LA CONTRADA BORGONOVO HA VINTO IL PALIO DEL
26 SETTEMBRE MMXXI

Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 27 settembre 2021. Pagina XVIII

Speciale Palio Fucecchio - FUCECCHIO, LA CORSA PIU' ATTESA

Palio, Borgonovo trionfa al fotofinish

Capolavoro di Sanna, il fantino guarito

"Gavineddu" su Adone da Clodia ha bruciato i rivali di Botteghe poi ha beffato Querciola: un sorriso atteso 26 anni

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Se non fosse un film, sarebbe "La tempesta perfetta", però con lieto fine: Borgonovo, pochi secondi prima che si scatenasse un nubifragio che ha letteralmente sferzato la buca del Palio, ha vinto di cortomuso (per citare Massimiliano Allegri) al fotofinish, la quarantesima edizione del Palio di Fucecchio, la prima dell'era Covid.
Per i Biancorossi si tratta del quinto trionfo, ventisei anni dopo l'ultima vittoria del 1995. Una curiosità: nel 1995 - per vincere - la dirigenza andò a pescare un fantino delle corse regolari, Massimo Donatini ; stavolta capitan Massimiliano Borghini - una volta avuto in sorte il cavallo migliore, Adone da Clodia - ha ingaggiato un altro fantino da pista, il già due volte vincitore in buca Gavino Sanna Il minuto ma talentuoso fantino classe 1988 nativo di Burgos - che partiva di rincorsa - ha dapprima fregato la rivale Botteghe che voleva ostacolarla, poi ha iniziato una rimonta che l'ha condotta a beffare sull'arrivo Querciola con un altro fantino delle regolari, Simone Mereu . Per "Gavineddu" è il terzo trionfo nell'ex cava d'argilla nel giro di quattro anni: 2017, 2019 e 2021. E se si tiene conto che nel 2020 il Palio non è stato corso per l'emergenza Covid, va da sè che Gavineddu fa rima con sentenza. E anche per Gavino si tratta di una vera e propria rinascita dopo il gravissimo incidente all'ippodromo di Pisa, che l'aveva fatto finire in terapia intensiva a Cisanello e ne aveva fatto temere per la vita e per la carriera. Ma se Borgonovo ride, la rivale Botteghe piange: per i gialloviola è arrivata la "purga" cioè la vittoria della contrada rivale, quanto di peggio possa accedere a chi vive di Palio. Borgonovo ha bruciato al fotofinish ("cortomuso" cit. Massimiliano Allegri - n.d.s) Querciola ( Simone Mereu su Anda e Bola) e Porta Bernarda ( Valter Pusceddu su Red Riu); poi tutte le altre, che non hanno mai realmente avuto la possibilità di giocarsela. E si sa, il Palio è l'esatto opposto dello Spirito olimpico: conta solo vincere, il secondo è solo il primo degli sconfitti.

LA GIORNATA
Ma andiamo con ordine, partendo dalle batterie, che sono volate via senza particolari patemi d'animo per il mossiere, Renato Bircolotti . Nella prima c'erano San Pierino ( Giuseppe Zedde su Vanadio da Clodia), Cappiano (Adrian Topalli su Spartaco da Clodia), Samo (Carlo Sanna su Ziculitth), Massarella (Andrea Coghe su Farfadet du Pecos), Torre (Enrico Bruschelli su Tiepolo) e anche qui Borgonovo (Gavino Sanna su Adone da Clodia) di rincorsa. Dopo due false partenze, San Pierino è scattata in testa, insieme a Borgonovo; dietro Torre e Samo, con quest'ultima che è stata risucchiata da Cappiano ed è stata eliminata insieme a Massarella, mai realmente della partita.
Situazione simile nella seconda batteria: Botteghe (Alessio Migheli su Briccona da Clodia), Porta Raimonda (Jonatan Bartoletti su Bosea), Querciola (Simone Mereu su Anda e Bola), Sant'Andrea (Federico Arri su Albalonga), e Ferruzza (Dino Pes su Zaminde) di rincorsa.
Dopo quanche minuto di confusione fra i canapi, le due Porte scattano davanti portandosi dietro Botteghe e Sant'Andrea; i campioni in carica, però vengono passati all'interno da una Querciola in grande spolvero, che si porta a casa il primo posto e la finale. Fuori dai giochi Sant'Andrea e una deludente Ferruzza.

CAPITOLO FINALE
Borgonovo ancora di rincorsa, con Botteghe che si mette in settima posizione per ostacolarne l'abbrivio; Sanna, però dopo una mezz'ora di bagarre, sfrutta l'unico momento di esitazione di Migheli e lo brucia, lasciandolo praticamente alla mossa.
Davanti schizzano Porta Bernarda e Querciola, ma Borgonovo risale come un razzo e beffa al fotofinish Querciola. Una rincorsa - è proprio il caso di dirlo - a vincere il Palio durata ventisei anni, che si è conclusa con una Buca spazzata da un acquazzone incredibile che ha fatto scattare il fuggi fuggi e bagnata soprattutto dalle lacrime di gioia dei contradaioli biancorossi.



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 27 settembre 2021. Pagina XVIII

Speciale Palio Fucecchio - IL PERSONAGGIO

Highlander Gavino, dall'ospedale al trionfo in soli sette mesi

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Gavino Sanna da ieri potrebbe essere utilizzato come simbolo di resilienza e forza d'animo, perchè a febbraio scorso era stato coinvolto in un grave incidente all'Ippodromo di Pisa, riportando conseguenze molto serie e rischiando di morire.

Gavino ha subito gravi fratture e lo schiacciamento di un polmone, passando molti giorni nella terapia intensiva di Cisanello. In quei momenti la sua famiglia pensava soltanto al fatto che tornasse a vivere sereno, sicuramente non alla possibilità che sette mesi dopo trionfasse nella "sua" Fucecchio.

Ma che Gavino fosse diverso dagli altri, l'aveva dimostrato il fatto che era tornato in buca per la corsa di primavera e aveva vinto subito in scioltezza la sua batteria. Un recupero lampo, che non ha minato le qualità tecniche; e quello di ieri per lui è stato un salto di livello notevole, perchè a Fucecchio non aveva mai corso avendo la nemica e coi favori del pronostico. Sarebbe potuto finire schiacciato dalle pressioni e dai giochi della rivale e invece l'ha colta impreparata e ha firmato il suo terzo capolavoro della sua triologia fucecchiese.

A conti fatti, si sta davvero dimostrando il Messi del Palio di Fucecchio. Chissà come si dice o si scrive "Veni, vidi, vici" in sardo.



La Nazione - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 27 settembre 2021. Pagina IV

Speciale Palio Fucecchio - IL GRANDE APPUNTAMENTO

Palio, la festa galoppa forte

Dopo le polemiche arriva il riscatto. E la buca esplode sotto la grandine

Abbracci, pianti liberatori e grande spettacolo prima e dopo l'ingresso ai canapi. Fucecchio riscopre la storia e se stessa nel primo evento dell'era Covid

Servizio di
Ylenia Cecchetti


FUCECCHIO - In testa ci sono Querciola e Porta Bernarda. Poi Borgonovo, partito di rincorsa, risale e si prende tutto.
La sfida è al cardiopalma, è questione di millimetri. "Forse è Borgonovo". La Buca si tinge di bianco e di rosso ancora prima dell'ufficialità. I contradaioli, i rivali di Botteghe, acclamano Gavino Sanna, che su Adone da Clodia realizza l'impresa. Borgonovo fa invasione di pista, ma la vittoria non è ancora decretata. E' stato un Palio combattuto fino all'ultimo, con un finale appassionante. Decisivo il fotofinish. La buca esplode ancor prima del verdetto dei giudici di arrivo e poi, sotto il diluvio universale arriva la comunicazione: "E' Borgonovo davvero".
Ci sono volute le immagini del replay per ricostruire l'ordine di arrivo. Un trionfo all'ultimo tuffo, quello del fantino Sanna che a marzo ebbe uno spaventoso incidente all'Ippodromo di san Rossore. Già due volte vittorioso a Fucecchio (nel 2017 e nel 2019) Sanna porta a casa Borgonovo il cencio di Giosuè Cino. Da ventisei anni la contrada, presieduta da Mirko Cecconi, non esultava così. Oggi la quinta vittoria, quella del primo palio corso a settembre, in era Covid, con un format rivoluzionario.
Sanna batte Querciola su Anda e Bola montato da Simone Mereu e strappa il Drappo di mano a Porta Bernarda che con Red Riu era una delle favorite. Diluvia sulla pista, ma la corsa di Adone da Clodia, è impeccabile. Il terreno regge alle condizioni avverse, e il finale tra tuoni, lampi e vento rende ancora più straordinario questo Palio 2021. Un Palio voluto e alla fine meritato per tutte le 12 protagoniste, risvegliate dopo quasi due anni di letargo (le contrade hanno lavorato sodo anche nell'era Covid - n.d.s.) Sul prato c'è stata tanta voglia di far festa, fin dal primissimo pomeriggio, con i cori partiti dai vari settori ad incoraggiare fantini e cavalli.
La prima batteria vede ai canapi Massarella, Samo (entrambe eliminate), San Pierino, Torre, Cappiano e, appunto, Borgonovo. Si vede subito che l'accoppiata promette bene. Borgonovo taglia il traguardo per primo con San Pierino.
Il mossiere è Renato Bircolotti che proprio il giorno del quarantesimo Palio festeggia il compleanno. Torna sul verrocchio di Fucecchio dopo qualche anno di assenza (l'ultima mossa nel 2018 - n.d.s.), ma vanta una lunga esperienza e riesce fino alla mossa decisiva (dopo averne invalidate diverse sia nella prima che nell'ultima batteria), a tenere saldi i nervi del gioco. Se è vero che nel Palio vince chi sbaglia meno, nella seconda batteria restano fuori Ferruzza e Sant'Andrea. «Dopo la pandemia - ha commentato Cecconi - era arrivato il momento di asciugarsi le lacrime, di tornare a sognare, e vincere. Ora, subito. E noi ci siamo riusciti insieme al gruppo stalla, al fantino, che è un fenomeno. Il pensiero va a tutti i contradaioli che in questi anni sono rimasti attaccati alla nostra bandiera. A chi non c'è più. Ma soprattutto ai ragazzi che non avevano ancora visto una vittoria».



La nazione - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Lunedì 27 settembre 2021. Pagina V

Speciale Palio Fucecchio - La carriera

Borgonovo trionfa in finale

Processione, sbandieratori e brividi il sogno di rinascita diventa realtà

La pioggia bersaglia i fantini e pubblico durante l'ultimo affondo.
Le contrade danno tutto il meglio fra cori, sfilate e tantissimi colori

Servizio di
Ylenia Cecchetti


FUCECCHIO - E' stato il giorno dei giorni. Quello della ripartenza e della speranza. Il meteo ha retto fino al momento decisivo, quello della mossa, concedendo un paio di ore di sole al popolo festante che si è dato appuntamento in buca intorno alle 14:00. Ma prima, la processione; è filato tutto liscio ieri mattina tra piazza Aldo Moro e la Collegiata di San Giovanni Battista in piazza Vittorio Veneto. La sfilata si è tenuta in modo ordinato con i contradaioli ai lati delle strade muniti di mascherina e una rappresentanza ridotta di musici e sbandieratori. Il gonfalone ha chiuso la parata religiosa, seguito dal vicesindaco Emma Donnini, dal presidente dell'Associazione Palio di Fucecchio Nicolò Luca Cannella e da un gruppo di scout.
Ai giovani il compito di portare in spalla l'immagine di San Candido a cui la quarantesima edizione del Palio di Fucecchio è dedicata. Ed ecco, scortato da Don Andrea, il Cencio pronto per essere consegnato al rione vittorioso. Intorno alle 14 i primi cori "sfondano" le vie cittadine.
In piazza Aldo Moro si è tenuta anche la manifestazione contro l'utilizzo dei cavalli a scopo ludico. Pochi ma combattivi per una manifestazione monitorata dalle forze dell'ordine, che non ha registrato disordini. Grida che però non ha scosso gli animi dei contradaioli. "E' un Palio sporco di sangue. Non si può morire per un divertimento". In una piazza semi vuota, con una piccola bara appoggiata in terra, simbolo della morte dei due cavalli avvenuta durante le corse di selezione. Ma la festa è esplosa lo stesso.


La nazione - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Martedì 28 settembre 2021. Pagina XI

Speciale Palio Fucecchio - La carriera

Palio, il test è superato

"Ripagati degli sforzi fatti"

Il sindaco Spinelli traccia un bilancio della prima edizione in era Covid

"Giorni di pressione e sfide vinte, un banco di prova". Ora si aspetta Maggio

Verso il 2022: "La processione e il culto a san Candido elementi di novità che replicheremo il prossimo anno"

Servizio di
Ylenia Cecchetti


FUCECCHIO - Sofferto e faticoso, ma come di dice; alla fine ne è valsa la pena. Non si è mai pentito della scelta di portare in fondo la manifestazione, Alessio Spinelli. Il sindaco ha le idee chiare sul Palio del futuro: "si può fare, nonostante le restrizioni. Si può fare a porte chiuse, con una sfilata ridotta.
Tutto ha funzionato, seppur stravolto dal protocollo anti contagio. Ma l'energia che si respirava in Buca domenica ci ha ripagati di tutti gli sforzi fatti".
E' un bilancio positivo quello tracciato all'indomani del Palio 2021 della città di Fucecchio. Neppure il maltempo ha messo in ginocchio la corsa, con un mossiere impavido rimasto sotto l'acqua pur di far partire la carriera che si è conclusa con la vittoria di Borgonovo. "Nonostante un diluvio esagerato - afferma Spinelli - i cavalli hanno corso in una pista che ha retto bene, senza alcun ristagno d'acqua. L'impianto è di qualità e la corsa di domenica ne &erave; stata la conferma". Un plauso, da parte dell'amministrazione, va alle forze dell'ordine che hanno saputo contenere i contradaioli in buca: 2400 persone di cui 200 addetti al settore tra proprietari dei cavalli e staf tecnico.
"E' stato un bel banco di prova, che ci ha visto superare tante sfide, anche di opinione pubblica in seguito all'incidente che ha causato la morte dei due cavalli, un caso fortuito. Abbiamo vissuto una settimana di pressione, con gli occhi di tutta Italia puntati addosso: non potevamo sbagliare - confessa Spinelli - Ed in effetti, tutto ha funzionato. Poi la questione Covid: ci tenevamo che le iniziative svolte fossero al massimo rispetto della normativa. Mi sono sentito alleggerito di un peso quando è finito tutto. Anche se non c'è stata tregua domenica, coi danni causati dal maltempo".
Tra gli elementi di novità introdotti in questa edizione straordinaria, la processione che "d'ora in avanti organizzeremo sempre - anticipa il sindaco - Dare alla festa una connotazione religiosa, legata al culto del nostro Santo è un valore aggiunto che ci porteremo dietro anche nelle prossime edizioni. Palio, lo abbiamo sempre detto, non è solo corsa". Ben 9 ingressi per evitare la calca in Buca, in entrata e in uscita e in tre minuti l'area è stata sgomberata senza difficoltà. Nell'euforia dei festeggiamenti, per prendere il Cencio che non vedevano da anni, i contradaioli di Borgonovo hanno divelto una staccionata. Perdonati, vista l'occasione speciale. L'ultimo grazie va ai membri del cda "per il lavoro impeccabile svolto in tempi record, con una gestione senza precedenti di tutte le dirette streaming e social. Loro sono i veri vincitori". E ora, si torna al lavoro: appuntamento a maggio 2022.



Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI Carriera MMXXI La quinta del Borgonovo MMXXI Biglietto ingresso 2021

Foto by Alessio Pacini
- Foto by Claudio Mingardi




Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Sabato 02 settembre 2021. Pagina XV

Speciale Palio Fucecchio - FUCECCHIO, LA RIVALITA'

Pagina-sfottò sul tirreno infiamma la rivalità tra Borgonovo e Botteghe

I biancorossi freschi di trionfo pungono sul cencio del 1985.

I gialloviola: "Siete solo fortunati"

Servizio di
Marco Sabia e
Francesco Turchi



FUCECCHIO - Dalla buca al giornale, la rivalità non conosce confini. E non si affievolisce neanche di fronte al tempo che passa. Anzi. E poi stavolta gli ingredienti c'erano davvero tutti per uno sfottò a caratteri cubitali sul Tirreno da sbattere in faccia alla rivale "purgata". Già, il termine in gergo paliesco è proprio questo. E digerirla è dura. Lo sanno bene i contradaioli di Botteghe, destinatari (senza mai essere citati) del messaggio contenuto nella pagina pubblicitaria acquistata da Borgonovo (che domenica scorsa ha trionfato in buca). Una ricostruzione (con toni ironici) della carriera, conclusa con l'annuncio che i contradaioli biancorossi valutano "di estinguere la rivalità per manifesta superiorità qualora venga restituito il cencio del 1985". E sotto la maxi-foto della vittoria. E qui bisogna riavvolgere il nastro della storia del Palio per capire.
Con una premessa: leggenda narra che quando dovevano essere scelti gli abbinamenti dei colori per il neonato Palio, al delegato di Botteghe fu detto di prendere il biancorosso, perche' erano i colori della locale polisportiva; solo che lui, tifoso della fiorentina, scelse il gialloviola. Destino ha poi voluto che il biancorosso fosse preso dai futuri rivali di Borgonovo. Ma torniamo al 1985.
A quei tempi in buca si corre con le regole da ippodromo, in pista ci sono fantini delle regolari che montano a sella e non possono - a differenza di oggi - frusare o danneggiare l'avversario. Al paletto arriva per primo Borgonovo con Alberto Antinori su Vipera Bionda ma viene squalificato per le scorrettezze nei confronti di Botteghe e Samo. Il cencio viene quindi assegnato ai gialloviola. I rapporti si incrinano e nasce così la prima (e unica) rivalità sul campo; destino ha poi voluto che le due compagini si trovassero accanto anche in Buca, un fattore che non ha certo contribuito a rasserenare gli animi. Gli anni ottanta e novanta sono stati a forti tinte biancorosse (quattro vittorie) e gialloviola (solo due). (Di cui una regalata e l'altra ripescati dalla batteria - n.d.s).
L'episodio più discusso (e anche drammatico) accadde nel 1988: Botteghe con Silvano Vigni detto "Bastiano" sembra destinata ad una vittoria in solitaria, ma il cavallo si rompe una zampa sulla dirittura d'arrivo e il fantino biancorosso Vincenzo Foglia detto "Frasca" va a prendersi il cencio arrivando primo sul palo. Il cavallo delle Botteghe viene abbattuto e il drappellone viene assegnato al Borgonovo.
Nel 1990 la rivincita gialloviola: Dario Colagè detto "Bufera" su Pomponia vince proprio davanti alla rivale, che aveva ancora Foglia. Nel 1995 Borgonovo con l'esordiente Massimo Donatini beffa sul paletto Porta Bernarda e fa il poker. Da allora - e fino a domenica scorsa - i destini delle due contrade si cristallizzano su risultati altalenanti e mai di successo. Fino a domenica scorsa con Gavino Sanna detto "Gavineddu" su Adone da Clodia ha beffato di "cortomuso" la Querciola. La vittoria spinge i vertici di Borgonovo a coprare una pagina pubblicitaria sull'edizione di ieri del Tirreno. "Qualcosa era trapelato nel popolo biancorosso - racconta il presidente Mirko Cecconi - ma per molti contradaioli è stata una bellissima sorpresa. Che è piaciuta tanto". Poi ribadisce: "Rivalità finita se ci riportano quel cencio". E sull'altra sponda come l'hanno presa?
"Preferirei tacere - esordisce il capitano gialloviola Stefano Alderighi - il morale è a terra. Da Domenica non guardo i social e non leggo i giornali". Ma quella pagina pubblicitaria ha "driblato" il muro: "Sono soltato fortunati e lo dimostra il fatto che se avessero fatto oggi quello che hanno fatto trentasei anni fa, con il regolamento attuale avrebbere saltato per squalifica come minimo anche il Palio successivo. Restiturire quel cencio? Noi nel 1985 siamo arrivati primi. Non c'è altro da dire". Fino al prossimo sfottò

Lo spazio pubblicitario acquistato dalla Contrada Borgonovo

sfottò 2021



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Mercoledì 20 ottobre 2021. Pagina XV

Speciale Palio Fucecchio - VERSO IL PALIO 2022

Roberto Giannelli nominato capitano de "Le Botteghe"

Servizio di
Marco Sabia



FUCECCHIO - Cambia la guida in tempo di Palio nella contrada Le Botteghe di Fucecchio: dopo le dimissioni irrevocabili a metà del mandato biennale del capitano Stefano Alderighi, il seggio della contrada gialloviola ha affidato le redini delle strategie paliesche a uomo di comprovata esperienza, l'ex capitano Roberto Giannelli. il quale condurrà la contrada fino al Palio di maggio 2022, perche' a settembre ci saranno nuovamente le elezioni.

Non è la prima decisione presa nel mondo del Palio di Fucecchio dopo la vittoria nell'edizione 2021 di Gavino Sanna per la Contrada Borgonovo il 26 settembre, sotto un autentico nubifragio. Nei giorni scorsi, infatti, anche la contrada di Porta Raimonda ha scelto di cambiare il proprio capitano optando per Marco Costantini al posto del capitano di lungo corso, Rossano Caponi.

Per Giannelli un'incarico non semplice, perché la contrada nell'ultima carriera ha subito la "purga" cioè la vittoria della Contrada rivale Borgonovo con Gavino Sanna su Adone da Clodia.

E comunque al netto di questa delusione, rimane un digiuno da vittoria che va avanti dal lontano 1990.
Giannelli è cresciuto alla scuola di Edo Cioni, fondatore del Palio e compianto padre nobile della contrada, scomparso nel 2001 in seguito ad un incidente con il trattore. Giannelli quindi dovrà ripartire alcuni anni dopo aver lasciato lo "scettro" del comando a Stefano Alderighi; storicamente Giannelli era legato alla figura del fantino Luigi Bruschelli, col quale ha anche provato a infrangere il tabù della vittoria, sia direttamente che affidandosi ai suoi "allievi".
Da vedere, quindi, come ripartirà e con quali certezze, perché per Bruschelli la carta d'identità diventa sempre più ingiallita dal tempo.