LA CONTRADA QUERCIOLA HA VINTO IL PALIO DEL
24 MAGGIO 2015

La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 25 maggio 2015. Pagina II
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

Querciola in trionfo: il bis è fantastico

Alta tensione in pista, tutto fa spettacolo

Raimonda e Ferruzza beffate da Mereu. Sei false partenze e qualche scorrettezza

Episodio contestato: Finalissima con polemica. Il fantino di Torre disarciona Gingillo e finisce nel mirino

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - È STATO un Palio sofferto e creerà certemente polemiche quello vinto ieri a Fucecchio, nella Buca d'Andrea, dalla Querciola che ha fatto così il bis dopo essere stata per prima al traguardo anche nel 2014 Quella di Mereu su Tavel Pontadour è stata una corsa filata, incontestabile, col cavallo che ha conquistato da subito la prima posizione, tallonato dalla Raimonda e dalla Ferruzza che pur essendo le favorite della vigilia si sono piazzate rispettivamente al secondo e al terzo posto.
A tenere banco, i cosiddetti "giochi senesi" evidenti fin dalla prima batteria di qualificazione, buona alla quinta dopo ben quattro false partenze dovute per lo più al mancato allineamento di Borgonovo, che ha remato contro per innervosire le contrade rivali.
La prima corsa vede al canapo Massarella, Querciola, Ferruzza, Botteghe, San Pierino e Borgonovo ed è vinta dalla contrada rosazzurro che entra in finale con le altre mentre Botteghe e Borgonovo risultano perdenti. Colpo di scena al secondo giro di pista quando Gingillo, fantino massigiano, cade per un urto con alcuni avversari cosicché Rijhad, il cavallo, arriva scosso, seppur vittorioso, al traguardo. Buona al primo via, quasi inspiegabilmente, la seconda batteria nella quale sono al canapo la Bernarda, la Raimonda, Cappiano, Sant'Andrea, Torre e Samo. A vincerla è la Raimonda (scosso) seguita da Torre, Cappiano e sant'Andrea mentre la Bernarda e Samo rimangono fuori. La finale a otto viene chiamata poco dopo le 19:00 ma appare subito chiaro dal comportamento di Giosuè Carboni, fantino di Torre su Oscar sauro, che questi non intende allinearsi per inserirsi fra Ferruzza e Massarella e stressare i cavalli. Gingillo e Atzeni, quest'ultimo fatino bianco-nero, mantengono un comportamento ineccepibile, ma per arrivare alla finale sono necessarie ben sei false partenze e due ammonizioni a Carboni da parte del mossiere, Renato Bircolotti, che deve fare leva su tutta la propria professionalità per consentire che la finale possa andare in scena. Al momento del via, dato dall'ingresso di rincorsa di Cappiano lo afferra disarcionandolo e impedendogli così di correre mentre gli altri fantini scattano con Mereu in testa.
Il resto, ormai, è storia. La Querciola mantiene due buone lunghezze dagli altri malgrado l'impegno della Raimonda con Mari e della Ferruzza con Atzeni, due nomi prestigiosi del Gotha di piazza del Campo. L'imprevedibile bis verde-arancio scatena l'entusiasmo dei contradaioli. Un pò meno per il fantino di Torre che si allontana sotto scorta dei carabinieri del servizio d'ordine.
[Il fantino Giosuè Carboni, finita la corsa, scappa via a gambe su per il gommaio (ndr)]


La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 25 maggio 2015. Pagina III
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

LE REAZIONI

Il sindaco Spinelli è arrabbiato: «Un fantino buttato a terra, non escludo sanzioni e nuove regole»

Presidente Ceccarini si gode il cencio:«Visto, siamo ancora i più forti.»

CONTRADA VINCITRICE:«Non eravamo fra i favoriti, è tutto merito della nostra grande preparazione»

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - «SIAMO forti, troppo forti. E io sono felice, così come tutta la contrada. Non fatemi dire altro». Paolo Ceccarini, presidente verde-arancio, con questa seconda vittoria consecutiva nella Buca D'Andrea non trova le parole per esprimere la propria gioia, in un tripudio di canti, grida e abbracci del popolo della Querciola. «Non eravamo fra i favoriti - dicono dal gruppo giovani - ma con tenacia, con una preparazione accurata anche del cavallo e con la scelta di un fantino doc come Mereu, ce l'abbiamo fatta ancora una volta». Ceccarini ha afferrato il cencio custodito sul palco delle autorità e poi, fuori di sé dall'entusiasmo, ha addirittura preso a cavalluccio il fantino portandolo per un lungo tratto di pista seguito dai suoi contradaioli. E ieri sera è stata festa grande, in sede, dove si è fatto il punto su come si è affrontato il Palio: con serietà, lavorando sodo e con tanta voglia di vincere contro ogni pronostico. Per il sindaco Alessio Spinelli, che della grande kermesse è il presidente, si è trattato di una manifestazione che ha tenuto tutti col fiato sospeso, contraddicendo gli esperti della vigilia, seppure svoltasi con molti, toppi di quei «giochi» che arrivano da piazza del Campo. «Non come massigiano, ma come sindaco di tutte le contrade - ha sottolineato Spinelli - non sono stato troppo soddisfatto dal comportamento del fantino di Torre sia verso altre contrade come Ferruzza sia verso Massarella il cui portacolori è stato trattenuto a forza, intenzionalmente, facendolo cadere e impedendogli così di correre.

NON POTERE correre in pista è quanto di peggio può accadere a una Contrada che da un anno all'altro mette l'anima nella preparazione dell'evento e che vede così venificare i propri sforzi e il proprio lavoro. È certo però che si sia trattata di una rivalità anche questa tutta senese perché Torre, che vinse il Palio due anni fa, è una Contrada alla cui guida si trovano persone serie e responsabili che non danneggerebbero mai, se non con un sano agonismo, un altro rione, nonostante fra Torre e Massarella ci sia una rivalità antica. «Quello che è accaduto al canapo - conclude il sindaco - dovrà essere valutato dal C.D.A. e dai probiviri nei prossimi giorni. Per decidere, cioè, se dovranno essere prese delle sanzioni o se si dovrà modificare il regolamento affinché non ci siano più scorrettezze».



La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 26 maggio 2015. Pagina X
Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

IL DAY AFTER - Il "killeraggio" di Carboni accende gli animi. Per i ricorsi c'è tempo fino al 15 giugno

Dimissioni e veleni, la bagarre continua

Il presidente di Torre lascia e si «dissocia» Fa lo stesso il massigiano Rosati

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - IL PALIO il giorno dopo, con le prevedibili conseguenze di ciò che è accaduto nella finale al canapo dove il fantino di Torre, Giosuè Carboni ha impedito deliberatamente l'allineamento e dunque la mossa e che, dopo sei false partenze, al momento del via ha strattonato Gingillo, portacolori massigiano, disarcionandolo e impedendogli di correre. Ferrero Rosati, presidente rosa-azzurro, ha annunciato subito dopo la conclusione dell'evento le proprie dimissioni da rappresentante delle Contrade all'assemblea del Palio. E anche se tutto è ancora da decidere, sembra proprio che Massarella sia intenzionata a far ricorso eccependo addirittura la legittimità della mossa.
A Torre, intanto, il presidente Giancarlo Venieri, il protagonista della vittoria della piccola Contrada solo due anni fa si è dimesso per prendere le distanze da ciò che è accaduto: «Non è stata certo la dirigenza a volere quanto si è verificato al canapo. E proprio per questo, nel corso degli allineamenti, mi sono allontanato dal palco, non potendo sopportare ciò che stava accadendo».
RICORSI a parte, la finale - anche se corsa senza Massarella - non sarebbe contestabile. Massimo Billi, presidente del CdA non ha dubbi: «Quando il mossiere dà il via e non spara il mortaretto, la corsa è da ritenersi valida. Certo, come consiglio d'amministrazione ne dobbiamo ancora vedere i rapporti del mossiere e dei giudici di gara e su questa base verificare se ci sono state infrazioni al regolamento. Solo in un secondo momento valuteremo se ci sono provvedimenti da prendere e quali potranno essere».
Il presidente Billi tiene anche a sottolineare come questo Palio, ancorché sofferto, sia stato partecipato e di grande spettacolarità. Non ci sono stati incidenti, salvo qualche goliardata a finale conclusa, nessuno si è fatto male e gli spettatori hanno vissuto momenti di grande suspance.
Anche Daniele Cei, assessore delegato alla grande kermesse, esprime la sua soddisfazione: «Si è trattato di un Palio che ha tenuto tutti col fiato sospeso - sottolinea Cei -. La pista, poi, trattata doverosamente, era un vero e proprio biliardo e anche chi è caduto, come Andrea Mari, non si è fatto male (il fantino di Porta Raimonda è stato disarcionato durante il primo giro della seconda batteria senza comunque compromettere la vittoria di Nanneddu, arrivato scosso per primo al traguardo, n.d.r.). Per le scorrettezze alla mossa dovremo prima vedere cosa ne pensano il mossiere e i giudici di gara.
Poi decideranno il da farsi. C'è tempo fino al 15 giugno. Ma non dimentichiamoci che questa non è una corsa «regolare» e che a Siena succede ben di peggio...»
Il presidente Billi, infine, stenta a credere che Torre abbia incaricato il fantino di comportarsi così:«Conosco Torre, splendida Contrada, e sono convinto che Carboni abbia agito così in conseguenza dei cosiddetti «giochi senesi». Sia come sia, rischia la squalifica per più anni. E non è poco per un fantino giovane e alle prime armi». Carboni domenica ha lasciato Fucecchio sotto scorta prima della fine dei due giri.

IL NUOVO regolamento, se verrà accertato anche a livello ufficiale quello di cui un pò tutti lo accusano, prevede che non solo venga squalificato il fantino ma anche la Contrada e qui inizierebbero i guai per Torre.
Intanto Querciola prepara la grande festa con ka cena della vittoria in programma da qui ad un mese.


Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 25 maggio 2015. Pagina XVI
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

Le rivali litigano, Querciola gode:

il cencio è ancora "Mereuviglioso"

Prima batteria infinita, l'altra vinta da un cavallo scosso. In finale Torre sgambetta la favorita Massarella e si scatena la rissa mentre la Contrada arancioverde festeggia il trionfo-bis con "Deciso" su Tavel

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Ancora una volta, per il secondo anno di fila, ecco che arriva una querciola Mereuvigliosa e si prende il cencio , sfruttando anche le scaramucce tra le Contrade rivali. Alla fine di un Palio molto spettacolare ma anche pieno di tensione, è la Contrada arancio-verde a godere, completando un cappotto riuscito soltanto a san Pierino (che ne vinse poi tre di fila) e a Massarella, che tra 2003 e 2004 portò a casa due cenci. Massarella che in quest'edizione partiva in pole-position e che è stata messa al tappeto da una manovra da "killer paliesco" del fantino rivale Giosuè Carboni, che ha fatto cadere da cavallo Giuseppe Zedde, la cui finale non è praticamente mai iniziata. Dopo la finale si è verificato anche un parapiglia tra massigiani e torrigiani con schiaffi e pugni, terminato con decine di bambini in lacrime e mamme in rivolta. Ma proviamo a ricostruire questa incredibile giornata tinta di verde e arancio, grazie a Simone Mereu, detto Deciso e Tavel pontadour, cavallo fucecchiese.

Prima batteria Botteghe contro Borgonovo. La prima batteria, composta da Borgonovo, San Pierino, Querciola, Ferruzza, Massarella e Botteghe di ricorsa, viene chiamata alle 16:35. La presenza di Botteghe di rincorsa e di Borgonovo fra i canapi allunga parecchio i tempi di mossa: quattro partenze false, due richiami al fantino gialloviola Murtas, oltre al fatto che prima della batteria stessa il fantino di San Pierino, Adrea Coghe, è stato costretto a rimuovere i rampini che aveva sulle scarpe, perché al Palio di Fucecchio non sono permessi. Botteghe ci ha messo molto per entrare, anche perché voleva farlo quando la rivale non si trovava nella posizione ideale; alle 17:20 Bircolotti la dà buona e la corsa parte, con Borgonovo attardata in ultima posizione e Massarella, Querciola e Ferruzza a fare corsa a sé. L'ultimo posto in finale se la giocano Botteghe e San Pierino, con Coghe Junior che infila Murtas all'ultima curva e si va a prendere il posto in finale mentre le due rivali rimangono ancora una volta a bocca asciutta. Alla fine della batteria c'è stato un lieve malore per una contradaiola di Torre, poi trasportata in ospedale. Ordine d'arrivo: Massarella, Querciola, Ferruzza, San Pierino, Borgonovo e Botteghe.

Seconda batteria Mossa fulminea. C'è Sant'Andrea di rincorsa, che entra dopo nemmeno un minuto; dopo la prima curva del gommaio Andrea Mari (Porta Raimonda) cade e il cavallo Nanneddu da scosso inizia una rimonta furiosa, che lo porterà a vincere di prepotenza. Seconda Torre con Carboni, poi Cappiano con Enrico Bruschelli e Sant'Andrea con Valter Pusceddu. Fuori Samo (Alberto Ricceri-Djib) e Porta Bernarda (Alessio Migheli-Bovskaja da Clodia). A fine corsa si sono stati attimi di tensione fra contradaioli di Bernarda e Cappiano: il cavallo calligiano sarebbe finito addosso a qualcuno di Bernarda. Dopo qualche minuto di tensione, la situazione si è calmata.

Il killer e il "fattore Mereu" Sulla finale bisognerebbe scriverci un libro, perché in un'ora di mossa si è visto di tutto: ci sono Torre, Porta Raimonda, San Pierino, Querciola, Massarella, Sant'Andrea, Ferruzza, Cappiano di rincorsa. A scompigliare i piani il fantino di Torre, che va scientificamente a cercare quello della rivale e per questo si becca tre richiami ufficiali dal mossiere. Dopo sei partenze false Bircolotti chiede la seconda busta, sperando in un allieneamento migliore, che però è simile al primo, con Cappiano ancora di rincorsa. Potrebbe già bastare così, eppure succede il patatrac: dopo dieci minuti (alle 20:10) Cappiano entra e tutti partono, a parte Massarella e Torre; dal polverone emerge Gingillo in piedi, giù da cavallo. Il suo Palio col "missile" Rijhaid è finito prima di iniziare, a causa dell'azione da "killer" di Carboni, che dopo averlo fatto cadere addirittura riparte. La finale è un monologo di Querciola, che controlla dall'inizio alla fine, rintuzzando la rimonta di Cappiano; Mereu vince il suo terzo Palio in quattro apparizioni a Fucecchio, diventando a pari merito con Giuseppe pes detto "il Pesse" e Angelo De Pau il fantino più titolato del Palio di Fucecchio. Querciola è stata brava a sfruttare i problemi fra le Contrade rivali, che hanno puntato più ad annullarsi che a provare a vincere; Raimonda aveva l'occasione del secolo, essendo in finale senza la rivale e con un cavallo che se la poteva giocare. Il problema è che Mari è rimasto quasi fermo quando la mossa è scattata e a quel punto era già troppo tardi per tentare la rimonta. Dietro Querciola arriva Ferruzza, poi Cappiano, Porta Raimonda, Sant'Andrea, San Pierino, Torre e appunto Massarella.



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 25 maggio 2015. Pagina XVII
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

La rabbia rosazzurra «È stata una porcata
Carboni va punito»

Duro attacco ai biancocelesti per lo scontro al canape in finale. Intanto i vincitori si godono il trionfo: «E ora puntiamo al tris»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Nella contrada piccola sta la grande fame di vittoria, nel Palio vero esce sempre la sorpresa che fa il bis firmato Querciola. «Che però un successo tanto inaspettato non è» racconta il giovane presidente Paolo Ceccarini, portando in trionfo, come fosse la croce, il cencio dipinto da Claudio Occipinti e company. A piedi dalla buca alla contrada immediatamente attrezzata a festa «perché abbiamo confermato la fiducia nel fantino Simone Mereu che l'anno scorso, dopo un gran digiuno, ci ha riportato il cencio». E Mereu, mentre faceva il giro di pista issato sulle spalle dei contradaioli arancioverdi, ha detto:«Vincere non è mai facile, fare il bis è anche più difficile. Per questo è una vittoria anche più importante». Da sotto un groviglio di contradaioli che lo abbracciavano è sbucato lo storico ex presidente Gino Colibazzi, mentre poco prima suo figlio Stefano e lui hanno agguantato il cencio al volo. Dice il giovane:«Andiamo di bene in meglio in Contrada, di pari passo con il fantino. Non avevamo niente da temere nemmeno nel cambio della busta, ci credevamo nell'accoppiata con il cavallo in sorte». E il genitore, che ha vinto i primi tre cenci, gongola:«Non dico mai una parola di troppo, lo sanno tutti da sempre, ma mi viene scappato detto che dopo la doppietta il tre verrà da sé». Un pò scherza, dal tono della voce, ma c'è da credergli. Intanto in bacheca i Palii vinti sono 5, tutti con pieno merito anche se a distanza di tempo. La macchina della vittoria a ripreso a girare. Il cavallo è anche un pò fucecchiese, di Riccio Liberato e Franco Ferradini che racconta:«Anche con la contrada sant'Andrea era andato bene, ora è maturato e cresciuto, non ce n'è per nessuno». Anche il capitano Luca Bologni, altro giovane che "lavora" bene col cavallo e il fantino, si sfoga:«Due vittorie su due con la nuova gestione sono una felicità indescrivibile. Non ci davano grandi chance, ma non ci importa: quel che conta è vincere». D'accordo con l'ex capitano Luca Allegri. Chi, per contro, non si dà pace Bruno Baronti, esponente di Massarella, insieme al presidente Ferrero Rosati:«Quel che ha fatto il fantino di Torre è vergognoso, anzi diamogli il giusto appellativo, è stata una porcata. Prima ha danneggiato il nostro fantino non stando al proprio posto. Poi, anche cambiando le buste, l'ha ostacolato alla partenza e gli ha precluso di correre». È un fiume in piena, perché Massarella era la favorita numero uno, ma le ha impedito di correre. «Ho detto al presidente di Torre, Giancarlo Veneri, che così non si fa, e che se il Palio di Fucecchio è questo non va bene, ci sono regole da rivedere. Il fantino Giosuè Carboni (Detto "Carburo" - ndr) è stato di una scorrettezza a catena ai nostri danni. Spero che anche il comitato del Palio prenda provvedimenti». Anche Gastone Roggi, ex capitano vincente della Contrada Porta Raimonda - candidata alla vittoria per un cavallo tra i migliori - è deluso. Anche se l'attuale capitano è Nico Mazzantini, osserva Roggi con esperienza:«Una prestazione non all'altezza, mi aspettavo di più». Ha inciso la caduta del fantino Mari nella prima batteria? «S'è voltato quando è stato sorpassato dalla Bernarda, e sbilanciandosi è caduto. Meno male che il cavallo, alleggerito, si è qualificato addirittura vincendo, scosso, la batteria. Non credo che sia stata una furbizia, c'era da farsi male. Per me c'è da rivedere qualcosa anche nella contrada gialloblu».



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 26 maggio 2015. Pagina XIV
Speciale Palio Fucecchio - IL DOPO PALIO

Carboni spacca la corsa

Raimonda spreca il jolly

Mereu-Querciola da sballo, Bircolotti rimandato, organizzazione da migliorare

La rissa "macchia" un pubblico straordinario. Ecco i voti ai protagonisti

Servizio di
LE PAGELLE
di Marco Sabia


BORGONOVO - Voto 5 Mai in corsa, con un cavallo tra i peggiori, si salva perchè butta via il proprio posto in finale. Il fantino Antonio Siri non fa la differenza e niente da fare anche per quest'anno. L'astinenza dura dal 1995

BOTTEGHE - Voto 5 Il voto è il solito della rivale, perchè il destino è lo stesso: Murtas si fa infilare all'interno da san Pierino all'ultima curva e dice addio alla finale, dove comunque avrebbe avuto poco da dire. L'ultimo cencio risale al lontano 1990. Cavallo poco performante, fantino non irreprensibile.

CAPPIANO - Voto 6,5 Il debuttante Enrico Bruschelli regge l'urto dell'esordio e fa tutto sommato una buona corsa, se non altro perché nella nemica c'era il più esperto e vincente Giovanni Atzeni, al quale prova a dare una frustata a fine corsa. Altro 0-0 con Ferruzza.

FERRUZZA - Voto 6 Senza infamia e senza lode, viene da dire. Tittia è apparso freddo e sornione ma in finale si è visto meno del rivale di Cappiano. Peccato perché Narcisco - almeno sulla carta - non era peggio del vincitore Tavel Pontadour. Da due porta la cuffia della nonna e non riesce a togliersela.

MASSARELLA - Voto 6 Fanno una grande batteria, poi subiscono la manovra tanto discussa; la finale è senza voto, per la disperazione dei massigiani, che sognavano la vittoria. Tanta rabbia in corpo e boccone amarissimo da buttare giù ma la rivalità è ormai detonata.

PORTA BERNARDA - Voto 5,5 Sinceramente un posto in finale avrebbe potuto conquistarlo ma Migheli non è mai stato in corsa. Ha la fortuna - e forse il merito - che la rivale non sfrutta l'occasione in finale. Rimane la capolista ma Querciola ora è distante solo un cencio.

PORTA RAIMONDA - Voto 5 Non c'è niente da fare: Andrea Mari non concretizza nemmeno stavolta, con una finale anonima e una caduta in batteria. Buttata al vento una grandissima occasione. Mari è assolutamente da rivedere: a Siena è un big, a Fucecchio non ci riesce.

QUERCIOLA - Voto 10 Meravigliosa soddisfazione, Mereuviglioso "cappotto" (due vittorie di fila): quanto tutti li danno con la pancia piena tirano fuori l'exploit che non ti aspetti. Da due anni i cecchini del Palio, capitan Luca bologni, al secondo Palio vinto su due: la vittoria della nuova generazione di Querciola, i "figli dei senatori"

SAMO - Voto 4,5 Ricceri e Djib non sono mai della partita e l'eliminazione ne è la diretta conseguenza: non chiedevano molto a questo Palio, forse un posto in finale. Prossimo anno altro giro altra corsa con rinnovate speranze.

SAN PIERINO - Voto 6,5 La sorpresa inaspettata, grazie alla bella prestazione del debuttante figlio d'arte Andrea Coghe, che beffa il più esperto e quotato Sebastiano Murtas. Palio tutto sommato più che positivo, viste le modeste aspettative alla vigilia.

SANT'ANDREA - Voto 6 Non potevano vincere e lo sapevano. Il cavallo non era dei migliori ma in ogni caso sono andati in finale. Buona prestazione di Pusceddu, Quercino onesto comprimario.

TORRE - Voto 7 La Contrada ha vinto il suo Palio: la manovra di Carboni in finale ha spaccato il Palio in due e ha impedito alla rivale di vincere da favorita. Atteggiamento fra i canapi non proprio etico ma il Palio non è uno sport e queste manovre si sono già viste. Se ne discuterà per molto tempo ancora.

RENATO BIRCOLOTTI - Voto 5,5 È vero che il regolamento non fornisce chissà quali stumenti al mossiere, però con lui le mosse si allungano spesso. Le partenze false superano la doppia cifra e i richiami ufficiali fioccano; nemmeno la seconda busta lo aiuta, visto che è praticamente uguale alla prima. È anche sfortunato, trova sempre Palii super complicati.

PUBBLICO - Voto 6 Un Palio pieno di tensione che ha visto non pochi "scambi di convenevoli" fra contradaioli, specie fra Torre e Massarella dopo la finale ma tra chi ci azzuffa c'è anche chi prova a ristabilire l'ordine. I festeggiamenti di Querciola alzano il voto e mettono in vetrina la parte più bella della manifestazione.

ORGANIZZAIONE - Voto 6 La "contestazione dei bagni chimici", posizionati nella zona occupata dai torrigiani, è qualcosa di mai visto e ha portato ad una polemica di cui si sarebbe fatto volentieri a meno, oltre che ad un ritardo sulle tempistiche della prima batteria. A parte questo non ci sono state grosse dimenticanze ma va meglio gestito l'accesso alle varie aree riservate.

SIMONE MEREU - Voto 10 È diventato il "crack" del Palio, vincendo tre volte su quattro apparizioni e agganciando in testa i celebri Angelo De Pau e Giuseppe Pes. Sembra costruito per vincere questa corsa, ha una media vittorie/presenze assolutamente motruosa, pari al 75%. Per diventare il più grande non gli resta che vincere un Palio in una contrada con la rivale in pista ma quando parte fermarlo è quasi impossibile.

TAVEL PONTADOUR - Voto 9,5 Cavallo fucecchiese che vince il Palio di Fucecchio, ha finalemnte dimostrato il suo grande potenziale. Chissà cosa sarebbe accaduto co Rijhaid in corsa: nessuno lo saprà mai.



L'assessore: «Sono soddisfatto ma dispiace per i rosazzurri»

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - «A livello organizzativo penso che abbia funzionato tutto come un orologio, partendo da una sfilata bellissima, con tantissimo pubblico. Per quanto riguarda la corsa, il nostro compito è mettere in piedi un bel Palio ma certe cose sono indipendenti da noi e le polemiche hanno sempre fatto parte di questa manifestazione. Poi è chiaro che mi dispiace per i contradaioli di Massarella».
A parlare è l'assessore con delega al Palio Daniele Cei, Che ha affrontato la sua prima carriera paliesca da amministratore. Un debutto non facile, visti i fatti che si sono verificati, partendo dalla contestazione dei contradaioli di Torre prima della corsa:«Quei bagni chimici sono stati posizionati lì e ci siamo accorti solo dopo che erano nel posto sbagliato.
In ogni caso in pochi minuti sono stati spostati ed è finita lì». Sulle condizioni della pista, invece, l'assessore mostra un certo orgoglio:«Quest'anno la pista era un biliardo, né troppo dura né troppo morbida. Abbiamo fatto un bel lavoro, questa pista ha grandi potenzialità». Ma secondo l'assessore ci sono anche degli aspetti da migliorare:«Penso ad una migliore gestione negli accessi nelle varie aree: ne parleremo perché si può sempre fare meglio. In ogni caso, alla fine di tutto, sono soddisfatto di come è andata per quanto riguarda l'organizzazione».


«Renato ha sbagliato ma regole da cambiare»

Il sindaco usa bastone e carota col mossiere. Che si difende:«Mossa difficile, ma mi do la sufficienza».

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Uno parla di un Palio super complicato, l'altro chiede di rivedere le regole per il bene della manifestazione: sia il Mossiere Renato Bircolotti che il sindaco Alessio Spinelli sono stati a loro modo protagonisti dell'intensa giornata di Palio. Ma partiamo dalle parole del sindaco:«Ho visto molta gente rimanerci male ma il regolamento è quello ed è stato votato in passato dalle Contrade. Probabilmente il mossiere ha sbagliato e avrebbe dovuto aspettare a darla buona, anche se credo che poco sarebbe cambiato. Purtroppo gli strumenti che ha sono quelli: i richiami e il cambio busta, dopo quello cosa altro può far con l'attuale regolamento? Non può mica dare un cartellino rosso ad una contrada e buttarla fuori dai canapi! Per questo chiedo a tutti quelli che amano questa manifestazione ce pensano che sia il caso di rivedere certe regole, anche per prevenire alcune manovre dei fantini. Non si può sempre pensare che accada agli altri quando si fanno i regolamenti».
E se non è soddisfatto il sindaco, non lo è nemmeno lo stesso Bircolotti:«Mi sono sentito impotente con le armi che avevo a disposizione: è stato un Palio con situazioni che hanno influito sul regolare svolgimento. E di questo me ne dispiaccio, perché come mossiere mi pongo sempre come primo traguardo quello di cercare di far partire tutte le contrade. Ma non è possibile quando trovi fantini che invece di fare la mossa pensano solo a distruggerla: Carboni ha violato quesi tutti i commi del regolamento, provocando perenne ostacolo alla mossa».
Bircolotti aveva parlato di una pausa dopo quest'annata di carriere: con quale stato d'animo a questo punto? «Me ne vado da Fucecchio con un grande punto interrogativo derivante dal fatto che mi sono trovato un Palio più difficile di quello del 2013: lì ci furono le frustate ma fu tutto più esplicito; stavolta invece è stata stressante e meno evidente.
Che voto mi darei? Una sufficienza, viste le condizioni molto difficili. Però non me ne vado sicuramente soddisfatto, anche se non tutto dipende dal mossiere, nonostante spesso sia il mossiere ad essere additato di ogni colpa». Durante il Palio, infatti, Bircolotti è stato decisamente contestato da numerosi epsonenti di diverse contrade.


Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 26 maggio 2015. Pagina XV
Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

Torre accusa:«Niente porcata l'avrebbero fatto anche loro»

Il capitano Cioni plaude il suo fantino: «Grazie Giosuè, sei stato grande»
Intanto il presidente di Massarella sbatte la porta e si dimette dall'assemblea

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - «Una scorrettezza, una porcata? Assolutamente no, dovevo far andare la rivale a vincere col miglior cavallo? Questo è il Palio, queste sono le rivalità e mi chiedo cosa sarebbe accaduto se Rijhaid fosse capitato a noi e Oscar sauro a loro: Cosa avrebbero fatto?». Dopo le accuse lanciate ieri dalla dirigenza massigiana a quella di Torre è il capitano dei torrigiani Matteo Cioni a rispondere per le rime, rimandando indietro le accuse più dure:«Ho detto al mio fantino Giosuè Carboni di stare addosso al rivale Gingillo, di stressarlo ed infastidirlo. Con questa disparità di forze un Palio del genere secondo me era logico. Però il mio fantino non è andato a toccarlo, è soltanto stato lì a dargli fastidio. Il Palio è questo, finché ci saranno le rivali si guarderanno fra di loro e noi l'abbiamo fatto nel modo più elegante».
La guida della contrada durante l'anno spetta al presidente, salvo che quanto riguarda la gestione della corsa: lì a comandare e a decidere la strategia è il capitano, che in questo caso ha volutamente scelto di fare una corsa addosso alla favorita rivale. L'argomento è controverso, perché tale scelta non ha trovato tutti d'accordo nel mondo del Palio di Fucecchio. Magari fra i canapi possono anche succedere cose "strane", nonostante siano previsti dei provvedimenti; il momento peggiore è stato il dopo, quando le due contrade sono venute a contatto e sono volati schiaffi e pugni:«Quello che è successo dopo - dice Cioni - è la parte più brutta della giornata ma l'avevamo abbastanza prevista. Il fatto è che quando hai una rivale così più forte quali alternative hai? Noi abbiamo preso questa strada, non toccando il fantino rivale ma dandogli fastidio e mettendogli pressione. E lui l'ha fatto da signore. Lo devo ringraziare, perché si è assunto il rischio di prendersi una squalifica per noi». Che Giosuè Carboni rischi una squalifica è evidente, resta soltanto da quantificarne l'entità questo compito tocca al cda dell'associazione Palio: le eventuali sanzioni potrebbero essere esemplari. Nelle prossimi assemblee fra Contrade e cda questo sarà l'argomento più caldo, anche perché il presidente di Massarella Ferrero Rosati si è dimesso dalla stessa assemblea subito dopo la corsa mentre il capitano Alildo Boschi ha preferito non commentare le vicende avvenute in buca.
La storia dei killer da Palio a Fucecchio è ben nota e tra il 2006 e il 2007 ci sono stati due episodi che hanno fatto molto discutere. Quando Ferruzza partiva favorita la rivale Cappiano assoldò Massimo Columbu col solo scopo di andare a prendere la rivale: e così fece, prendendolo per le briglie alla fine del primo rettilineo. Si beccò una squalifica di dieci anni ma la nemica non vinse la carriera. Nel 2007 invece Porta Raimonda va con Franco Casu fra i canapi, anche lì con l'unico intento di non far partire la rivale Bernarda. Casu ci riesce e Gianluca Fais cade e dice addio ad ogni sogno di vittoria. E pure Casu si beccò una maxi-squalifica: Porta Bernarda si "vendicherà" l'anno successivo vincendo il Palio. Adesso rimane da vedere quali saranno le conseguenze "paliesche" per i fatti avvenuti in Buca.



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 26 maggio 2015. Pagina XV
Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

Una favola che lega due generazioni

L'orgoglio dei padri arancioverdi: «Questi ragazzi hanno imparato come si vince»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Il giorno dopo, il Palio 2015 è bello soltanto per Querciola, che ha vinto facendo una doppietta, e dando una lezione non soltanto di bravura ma anche di serietà. E questo da quando vinse il primo cencio nella seconda edizione del 1982. Ora le vittorie sono cinque, ha fatto di meglio soltanto Porta Bernarda con sei, ma ormai è a secco dal 2008. Il babbo dell'attuale capitano è Sergio Bologni, ma non è soddisfatto. «Sono soddisfattissimo - scherza - perché ha vinto anche mio figlio Luca, un altro dei ragazzi che hanno imparato bene come ci si comporta nel Palio. Gli abbiamo insegnato bene, sono cresciuti tra noi, era giusto responsabilizzarli». Anche in serietà? «Ci sono rivalità tra le Contrade, ma non fino al punto di ingaggiare un fantino come ha fatto la Contrada Torre per fermare Massarella che aveva per cavallo un missile, come dimostrato in batteria. Vuol dire inasprire gli animi, venire alle mani, litigare. Quel fantino, Giosuè Carboni, è da mettere all'indice, non soltanto a Fucecchio. Sono stato diciassette anni tra i dirigenti, anche come capitano quando Gino Colibazzi era nel comitato del Palio. Ricordo le vittorie di Beppe Pes e De Pau, ma il bis di Mereu ci ha mandato alle stelle». Colibazzi padre avrà poi dormito la notte? «Certamente - risponde Gino - con la soddisfazione che i giovani ai quali abbiamo lasciato la Contrada sono diventati più bravi di noi, hanno saputo fare una doppietta che a noi non era mai riuscita». Il popolo arancioverde non sta più nella pelle: quando ci sarà il festone della vittoria? «Il fantino è impegnato nei prossimo weekend, ma - conclude - non vediamo l'ora!».


La Nazione - Cronaca di Siena
Siena lì, Martedì 26 maggio 2015. Pagina (?)
Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

Caos alla mossa, la versione di Gingillo: «Ha afferrato le redini del cavallo che si è impennato»

Il fantino spiega che non è stato preso per il giubbetto da Carboni. Ci sarebbero dei video

Servizio di
Laura Valdesi


SIENA - «NON MI ha tirato giù da cavallo prendendomi per il giubbetto, ha afferrato solo le redini. Rijahid si è impennato e, per evitare di essere schiacciato, sono scivolato giù». Ricostruisce così Giuseppe Zedde l'episodio che ha segnato il palio di Fucecchio dove correva per Massarella ed era uno dei favoriti. «Ho comunque cercato di fargli mollare le mie redini al momento della partenza», ribadisce riferendosi al comportamento tenuto da Giosuè Carboni che montava nella rivale Torre.
Forse era meglio se la mossa non veniva data buona?
«Sinceramente ci ho sperato. C'era confusione, quanto alla posizione. Poi aveva annullato tante volte che, forse, se lo faceva anche in questa circostanza era meglio. Tanto non era buio, si poteva ripartire tranquillamente».
Sei rimasto impassibile. «Gli ordini della contrada erano di non reagire alle provocazioni perché, anche se eravamo tra i favoriti, il palio si corre anche nel 2016, nel 2017... Se uno desse retta al carattere ci sarebbe da reagire, eccome...»
Carboni in fondo ha svolto il suo mestiere al meglio...
«Sì, sì... capisco. Fa parte del gioco però non pensavo che si sarebbe arrivati a tanto».
Potevi vincere: c'è grande rammarico?
«Rijahid era uno dei cavalli favoriti ma Nanneddu non andava sottovalutato, idem Nottifrimmesmai che qui ha sempre fatto bene. C'era insomma una rosa di 4-5 mezzosangue che potevano giocarsela, compreso il mio che era però alla prima esperienza. Mi sarei accontentato anche di partire quinto o sesto. Poi puoi perdere ma almeno ci hai provato».
Si parla di possibili sanzioni per Carboni che, a caldo, comunque, ha detto di aver tenuto saldamente le sue mani sulle redini. Ci saranno filmati utili a ricostruire quella fase? «Credo proprio di sì». Con il collega vi siete sentiti?
«No, no... Non voglio sentire nessuno. Anche le dirigenze mi hanno chiamato ma non ho risposto. Da oggi penso solo a Legnano».



Gonews - Foto by Veronica Gentile
La Nazione - Foto by Gianni Nucci & Germogli
Il Tirreno - Foto by Il Tirreno

www.0571foto.com - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, martedì 30 giugno 2015. Pagina I
Speciale Palio Fucecchio

IL CDA DEL PALIO DI FUCECCHIO SI È ESPRESSO. ECCO LE SANZIONI A MASSARELLA E TORRE

Verbale del C.D.A. dell'Associazione in merito a sanzioni Palio 2015 per violazioni al Regolamento

Servizio di
Comunicato Ufficiale



clicca qui

FUCECCHIO - Il Consiglio di Amministrazione della Associazione in intestazione, nella seduta del 18 Giugno 2015 alle ore 19,00 alla presenza dei consiglieri di nomina comunale, e 23 Giugno 2015 ore 21,45, si è riunito al fine di esaminare e valutare fatti e circostanze relative alla edizione del Palio 2015 con riferimento alla settimana del Palio, alle relative manifestazioni nonchè alla giornata del 24 Maggio 2015 e valutare la sussistenza di comportamenti in violazione del Regolamento Generale vigente e discutere gli eventuali provvedimenti.
Il C.d.A. ha esaminato in primo luogo i video riproducenti la corsa del Palio ed in particolar modo la batteria finale della edizione 2015. Dopo ripetute visioni dei filmati è stato esaminato il verbale del Mossiere, sig. Renato Bircolotti. L'art. 47 del regolamento prevede infatti che il CdA per l'emanazione di sanzioni si possa avvalere di esame dei verbali del mossiere, giudici di gara e riprese video, nonchè in maniera diretta per comportamenti tenuti da dirigenti di Contrada. Dopo ampia discussione proseguita sino alle ore 23 in entrambi i giorni di riunione i componenti del Consiglio, hanno rilevato:
Osservazioni di carattere generale da parte del C.D.A.
Lo Statuto della Associazione all'art. 2 consacra come scopo della medesima la "organizzazione per lo svolgimento di una competizione cavalleresca fra le Contrade della Città, al fine di valorizzare le tradizioni storiche, folcloristiche, culturali ed in genere tutte quelle espressioni di valori popolari locali". Per il raggiungimento di tali scopi è necessaria la fattiva collaborazione di tutte le Contrade per cui si richiamano anche le Contrade interessate ai provvedimenti sopra emanati, affinchè si attivino in ogni maniera e con decisione per far sì che anche i propri contradaioli comprendano lo spirito associativo e si astengano dal tenere comportamenti che si pongano in contrasto con tali principi anche per dare esempio alle giovani generazioni e per far sì che la Manifestazione cresca in armonia, amicizia e rispetto reciproco. Tale invito è anche motivato dai fatti verificatisi nelle fasi finali della Corsa del Palio 2015 che sono apparsi proprio in palese contrasto con lo Statuto associativo.
Il C.D.A. ha pronunciato le seguenti sanzioni:
Il C.D.A. pronuncia le seguenti sanzioni:

    Per le violazioni di cui al Capo A

  1. Applica al fantino sig.Giosuè Carboni per violazione art.39 lettera A del Regolamento la interdizione per la partecipazione al Palio per la durata di anni 2 a decorrere dalla edizione Palio 2016.

  2. Applica al fantino sig.Giosuè Carboni per violazione art.39 punto C del Regolamento la interdizione per la partecipazione al Palio per la durata di anni 2 a decorrere dalla edizione Palio 2016.

  3. Applica al fantino sig.Giosuè Carboni per quanto previsto dall'art 43 del Regolamento la interdizione per la partecipazione al Palio per la durata di anni 1 a decorrere dalla edizione Palio 2016.

  4. Applica alla Contrada Torre - responsabilità oggettiva per violazione art.39 lettera A del Regolamento la sanzione di n.1 ammonizione.

  5. Applica alla Contrada Torre – responsabilità oggettiva per violazione art.39 punto C del Regolamento la sanzione di n.1 ammonizione.

    Per violazioni di cui al Capo B

  1. Applica alla Contrada Torre di cui all'art 45 bis del Regolamento la sanzione economica di €.2.000,00.

  2. Applica alla Contrada Massarella di cui all'art 45 bis del Regolamento la sanzione economica di €.5.000,00

    Per violazioni di cui al Capo C

  1. Applica alla Contrada Torre di cui all'art 45 bis del Regolamento la sanzione economica di €.1.000,00.

Fucecchio 23 Giugno 2015
Dalla Associazione Palio delle Contrade Città di Fucecchio il 1 Luglio 2015
Comune di Fucecchio