LA CONTRADA DI SAN PIERINO HA VINTO IL PALIO DEL 21 MAGGIO 2006

LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno/Valdelsa
Fucecchio lì, Lunedì 23 Maggio 2006. Pagina XXIV
Speciale Palio Fucecchio La Corsa

Il bis della Contrada San Pierino

Momenti di tensione nella Buca D'Andrea per un'invasione di pista dei contradaioli della Ferruzza

Servizio di
Panzani Giulio
Briganti Paolo

FUCECCHIO - La seconda volta di San Pierino, ovvero come si può vincere il Palio di Fucecchio anche se si è considerati una contrada «Piccola» solo che ce ne siano la volontà, la passione e una capacità organizzativa. Così il rione d'oltrarno che solo qualche anno fa sembrava sul punto di mollare, ha ritrovato, sotto la presidenza di Giuseppe Radice, e con uno staff agguerrito, non solo un'identità ma una forza che si è imposta, di parecchie lunghezze, anche nella buca d'Andrea.
Villella, il fantino scambiato all'ultimo minuto con quello di Cappiano, ha tagliato il traguardo su Falco Doglia, un cavallo che era stato dato da subito fra i favoriti subito a ruota da Querciola con Beppe Pes su Erodi e in terza posizione, dalla fiera Massarella per la quale Bandini montava Debellante. La festa però è stata segnata, ieri, da troppe contrarietà e tensioni. I ritardi alla prima batteria, anche per le difficoltè d'allineamento al canapo del cavallo di Sant'Andrea, Fischietto, con la qualificazione, nell'ordine, di Querciola, Sant'Andrea, Massarella e Raimonda e poi la bagarre alla seconda batteria nella quale il via era stato dato non senza troppi indugi, dopo che il cavallo di Cappiano, Garin, "puntando" quello di Ferruzza, Don Celeste aveva creato serie difficoltà. Poco dopo la partenza, il fantino Calligiano, Columbu, scambiato due giorni prima con San Pierino, ha infatti strattonato Tittia, portacolori della Ferruzza che ha reagito disarcionandolo. Columbu, a piedi, ha rincorso il rivale impedendogli di continuare la batteria nella quale era stato, invece, fra i favoriti. Cosicchè la gara l'hanno fatta solo in quattro, nell'ordine: San Pierino, Botteghe, Bernarda, Samo.
Questo ha provocato la rabbia, certo giustificata, del popolo bianconero che ha invaso la pista, divelto le transenne e minacciato ciò che lo stesso Cappiano fece, nel 2001, quando il Palio non fu corso. Si è temuto per la sorte dell'edizione 2006 della corsa, ma gli animi si sono poi calmati.
Infatti, la grande fermezza del presidente di Ferruzza, Simone Daddi, che ha richiamato i suoi e la professionalità dei carabinieri, intervenuti gettando acqua sul fuoco, hanno però ridimensionato l'episodio consentendo di arrivare alla finale. Qui, ancora, un incidente. Il Cavallo di Sant'Andrea, scalciando, ha ferito quello della Raimonda che ha dovuto ritirarsi mostrando, con la sua calma, un grande equilibrio. Poi, come abbiamo detto, l'ultima corsa e la vittoria del San Pierino che ha chiuso in bellezza una giornata per troppi aspetti difficile.


Speciale Palio Fucecchio I VINCITORI

«Correre per la vittoria»

La promessa mantenuta

FUCECCHIO - Giuseppe Radice, presidente arancio-celeste, l'aveva detto: «Correremo per vincere, in pista, e sfileremo per il premio che verrà dato ai migliori». La prima delle affermazioni si è rivelata esatta. E così la Contrada d'Oltrarno, che aveva inseguito per un quarto di secolo la vittoria poi strappata nel 2005, ha fatto il bis. «Questo dimostra che facevamo - afferma Radice - e che la scelta di Villella, fatta senza traumi col cambio dell'ultimo minuto, era quella giusta. D'ora in poi correremo sempre per vincere. Le Contrade "piccole" non esistono più. Perchè noi siamo una Contrada forte». Il popolo sampierinese esulta, stringendosi attorno al "cencio" che, subito dopo l'arrivo al traguardo, è stato preso dal palco della presidente Michela Malvolti e portato in trionfo per la pista.
Anche la Malvolti, che peraltro si è sentita male per la grande tensione e per la stanchezza degli ultimi giorni, è contenta. Così come lo sono l'assessore delegato al Palio, Massimo Billi, e il sindaco Claudio Toni, che nelle fasi difficili delle contestazioni bianco-nere hanno fatto da pacieri, non senza condividere le ansie della presidente.



Speciale Palio Fucecchio LA PROTESTA

La ferruzza salva la gara mostrando responsabilità

FUCECCHIO - Se il Palio, ieri, è stato corso anzichè "saltare" come nel 2001, lo si deve ai dirigenti della Ferruzza che malgrado la grave scorrettezza del fantino di Cappiano, peraltro rincorso e minacciato dai suoi, ugualmente vittime di questo "gioco" senese, hanno richiamato alla calma i contradaioli più esagitati. Il presidente, Simone Daddi, ha preso il microfono: «Abbiamo subìto un'ingiustizia, ma non dobbiamo fermare il Palio». Forse anche Cappiano, pur cercando di giustificarsi, ha subì un danno tanto più che era stata squalificata, nel 2001, per aver impedito la corsa per alcune contestazioni. In fondo, avrebbe potuto arrivare prima al traguardo, chissà. Ma il fantino, che da subito aveva dimostrato, al canapo, un'eccessiva rissosità ha penalizzato non solo la grande rivale ma anche i colori verde-azzurro. Non sono mancate critiche al mossiere, per la sua scarsa risolutezza.
Sono stati in molti ad affermare che sarebbe forse bastata una squalifica immediata per chi stava turbando la "mossa" e si sarebbe evitato ciò che è successo in pista. La Ferruzza merita un riconoscimento per il suo comportamento responsabile.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Lunedì 22 Maggio 2006. Pagina 7
LA CORSA -

FUCECCHIO, PALIO CON RISSA E POLEMICHE

Botte fra i fantini, manganellate e un cavallo che dovrà essere abbattuto

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - I contradaioli di Ferruzza sdraiati sulla sabbia della "buca" la minaccia bloccare il Palio, così come successe nel 2001, quando furono quelli di Cappiano ad invadere la pista: è stata fatta una corsa drammatica quella di ieri a Fucecchio, poi vinta da San Pierino. Ancora loro, Cappiano e Ferruzza, contrade rivali, acerrime nemiche da sempre a movimentare un pomeriggio già saturo di tenzione E stavolta c'è voluto anche l'intervento dei carabinieri, una carica, qualche manganellata. Ma Ferruzza, stavolta, pur vittime del gioco scorretto di Columbu, fantino di Cappiano, ha dimostrato grande senso di responsabilità e alla fine ha liberato la pista per la finale. i fatti Tutto è iniziato fra i canapi della seconda batteria con il mossiere Enrico Corbelli, a tentare in quelche modo di calmare gli animi. Massimo Columbu, detto Veleno II, fatino di Cappiano, tenteva in ogni modo di chiudere la strada a Giovanni Atzeni, detto Tittia, della Contrada Ferruzza, la grande favorita del palio. Una serie di blocchi per impedire una partenza pulita alla Contrada rivale, che sono bvalsi tre richiami a Columbu e la conseguente squalifica per la prossima corsa. Pare che tra i due ci fosse un'antica rivalità nata al Palio di Siena, ma certo ha pesato anche la consapevolezza, per Cappiano, di non poter vincere su un cavallo non certo eccezionale come Garin e, al tempo stesso, il timore che potesse vincere proprio la contrada rivale. Così alla partenza il duello fra i due è degenerato: Columbu ha sgomitato pesantemente Tittia, spingendolo, poi ha afferrato le briglia del cavallo di Ferruzza, e l'ha trattenuto mentre gli altri quattro corsieri, s'involavano verso la qualificazione in finale. Alla curva Sabatini il fantino di Ferruzza ha avuto una reazione e i due sono caduti a terra. Columbu, pur rincorso dai contradaioli è riuscito a fuggire e in un lampi si è dileguato. Cappiano e Ferruzza, da regolamento, sono state escluse dalla finale.
Il caos in pista La scorrettezza ha scatenato un putiferio. Contradaioli bianconeri in pista, sotto il palco. Grida, offese alle autorità qualche manata tra rivali. I carabinieri sono intervenuti in forze, usando anche i manganelli. Quelli di Ferruzza coinvinti di aver subito un'ingiustizia, si sono seduti in pista. C'è voluto un lungo lavoro di mediazione del sindaco Claudio Toni e dell'Assessore Billi e c'è voluto il senso di responsabilità del giovane presidente di Ferruzza Simone Daddi per calmare gli animi: « Non si risponde ad una scorrettezza con un'altra - ha detto dal palco. Noi siamo signori anche nella sconfitta.» La corsa Finalmente intorno alle venti, la corsa. Ma prima della grande festa di San Pierino con Falco Doglia, dominatore sui due giri, c'era da consumarsi ancora un dramma. Fra i canapi della Finale Fischietto, cavallo di Sant'Andrea, a scalciato Carisma di Gallura, destriero di Porta Raimoda, spaccandogli arto anteriore sinistro in due punti. Probabilmente sarà abbattuto.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Lunedì 22 Maggio 2006. Pagina 11
LA CORSA -

Battaglia tra fantini, arrivano i carabinieri

Columbu toglie le redini a Tittia, cade e scappa, mentre i contradaioli invadono la Buca

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - Per un attimo, in questo pomeriggio di sole battente e polvere, è sembrato di tornare indietro di cinque anni. All'invasione della buca dei contradaioli di Cappiano alle contestazioni pesanti al palco d'onore, alle minacce del mossiere, all'intervento di massa dei carabinieri con manganelli alti e facce spaventate. Al Palio che non si corse. Ed è stato facile pensare alla coincidenza maledetta: allora - come ieri - il cencio era stato dipinto da Francesco Cinelli. Poi però la correttezza da applausi dei Contradaioli della Ferruzza, grandi favoriti e grandi danneggiati, ha avuto la meglio. Correttezza e gesto d'amore per questa manifestazione che davanti a una sospensione per rissa avrebbe preso una fucilata al cuore da cui sarebbe stato davvero difficile riprendersi. E' stato il bel gesto di Simone Daddi, presidente di Ferruzza, a tingere di passione e lealtà un Palio che era stato caratterizzato dalle gravissime scorrettezze di Massimo Columbu, fantino di Cappiano. Daddi è salito sul palco, ha preso il microfono, ha parlato al popolo bianconero: «Non si risponde ad una scorrettezza con un'altra». E i suoi contradaioli sono usciti dalla pista, lasciando che il Palio si corresse, anche senza quel treno che era Don Celeste, escluso dalla finale nella seconda batteria proprio dal grave gesto di Cappiano. Cos'era accaduto? Semplice. Cappiano aveva due grossi problemi in questa edizione 2006; il primo fatto che la grande rivale Ferruzza (col mezzo sangue Don Celeste e il fantino Tittia, vincitore nel 2005 con San Pierino) fosse favoritissima e che il proprio cavallo, Garin, proprio non andasse. E così ha puntato un'azione di disturbo, di...distruzione. Tanto che Columbu, per contrastare al canape il fantino più forte, s'è beccato dal mossiere Corbelli tre richiami ufficiali, che equivalgono alla squalifica - del fantino - il prossimo anno. Ciò nonostante, quando finalmente è ststo dato il via, Columbu ha sgomitato pesantemente Tittia, spingendolo più volte. Poi ha aferrato le briglia del cavallo di Ferruzza e l'ha trattenuto mentre gli altri quattro corsieri s'involano verso la qualificazione in finale.
Alla curva Sabatini Tittia ha avuto una reazione per cui Columbu è caduto. Poi però è finito a terra anche lo stesso fantino di Ferruzza. Nessuna conseguenza per entrambi, o almeno non per columbu che ha risalito il ciglione e s'è dileguato.
La scorrettezza, sotto gli occhi del mossiere, delle telecamere e soprattutto dei contradaioli ha scatenato un putiferio. Contradaioli bianconeri in pista, sotto il palco. Grida, offese alle autorità qualche manata tra i rivali. Gli oltre venti carabinieri costretti ad intervenire, a respingere l'assalto al palco. Poi il discorso di Daddi che ha permesso che la finale si corresse anche senza Ferruzza. E che San Pierino facesse il bis.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Lunedì 22 Maggio 2006. Pagina 11
LA CORSA -

Un anno dopo, è ancora San Pierino

Trionfo di Falco Doglia in una finale a sette dopo l'azzoppamento di Carisma

Pomeriggio di fuoco: prima il malore del presidente Malvolti, poi la rottura del pedale del mossiere e la caduta di Zedde

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - Grande bis di San Pierino al palio delle Contrade di Fucecchio come nel Maggio 2005. Stavolta gli arancioblu del presidente Giuseppe Radice avevano per fantino Antonio Villella su Falco Doglia. E' stato lui il trionfatore di questo pomeriggio di fuoco nella buca d'Andrea. E così una piccola grande Contrada, sovvertendo il pronostico, ha assicurato un futuro alla manifestazione alla manifestazione che sembrava nata sotto una cattiva stella. Nonostante diecimila spettatori.
Si è corso una finale mozza, a 7, perchè il cavallo di Sant'Andrea, Fischietto, Montato da Beppe Zedde, aveva scalciato il mezzosangue Carisma di Gallura, montato da Pusceddu, e gli ha rotto una zampa: il sogno di Porta Raimonda è finito alle 20:10 (era molto prima - ndd) quando i corsieri, stavano preparandosi alla finale. Col rumore sordo dell'osso che si spacca, col nitrito del cavallo, il pianto della gente.
La corsa, veloce, non ha avuto sussulti: Falco Doglia ha volato dal primo all'ultimo metro. Al secondo posto si è piazzato, come da pronostico, il Pesse su Erodi per Querciola, quindi Bandini su Debellante per Massarella. Poi il gran favorito, Virginio Zedde su Le Musicien per Samo, davanti a Massimino su Derriu Junior per Porta Bernarda, e infine il Cavallo di Sant'Andrea, il cui fantino Zeddone (Gingillo per la cronaca - ndd) è caduto alla curva Sabatini ed è stato trasportato per accertamenti all'ospedale. Un pomeriggio in cui è accaduto di tutto: al termine della prima lunghissima batteria la presidente Michela Malvolti s'è sentita male, probabilmente per lo stress, ed è stata soccorsa a bordo pista. Al momento della seconda poi s'è rotto il pedale con la quale il mossiere dà la mossa allentando il canape.
Nelle batterie erano usciti Borgonovo (Bucefalo su Enrico IV) e Torre (Dino Pes su Garçon de Sedini). E poi Cappiano e Ferruzza, in una brutta storia che ha segnato questa edizione 2006 e ha rischiato di far saltare la finale.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Lunedì 22 Maggio 2006. Pagina 11
LA CORSA

«Era un regolamento di conti del Palio di Siena»

Ma Ferruzza non ci sta: «Punizione esemplare»

Cappiano si difende. Il Presidente Daddi, l'eroe della corsa: «Vanno squalificati»

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - «Non si risponde ad una scorrettezza, con un'altra. Noi siamo signori, anche nella sconfitta.» Questa la frase di Simone Daddi, 35 anni, vero vincitore di questo Palio. Dai presenti è partito un applauso, ma le polemiche verbali sono continuate. E ad altoparlante spento, Daddi ha detto: «Auspico che ad oltre il fantino di Cappiano, venga punita anche la Contrada della frazione per responsabilità oggettiva. Un comportamento così non ha motivazioni.» Dopo la finale è partita la raffica di polemiche; L'ex capitano Fabio Paterni ha parlato di «cose inaudite». Simone Contini e Giuseppe Ricci hanno ribadito che «non sono ammesse cose del genere, è un'indecenza.» Il presidente Daddi ha aggiunto:«Accadde anche nel 2001: per colpa di Cappiano, allora in lite con Massarella, successero scorrettezze e l'anno dopo la Contrada non potè partecipare al Palio, inoltre vennero squalificati presidente e capitano per due anni. Ora la punizione deve essere esemplare.» Il presidente del Cappiano, Giancarlo Carmignani e l'ex Paolo Catastini, sono al centro della contestazione. «Siamo sbigottiti a nostra volta - dicono - queste non sono iniziative nostre, è un regolamento dei conti del Palio di Siena o di altre corse; lo chiariremo con Columbu.»


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Martedì 23 Maggio 2006. Pagina IV
DOPO-PALIO

La favola di Ciro, l'uomo che sussurrava ai cavalli

«Comprai Falco Doglia dopo che si era infortunato, ci ho sempre creduto»

Il nuovo re del Palio si è allenato nelle campagne e nel centro ippico di Castelfiorentino

Natale, 32 anni, lo alleva come un bambino «Ora vorrei togliermi la soddisfazione di rivederlo correre in pista»

Servizio di
Aterini Lucia


CASTELFIORENTINO - Dalle stalle in cui doveva finire i suoi giorni dopo un'infortunio alle stelle della buca d'Andrea dove ha vinto il Palio di Domenica sera. E' la storia di Falco Doglia, baio scuro anglo-arabo-sardo, ma soprattutto di chi è riuscito a (ri)portarlo lì, Ciro Natale, proprietario e preparatore del cavallo vincitore. E' una storia come si trovano solo nei film o nei libri, da trama tipo «L'uomo che sussurrava ai cavalli».
Il feeling tra i due è sbocciato poco piùdi un anno fa. Ciro Natale, 32 anni, che lavora in un'azienda agricola, appassionato di cavalli fin da bambino, lui stesso fantino, comprò questo cavallo da un allevatore sardo. «Falco si era fatto male a un tendine pochi giorni prima - racconta Ciro - nonostante questo andava avanti e indietro nel box come se non avesse niente. Ebbi la sensazione che fosse un cavallo di grandi doti e che potesse tornare a correre veloce come prima». Si può dire che i due "annusarono" e da allora sono diventati inseparabili. «Io per lui sono tutto - dice Ciro - e per me lui è qualcosa di importante». L'amore ben presto si è allargato alla famiglia, alla moglie Sara Vaccaro e al piccolo Antonio che, si parla del destino, è nato il 2 luglio quando appunto si corre il Palio a Siena.
E' stata proprio la moglie di Ciro a convincersi che Falco poteva correre a Fucecchio. «Lo scorso anno - racconta Sara - siamo andati a vedere il Palio e ho detto a Ciro:«Il prossimo anno dobbiamo portarci anche Falco». Così è stato. E come è stato.
Ma al sogno alla realtà ci sono stati tanti mesi di allenamento. Di ore rubate o ritagliate tra il lavoro nell'azienda agricola, perchè Ciro non fa l'allevatore di professione, e la famiglia. Ciro, che abita a pochi chilometri da Castelfiorentino, si sveglia la mattina alle sei e va a dar da mangiare a Falco (e ad altri suoi cavalli). Va a lavorare fino alle diciassette e poi allena Falco. Fino a che non fa buio. Giri e giri per adattarlo a piste diverse dagli ippodromi, a cui era abituato il cavallo, e alle curve più strette che si trovano quando si corre il Palio.
«Lo porto fuori in passeggiata - racconta Ciro - e poi lo alleno nella pista del centro ippico "Belpiano"». Qui ha trovato tanti amici che lo hanno sostenuto e che domenica sera erano tutti a fare il tifo per lui. Tra loro c'è anche Daniele Morreale che ha "coccolato" Falco prima che scendesse in pista. «E' un gran cavallo - racconta il ragazzo che vorrebbe diventare fantino - buono e intelligente».
Ciro ha già qualche progetto per Falco. «Vorrei togliermi la soddisfazione di farlo correre di nuovo in pista - dice - per esempio a Siena oppure a Grasseto». Pensa poi di fare quelche Palio. E pensa di dimagrire qualche chilo in modo da poter montare lui sopra Falco. Un altro sogno che forse si realizzerà come quello di domenica pomeriggio.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Martedì 23 Maggio 2006. Pagina IV
DOPO-PALIO

E San Pierino vuol costruirgli una stalla nella piazza

Il numero uno Radice: «Un bis dedicato ai nostri giovani»

Il presidente arancio-blu:«Avevo promesso a mia figlia e ai giovani contradaioli che avremmo portato a casa quel cencio»

Abbiamo cambiato monta perchè volevamo un fantino più esperto. Adesso siamo entrati nella storia di questa corsa»

Servizio di
Fani Marco


FUCECCHIO - Nel 2005 il primo trionfo. Domenica passata il fantastico bis. San Pierino, considerata la cenerentola del Palio fino a due anni fa, è diventata il cigno della manifestazione. E l'estasi nella piccola frazione fucecchiese è salita alle stelle. Merito di un gruppo, capitanato dal Presidente Giuseppe Radice, che nel giro di due anni ha rivoluzionato l'organizzazione del lavoro nella Contrada.
I giovani. «Sono il nostro orgoglio - spiega il presidente Radice - grazie a loro abbiamo organizzato il lavoro durante la stagione e siamo riusciti a crescere. Questo bis èè incredibile. e lo dedico a loro, anche se la prima vittoria, non si dimentica facilmente».
L'aneddoto. Nel giorno della presentazione del cencio, Natascia Radice, figlia del presidente, chiese di fotografarlo. «Mi ha chiesto di fotografarlo - prosegue - io gli ho risposto di sì, ma a lei e a tutti i ragazzi della Contrada, ho promesso che lo avremmo portato a casa. E così è stato. Grazie a questa vittoria, San Pierino è diventata più grande».
Villella-Falco Doglia E' l'accoppiata magica che ha permesso a San Pierino di bissare la vittoria del 2005. Per uno scherzo del destino, San Pierino ha puntato su Villella solo dopo le prime prove, visto che il primo fantino a montare è stato Columbu, protagonista dell'episodio incriminato con Atzeni, ex arancioazzurro e vincitore nel 2005. «Potendo contare su un ottimo cavallo, ma a corto di preparazione - prosegue - abbiamo deciso di cambiare monta e privilegiare un fantino più esperto. E alla luce di quanto successo, siamo stati fortunati. Episodi come quello di Domenica non fanno bene al Palio, ma fanno comunque parte di manifestazioni di questo tipo.»
La stalla. I festeggiamenti proseguiranno anche nei prossimi giorni. Domenica c'è stata la prima cena della vittoria. «Imprevista - ammette Radice - ma nonostante tutto hanno partecipato oltre 150 persone. Intorno a metà giugno faremo la cena della vittoria. Per l'occasione cercheremo di costruire una stalla nella Piazza per ospitare Falco Doglia, il nostro eroe.»


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Martedì 23 Maggio 2006. Pagina V
DOPO-PALIO

«Il Palio è una guerra, ho fatto il mio dovere»

Columbu racconta il duello con l'Atzeni: Ferruzza non doveva vincere

«Le corse regolari si fanno all'ippodromo. Qui ogni gara è una battaglia: bisogna usare tutte le armi a disposizione»

Servizio di
Corsi Giulio


Buongiorno Columbu: ha voglia di rivedere a freddo il film di questo Palio così drammatico?
«Perchè no? Anche se io di drammatico ci vedo ben poco».
Allora cominciamo dall'episodio incriminato: che è successo con Atzeni? «E' successa una cosa normalissima, quella che capita ogni volta che in pista c'è una Contrada nemica e bisogna evitare di farla vincere. Questa si chiama rivalità questo è Palio.»
Certo però che lei ha usato metodi piuttosto espliciti: ha beccato fin dall'inizio Atzeni e il Cavallo Don Celeste che era uno dei favoriti «Che significa espliciti?». Significa scorretti, antisportivi: non pensa di essere stato scorretto a far fuori Ferruzza?
«Assolutamente no: è anche poco quello che è stato fatto. Il Palio è una guerra e va combattuta con tutte le armi che una ha a disposizione. Ferruzza non doveva vincere e non doveva vincere e non ha vinto, tutto qui.»
Ma è stata fatta fuori in maniera irregolare
«Per le corse regolari ci sono gli ippodromi. Chi si lamenta vada a Roma o a Milano. Il Palio è un'altra cosa, quasta è una guerra e in guerra succede di tutto.»
Soddisfatto insomma?
«Precisiamo una cosa: Non mi vanto di quello che ho fatto. Ho eseguito il mio dovere.»
Significa che queste erano le dritte della Contrada?
«Chiedetelo alla Contrada, non a me.»
Ma che le hanno detto i dirigenti di Cappiano alla fine, quando Don Celeste e Garin sono stati eliminati dallebatterie?
«Chiedetelo a loro.»
Ma erano soddisfatti o arrabbiati con lei?
«Mi sembravano contenti».
Ai giornalisti il presidente Carmignani ha detto che era un regolamento dei conti del Palio di Siena tra fantini, che loro non c'entrano niente: Aveva avuto screzi precedenti con Atzeni?
«No».
Torniamo alla corsa: appena caduto da cavallo è scappato via dalla pista ed è sparito. Aveva paura?
«Diciamo che non era l'ambiente giusto per restare lì. Non mi sembrava il caso di rimanere nei dintorni del pubblico».
E poi che ha fatto?
«Sono andato alle stalle, dai dirigenti della mia Contrada. Mi sono tolto la giubba, mi sono riposato un pò e poi sono tornato giù, nel prato, in attesa della finale».
Allora ha visto pure la finale della corsa?
«Certo che l'ho vista: e mica mi potevo perdere una corsa così importante».
Si aspettava vincesse Falco Doglia?
«Lo speravo».


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Martedì 23 Maggio 2006. Pagina V
Il Tittia è nero

«Mi ha afferrato le redini. Mai visto un'attacco così»

Servizio di
Corsi Giulio


«Columbu mi montava in testa fin dal canape, mi stava addosso, mi asfissiava. Poi quando siamo partiti mi ha tolto le redini, io per non cascare mi sono aggrappato alla sua giubba e siamo andati giù insieme».
Il rewind sulla seconda batteria - quella del colpo gobbo di Cappiano - lo riscrive Giovanni Atzeni, sardo nato in Germania, vincitore l'anno scorso con San Pierino, favoritissimo quest'anno con Ferruzza. La vittima del capriccio calligiano.
Il giorno dopo Atzeni Tittia ha ancora un diavolo per capello: «Mi girano» ammette al telefono. Poi aggiunge: «Una cosa del genere non solo non mi era mai capitata ma neanche l'avevo mai vista, è incredibile». Qualcuno ha detto che c'era del marcio con Columbu, vecchie ruggini da saldare. Qualcun altro (malignamente) ha detto che alla fine anche Ferruzza c'ha guadagnato: Don Celeste nelle prove non aveva brillato. Così la Contrada è passata da vittima in un Palio che non avrebbe vinto. Lui però non ci sta: «Il cavallo dava qualche problema, ma è un gran cavallo, potevamo fare molto bene. Purtroppo fin dal canape, Columbu mi stava addosso, provavo ad allontanarmi ma lui non mi mollava. Non è un caso che si sia preso tre richiami. Poi in gara avete visto che è successo. Screzi tra noi? Mai stati, sempre un rapporto cordiale».


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Martedì 23 Maggio 2006. Pagina V
Il Tittia è nero

Quel ritardo di Massimino che ha fermato Samo

Zeddino aveva alzato la frusta chiedendo al Coghe di partire di rincorsa, ma lui è rimasto fermo dietro il secondo canape

Servizio di
Corsi Giulio


FUCECCHIO - Non è stata solo l'azione killer di Massimo Columbu a decidere questo Palio che ha visto per il secondo anno di seguito trionfatore San Pierino. Un altro elemento importante nel gioco delle alleanze e delle rivalità - ma molto meno plateale e più sottile del boicottaggio di Cappiano a Ferruzza - lo si è registrato alla partenza della finale. E ha visto per protagonista il mezzosangue di Samo Le Musicien, - favorito insieme a Don Celeste alla vigilia e ancora di più dopo l'uscita del cavallo della Ferruzza alla seconda batteria - col suo fantino Virginio Zedde.
Ebbene Lo Zeddino, una volta indirizzato il cavallo a muso al canapo, ha alzato il frustino per indicare i tempi del via a Massimino, che si trovava di ricorsa a montare Derriu Junior per Porta Bernarda. Un modo come dire:«Parti ora che vinco io». Ma Massimo Coghe anzichè entrare ci ha pensato bene a partire. E' rimasto impalato al di là del primo canape e ha costretto il mossiere Corbelli ad annullare la prima mossa. Nella seconda lo Screzio del Coghe verso Samo e lo Zeddino è stato ancora più palese: il corsiere di Bernarda ha lanciato infatti Derriu Junior quando Zeddino e il suo Le Musicien erano girati e coperti. Tant'è vero che sono rimasti lì, impalati. Arretrati e incapaci di recuperare terreno a Falco Doglia e gli altri al punto che Samo alla fine è arrivato quarto.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Martedì 23 Maggio 2006. Pagina V
DOPO-PALIO

Quesito ai veterinari: che aveva fischietto?

Qualcuno alza il dubbio, alle visite mediche era tranquillo, al canape una furia

Intanto è polemica sul pedale del mossiere. A Corbelli si era già rotto nella sua ultima corsa quindici anni fa.

Servizio di
Gianfranceschi Luciano


FUCECCHIO - Il giorno dopo non si parla che di sospetti, sul Palio. come sempre, ma quest'anno di più. A cominciare dal fattaccio interpretato da Columbu ai danni di Atzeni, di Ferruzza: gli ha preso le briglie, immediatamente e sfacciatamente, squalificandosi e non facendo qualificare per la finale i bianconeri che non vincono dal 1981. I quali ogni anno entrano in pista favoriti e per una ragione o un'altra non riescono mai a fare il bis. Ma la nemica Cappiano era consenziente ad un simile comportamento? «E' una cosa vergognosa, tutti l'hanno vista - ripete il presidente di Ferruzza, Simone Daddi - e i calligiani sono anche recidivi del 2001 quando se la presero con Massarella e furono esclusi per un anno dal correre. Stavolta devono pagarla anche più cara.
Cappiano sapeva? I dirigenti verdeazzurro negano. «Se si poteva rientrare nel box, e parlarci, dopo la terza ammonizione gli avrei chiesto perchè si stava comportando così. Non si può accusare noi di quel che ha fatto il fantino - rievocano Simone Baronti, Paolo Catastini, e Giancarlo Carmignani - queste sono vendette di Siena, o di altri Palii». A Ferruzza non ci credono. Un Contradaiolo bianconero, dopo aver preso a calci le sedie, ha invano fatto pressing sull'assessore Riccardo Cardellicchio per «disputare la finale a 9, anche con Ferruzza». E a leggere le mezze parole di Columbu (vedi sopra) qualche sospetto sembra più che legittimo.
Il mossiere. Possibile che tutte le volte che a dare la mossa è Enrico Corbelli, si rompa il pedale che allenta il canape? L'insinuazione è dell'ex presidente di Porta Raimonda, Claudio Zingoni, che ricorda i precedenti e che aggiunge che ciò potrebbe essere servito al mossiere «per dare la mossa anche in un non perfetto allineamento, sia nella seconda batteria sia soprattutto nella finale». Dove è accaduto che il fantino Zedde di Samo, altro grande favorito, sia stato preso alla sprovvista.
Il cavallo Fischietto. Che il mezzosangue scalciava, si sa dall'anno scorso quando - in lizza per Porta Raimonda, rifilava calci in batteria, senza (gravi) conseguenze. Ma purtroppo non sempre va così bene. Siccome non si qualificò e dunque non c'è l'alibi del cavallo forte, come hanno fatto i 12 capitani a sceglierlo? «La colpa non è dei capitani - risponde Romanello Manzi, uno storico fondatore del Palio insieme al suo maestro di scuola Tommaso Cardini - perchè alle visite mediche il cavallo era tranquillo. Come mai Domenica scalciava tanto? La ragione di tale comportamento dovevano appurarla i veterinari. Non si può permettere di veder condannare a morte un cavallo, quando non si può sparare nemmeno a un cardellino. E un cavallo - conclude, senza voce ma sempre competente, è molto più intelligente». La proprietaria di Carisma di Gallura, Monica Golini, piangeva a dirotto: e non soltanto per il valore, coperto da assicurazione.
Il pittore "maledetto". L'artista Francesco Cinelli, parla chiaro: «Quest'anno non avrei permesso che il mio cencio venisse smembrato, come nel 2001, un pezzo per ciascuna Contrada. No, l'avreai ritirato e portato con me nello studio di Milano. Quando me l'ha detto mia sorella Cassandra di questo rischio, perchè la pista era invasa, ho preso la decisione. E' andata diversamente», conclude. Il pittore era accompagnato dalla sua ragazza, Selene Benvenuti, in tenuta da strega con tanto di cappello nero a punta, tifosa di Porta Bernarda. Altra Contrada che al drappellone aveva fatto un pensierino.
Vince sempre Trecciolino. L'unico che ha provato - ma era solo - a contrastare i vari pronosticati è stato Beppe Pes, per Querciola. Ma da Siena i paliologi elogiano anche Massimino di Porta Bernarda per come - e quando - è entrato di rincorsa a dare la mossa. Tornando al Pesse, tre vittorie nella buca d'Andrea, aveva vinto la prima batteria, ma in finale ha soltanto potuto inseguire il sorprendente Villella di San Pierino e la frazione, come l'anno scorso, è tornata a cantar maggio.


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Giovedì 25 Maggio 2006. Pagina V
DOPO-PALIO

«San Pierino rispetta gli impegni»

Il Presidente Giuseppe Radice replica alle accuse

Una telefonata in diretta tv:«Voi non pagate i fantini».

Servizio di
G.Fior


FUCECCHIO. «Vincete, ma non pagate i fantini. Troppo facile così»: è un accusa pesante quella lanciata martedì sera da una telespettatrice alla Contrada di San Pierino, le corse del "Processo al Palio", su Antenna 5. Il conduttore, Alessandro Lippi, ha dato la parola al presidente Giuseppe Radice che si è arrabbiato. E oggi, tramite il nostro giornale, vuole replicare e chiarire meglio. Vuole cancellare ogni ombra da una vittoria, quella della sua Contrada, voluta con il lavoro di un anno intero: «E' stato un affronto molto grave. Non ci ho dormito» racconta Radice.
«Il fantino dell'anno scorso, Giovanni Atzeni, e quello di quest'anno, Villella, hanno avoto fino all'ultimo euro. Noi i patti li rispettiamo e certe accuse ci fanno male. Siamo una piccola Contrada che, da qualche anno, sta facendo grossi sacrifici per ottenere questi successi. E per vivacizzare la vita di San Pierino, una zona che cresce mese dopo mese». Lo stesso Tittia, fra l'altro, conferma le parole del presidente Radice.
Quest'anno San Pierino ha rinnovato completamente i costumi della sfilata. Ad occuparsene è, fra gli altri, la moglie del presidente. E per la corsa, dopo aver avuto in sorte un ottimo cavallo come Falco Doglia, ha deciso di puntare su un fantino di grandissima esperienza quale Villella. E fra l'altro lo ha "scritturato" dopo che in un primo momento aveva puntato su Columbu.
«Abbiamo voluto il meglio e abbiamo vinto. E questa è un'altra prova che siamo una Contrada che rispetta gli impegni. I fantini, fra loro parlano. E questo per loro è un lavoro. E' bene esser chiari, correre per l'una o per l'altra non cambia poi moltissimo dal loro punto di vista. E vi pare che se non avessimo pagato il fantino dell'anno scorso uno come Villella avrebbe accettato di montare per noi? Siamo seri via!»
Chiusa la polemica, San Pierino si prepara alla grande festa della vittoria. Se riusciranno ha costruire una stalla particolare ci sarà anche il cavallo, Falco Doglia. «Con la stazza che ha non sarà facile, ma ci proveremo».


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Giovedì 25 Maggio 2006. Pagina V
DOPO-PALIO - L'ex dirigente

Solo un problema. La troppa rivalità

FUCECCHIO - Sono fra i pochi fondatori rimasti del Palio e so bene lo spirito con cui è stato creato. Con il passare degli anni, giustamente, ha avuto il suo sviluppo e come sempre avviene ci sono state cose positive ed altre negative. Una delle cose positive che credo sia rimasta sono le regole scritte che tutte le Contrade devono rispettare. Sono certo, conoscendo bene l'avvocato Massimo Billi, che saprà bene farlo rispettare. E' certo che l'edizione di questo Palio è stata una delle peggiori giornate che abbiamo vissuto, almeno come spettatori e questo peserà molto anche per le prossime edizioni, perchè sono stati molti gli spettatori che sono rimasti indignati e arrabbiati per quello che hanno visto. Non sono solo persone di Contrade, ma anche persone che venivano di fuori. Il Palio fu costituito per unire e non per dividere la nostra gente, mentre noi abbiamo voluto emulare e copiare le Contrade di Siena, ma ci siamo dimenticati che non ci sono paragoni fra Fucecchio e Siena. Noi stiamo dimostrando sempre di più di non avere capito, così come hanno fatto Ferrara, Asti, ed altre città italiane che non è possibile imitare Siena. Siena ha una sua cultura, una sua meravigliosa piazza, ha Contrade storiche alcune di queste nemiche fra di loro da secoli ed ha le sue regole che non possono essere copiate, perchè hanno condizioni e mentalià acquisite negli anni completamente diverse dalle nostre . Io non so come a Fucecchio siano nati questi odii fra Contrade e non mi interessa conoscere i motivi perchè rimango sempre dell'opinione che l'odio e la rabbia non pagano mai. Forse sono cambiati i tempi, ma durante il mio periodo da presidente di Contrada, non mi sono mai accordato con nessuno ed anche se ho avuto alcune discussioni il giorno del Palio con qualche Contrada alla fine della corsa eravamo di nuovo amici come prima. Nel 1984 quando Cappiano ha vinto il quarto Palio posso dichiarare che è stato un Palio pulito, senza aiuti da parte di nessuno, ma anche senza che nessuno ci abbia danneggiato. Mi ricordo inoltre che l'incaricato al cavallo della Raimonda, venne a congratularsi dicendo "Avete vinto un Palio pulito" e di pulito c'era solo la nostra vittoria perchè eravamo nel fango (era piovuto). Invece leggo sul Tirreno dichiarazioni di alcune monte (non riesco a chiamarli fantini) che dicono apertamente "Il Palio è questo, chi vuole vedere le corse deve andare in un ippodromo". Se questo è vero vorrei chiedere a che cosa servono le regole scritte. Posso capire, anche se non lo condivido, che una monta possa in qualche modo danneggiare un'altra monta, cercando di ostacolarlo, stringendolo alla staccionata, non facendolo passare in corsa, rendendo più difficile la partenza, ma non in un modo così esasperato e sotto gli occhi di tutti. Questa non era la partenza di un palio, neppure a Siena abbiamo mai visto una cosa del genere sia per l'accanimento sia per il lungo tempo che i cavalli sono stati al canape. Sembrava un cane che rincorreva un gatto, mettendo a rischio anche i cavalli. Tutti sapevanio già da venerdì che doveva accadere questo ma nessuno avrebbe mai creduto che potesse avvenire in modo così appariscente. Certo non è un bell'esempio per i giovani delle Contrade, che dopo questi fatti, oggi più di ieri, saranno sempre più divisi e nemici. I denari che tutte le Contrade cercano di trovare con molti sacrifici con cene e feste e con contributi dai vari contradaioli saranno sempre più difficili da essere recepiti. E' stato ampiamente dimostrato che non si vincono i palii solo con i soldi o con la sola prepotenza, ma si devono vincere quando sono da vincere: quando la fortuna è dalla tua parte devi saperla sfruttare e vincere, ma più nemici fra Contrade ci saranno e più difficile sarà vincere. Capisco che essendo trascorsi 26 e 22 Palii da quando queste Contrade hanno vinto, ci sia una normale e grande voglia di vincere, ma così facendo l'attesa sarà lunga.

Romanello Manzi
Ex presidente Cappiano


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Giovedì 25 Maggio 2006. Pagina V
DOPO-PALIO - Il Capitano di Porta Raimonda

«Ero contrario a scegliere Fischietto»

Servizio di
G.Fior


FUCECCHIO. Anche Eugenio Rinaldi, capitano della Contrada di Porta Raimonda, ha qualche sassolino da togliere dalle scarpe. Soprattutto per la scelta di Fischietto che, nel corso della Mossa della finale, ha scalciato e azzoppato Carisma di Gallura, il cavallo della sua Contrada.
«Ci tengo a precisare che la responsabilità della scelta dei cavalli è dei capitani. Me compreso. Ma che non tutti i cavalli sono scelti a maggioranza. Per quanto mi riguarda ero contrario a fischietto. Ho votato contro, ma è stato scelto lo stesso».
Rinaldi non voleva fischietto perchè si ricordava del suo carattere difficile: «Il comportamento dell'anno scorso faceva pensare che anche quest'anno sarebbe stato difficile tenerlo a freno. E anche a Monteroni, nelle corse della provincia, aveva avuto un comportamento analogo. Insomma, c'erano tanti buoni motivi per non sceglierlo. Invece...»
Fra l'altro l'anno scorso a Maggio Fischietto era il cavallo di Porta Raimonda.
«Allora - conclude Rinaldi - fu data la colpa alla nostra stalla. Dissero che avevamo fatto chi sa cosa e per quello Fischietto scalciava. Quanto è successo quest'anno, purtroppo, dimostra invece che questo cavallo ha un carattere difficile. Si comporta allo stesso modo ovunque vada».


IL TIRRENO - SPECIALE PALIO DI FUCECCHIO
Fucecchio lì, Giovedì 25 Maggio 2006. Pagina V
DOPO-PALIO

GLI ANIMALISTI ALL'ATTACCO

il Ceda: «Martini ritiri l'autorizzazione al Palio».

FUCECCHIO - Gli animalisti del Ceda (Comitato Europeo Difesa Animali) protestano per il grave incidente avvenuto al Cavallo Carisma di Gallura e annunciano che scriveranno al presidente della Regione Claudio Martini di ritirare l'autorizzazione alla disputa del Palio. A scrivere è Elvino Gasparotti, responsabile del Ceda per la provincia di Firenze. «Il grave incidente avvenuto ad un cavallo durante il Palio deve far riflettere sull'uso di animali utilizzati come mezzo per divertire e dimostra quanto queste manifestazioni possano essere cariche di sofferenze e di strazio che non possono essere ignorate. Nessuna tradizione, laica o religiosa, può giustificare lo sfruttamento e la sofferenza degli animali e pertanto non può essere considerata un patrimonio culturale da tramandare alle future generazioni. Le feste con utilizzo di animali, sono "spettacoli" altamente diseducativi. Tendono a funzionare come una legittimazione dell'esercizio della violenza in generale (su cose, animali, persone) quando essa sia esercitata in gruppo e sulla base di una ricorrenza o di un'organizzazione. Non a caso a neonati o bambini vengono proposti pupazzi e cartoni animati raffiguranti animali in quanto i rapporti umani si fondano sulle capacità di comprendere gli stati d'animo altrui, e pertanto, dice una nota psicologa, gli "usi atipici o insoliti degli animali (ogni uso non naturale tende ad essere vissuto come violenza) spezzano queste capacità nonchè l'allargamento della comprensione verso altri soggetti, quelli umani. Manifestazioni di questo genere, così come tutte le manifestazioni dove gli animali sono utilizzati come mezzo per divertire. non fanno altro che incentivare un pericoloso disprezzo per la vita e la dignità considerata in ogni sua forma. Pertanto chiederemo al presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, di ritirare l'eventuale autorizzazione concessa affinchè non possano più ripetersi simili e gravi incidenti».


IL BORGO II - SPECIALE PALIO
Fucecchio lì, Lunedì 22 Maggio 2006. Pagina 1
LA CORSA - Cappiano "vince" ai punti

SAN PIERINO CI HA PRESO GUSTO

Ha vinto Falco Doglia, barbero di un'altra categoria

Mitico il presidente della Ferruzza che ha avuto ripetto per la manifestazione

Servizio di
bdl


FUCECCHIO - La lunga e molto breve settimana tanto attesa dai contradaioli fucecchiesi inizia con la consueta presentazione del "cencio" alle 21:30 circa in piazza Vittorio Veneto nel cuore della Fucecchio antica come vuole la tradizione. Ha partecipato un pubblico giovane che è rimasto entusiasta della novità che l'amministrazione del Palio ha riservato loro e cioè l'entrata dalle loro spalle del pittore, Francesco Cinelli, su un cavallo con in mano appunto il "cencio".

La Tratta.

Nelle prove di selezione si sono messi in mostra arrivando o primi o secondi i seguenti cavalli: Falco Doglia, Carisma di Gallura, Fischietto, Debellante, East Like e Le Musicien. Soggetti molto ambiti dai contradaioli ma soprattutto dai Capitani. Fra questi un soggetto rischioso era Fischietto, avuto nella stalla di Raimonda nello straordinario di Settembre 2005. Perchè il cavallo fra i canapi non dava delle garanzie e i dirigenti della capitana non lo avrebbero giustamente voluto fra il lotto dei prescelti. Anche in provincia Fischietto non si era comportato bene fra i canapi, ma come ha detto il capitano della Raimonda Rinaldi, la maggioranza ha vinto e quindi è stato scelto fra i protagonisti. La riprova l'abbiamo avuta nella finale quando, Fischietto, ha scalciato il cavallo di Raimonda impededogli di prendere parte al Palio. Una tratta che ha dato speranza di vittoria a Ferruzza, San Pierino, Samo, Massarella e Botteghe facendo gridare di gioia, per il momento, i contradaioli accorsi all'estrazione.

Prove Obbligatorie.

Nel periodo invernale i gruppi cavallo delle Contrade avevano lavorato in modo da acquisire le prestazioni dei propri fantini. Le più attive sono state quelle che rispetto all'anno precedente, hanno cambiato dirigenza e cioè Porta Raimonda con Eugenio Rinaldi, Samo con Simone Impera, Ferruzza con Fabrizio Battaglia e Cappiano con Paolo Catastini. Porta Raimonda con Pusceddu, Samo con il vincitore del Palio di Settembre 2005, Virginio Zedde, Ferruzza con Atzeni e Cappiano con Villella. Nella prima prova abbiamo queste accoppiate: Borgonovo-Farnetani; Botteghe-Corda; Cappiano-Villella; Ferruzza-Atzeni; Massarella-Bandini; Porta Bernarda-Mari; Porta Raimonda-Pusceddu; Querciola-G.Pes; Samo-V.Zedde; San Pierino-Veleno II; Sant'Andrea-G.Zedde; Torre-D.Pes. Buoni spunti di Debellante, Falco Doglia e Don Celeste.

Nella seconda prova obbligatoria abbiamo avuto un cambio di monta molto prevedibile quello fra San Pierino (Veleno II) e Cappiano (Sgaibarre). Questo perchè la Ferruzza, rivale di Cappiano, ha avuto in sorte un ottimo cavallo (Don Celeste) e i calligiani volevano un fantino che facesse il "lavoro", nel senso che non volevano che Ferruzza vincesse il Palio. Allora un tipo come Veleno era l'deale per loro. Con la monta di Sgaibarre, San Pierino, si candida per la vittoria finale. Nelle prove non è successo niente di particolare. I soliti buoni spunti dei barberi forti. Chi vi scrive, quel Venerdì 19 Maggio verso le 19:00 circa, era a fare delle foto presso il rettilino dove resiedono i contradaioli di Massarella e Querciola e ha assistito ad un aneddoto carino fra il fantino di Borgonovo, Bucefalo e quello di Samo Lo Zedde. Il cavallo di Borgonovo noto per essere uno o il più scarso del lotto aveva bisogno di provare molto e nella seconda batteria era di rincorsa. Allora Bucefalo in perfetto aretino diceva a Lo Zedde:"Allora Zedde, capito io non voglio fare torti a nessuno. Voglio solo provare il cavallo." E Lo Zedde:"Anch'io ho da provare." E Bucefalo:"Ma va f.. ...o Zedde. E c'ho un mulo invece che un cavallo, dai!. Io non voglio dar contro a nessuno."

Presentazione Fantini.

Sabato 20 Maggio 2006. Queste le firme a Casa Banti presso la Limonaia: Borgonovo-Bucefalo; Botteghe-Corda; Cappiano-Veleno II; Ferruzza-Tittia; Massarella-Batticuore; Porta Bernarda-Massimino II; Porta Raimonda-Bighino; Querciola-Pesse; Samo-Lo Zedde; San Pierino-Sgaibarre; Sant'Andrea-Gingillo; Torre-Velluto. Da notare la mossa a sorpresa di Porta Bernarda che, nelle due prove obbligatorie ha fatto provare Andrea Mari detto "Brio" su Derriu Junior, ha segano il fantino Massimo Coghe detto "Massimino II".

IL PALIO.

Prima Batteria

E siamo giunti al grande giorno. Il giorno del Palio! Giornata primaverile stupenda con temperature vicine ai trenta gradi, dove fra una pausa e l'altra i contradaioli prendevano il sole e si abbronzavano. La prima batteria vede in corsa in ordine ingresso canapi: Sant'Andrea (Gingillo/Fischietto), Porta Raimonda (Bighino/Carisma di Gallura), Borgonovo (Bucefalo/Enrico IV), Querciola (Pesse/Erodi), Massarella (Batticuore/Debellante), Torre (Velluto/Garçon de Sedini). Fischietto, è già nervoso e comincia subito a scalciare ne fa le spese il cavallo di Porta Raimonda. Le altre contrade non scendono giù vicino a Sant'Andrea per paura di prendere calci. In questa batteria ci sono state due false partenze. Allora, la Presidente dell'Associazione Palio, Malvolti Michela, alla luce di quello che stava accadendo, ha chiamato tutti i capitani sul palco per cambiare, l'ordine d'ingresso ai canapi. Così dopo una mezz'ora di consultazioni, l'ingresso ai canapi è mutato così: Porta Raimonda, Borgonovo, Querciola, Massarella, Sant'Andrea, Torre. Anche con questo allieneamento, Fischetto, scalcia sempre rendendo la mossa difficile e lunga. La partenza della prima batteria è, alle ore 17:01 c.a. quando Torre entra (le posizioni non vengono rispettate) e il mossiere da il via. La mossa è valida. Sono partiti. Scatta molto bene Querciola che prende diversi metri sulle avversarie, inseguita da Massarella, Borgonovo, che viene superato sull'rettilineo in velocità, dall'interno da Raimonda e dall'esterno da Sant'Andrea. Chiude Torre in ultima posizione. Prima curva ottima per Querciola e Massarella che conducono la batteria. Da dimenticare la curva fatta da Enrico IV e Garçon de Sedini che perdono terreno. Ottimo spunto di Fischietto che alla fine della prima curva supera Massarella. Sempre in testa Querciola, seguita da Sant'Andrea, Porta Raimonda e Borgonovo. Ottima seconda curva per Porta Raimonda (Carisma di Gallura) che difende senza difficoltà gli attacchi di Borgonovo che, anche la seconda curva la fa larga. Secondo giro con Querciola che conduce, poi Sant'Andrea, Massarella, Porta Raimonda e Borgonovo che tenta l'ultimo assalto alla Capitana ma non riesce a prendergli mezzo metro. Così il Palio per Borgonovo e Torre è rimandato al prossimo anno. Ben poco potevano fare Torre e Borgonovo con quei due soggetti, con evidenti difficoltà rispetto ai più blasonati barberi delle altre Contrade.

Seconda Batteria.

La seconda batteria entra prepotentemente di diritto nella storia del Palio di Fucecchio. Una batteria che in molti dei presenti ricorderanno a lungo come la volontà di vittoria di una Contrada (Ferruzza), baciata dalla sorte per avere avuto un cavallo forte, oscurata dalla Contrada rivale (Cappiano) che ha usato intelligenza e saggezza tattica, sicuramente troppo lampante, troppo rude, agli occhi dei presenti non troppo avvezzi a certi episodi.
Nella seconda batteria vede in corsa in ordine ingresso canapi: Ferruzza (Tittia/Don Celeste), Botteghe (Corda A./East Like), San Pierino (Sgaibarre/Falco Doglia), Samo (Lo Zedde/Le Musicien), Cappiano (Veleno II/Garin), Porta Bernarda (Massimino II/Derriu Junior). Fra i canapi la marcatura a uomo di Veleno su Tittia è impressionante. Ad ogni minimo passo di Ferruzza ce n'era un altro di Cappiano. Appena Veleno si avvicinava a Tittia, il cavallo di Ferruzza scappava via o s'impennava. C'è chi ha detto che Veleno aveva capito che al cavallo di Ferruzza dava fastidio quando Veleno fischiava. Insomma, un pressing asfissiante oltre alle nerbate che i due fantini si davano e ai tre richiami ufficiali dati al fantino di Cappiano dal Mossiere. Con questi tre richiami ufficiali, secondo il regolamento, il prossimo anno Veleno non potrà correre il Palio. Registriamo la rottura del meccanismo elettrico del canape (azionato dal mossiere). Ci sono voluti una buona quarantina di minuti affinchè l'elettricista lo riparasse. Dopo pochi minuti, sono le 18:30 c.a il mossiere dà la mossa valida. Mossa sicuramente da invalidare perchè Cappiano e Ferruzza sono, primo fuori posto, e secondo paralleli al canape. Comunque, parte molto bene San Pierino, Samo e Botteghe con Porta Bernarda dietro e le due "rivali" iniziano lo show da Palio. Il primo che ostacola l'avversario è Cappiano che impedisce con il proprio cavallo di far partire Ferruzza e gli prende le redini del cavallo, dopo, quando le altre Contrade sono sul rettilineo, Atzeni mette le mani sul collo di Columbu per buttarlo giù ma Columbu reagisce con una nerbata. Allora Atzeni lo piglia per la casacca e Columbu prende sempre le briglie del cavallo di Ferruzza cercando di far cadere il rivale. Le due Contrade si ostacolano fino alla prima curva quando Atzeni riesce a disarcionare Columbu e lo stesso Columbu disarciona Atzeni. Quello che mi ha fatto pensare è che i due fantini scesi da cavallo erano a meno di un metro fra loro e pensavo:"Ora se le danno di santa ragione". E invece uno, Columbu, è scappato a gambe elevate sulla salita che porta all'uscita, fra l'altro si dice che c'era un motorino pronto ad aspettarlo e un vigile gli abbia aperto il cancello. E l'altro, Atzeni, è andato a farsi consolare dai suoi contradaioli.
Per il resto della corsa, sul primo rettlineo prende il comando San Pierino con una galoppata impressionante seguito da Botteghe e Samo con Porta Bernarda quarta. La prima curva girano tutte e quattro bene e prendono il largo. San Pierino aumenta addirittura il distacco sul secondo rettilineo ma le altre tre, Botteghe, Samo, Porta Bernarda continuano tranquillamente la loro corsa non avendo nessuno dietro loro, perchè Cappiano e Ferruzza si sono disarcionate a vicenda. Quindi, si qualificano senza forzare l'andatura e risparmiando le energia del cavallo San Pierino, Botteghe, Samo e Porta Bernarda.
Nel mentre era in corso la corsa della seconda batteria e dopo che i due fantini di Cappiano e Ferruzza si ostacolavano, il popolo ferruzzino ha fatto invasione di pista e c'era chi andava a prendere il "cencio" per portarselo via, chi pensava di andare a picchiare qualcuno, chi si metteva seduto in pista per protesta e chi tirava oggetti pericolosi verso i contradaioli di Cappiano. In tutto questo marasma c'è voluto un dirigente, un uomo, con gli attributi grossi come una casa ovvero il presidente della Ferruzza, Simone Daddi che, pur nella sconfitta, ha avuto rispetto per le altre Contrade e per l'intera manifestazione e avendo preso il microfono è riuscito a levare i suoi contradaioli dalla pista e a far correre la finale. Un gesto di maturità apprezzato da tutti. Non so in quanti dirigenti avrebbero fatto questo.

Finale.

Ancora una volta protagonista insuperabile di questa finale è in cavallo di Sant'Andrea, Fischietto, che rifila un calcio al cavallo della Porta Raimonda che, purtroppo, non ha potuto correre il Palio. Troppo nervoso, Fischietto, un soggetto ingestibile ai canapi. Un soggetto non da Palio scelto con troppa leggerezza dalla maggioranza dei capitani. Fra i canapi è altissima la tensione. Samo cerca una posizione non sua vicino alla staccionata dove è il posto di diritto di Querciola. E i due fantini si scambiano un diverbio acceso con il Pesse che si fa minaccioso di usare il nerbo contro Lo Zedde. Lo Zedde però riesce a fare come gli pare andando nella seconda posizione e pertire di lì. Oramai sono le ore 19:35 c.a. quando Porta Bernarda entra e il Mossiere, Corbelli, abbassa i canapi. Una mossa assolutamente da invalidare perchè, apparte le posizioni non valide delle Contrade, ma quando il Corbelli abbassa il canape Sant'Andrea era girata e quindi era tutto da rifare. Comunque, il mossiere l'ha data buona e... la mossa è valida! Sono partiti! Partono fortissimo Massarella con Debellante e San Pierino con Falco Doglia, che sul rettilineo si beve Massarella in velocità. Dietro il bravo ed esperto Pesse con Erodi. Alla prima curva sono queste tre che si giuocano il Palio impostando e facendo bene la curva. Alla fine della prima curva è sempre San Pierino che comanda seguito da Massarella un pò in affanno e attaccato da Querciola. Dietro Porta Bernarda, Botteghe, Samo, Sant'Andrea distaccato. Sul secondo rettilineo è sempre San Pirino che detta legge, ma nelle retrovie Querciola supera Massarella e va all'attacco di San Pierino. Sulla seconda curva è San Pierino che imposta bene e controlla la posizione. Querciola fa la seconda curva larga, mentre Massarella fa una traiettoria stretta. Sul rettilineo San Pierino, Querciola e Massarella conducono, poi Porta Bernarda, Botteghe e Samo. Ottima la seconda curva di Falco Doglia come buona per Querciola e Massarella che cercano di incitare a suon di nerbo i barberi ma San Pierino ha un altro passo. Sul rettilineo succesivo un timido attacco di Porta Bernarda su Massarella per la terza posizione, ma è sempre San Pierino che conduce. Ultima curva ancora San Pierino che esce bene seguito da Querciola, Massarella, Porta Bernarda, Botteghe, Samo, e Sant'Andrea.
E' finito. Il duemilasei è archiviato per il "cappotto" di San Pierino, una Contrada piccola e grande a sua volta per essersi imposta sul campo. Ma il Palio 2006 verrà ricordato soprattutto per le strategie di Cappiano che ha saputo difendersi dalle potenzialità di vittoria di Ferruzza. E’ vero, forse, sono state "scorrettezze" palesi sotto gli occhi di contradaioli che fino ad oggi non erano abituati a vedere con i propri occhi. Ma il Palio è "purtroppo" anche questo. Non è una semplice corsa di cavalli dove chi ha il cavallo fra i più forti è destinato a vncere. Il Palio ha le proprie strategie, ha i propri partiti fra Contrade puliti o disonesti che siano. Il Palio nonè uno sport, ma è una categoria che sta da se. C'è stata gente che ha gridato allo scadandalo ritenendo il Palio una cosa immorale per l'uomo. E Allora?! E allora dobbiamo chiudere anche gli tutti gli ippodromi, il calcio con i suoi dirigenti, addetti ai lavori "candidi" come la neve. E il ciclismo, dove lo mettiamo? Va beh, ritorniamo a Fucecchio. Se c'è qualcosa da cambiare nel nostro Palio sicuramente è il regolamento molto carente. Se si pensa che è stato cambiato in pieno svolgimento della manifestazione, questo inverno gli addetti ai lavori dovranno lavorare di molto per apportare quelle modifiche necessarie affichè un domani si possono limitare azioni improprie di qualsiasi Contrada. Il Mossiere. Enrico Corbelli torna davanti al pubblico fucecchiese dopo ben quindi anni, l'ultima comparsa risale al 26/05/1991 . Il mossiere non ha dato una buona impressione e dalla sua parte un regolamento claudicante. Però, se vogliamo fare un paragone con il mossiere dei palii del duemilacinque (Bircolotti), Corbelli, fin dalla batterie di selezione, non ha saputo trasmettere quella tranquillità quella serenità, quella pacatezza sia ai fantini che ai dirigenti, cosa che Bircolotti è un maestro in questo. Poi, al di là del regolamento, non sa imporsi ai fantini ma soprattutto ha dato due mosse su tre non valide. Sicuramente non deve essere lui il mossiere del 2007 da farci affidamento. Si dice che quest’anno, Bircolotti non è stato contattato perchè un suo collega, forse Giancarlo Matteucci, lo ha denuciato, perchè non è abilitato a fare il mossiere dei Palii d’Italia.
Falco Doglia è il Re di Fucecchio. Un cavallo tranquillo fra i canapi, fulmineo alla partenza. Ma soprattutto potente e veloce. Sarebbe stato interessante vederlo gareggiare in finale con Don Celeste della Ferruzza, ma sarà per un'altra volta. San Pierino è al suo secondo Palio in due anni, merito di una stalla molto competitiva. I maligni (quelli che volevano vincere) dicono che dopo la tratta i dirigenti di San Pierino dovevano scendere Columbu e montare subito il Villella ma hanno aspettato una telefonata da Vagliano per fare questa operazione. Se fosse vero questa notizia, sarabbe una sconfitta non solo per i dirigenti vittoriosi, ma anche per tutti gli altri che si appoggiano a Vagliano e stanno in riva al fosso ad aspettare qualcosa di buono.


Palio 2006


Foto Ottica
Orsini - Fucecchio


LA NAZIONE - Cronaca del Valdarno/Valdelsa
Fucecchio lì, Domenica 08 Ottobre 2006. Pagina VII
FUCECCHIO - Le decisioni del Comitato

STANGATA A COLUMBU 10 ANNI SENZA PALIO
ASSOLTA LA FERRUZZA

Il fantino di Cappiano punito per le scorrettezze in pista

Servizio di
Panzani Giulio


FUCECCHIO - Squalifica di dieci anni per Columbu, il fantino di Cappiano, per le scorrettezze in pista e per i tre ammonimenti al canapo, ed assoluzione per la Contrada e per la rivale Ferruzza. Questa, nell’imminenza del termine ultimo per le iscrizioni all’edizione 2007 del Palio, la decisione del comitato, presieduto da Michela Malvolti, sui ricorsi pendenti fin dal giorno successivo alla "gran giornata" di maggio nella buca d’Andrea dove il portacolori calligiano aveva dapprima disturbato alla mossa, quanto più possibile, gli altri fantini, e in particolare quello di Ferruzza, grande favorita alla vigilia, per poi aggredire quest’ultimo subito dopo il "via" impedendogli, di fatto, di correre la finale. Se a seguito di quanto era accaduto, sotto gli occhi di tutti, il popolo bianconero aveva invaso la pista è altrettanto vero che, al richiamo degli organizzatori, i contradaioli della Ferruzza avevano sgombrato. Cosicchè il comitato, che si avvale della consulenza legale dell’avvocato Massimo Billi, assessore delegato al Palio, non ha ritenuto di comminare alcuna sanzione alla Contrada peraltro già duramente penalizzata dal non aver potuto correre per la vittoria.
Amche ad Atzeni, il fantino, non è stato imputato alcun comportamento riprovevole, mentre diverso è stato per Cappiano che è stato sollevato, si, da ogni responsabilità per l’accaduto ma nei cui confronti è stato espresso il disappunto per aver omesso di condannare il proprio fantino. Anzi, i dirigenti calligiani hanno avallato, in più occasioni, anche nella trasmissione televisiva di Antenna 5, "Processo al Palio", quant’era accaduto legittimando con un richiamo al codice di comportamento dei palii in genere.
Fucecchio, però, com’è stato rimarcato più volte da Michela Malvolti, in passato, non è così. Si ispira a Siena per molte cose ma non per la veemenza con la quale si corre in Piazza del Campo e soprattutto non per quanto accade nei singoli rioni dove la tifoseria si trasforma, assai spesso, in rissa.
«Nessuna motivazione è abbastanza importante - si legge in un comunicato emesso dal Comitato - da mettere a repentaglio la sicurezza della gente e il futuro del Palio». Per questo verranno fatte altre correzioni al regolamento inasprendo le sanzioni per chi assuma comportamenti lesivi della "festa" e ridefinendo i parametri per colpire le eventuali responsabilità oggettive, in questi casi, delle Contrade.


IL TIRRENO - Cronaca di Empoli Fucecchio Vinci Cerreto
Fucecchio lì, Martedì 21 Novembre 2006. Pagina II
FUCECCHIO -

A maggio il GRAN PREMIO Fucecchio

Quasi certa un’altra corsa nella buca

L’idea è quella di creare un antipasto per il Palio con i cavalli della tratta

Servizio di
G.C.


FUCECCHIO - L’idea è attraente: inserire un altro appuntamento di corse nella buca d’Andrea che preceda la giornata del Palio. E l’associazione Palio di Fucecchio è convinta di poterla realizzare già nel 2007. Quando? Si è già pensato anche ad una data, sicuramente di Domenica, a cavallo tra le corse di primavera (fssate secondo tradizione a Pasquetta) e il Palio del 20 Maggio. Anche il nome sarebbe già stato definito: "gran premio di Fucecchio" per mezzosangue.

Per adesso la notizia - su cui il presidente Malvolti e il suo consiglio stanno lavorando da tempo - è rimasta segreta perchè ci sono varie situazioni da risolvere per organizzare un appuntamento del genere, tantopiù in primavera quando il mondo paliesco inizia a scaldarsi, tantopiù in un giorno festivo. Ora però sembra che l’idea sia sul punto di realizzarsi. Restano da trovare gli ultimi accordi col mondo senese, che sembrano tuttavia abbastanza possibili. Dopodichè ci sarà da trovare un pò di soldi, perchè un’appuntamento del genere costa. La data potrebbe essere quella del 6 Maggio. «Ci stiamo lavorando - conferma il presidente Malvolti - sono anni che le Contrade sottolineano la necessità di allungare in qualche modo la stagione, di non fermarla a quell’unico appuntamento che è il Palio, di sfruttare quella splendida struttura che egrave; la buca d’Andrea in maniera più consistente. E dopo le corse di Primavera, che richiamano migliaia di spettatori il lunedì dell’Angelo, organizzare questa corsa pre-palio sarebbe probabilmente l’idale chiusura del cerchio.»

«Tantopiù - continua il presidente - che vorremmo inserirla proprio a ridosso del palio, con una formula simile alla nostra corsa: due batterie e una finale". Sarebbe l’esatta simulazione della situazione del Palio, in cui i capitani possono vedere i papabili cavalli ideali da selezionare per la tratta. "La nostra è una corsa molto diversa da quella di Siena, qui c’è una batteria e una finale e i mezzosangue devono avere altre caratteristiche rispetto a quelli che corrono una volta sola - continua Malvolti -. Ma questo gran premio di Fucecchio non dovrà essere un appuntamento dedicato solo algi appassionati. E’ per questo che lo fisseremo di Domenica: perchè come le corse di primavera dovrà attirare migliaia di persone in paese, che possono passare una giornata tra le strade del nostro centro storico, nei nostri ristoranti e possono poi chiuderla con lo spettacolo dei cavalli che galoppano in buca».