 di Alessandro, duca dei Medici, Samo, con quattro episodi del 1300, 1400, 1500 e 1600, S.Andrea con una riproposta delle varie vicende dei Della Volta nel 1300, sono fra quelle che hanno scelto invece soggetti nuovi. Stessa cosa per Massarella, che coglie l'occasione del millenario del borgo e della Pieve per un corteo alla grande, rievocatore dei fasti dell'anno 998, e per Ferruzza, che si rifà al 1574 quando il granduca Francesco dei Medici, signore di Toscana, venne in visita qui. Anche Botteghe opta per il cambiamento puntando alla presenza di Cosimo I dei Medici e al ruolo che questi ebbe per la frazione della quale ammirava la natura, la selvaggina e i laghi. Stessa cosa per la Raimonda, grande rivale delle contrade del centro, che oltre a puntare a una vittoria in pista cercherà di stupire col corteo, interpretando l'arte del costruire con i maestri della pietra, del legno e della cazzuola che costituivano nella cittadina medioevale l'elemento portante a livello economico.
Scenografie ex novo coesisteranno, dunque, con altre già viste ma reinterpretate da personaggi diversi in un tutto che dovrebbe attirare anche un turismo d'occasione, quello cioè interessato a ciò che è folklore doc, di classe, rodato da 18 anni d'esperienza. Nessuna polemica per fortuna sul tragitto, con Borgonovo rinnovato nelle cariche dirigenziali e tiratosi fuori dalla contestazione che fu ragione nel '97 di non pochi furori. Così la sfilata partirà da piazza Moro e si concluderà in quella della Fucecchio alta, cioè in piazza Vittorio Veneto, in sintonia d'intenti.

LA NAZIONE - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 17 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Il palio delle contrade sta entrando nella sua fase più calda

Gran festa per il «Cencio» di Cinelli

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Il centro in festa l'altra sera, illuminato a giorno e con i negozi aperti fino alle 22, per la presentazione ufficiale del «pallium» e cioè del «cencio» dipinto da Igor Cinelli che andrà in premio a chi taglierà per primo il traguardo in pista nella finale del 31 maggio. L'opera, che secondo quella che è ormai una tradizione s'ispira al tema della solidarietà e della donazione del sangue, è stata dapprima esposta in piazza Montanelli e poi consegnata da Luigi Cardini, presidente dei Fratres, all'amministrazione comunale e al comitato organizzatore del Palio per essere rifinita con decorazioni in oro dalla suore del monastero di San Salvatore e quindi di nuovo esposta in attesa della corsa nell' ex buca D'Andrea.
Intanto in piazza sono arrivati in contemporanea dalle strade poste lungo in perimetro le rappresentanze delle contrade insieme a musici e sbandieratori, tutti in costume, dando luogo a una fantasia che ha entusiasmato il pubblico presente. Alla manifestazione sono intervenuti il sindaco Florio Talini, i suoi delegati alla guida del comitato Maurizio Salvadori e Andrea Billi, il presidente dell'associazione dei Fratres Luigi Cardini e i vari dirigenti dei dodici rioni. Spettacolarità, scenografia ed effetti di notevole efficacia.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 17 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Il Comune riceve il «Cencio» tra gli applausi di 1000 persone

Piazza stracolma per il Palio

Manovre «segrete» delle contrade in vista della gara che si correrà a fine mese Riuscita la prova generale per la sfilata in costume

Fucecchio, successo in Piazza Montanelli per l'anteprima: il bis venerdì a Massarella

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Appena il rapppresentante dell'amministrazione comunale, Andrea Billi, ha preso li consegna il Palio 1998 dalle mani di Luigi Cardini, presidente dei Fratres Donatori di Sangue, le mille persone che venerdì sera assiepavano Piazza Montanelli sono esplose in un fragoroso applauso. L'anteprima del Palio delle Contrade, nella piazza principale imbandierata e illuminata a giorno, è riuscita. Lo speaker Giovanni Pellegrini ha salutato le contrade, intervenute tutte in costume storico e con i tamburini: peccato che qualcuna delle grandi, però, non abbia ancora gli sbandieratori.

Sul palco il presidente del Consiglio di Amministrazione Maurizio Salvadori con il segretario Mario Di Maria, hanno invitato il pittore del «Cencio» Igor Cinellì ad illustrare la propria rappresentazione della «donazione del sangue» che costituisce il tema fisso del dipinto. 25 anni, maestro d'arte, rivelatosi all'infiorata del Corpus Domini, il giovane ha spiegato che nel dipinto troneggia la torre medioevale di Fucecchio. Il Palio verrà consegnato domenica prossima, in Piazza Vittorio Veneto, al Capitano del Popolo, per la consegna alla contrada che vincerà la corsa dei purosangue. Tanta gente, negozi aperti, una serata calda hanno sottolineato la riuscita della manifestazione, tanto che è stato richiesto un bis, un fuori-programma eccezionale: l'anteprima del Palio 1998 verrà ripetuta venerdì a Massarella, dove sono in corso - da parte di don Ferdinando Santonocito -le celebrazioni del Millenario della Pieve. Inoltre il babbo del pittore Cinelli, Sergio, è di origine «massigiana». E la contrada rosa-azzurro del presidente Paolo Cardini è indicata quest'anno tra le favorite. Mentre il «Cencio» dell'anno scorso, dipinto da Silvia Fergosti , fu vinto proprio dalla «sua» contrada Querciola. Cabale bonarie, ma che all'approssimarsi della vigilia, fanno discutere i contradaioli quanto le grandi manovre segrete tra i fantini.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Mercoledì 27 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio, domenica i fantini si contenderanno il cencio nell'ex Buca d'Andrea

Conto alla rovescia per il Palio

Giovane contradaiolo vince 10 milioni giocando al lotto i numeri della gara

Il fortunato ha realizzato una quaterna, il suo nome è rimasto sconosciuto

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - A qualcuno piace in modo particolare il «Cencio» del Palio dipinto quest'anno da Igor Cinelli : lo ha interpretato con la Cabala e ha giocato i numeri al lotto. Puntando 10 mila lire (€.5,16 - n.d.s.) ha vinto quasi 10 milioni di lire, per l'esattezza 9 milioni e 245 mila lire (€.4.774,64 - n.d.s.). «È un giovane contradaiolo - dice Bruno Lotti, della ricevitoria in corso Matteotti - È venuto alcuni giorni fa nel pomeriggio e ha chiesto che gli consultassi il "Dizionario dei sogni", cercando la voce Palio».

La sera stessa in piazza Montanelli veniva presentato il cencio dell'edizione 1998. Continua il gestore: «Non sapevo se esistesse il riferimento al Palio. Invece nel libro c'è e ha il numero 12. Al che il giovane ha aggiunto che portava bene, perchè 12 sono anche le contrade di Fucecchio in gara. Però insisteva sul cencio e, in previsione dell'ora notturna di presentazione, ha aggiunto il 17, numero che nella carta del Tarocchi indica le stelle, quindi il 21 che è il favorevole compimento di un'impresa. Invece l'ultimo numero, l'86, è la pittura moderna. I quattro numeri sono usciti il sabato sulla ruota di Torino».
Ovviamente del fortunato non si conosce nè il nome, nè la Contrada di appartenenza. La matrice è esposta nella ricevitoria, tra tanti curiosi commenti. Indubbiamente starebbe meglio nella vicina sede del Palio, in largo Trieste, dove è esposto il cencio che domenica le contrade si contenderanno. Ad accrescere la febbre del gioco contribuisce anche il concorso Totip: la scheda raffigura sul retro - come illustrazione - l'annuncio del Palio di Fucecchio, gli stemmi a colori delle 12 contrade, i marchi del Comitato, dei Fratres e dell'amministrazione comunale. Anche per chi non vince, resterà la matrice come ricordo. Quanto ai fantini in lizza nella ex Buca D'Andrea gli schieramenti - escluso i purosangue, su cui vige il top secret - sono al completo: Donatini (Borgonovo), Bufera (Botteghe), Bigazzi (Cappiano), Moretti (Ferruzza), Massimino (Massarella), Bandini (Porta Bernarda), Pes (Porta Raimonda), Minisini (Querciola), Falchi (Samo), Petrazzi (San Pierino), Pinna (Sant'Andrea), Serra (Torre). Infine una dichiarazione di Edo Cioni, capitano di Botteghe: «Mi scuso apertamente per la mancata presenza delle insegne giallo-viola sia all'anteprima del Palio, venerdì 15 in piazza Montanelli, sia alla cena storica delle contrade sabato. La nostra assenza non è dovuta a polemiche ma soltanto a uno spiacevole disguido interno che non era mai accaduto prima».

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Mercoledì 27 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Nell'antivigilia della corsa fanno discutere alcune ‘Quote’

‘Totopalio’, due contrade favorite

Massarella e Raimonda in vantaggio, arretra la Ferruzza e avanza la Bernarda. C'è da crederci?

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Ed eccoci all'antivigilia del gran giorno con l'immancabile Totopalio e la schedina delle quotazioni che ribaltano alcune previsioni precedenti e, danno alla pari, come favorite, Massarella e la Raimonda seguite, nella graduatoria, dalla Bernarda. La Ferruzza - finora indicata come possibile vincitrice - passerebbe addirittura in posizione arretrata, preceduta da Botteghe con Samo, Torre e Querciola stranamente fra le ultime e con San Pierino e Borgonovo, date per improbabili al traguardo.
Il Totopalio fa sorridere ovviamente qualche contrada e fa arrabbiare a buon diritto chi è quotato meno. Sia perchè in altre occasioni le schedine, che, appaiono misteriosamente ogni anno a ridosso della data della corsa, non sono state attendibili visti i risultati; ma anche perchè, non senza malizia, c'è chi pensa che possano in qualche modo rappresentare una provocazione creata a bella posta per far gazzarra e innervosire chi invece avrebbe buone chances per il traguardo. Vero oppure falso? Va detto semmai che il Totopalio - che però a volte l'ha anche azzeccata - movimenta almeno l'ambiente nelle ore che precedono il gran giorno altrimenti rese fiacche da una calma apparente. Quali siano le ragioni di quest'ultima è difficile dirlo. Forse la nuova gestione di Maurizio Salvadori e Andrea Billi, di nomina comunale, ha garantito sicurezza in quanto effettuata con professionalità ed un pizzico di spirito burocratico, ma d'altra parte proprio questa stabilità potrebbe aver soffocato il colore, l'imprevisto. Non compaiono più i volantini spesso ferocemente ironici con i quali le contrade, prendevano in giro fantini e cavalli altrui e il Palio a tutto fuoco si sta trasformando nel Palio delle regole in segno, magari, di crescita ma a spese del folklore. S'è detto anche del percorso del corteo storico che nessuno ha contestato, anche se non tutti condividono talune scelte, ma a questo proposito va chiarito che dall'anno prossimo il tragitto potrebbe cambiare per regolamento e che le polemiche potrebbro nascere quindi nel '99 prossimo venturo. Le strutture d'accoglienza? Le stesse di sempre, cioè quasi nessuna, anche se a breve per il Giubileo Fucecchio dovrebbe organizzarsi anche in tal senso e il Palio potrebbe averne forti vantaggi. Insomma: un palio di transizione, quello del '98? C'è chi sostiene anche questo per quanto l'ultima parola non sia stata ancora detta e ogni riserva potrà essere sciolta, a riguardo, solo a sera del 31 maggio.


TOTOPALIO '98

Valutazione
Contrada
Porta Raimonda 3
Massarella 3
Porta Bernarda 4
Botteghe 5
Ferruzza 6
Sant'Andrea 8
San Pierino 10
Borgonovo 13
Cappiano 18
Samo 20
Torre 25
Querciola 30
IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Ed è bello far storia ricordando come nacque la manifestazione

Ormai sono le ore della vigilia

La vetrina del Comitato delle Contrade troneggiano il «Cencio» e le altre coppe di rappresentanza

Il racconto di Cardini. I componenti dell'Associazione Palio delle Contrade di cui è presidente Maurizio Salvadori



FUCECCHIO - La vetrina presso la sede del Comitato delle Contrade, in Largo Trieste, è già intonata al Pa1io: troneggia il «Cencio» 1998, insieme alle Coppe di rappresentanza che verranno assegnate durante la festa di chiusura che organizzerà la contrada vincente. Ma, alla 18.a edizione, chi ricorda come il Palio è nato? «Nel 1980 viene presentata da alcuni passionisti un'idea strana per tanti versi, ma fortunatamente recepita dall'organo direttivo dei Fratres: la corsa dei pony con calesse» racconta il presidente dei Donatori di Sangue, Luigi Cardini.
E continua: «Si svolse sul Viale Carducci, vicino a Piazza XX Settembre dove era allestita la «2.a sagra della zuppa di pane», festa che doveva essere la fase portante della propaganda e della donazione per raccogliere nuove adesioni, unitamente alla gimkana automobilistica. Quest'ultima non andrà avanti, poichè dopo la disputa della terza edizione, nel 1980 appunto, sarà sostituita da una manifestazione che rivoluzionerà l'intera cittadina». Il testo integrale del ricordo di Cardini è nel volume «I Fratres per la vita», che così continua: «La corsa se l'aggiudica un pony a nome Occhio bello. Tanto divertimento, spettatori qualche centinaio, ma questo avvenimento nuovo e strano tiene banco per diverse settimane in ogni ambiente: se ne parla, e si parla ovvamente dei Donatori di sangue». Prosegue Cardini: «L'anno successivo nasce il Palio delle Contrade di Fucecchio, attraverso il coinvolgimento di persone esterne. L'idea dell'anno precedente assume contorni precisi con due fasi: la sfilata del mattino, la corsa con cavalli a sella nel pomeriggio».
La sfilata, messa in piedi alla buona, assumerà negli anni un'identità storica, con oltre mille figuranti in preziosi vestiti d'epoca medioevale.
La corsa sarà invece il mezzo di contesa tra le contrade, e la vincitrice avrà in premio il palio dipinto da un artista locale con libera espressione interpretativa della donazione del sangue. «È il risveglio culturale e sociale di Fucecchio - soggiunge Cardini - perchè l'avvocato Adriano Lotti disegnò l'araldica e i confini delle Contrade, che allora erana 16 (successivamente diventeranno 14, ora 12).
Il primo Palio fu il 31 maggio 1981, secondo il regolamento messo a punto da Francesco Ghimenti, Luigi Cardini, Bruno Tognetti, Pietro Gabbanini e Luciano Innocenti. Gli appassionati di ippica Mario Brotini, Franco Cei, Ciolino Cioli, Edo Cioni, Romanello Manzi e Roberto Venzi organizzano amatorialmente la corsa dei cavalli, si sceglie come luogo di gara, dopo aver scartato PIazza XX Settembre, l'ex cava d'argilla degli eredi D'Andrea, che ne concessero l'uso gratuitamente.
Ora - conclude - è diventata di proprietà comunale». L'attuale Associazione Palio delle Contrade di Fucecchio è così composta. Presidente Maurizio Salvadori, vice e cassiere Romano Ghimenti. Segretario Mario Di Maria. Consiglieri Palmiro Finamori, Fabio Paterni, Marino Ceccarini, Riccardo Leo, Franco Talini, Giovanni Pellegrini.
Componenti Contrade:
Giuseppe Bertoncini, Maurizio Guerrieri, Bruno Giannelli, Davld Priori, Damasco Gozzi, Franco Masoni, Claudio Nieri, Paolo Cardini, Massimiliano Mori.
Componenti Fratres:
Lido Beconcini, Carlo Bottero, Angelo Crepaldi, Sabrina Crepaldi, Lando Landi, Lorenzo Lambruschini, Agostino Santoni, Piero Carli, Furio Balsotti.
Amministrazione Comunale:
Erica Battaglia, Romina Guglielmi, Andrea Billi.
Collegio Probiviri:
Ferdinando Biondi, Luigi Cardini, Laura Fattori.
Sindaci revisori:
Stefano Bonamici, Lelio Marchetti, Tiziana Tacchi.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 29 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Ma quando è il pronostico a tenere banco

Ma è sempre Pes il n° 1? O Bastiano finalmente sfaterà l'avverso destino?



FUCECCHIO - Quale dei tre... pronostici, domenica al 18° palio delle Contrade: è sempre Pes il numero uno, che vince (per Querciola, Porta Raimonda) o come l'anno scorso fa vincere? Ma un esperto come Bastiano, che a Fucecchio per «maledizione» non ha mai vinto (gli si azzoppò il cavallo, quando già aveva alzato il frustino in segno di successo) sfaterà prima o poi il destino avverso, magari con la monta del fido Bigazzi a Cappiano? E un preparatore come Lazzaro, dopo il predominio in passato nella Buca D'Andrea (Porta Bernarda), quest'anno a Sant'Andrea ritroverà lo smalto migliore? Non sono quesiti facili, da dirimere. «Una volta, tra i due litiganti, fu Botteghe a sorridere - rievoca Edo Cioni, capitano gialloviola - se quest'anno poi sono tre, o anche di più, i favoriti non cambia molto. Il ruolo di guastafeste sta per noi e lo interpreta Colagè detto Bufera». Sempre nel novero delle favorite, va indicata Ferruzza che è ormai la «nonna» del Palio, avendo vinto la prima edizione. Ma era il 1981, e da allora ne è passato di tempo; addirittura ora la disfida ha un altro spessore: fantini del palio di Siena, cavalli purosangue, tifo alle stelle. Molte chances anche per Massarella, la frazione che non ha mai vinto ma che l'anno scorso - senza l'infortunio al cavallo al secondo giro - avrebbe portato Massimino in testa. Ovvio che i rosa-azzurri ci riprovino, tantopiù che ricorre il millenario della Pieve. E certi abbinamenti cabalistici tra sacro e profano funzionano: quando fu il Millenario del Monastero di San Salvadore, sul Poggio Salamartano, vinse Sant Andrea (Oh! Ma quanto siamo duri! Il Palio del Millenario l'ha vinto il Borgo nel 1986!!! - n.d.s.).
Non è finita qui: Borgonovo rilancia Donatini detto «Incisivo», un fantino che arrivò a Fucecchio sconosciuto (o quasi) da Asti nel 1995, e vincendo a Fucecchio è finito a correre il Palio di Siena per la contrada del Drago. Anche Porta Bernarda, che ha sempre avuto un ruolo di spicco - portò a Fucecchio Aceto, nel 1988 quando ancora era il re di Siena, e con lui vinse nel 1989 - ha delle carte segrete da giocare. Pur se resta un mistero perchè l'anno scorso abbia «sceso» una monta vincente come Cianchino. Il cavallo, si vide poi in gara, non «girava»; ma perchè questa frattura persistente, insanabile? È indubbio che chi scioglierà gli interrogativi avrà il nome del vincitore del palio numero 18. Per il quale, non dimentichiamolo, sono in lizza anche Torre, che due anni fa fu la rivelazione, San Pierino e Samo. Ma ecco l'organigramma dei dodici fantini annunciati (sui purosangue invece vige il top secret) alle prese con il mossiere Giancarlo Matteucci: Donatini (Borgonovo), Bufera (Botteghe), Bigazzi (Cappiano), Moretti (Ferruzza), Massimino (Massarella), Bandini (Porta Bernarda), Pes (Porta Raimonda), Minisini (Querciola), Falchi (Samo), Petrazzi (San Pierino), Pinna (Sant'Andrea), Serra (Torre).

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Sabato 30 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Per stilare pronostici sarà importante il valore dei cavalli

In pista tanti campioni a 4 zampe

Conteranno poi variabili particolari come sorteggi per la batteria e la partenza o ancora il clima

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Alla vigilia del Palio '98 nuove voci accreditano una presenza di cavalli doc in pista per varie contrade, «campioni» che potrebbero ribaltare ogni previsione a tavolino puntando magari sui fantini che, si dice siano importanti, ma chiaramente non sono tutto.
Dunque, la corsa nell'ex buca D'Andrea potrebbe riservare ancora delle sorprese e i giochi sono tutti da fare. «Saranno i sorteggi delle batterie a decidere chi verrà favorito - spiega un esperto - perchè può essere che per un puro colpo di fortuna le contrade più celebrate si trovino a correre insieme alla prima oppure alla seconda col risultato che tre di queste, com'è nel regolamento, vengano escluse dalla finale e che magari allo spareggio finale arrivino anche tre rioni altrimenti dati per spacciati. Così, al traguardo al terzo giro di pista potrebbe anche arrivare chi viene considerato oggi meno favorito». Un calcolo da fare - anche questo - così come va preso in esame lo stato, al momento della corsa, del fondo-pista che se bagnato può facilitare quei cavalli più adatti al terreno pesante e penalizzare quelli che invece sono decisamente portati a dare il meglio su un fondo leggero.
«Si fa male ad azzardare un pronostico - spiega l'esperto - perchè le variabili sono parecchie. Al canapo poi ci sarà immancabilmente chi proverà le astuzie di sempre cercando di sfinire i più nervosi grazie alle false partenze. E poi ci possono essere persino accordi fra fantini per chiudere il passo ad altri e per far prendere delle lunghezze a chi altrimenti resterebbe indietro.
Chi può negarlo?». Il clima di domani giocherà a favore o contro la sicurezza poi, perchè un fondo eventualmente sdrucciolevole potrà far incidentare qualche cavallo. Gli incidenti finora non sono stati molti, ma il problema potrebbe porsi concretamente se l'ex buca D'Andrea non ce la facesse entro poche ore ad asciugare.
Il Palio comunque verrà disputato domani - assicurano gli organizzatori - che pioviggini o no. E il disagio delle contrade «piccole» in caso di sconfitta? Non ci sono contrade piccole in realtà perchè la cultura del Palio va oltre le vittorie, e poi perchè con tre palii vinti dalla Querciola, due da Botteghe e una da Cappiano, che sono «periferiche» rispetto a Fucecchio-capoluogo, chi può sostenere che al traguardo arrivano sempre le presunte «grandi»? L'importante resta però «esserci» e farsi onore. Anche una sconfitta può essere gratificante se presa con dignità ed avendo dato il meglio in ogni caso. Confrontarsi senza mai arrendersi, insomma. Comunque vada.

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Sabato 30 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

E vanno in onda i riti propiziatori: per sè e contro le avversarie

Contrade, è la notte più lunga

Si cena, si veglia, si fa festa e stasera tutti sognano, tutti si preparano a celebrare un trionfo

Ma ci sono anche spettacoli in piazza e persino prove della sfilata

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - È la notte più lunga, quella che precede il Palio. In ogni contrada si cena, si veglia, si fa festa. Domani sera una sola strombazzerà fino a tardi, portando in trionfo in fantino; ma stasera è un momento d'emozione per tutti. Alcune contrade fanno spettacolo all'aperto (tempo permettendo): nel pomenggio benedicendo le insegne colorate e sfilando in Centro, altre come Sant'Andrea, anticipando la sfilata dell'indomani, che è un modo di perfezionarla, in piazza Vittorio Veneto. Poi la notte, si passa ai riti propiziatori per sè e malauguranti per l'avversaria. Pochi sanno che se non riescono, possono ritorcersi contro l'artefice. Peraltro il Palio si vince, ma è già una consolazione che non vinca la contrada nemica. Ci sono nemiche storiche, come Porta Raimonda e Porta Bernarda, Botteghe e Borgonovo; e altre che invece di volta in volta fanno e disfano alleanze e intrighi, strategie e sotterfugi.
È il bello del Palio, altrimenti la corsa si ridurebbe a una corsa come all'ippodromo. Semmai sarebbe meglio se certi «giochi» - come avviene a Siena - li conducessero le Contrade, per la soddisfazione di sbeffeggiare gli sconfitti. Invece a Fucecchio, negli ultimi anni, i giochi li stanno conducendo gli esperti senesi, sulla testa dei dirigenti di contrada, tanto che più d'uno si domanda, passata la festa però, se vale la pena di tirar fuori tanti soldi... e basta; chè altro ruolo non c'è.
Una riflessione arriva da Romanello Manzi, un palio vinto alla testa di Cappiano, fondatore della manifestazione: «I Palii sono fatti di accordi, di promesse fatte tra persone che gravitano attorno a questo tipo di corse, cioè proprietari di cavalli (magari scarti di pista), e persone che montano a pelo (raramente sono fantini regolari) che arrotondano il magro stipendio). I fantini rischiano la vita in corsa, ma anche di essere malmenati se non riescono ad ottenere i risultati voluti. Chi è così ingenuo da non pensare che in un modo o nell'altro possano mettersi d'accordo tra loro, dopo che quei fantini li abbiamo voluti noi?». Manzi fa anche un'altra osservazione: «Sarà, in generale e salvo casi particolari, sempre una lotta tra le contrade più forti. E non solo tra i più forti finanziariamente, ma tra i più furbi che riescono anche con pochi soldi a stare tra le grandi. Ma questo è riservato solo ai veri intenditori di palii, a coloro che vivono tra i cavalli tutto l'anno, e non come una pedina che non conta, ma come una persona seria e di provata amicizia. Quindi sa aspettare le occasioni favorevoli, non per caso ma con buone monte e cavalli preparati.
Insomma Gino Colibazzi ha vinto due volte, nel 1994 e dopo aver ceduto nientemeno che il Pes ad un'altra contrada, anche nel 1997. Per altri, invece, ci vorranno tanti soldi per vincere; ma tanti che non basteranno mai. E allora il palio rischia di perdere alcune contrade, che si stancano a lavorare sempre e non vincere mai. Perchè il bello del Palio è vincere». Infine Romanello conclude: «A Fucecchio il Palio è molto giovane, 18 edizioni, eppure è arrivato alle spalle di Siena. Tuttavia non è consentito nessun tipo di paragone, perchè in Piazza del Campo il Palio è tradizione, è cultura. A Fucecchio lo diventerà, soprattuto se terremo presente anche la sfilata in costume. E non solo per i vestiti faraonici o teatrali di Nobildonne e Signori, ma per personaggi delle nostre umili origini: contadini, poveri, artigiani.
A Fucecchio non c'erano solo benestanti nel Medioevo, ma gente che s'ingegnava per rendere meno dura la propria vita quotidiana. E sono ruoli che devono essere reinterpretati dagli attuali personaggi caratteristici di contrada, per essere veri e credibili».

IL TIRRENO - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Sabato 30 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Cinquanta anni, di Buti, è una vecchia conoscenza della manifestazione

Mossiere: la scelta che piace ha nome Giancarlo Matteucci



FUCECCHIO - Anche nel XVIII Palio, come già l'anno scorso, sarà Giancarlo Matteucci, cinquantenne di Buti, il mossiere del Palio delle Contrade che si disputa Domenica prossima. Una buona scelta, quella annunciata pochi giorni fa dal presidente del consiglio d'amministrazione, Maurizio Salvadori, alle contrade riunite in assemblea. La decisione è stata presa dal Sindaco Talini Florio, cui compete, e ratificata da Andrea Billi.
Matteucci non è nuovo al via dei fantini, della buca d'Andrea, e a Fucecchio si è sempre comportato con competenza. Anche se non è facile il ruolo dell'arbitro, con gli smaliziati fantini del Palio di Siena che montano a pelo meglio degli indiani ma quando vogliono fanno finta di non riuscire a tenere in pugno il purosangue. Come di consueto, Matteucci si avvale di uno staff che - quando la mossa è valida - controlla in vari punti del percorso che non avvengano scorrettezze tra i fantini; a termine di regolamento del Consiglio di Amministrazione del Palio (cioè esponenti dell'Amministrazione Comunale, delle Contrade e dei Donatori di Sangue Fratres).
In una sola circostanza, anni fa, l'ordine di arrivo fu rivoluzionato proprio dalle scorrettezze: aveva tagliato per primo il traguardo Borgonovo, ma a causa di irregolarità il Palio venne assegnato alla seconda. Da allora la rivalità tra le due vivaci (e vincenti) contrade fa scentille. Ora tuttavia c'è una maggiore conoscenza del regolamento, e - si auspica - anche una migliore sportività in gara. Tanto più che i fantini sono birbanti, ma tra loro tutti amici. E cos'ì deve essere, al di fuori del Palio, per i contradaioli fucecchiesi.

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 31 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Tutto il programma della Domenica più attesa dell'anno

E che sia il più bel Palio di sempre

Al mattino la Querciola aprirà il corteo con mille figuranti e nel pomeriggio batterie e finale

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Palio: ed eccoci al gran giorno per il quale contrade,comitato organizzatore ed istituzioni sono stati impegniato tutto l'anno. Dopo la presentazione dei fantini nella cerimonia presieduta da sindaco ieri mattina in piazza Amendola, la benedizione dei campioni delle migliori scuderie e i ritocchi ai costumi alle scenografie e a tutto il resto, alle 9,30 di stamani il «corteggio» aperto dalla Querciola, vincitrice dell' edizione '97, partirà da piazza Moro per poi proseguire in via Gramsci, via Roma, via Cairoli, voltando verso piazza Montanelli, verso corso Matteotti e per risalire, quindi, da via La Marmora in piazza Vittorio Veneto. Da qui i circa 1.000 figuranti in costume con i cani, cavalli, gli sbandieratori ed i musici passeranno, a lato, verso piazza Garibaldi dove si staccheranno i rappresentanti di ogni contrada che, tagliando dal Poggio Salamartano, prenderanno posto davanti alla Collegiata per la «fantasia» che concluderà la sfilata, secondo un rituale ormai consolidato. L'ordine con cui le contrade seguiranno la Querciola sarà: Massarella, Porta Bernarda, Sant'Andrea, Borgonovo, Cappiano, Torre, Ferruzza, San Pierino, Botteghe, Raimonda e Samo. E nell'intento di consentire alla gente di comprendere tutti i «quadri» del teatro itinerante rappresentato nelle varie fasi del corteo, il comitato presieduto da Maurizio Salvadori e Andrea Billi, ha fatto stampare migliaia di depliants e di piccole «guide» che illustrano in dettaglio i temi scelti dalle diverse contrade e che in alcuni casi sono gli stessi dell'anno passato o presentano poche varianti. Alle l5 o poco dopo in pista il sorteggio delle batterie: due di sei contrade ognuna, delle quali poi solo le prime tre al traguardo entreranno in finale. Quest'ultima, con uno stacco di un'ora rispetto alle qualificazioni, dovrebbe essere corsa alle 17, ma l'orario fino ad oggi non è mai stato rispettato e lo spareggio è stato spesso dibattuto oltre le 18,30 o le 19, «Colpa» spesso delle false partenze, di quei giochi cioè fatti al canape per sfiancare o innervosire i più sensibili fra i cavalli e i fantini avversari. Un'abitudine che tuttavia prolunga eccessivamente la manifestazione che per questo rischia di essere disertata, fino a metà almeno del pomeriggio, da chi non se la sente di stare troppo in piedi nella calca dell'ex buca D'Andrea. Speriamo che questa volta Giancarlo Matteucci, mossiere, non sia troppo indulgente e non accetti astuzie dando il via con risolutezza. Ne guadagnerà lo spettacolo, e con esso il Palio.

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 31 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Pronostici

Servizio di
Dott.Panzani Giulio

FUCECCHIO - Ma il Palio se lo disputano davvero in pochi, dati alla mano, escludendo le contrade più piccole? L'albo d'oro di questi 18 anni ha in effetti un certo numero di nomi ricorrenti: in testa Borgonovo e i 4 palii vinti, poi la Querciola con 3, Botteghe, Porta Bernarda, Porta Raimorda e Sant'Andrea alla pari con 2 e infine Cappiano e Ferruzza con 1 traguardo solo - ma pur sempre una vittoria - all'attivo e con una gran voglia di riprovarci. Ferruzza in particolare freme, specie dopo aver visto sfuggire il bis in pista in diverse occasioni, vuoi per sfortuna che, si disse, per colpa del mossiere. Tre i giri di pista sia nelle due batterie di qualificazione che in finale con un terreno che sarà più duro, questa volta, a causa della pioggia della settimana. Quotatissime per il traguardo Massarella e Raimonda, ma a Siena qualcuno che se ne intende avrebbe parlato della Bernarda, a parte i pronostici del «mago Guglielmo». Alla contrada rossonera fa da sponsor Andrea De Gortes - il mitico Aceto - mentre il cavallo, si dice, sarebbe davvero di gran classe. Insomma: tante voci, ma nessun dato scontato, al di là dei soliti pronostici dovuti. E il clima, intanto, si surriscalda fra bandiere, festoni e tifoserie.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 31 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Un articolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, Maurizio Salvadori

Verso un Palio Interregionale

Un organizzazione perfetta: le cariche e tutti i componenti dell'«Associazione Palio delle Contrade di Fucecchio»

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Parlare di Palio a Fucecchio non è facile, poichè questo avvenimento merita una considerazione sotto un duplice aspetto. Infatti, questa manifestazione che ha la sua fase culminante nell'ultima domenica di maggio, presenta un volto agonistico, di competizione, che comunque si esalta con la corsa nella Buca D'Andrea, ed ha un volto promozionale, associativo, di grande aggregazione. Per quanto riguarda il primo aspetto, la competizione con i migliori fantini ed i più veloci purosangue merita un plauso per come accumuna, almeno il giorno del Palio, una miriade di tifosi suscitando delle profonde emozioni.
Il secondo aspetto rappresenta una fase importantissima per il Comune di Fucecchio, perchè è grazie ad una corretta aggregazione fra le contrade che si potrà fare del Palio di Fucecchio una manifestazione interregionale. L'importanza della sprovincializzazione del Palio è, un'esigenza quasi d'obbligo, e si potrà ottenere solo con la volontà unanime di tutti coloro che operano all'interno della manifestazione, compreso ovviamente le Contrade e anche i Fratres.
Siamo giunti alla diciottesima edizione, ed ho l'onore di presiedere l'Organo che gestisce l'iniziativa. Pur trattandosi del mio primo incarico, mi sono subito calato nell'atmosfera che avvolge una così importante manifestazione per tutta Fucecchio. Ho ritenuto, con l'aiuto di tutti i miei collaboratori, che il Palio a Fucecchio potesse decollare sotto l'aspetto pubblicitario. L'accordo stilato con la Direzione regionale della Sisal Totip ha permesso che Fucecchio potesse essere conosciuta anche in altre regioni d'Italia, attraverso la sua maggiore manifestazione folkloristica. Sicuramente questo deve avere un seguito negli anni successivi per poter spaziare anche in località e regioni finora inaccessibili, non per mancanza di volontà ai ma per assenza di strumenti adeguati. La promozione turistica e il punto d'arrivo del mio lavoro che continuerò certamente senza sosta, affinchè il Palio di Fucecchio possa percorrere quel canali promozioanli tesi a sprovincializzare la manifestazione e a Città di Fucecchio.
È solo in questa mamera che il Palio a Fucecchio sarà ancora più «grande»

dott. Maurizio Salvadori (Presidente del Consiglio di Amministrazione)



L'Associazione Palio delle Contrade di Fucecchio e così composta:
Presidente: Maurizio Salvadori.
Vice e Cassiere; Romano Chimenti.
Segretario: Mario Di Maria.
Consiglieri: Palmiro Finamori, Fabio Paterni, Marino Ceccarini, Riccardo Leo, Franco Talini, Giovanni Pellegrini,
Componenti Contrade:
Giueppe Bertoncini (Porta Bernarda), Maurizio Guerrieri (Sant'Andrea), Bruno Giannelli (Botteghe), David Priori, (Torre) , Damasco Gozzi (San Pierino), Franco Masoni Claudio Nieri (Borgonovo), Paolo Cardini (Massarella), Massimiliano Mori.
Componenti Fratres: Lido Beconcini, Carlo Bottero, Angelo Crepaldi, Sabrina Crepaldi, Lando Landi, Lorenzo Lambruschini, Agostino Santoni, Piero Carli, Furio Balsotti.
Amministrazione Comunale:
Erica Battaglia, Romina Guglielmi, Andrea Billi.
Collegio Probiviri:
Ferdinando Biondi, Luigi Cardini, Laura Fattori.
Sindaci Revisori: Stefano Bonamici, Lelio Marchetti , Tiziana Tacchi.
Informazioni dell'ultim'ora: Tel. 0571-20182, 336 670454, fax 0571-260396.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 31 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Famigle e fazioni a Fucecchio nel Medievo

«Quelli della Volta»

Il 5 Giugno alle 18 sarà presentato un libro del prof.Alberto Malvolti

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - La «dynasty» della Volta. Il palazzo più antico in assoluto, nel centro storico, è quello appartenuto ai della Volta, Ora è conosciuto poichè a salvarlo dalla rovina è stato il lavoro volontario e appassionato dei contradaioli di Sant'Andrea. Oggi è sede anche della prestigiosa Fondazione Montanelli. Ma chi erano i della Volta? Poichè il Palio è anche cultura, riscoperta delle proprie radici, di storiche «vicende vissute» quando Fucecchio nel medioevo era un castello fiorentino, è appena stato pubblicato un libro che verra presentato venerdì 5 giugno, alle ore 18, in Palazzo della Volta. S'intitola «Quelli della Volta, famiglie e fazioni a Fucecchio nel Medioevo», è edito dal Comune e dalle Edizioni dell'Erba, costa 30 mila lire (€. 15,49 - n.d.s.). L'autore è il prof. Alberto Malvolti, 52 anni, insegnante e storico. «L'argomento del libro? Se il nucleo principale dell'opera anticipa il prof.Malvolti è rappresentato dalla ricostruzione delle lotte tra fazioni e consorterie familiari nel castello di Fucecchio durante i secoli XIII e XIV, la ricerca si allarga a numerosi altri temi classici della storiografia medioevale: i conflitti tra magnati e popolani, la nobiltà e la cavalleria nel medioevo; la «democrazia» comunale, la conquista del contado da parte di Firenze». Inoltre l'autore - nelle 250 e più pagine che si leggono come un romanzo - muovendo dall'analisi delle strutture delle famiglie che componevano i principali clan locali contrapposti - quelli dei della Volta e dei Simonetti - risale fino ai secoli XI e XII, per ricercare le origini e le dinamiche sociali ed economiche dei singoli lignaggi.
L'analisi approda così alla cerchia dei cavalieri e dei collaboratori che avevano seguito da vicino i conti Cadolingi, la potente casata che aveva dominato a Fucecchio e in varie altre aree della Toscana fino al MCXIII (1113). Tra le famiglie della Volta si sofferma poi, in particorare, sul lignaggio che dal Trecento prese il cognome di Montanelli, le cui vicende, spesso avventurose, sono seguite fino nell'età moderna. Da questa discendenza infatti - ricostruisce Malvolti - nel secolo scorso nacque Giuseppe Montanelli, patriota ed esponente del triumvirato toscano nel MDCCCXLVIII (1848),la cui statua domina la piazza principale del paese, e dallo stesso ceppo discede Indro Montanelli, il più noto giornalista e scrittore contemporaneo.
«Storia,cronaca e memoria - conclude Malvolti - si intrecciano così in un lungo arco cronologico: intorno al Mille, sull'Arno c'era un porto fluviale, un guado e poi un ponte, il ponte detto di Bonfiglio, l'unico allora esistente tra Pisa e Firenze, per mezzo del quale la via Francigena su perava l'Arno».
La prefazione al volume è del sindaco, Florio Talini, mentre la presentazione è del prof. Giovanni Cherubini dell'Università di Firenze, che interverrà venerdì 5 giugno alla presentazione del libro (ingresso libero) in Palazzo della Volta.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Domenica 31 Maggio 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Un corteggio figlio della cultura

L'ordine di sfilata e i temi trattati dalle dodici Contrade

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Si sveglia presto, Fucecchio stamani chè il giorno del Palio delle Contrade. Alle ore 9,30 in punto, da Piazza Aldo Moro, parte il corteggio storico che attraversa il centro cittadino. Ingresso libero al pubblico, in qualsiasi punto del percorso. Ecco i temi delle contrade, in ordine di sfilata. Inizia Querciola (che ha vinto il Palio 1997), mentre le altre sono state sorteggiate.
Ouerciola: La bonifica del Padule di Fucecchio, tra la seconda metà del 1400 e la prima metà del 1500.
Massarella: Il millenario della Pieve 998-1998.
Porta Bernarda: I Simonetti, famiglia fondatrice della nobile contrada.
Sant'Andrea: La nobile famiglia Della Volta nella prima metà de1'300.
Borgonovo: La comunità di Fucecchio accoglie il duca Carlo di Calabria nel 1323.
Cappiano: Il duca Alessandro de' Medici a Cappiano nel 1530.
Torre: La peste del 1348, la ripresa ne1'400, il Rinascimento del'500, l'arte del costume barocco nel 1600.
Ferruzza: Il granduca Francesco de' Medici a Fucecchio, il 7 maggio 1574.
San Pierino: Malpigli Ciccioni, la nobile famiglia sanminiatese.
Botteghe: La vita di Cosimo de' Medici granduca di Toscana nel Cinquecento.
Porta Raimonda: Ars aedificandi, mastri della pietra, del legno e di cazzuola.
Samo: Nino Visconti, capitano della Taglia Guelfa di Toscana, nel 1293.
In conclusione c'è il Capitano del Popolo (che prenderà in consegna il «Cencio» - quest'anno dipinto da Igor Cinelli dopo la benedizione sulla scalinata della Collegiata a mezzogiorno circa, mentre il pubblico assisterà da Piazza Vittorio Veneto.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 01 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio: al secondo posto arriva Porta Raimonda e al Terzo San Pierino

PALIO, IL TRIONFO DI MASSARELLA

È la prima vittoria in 18 anni e cade nel millenario della pieve

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - «Massarella è piccola ma forte», ha detto alla fine il capitano rosa-azzurro David Giuggiolini, mentre il fantino Massimino e il presidente Cardini venivano portati in trionfo dai contradaioli che per la prima assaporavano la vittoria del Palio. Sono state tre belle corse. Poche gocce di pioggia alle 15 hanno raffrescato l'aria. Più facile la prima batteria e il mossiere Matteucci ha dato subito valida la partenza: Boris Pinna che non forzava Prinz Formidable (Sant' Andrea), Claudio Bandini su Pierino (Porta Bernarda) e il sorprendente Francesco Petrazzi su Happy King (San Pierino).
Eliminate Cappiano (Bigazzi su Just Millie), Botteghe (Bufera su Damien Thule) e Samo (Falchi su Claudine Saint Paul).
Quasi una finalina la seconda batteria, che dopo alcune false partenze è stata vinta dal gran favorito Beppe Pes su Press Call (Porta Raimonda) staccando Massimino su Golden Lucky (Massarella), e Paolo Serra su St.Fayruz (Torre).
Eliminate le ambiziose Ferruzza (Gianluca Moretti su Filippope), Borgonovo (Massimo Donatini su Depage) e Querciola (Luca Minisi su Jahmont The Best).
Per cui in finale si sono ritrovare tre contrade di frazione (tra cui San Pierino, che mancava da 9 anni), e tre del centro. Dopo un paio di false partenze, il via.
Sant'Andrea ha preso di slancio la testa, alla prima curva superata da Porta Raimonda. Quindi è caduto il fantino di Porta Bernarda, poi quello di San Pierino. Intanto il Pes allungava e al secondo giro sembrava avviato all'ennesima vittoria nell'ex Cava D'Andrea quando - a forza di voltarsi - è stato rimontato da Massarella che mostrava una progressione incredibile. E mentre nelle batterie non c'erano mai state rimonte, in finale il sorpasso di Massimino su Porta Raimonda è risultato decisivo. Con gran scioltezza la contrada delle Cerbaie ha vinto, confermando la cabala della vittoria nell'anno del Millenario della Pieve e con il «cencio» dipinto dal massigiano Igor Cinelli . Al quarto posto Sant'Andrea, quindi Torre e Porta Bernarda con l'altro cavallo scosso.

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 01 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Il Corteo Storico

Servizio di
M.G.

FUCECCHIO - Come in un «gioco di ruolo», dal vivo, un migliaio di figuranti in costume medievale ha animato ieri mattina il corteggio storico delle 12 contrade del Palio di Fucecchio. Gente che ha nel «Dna» vicende passate e le reinterpreta trovando un preciso personaggio: popolare, nobile, ecclesiastico. Ma anche armati o appestati, a piedi e a cavallo. Giovani e anziani che provano per giorni, anzi per notti, e che si alzano presto la mattina per indossare costumi d'epoca, fatti a mano. Sempre uguale e sempre diversa, in questo 1998 la sfilata ha bandito quasi del tutto le figure religiose: ad eccezione della vincitrice Massarella, che festeggia il millenario della Pieve. Protagonisti indiscussi i bambini: ora giocherelloni e divertenti come quelli di Cappiano e Botteghe, ora piccoli nobili pronti a sfoggiare gioielli e sorrisi come in San Pierino e Querciola (che, campione in carica, ha aperto alla grande con la bonifica del Padule); ora sbandieratori e abili tamburini come per Ferruzza e Borgonovo. Un gran bel corteggio storico, unico nel suo genere tra i Palii, tanto che anche Siena lo invidia. Non c'è gara, non c'è giuria: sarebbe bene invece che i migliori figuranti venissero premiati. In questo 1998 hanno primeggiato nell'insieme - come succede da qualche anno a questa parte - Sant'Andrea, Borgonovo e Ferruzza. Molto scenografica la conclusione sul sagrato della Chiesa Collegiata dove era stato ricostruito il castello: qui l'arciprete don Idilio Lazzeri ha benedetto il «cencio» - dipinto in stile e colori futuristi da Igor Cinelli - alla presenza del sindaco Florio Talini e del presidente del Palio, Maurizio Salvadori. L'aveva ben custodito, dal momento della pre-apertura del Palio 1998 in notturna in piazza Montanelli, Andrea Billi. Dopo le formalità - alla presenza del popolo che assiepava la splendida piazza Vittorio Veneto - il cencio è stato consegnato al nuovo «capitano del popolo» che nella Buca D'Andrea l'ha messo in palio il pomeriggio per la corsa dei purosangue.

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 01 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Fucecchio: Le contrade "piccole" si prendono una grande rivincita e salgano alla ribalta

Massarella trionfa nel Palio dei colpi di scena

Massimo Coghe con Golden Lucky supera il mitico Pes su Press Call (Raimonda). Terzo San Pierino con il cavallo scosso

Servizio di
Panzani Giulio
Briganti Paolo

FUCECCHIO - Il Palio, finalmente, a una delle cosiddette «contrade piccole». Dopo anni e anni di monopolio o quasi dei rioni più forti di Fucecchio è toccato all'agguerita Massarel1a, che quest'anno celebrava, con gran pompa, il suo Millenario, di tagliare il traguardo per prima aggiudicandosi l'ambito cencio. Una finale combattutissima già alla partenza fra S.Andrea, Torre, Bernarda, Raimonda, San Pierino e appunto Massarella che ha visto staccarsi, in un primo momento, la nobile Sant'Andrea sulla quale però ha subito rimontato il fantino della Raimonda, il mitico Pes, a sua volta superato nella seconda metà della corsa da Massimo Coghe su Golden Luky, magnifico purosangue, che ha tenuto il passo staccando di varie lunghezze gli altri.
Ma Porta Raimonda, con Press Call, si è piazzato al secondo posto, dando una conferma della potenza della contrada e al terzo, pur su un Happy King «scosso», cioè dopo che il fantino Petrazzi, era disarcionato all'ultimo giro, è arrivato San Pierino. Una soddisfazione per la contrada d'oltrarno che da anni aspettava di andare almeno in finale e che dopo un'ottima qualificazione nella prima batteria si è aggiudicata un ruolo d'onore sicuramente più che meritato. Scosso anche il cavallo che avrebbe potuto avere maggior fortuna, Pierino, montato da Claudio Bandini della Bernarda che è caduto nello stesso punto nel quale è andato giù Petrazzi (ambedue senza farsi male e senza alcuna conseguenza) forse per essere stati ambedue stretti, in curva, da altri in gara. Per Paolo Cardini, presidente massigiano, la vittoria compensa le disavventure della frazione, privata della scuola e di altre istituzioni: «Dedico questo successo alla memoria di Cesare Oliva - ha detto - primo presidente della contrada, che oggi è qui con noi in spirito dopo aver atteso per tanto tempo questa grande gioia».
Un'edizione tranquilla, filata alla grande, con un servizio d'ordine ineccepibile comandato dal maresciallo Carmelo Spitaleri. Soddisfatto il sindaco, Florio Talini, e il presidente del Palio, Maurizio Salvadori a cui si è affiancato Andrea Billi: «Prepareremo, adesso, il Palio del Giubileo - ha detto il primo cittadino - potenziando le strutture e organizzandoci per farei conoscere in una dimensione possibilmente europea. Perchè no?».

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 02 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

La vittoria di una frazione ristabilisce l'equilibrio dopo anni di dominio del centro

Massarella, il Palio salda i conti col passato

Il «Cencio» era divenuto prerogativa di pochi. Anche San Pierino può far festa per un terzo posto insperato. Partenza «difficile»

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Un Palio questo del'98 che ha soddisfatto tutti, sicuramente, a iniziare dalle contrade fra le quali finalmente si è ritrovato l'equilibrio, sconfessando chi diceva che in fondo il «cencio» era ormai divenuto prerogativa di poche. E la corsa, caso raro per una manifestazione nella quale le polemiche sono state sempre vivacissime, non ha creato attriti, forse perchè la vittoria di una frazione era giusto che arrivasse. Nessuna contestazione per il mossiere, Giancarlo Matteucci, altra eccezione nella storia del Palio, nonostante la seconda batteria, data buona dopo quattro false partenze. La Ferruzza abbia avuto in parte sfortuna e in parte sia stata messa, sia pure involontariamente, in condizioni di inferiorità, in quanto il via è arrivato quando il fantino Moretti, su Filippope, era sconcertato e non ce l'ha fatta a rivelarsi al meglio come invece tutti si aspettavano. La Ferruzza ha mostrato comunque gran dignità, come nella sfilata del mattino, come pure Borgonovo che in definitiva continua ad essere il rione con più vittorie in pista: quattro, dal 1981.
Novità inoltre il terzo premio riconosciuto secondo la tradizione senese alla monta di San Pierino il cui cavallo Happy King, dopo aver disarcionato il giovanissimo Petrazzi, si è piazzato dopo Massarella e Porta Raimonda.
Troppe - dicevamo - le false partenze della seconda batteria, dopo che la prima non aveva dato problemi. Anche in finale l'allineamento è stato difficile e Matteucci al canapo ha dovuto sudare parecchio per richiamare chi probabilmente giocava sui tempi cercando di sfiancare gli altri. Poi le solite «chiusure» dei fantini sugli altri in curva per far si che chi si era lanciato frenasse e qualche mugugno per il metodo con cui propio fra fantini si «stringe» sugli avversari magari provocando disarcionamenti a rischio di farsi male com'è accaduto, per fortuna senza conseguenze, per Petrazzi e Claudio Bandini di Porta Bernarda. Quest'ultimo, su Pierino, era arrivato giusto secondo alla prima batteria confermando quei pronostici senesi che davano i rossoneri per i probabili vincitori. Ma poi - dicevamo - alla finale è andata, purtroppo per la Bernarda in un altro modo, anche se i bernardini come sempre hanno accettato il risultato senza prendersela troppo. Qualcuno ha detto che con Massarella e San Pierino celebrati in pista il Palio ha ritrovato quell'equilibrio che rischiava d'essere perduto. Che sia vero o no, è certa l'accettazione delle contrade per il verdetto. In fondo - come diceva Edo Cioni, patron delle Botteghe - a vincere è sempre Fucecchio perchè ogni contrada fa parte di questa cittadina che nel Palio ha creduto facendolo diventare secondo dopo quello di Siena anche se in certo qualmodo «dimenticato» dai media. Ma questo è secondo certuni, un segno dell'invidia di città dove si corrono altri palii, con più mezzi, e che non sono a pari con noi. Una prova dello spessore di questo Palio arriva proprio da Siena dove i fantini cercano adesso un ingaggio qui da noi prima che altrove.


Speciale Palio Fucecchio

Qualche neo

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Il Palio '98 ha anche «neo», coumnque. E qualcuno non usa mezzi termini per affermarlo. C'è troppo dispendio di tempo infatti nelle varie fasi della manifestazione, ad iniziare dal corteo che del mattino, con oltre mille figtiranti, carri, cavalli e scene dovrebbe da un lato accelerare la sfilata, ma anche abbreviare fra una contrada e l'altra quegli spazi che si hanno talora persino all'interno degli stessi rioni. Si potrebbe recuperare un'ora buona - Viene fatto osservare a questo riguardo - con giovamento degli spettatori in piedi, sotto il sole, senza ripari o comunque strutture di servizio. La medesima cosa vale per la corsa in pista, là dove le false partenze e i ritardi rispetto all'orario annunciato creano non pochi disagi al pubblico che, se arriva da fuori per assistere al Palio fin dal mattino, rischia di arrivare alla sera, dopo la finale, restando nell'ex buca D'Andrea fino ad oltre le 19. Non ci sono stand gastronomici veri e propri, non c'è una panchina sulla quale sedersi, nè tantomeno un riparo dal sole o dal maltempo e gli stessi servizi igenici non bastano a una folla di migliaia di persone. Per i camperisti si doveva fare un'area attrezzata, ma il progetto è fermo. E il Giubileo si avvicina, con gli stranieri dell'Europa, ai quali - se li vogliamo qui - dovremo offrire qualcosa di più e di meglio.

LA NAZIONE - Speciale Palio di Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 02 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

La parte più strettamente locale del Palio è legata anche a un fatto pubblicitario ed economico. Le novità per il Giubileo

La magia del corteo storico, mille colori per attirare i turisti d'evasione

Servizio di
Panzani Giulio
Briganti Paolo

FUCECCHIO - Il corteo storico è forse la parte più locale della manifestazione nata 18 anni orsono dai Fratres di Tommaso Cardini e ora gestita dal comune, seppure tramite un organismo intermedio, che ha delegato a questo scopo Maurizio Salvadori e Andrea Billi. Secondo Salvadori il Palio deve puntare molto sul particolare elemento di folklore che la cittadina può conferire all'iniziativa e allargarsi sul piano pubblicitario per richiamare gente, un turismo d'evasione, con l'ovvia ricaduta economica che ciò può voler dire.
A questo riguardo Salvadori ricorda la scheda del Totip, uscita dai confini regionali e accenna a percorsi ancora da inventare per sprovincializzare il Palio. Poi il sindaco Florio Talini sottolinea come per il Giubileo Fucecchio sarà in grado di avere strutture diverse d'accoglienza, di tipo anche alberghiero, con un percorso alternativo integrativo al Palio rappresentato dall'ex complesso Corsini, da Palazzo della Volta e dal Poggio Salamartano, fino al convento francescano con i suoi affreschi recuperati: «Offriremo qualcosa a chi verrà, non solo il Palio anche se quest'ultimo sarà, naturalmente, il pezzo forte del nostro piano.
Ormai siamo sulla buona strada e si può dire che anche i fucecchiesi sono cresciuti, culturalmente, proprio parallelamente alla manifestazione».
Quest'anno tuttavia scadrà il mandato di Salvadori e del suo staff. «Posso solo dichiarare la mia disponibilità - dice l'incaricato dell'amministrazione - perchè ho parecchie idee e mi piacerebbe portarle avanti».

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 02 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

I contradaioli hanno portato il «Cencio» sulla tomba del capitano Cesare Oliva

Le campane salutano la vittoria

A Massarella festa grande per il trionfo alla 18ª edizione della corsa nella buca d'Andrea

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - Ha suonato le campane a festa don Ferdinando Santonocito, quando il Palio è arrivato a Massarella domenica sera con i contradaioli esultanti. «Massimino non è un fantino ma un pilota», dice il presidente Paolo Cardini. E continua: «Prima della festa in piazza, durata fino a notte fonda insieme ai contradaioli di Siena siamo andati tutti in corteo al cimitero.
E nella cappella di famglia abbiamo portato il «Cencio» al capitano Cesare Oliva, prematuramente scomparso un paio d'anni fa». C'era anche Marina Santarnecchi, dei Donatori di sangue Fratres: «Oltre al Palio, è stata colta una rosa e messa sulla tomba - aggiunge - Una cerimonia toccante alla presenza della vedova Mara.
Ho visto tutte le feste di vittoria, questa è stata veramente unica». Per una grande favorita come Porta Raimonda, il secondo posto è più Una delusione che un vanto: come ha fatto il mitico Pes, su un cavallo velocissimo, a farsi rimontare così?
Al terzo posto un'altra contrada di frazione, la sorprendente San Pierino (con il cavallo, scosso, per la caduta di Petrazzi); sul podio gli arancioblu, del presidente Fabrizio Bellagamba, dopo nove anni di eliminazione in batteria. A seguire Sant'Andrea che ormai non si accontenta più di primeggiare nella sfilata; quindi Torre e Porta Bernarda (altro cavallo scosso) che però non sono mai entrate in lizza per il cencio.

LA NAZIONE - Fucecchio Speciale Palio

Fucecchio lì, Mercoledì 03 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Qualche strascico polemico alla corsa nell'ex buca d'Andrea

Il Palio sempre più feudo senese?

Il timore è che certi «sistemi» in voga in piazza del Campo facciano male all'amata manifestazione

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Immancabile polemica del dopo-Palio per come sono andate le cose in pista, ed in particolare proprio per quei disarcionamenti che hanno penalizzato in primo luogo Porta Bernarda. Claudio Bandini, su Pierino, è stato buttato giù prima della curva dei bernardini nell'area Nord della pista al secondo giro della finale quando, stando addosso al Pes della Raimonda, aveva ancora un giro e mezzo da fare e la gara era in ipotesi tutta da giocare. Nella contradarosso-nera è scontato che le cose siano andate così perchè a Siena la logica è quella dello scontro in pista, con chiusure del percorso, «spintonate», ed altro, «Ci sono le foto che dimostrano come Petrazzi abbia stretto verso la staccionata - dicono alla Bernarda - buttandosi su Pinna mentre arrivava Bandini. Perchè».
I giochi senesi dispiacciono a Fucecchio dove la cultura è diversa. Si capisce che una contrada lavora un anno intero per poi vedersi soffiare una opportunità da un comporyamento consentito - certamente - ma dalle conseguenze imprevedibili, com'è accaduto domenica nell' ex buca d'Andrea. Petrazzi ha per primo pagato la sua manovra azzardata andando a terra a sua volta. Un errore o una strategia? Chi può dirlo? Per Alessandro Guidi, vice presidente di Massarella, d'intese fra fantini non ce ne sono state: «Erano praticamente tutte per vincere. Assurdo dunque pensare che qualcuno si sia divertito a perdere per leggerezza. Figuriamoci poi per calcolo. Possiamo solo dire che è andata così perchè questo è il Palio. Poteva accadere anche a noi quando alla batteria di qualificazione, la seconda, Borgonovo e Ferruzza cercavano di rimontare e potevano fermarci. Il nostro fantino è riuscito a evitare il peggio, per fortuna. Poi, alla finale, Petrazzi verso la fine del secondo giro ha cercato di conquistare lo steccato senza farcela. Bandini è caduto e Petrazzi pure. Che farci?», Per Guidi è bene chiudere ogni polemica, nè la Bernarda ha d'altro canto insistito più di tanto sull'argomento. Qualche brutta scena, dopo la fine della corsa, in pista, potrebbe avere degli strascichi. Ma sono casi sporadici. La contrada Massarella è in festa: «Abbiamo corso benissimo. Siamo partiti al terzo posto, poi siamo passati al quinto e infine, al terzo giro, una rimonta di eccezione. Nessuno può contestarcela. E allora: godiamoci questo Palio così com'è, tutti insieme». L'anno prossimo toccherè a qualcun altro vincere e pian piano, prima o poi, tutte le contrade avranno il cencio. Basta... attendere.

LA NAZIONE - Fucecchio Speciale Palio

Speciale Palio Fucecchio

E Massarella pensa alla festa

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Già fissata a Massarella la data per la cena che chiuderà l'edizione '98 del Palio con la premiazione, appunto presso la contrada vincitrice, di chi è arrivato ai primi posti, ma anche di chi ha partecipato senza neppur piazzarsi. Sarà il sindaco Florio Talini il prossimo 13 giugno a dare ai dirigenti di Massarella i 12 milioni di lire (€.6.197,48 - n.d.s.) che si aggiungono al «cencio» dipinto da Igor Cinelli e subito «preso» nell'ex buca D'Andrea per essere portato in trionfo insieme al fantino, Massimino Coghe, dai contraioli. Per la frazione delle Cerbaie che oltre tutto celebra quest'anno il suo Millenario, si tratterà dunque di una doppia soddisfazione: «Peccato - ha detto Paolo Cardini, presidente del rione - che non ci sia Cesare Oliva, il nostro primo presidente, ad assistere alla festa della vittoria. Aveva atteso tanto questo momento. Il nostro primo pensiero quella sera sarà proprio per lui».

IL TIRRENO - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Mercoledì 03 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Palio, non si spegne l'eco per l'impresa della «frazione»

Sabato 13 la festa di Massarella

Servizio di
Gianfranceschi Luciano

FUCECCHIO - La festa ufficiale di Massarella per la vittoria del Palio, alla presenza di tutte le Contrade e del Comitato organizzatore, verrà fatta sabato 13 giugno nella piazza delle Cerbaie. Ma come fa a vincere il Palio una contrada di frazione, superando anche altre accreditate dai pronostici (Ferruzza, Borgonovo, Botteghe, Cappiano nemmeno in finale)? «Basta fresare ad arte la pista» scherzano gli addetti alla manutenzione, coloro che hanno trasformato il fondo fangoso di sabato nel tappeto soffice di domenica. Si tratta di Paolo Cardini (Massarella), Marino Ceccarini (Querciola, che vinse l'anno scorso), Damasco Gozzi (San Pierino) terzo classificato, Claudio Nieri (Borgonovo), Franco Masoni (Cappiano) e Lorenzo Lambruschini (Fratres). «Insomma, una bravura... che potrebbe essere interessata» ironizzano loro stessi. Anche perchè il compito molto spesso dà adito a polemiche. Invece la pista era perfetta, l'ha riconosciuto pure il mossiere Giancarlo Matteucci. Ovviamente il Palio è ora al centro di commenti - le polemiche sono poche e per ora non velenose - ma anche di nuove proposte. La prima viene da un membro del Comitato: «Proporrò, fin dall'anno prossimo o quanto meno dal palio del Giubileo, che nelle batterie soltanto 2 contrade, anzichè 3, vengano eliminate, e quindi la finale di disputerà a 8. Più difficile e spettacolare, meno soggetta ai giochi dei fantini».

LA NAZIONE - Fucecchio Speciale Palio

Fucecchio lì, Venerdì 05 Giugno 1998.
Speciale Palio Fucecchio

Il trionfo di Massarella ha creato gioie e polemiche

Palio, niente giochi segreti

Resta il mistero per quel Totopalio che alla vigilia aveva azzeccato il nome giusto

Il terzo posto di San Pierino inaspettato dagli esperti. L'influenza di Siena esiste davvero o è fantasia?

Servizio di
Panzani Giulio

FUCECCHIO - Nessun «gioco» senese» in pista, nè durante le batterie di qualificazione, nè tantomeno alla finale. Tuttavia, malgrado ogni affermazione contraria, resta il mistero almeno di quel Totopalio che quasi alla vigilia dell'ultima domenica di maggio dava per vincenti, o quantomeno per le più favorite, sia Massarella che Porta Raimonda con un «uno a tre» scritto chiaramente sui foglietti che circolavano nella cittadina e che tutti hanno visto.
Al traguardo in effetti Massarella è arrivata prima e Porta Raimonda seconda. Un caso? Può darsi, ma c'è chi afferma che potrebbe anche non essere così se è vero che il Totopalio arrivava da Siena e che qui da noi nessuno avrebbe potuto fare azzardi del genere facendo centro in maniera così clamorosa.
Clima festoso a San Pienno, giunto terzo su un Happy King «scosso», cioè senza fantino, però fino a un certo punto se è vero che c'è chi subito dopo la corsa si è scagliato contro Petrazi, giovane portacolori della contrada, non proprio di buon umore, e se - di conseguenza - da Porta Bernarda sarebbe arrivata qualche telefonata di recriminazione, se non addirittura dal tono offensivo, il presidente Fabrizio Bellagamba, che pure ha portato il rione in finale, per la prima volta in tanti anni di Palio, ed addirittura al terzo posto.
Il cavallo di San Pierino, però avrebbe potuto fare di meglio? C'è chi lo sostiene dichiarando - ma la cosa è da verificare. -
Come Happy King venga da una scuderia legata al Pes, fantino che corre per Porta Raimonda, e che dunque non poteva essere uno scartino. Tutt'altro.
Questo mentre Massimino Coghe, che ha vinto per Massarella montando Golden Lucky, aveva a suo tempo corso proprio per la Raimonda senza grande successo, tanto che non fu confermato l'anno dopo. Un «giro» da una contrada all'altra molto disinvolto insomma, ma sempre restando collegati, questo è certo, all'ambiente senese dove ci sarebbe a quanto pare anche chi sosterrebbe che il Palio di Fucecchio è una sorta di «filiazione» di piazza del Campo da dove in effetti le cose di qui vengono seguite con grande interesse. Non per nulla una monta nell'ultima domenica di Maggio è ora ambita dai fantini senesi. Ne è un esempio Cianchino, rimasto fuori, ma con disappunto.
E allora è un bene o un male? Come sempre accade le opinioni sono contrastanti, mentre per la Raimonda, battuta da Massarella, ha fatto davvero testo l'applauso che Giancarlo Caponi, ex presidente giallo-azzurro, ha riservato a Coghe vincitore. Un grande fair play, malgrado tutto.