LA CONTRADA MASSARELLA HA VINTO IL PALIO DEL
22 MAGGIO MMXVI

(23 MAGGIO MMXVI)

La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 23 maggio 2016. Pagina VII
Speciale Palio Fucecchio - CLAMOROSO La Finale partita in ritardo dopo l'infortunio a Djib

È BUIO, IL PALIO NON SI CORRE

La corsa rimandata ad oggi. Non era mai successo in 36 anni

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - NON SI è corsa, ieri, ed è stata rinviata alle 18:00 di oggi la finale del Palio di Fucecchio per l'eccessivo prolungarsi dei tempi e per le false partenze che avevano fatto slittare lo spareggio fin quasi alle 21:00 quando ormai, col buio, erano venute meno le condizioni di sicurezza sia della pista che per gli stessi spettatori. Una decisione sofferta, quella del presidente del CdA Massimo Billi e del sindaco Alessio Spinelli, che presiede la grande kermesse ieri particolarmente difficile fin dalla prima batteria che con l'incidente a Djib, il cavallo di Porta Raimonda, ha fatto spostare di oltre un'ora la seconda qualificazione anch'essa ritardata da ben sette false partenze e buona, dunque, all'ottava giocata in pista verso le 19:15. Per regolamento fra la seconda corsa e la finale deve passare almeno un'ora per cui la chiamata delle contrade secondo l'ordine satbilito dal CdA e trasmesso al mossiere, Gennaro Milone, dal comandante della Polizia Municipale Roberto Dini si è protratta fin verso le 20:30 quando al canapo sono cominciati i soliti «giochi senesi» che hanno sciupato la festa l'anno scorso ma che anche nel 2014 avevano suscitato, col comportamento del fantino della Bernarda, non poche polemiche. Così i cavalli e fantini non si sono allineati e per ben tre volte il mossiere li ha fatti uscire e rientrare invitandoli a mettersi in riga. Cosa, che, purtroppo non è accaduta tanto che si sono avute tre false partenze che hanno ulteriormente aggravato le condizioni per correre in sicurezza. Milone, che pure ha fama di mossiere «veloce» ha anche comminato quattro richiami senza ottenere risultati. A questo punto il presidente Billi ha concesso altri cinqua minuti per l'allineamento e salvare, così la finale, mai senza esito. L'ordine di posizionamento al canapo prevedeva al primo posto San Pierino e poi Massarella, Cappiano, Sant'Andrea, Ferruzza, Querciola e Borgonovo con la Bernarda per ultima col compito, entrando, di dare il via. I cavalli, però malgrado le sollecitazioni e le minacce del mossiere: «Così non si corre», hanno continuato a girare e a disturbarsi l'uno con l'altro forse per sfiancare chi, come Massarella o Ferruzza, era data fra le possibili vincitrici. A questo punto, col buio, ai sensi dell'articolo 42 del regolamento, Billi e il sindaco hanno optato per il rinvio ad oggi, per la prima volta dopo 36 anni, con l'allineamento di «riserva» e una Buca d'Andrea (Buca del Palio - n.d.s) che sarà certo molto meno affollata. I cavalli, ieri notte, anziché tornare alle scuderie d'origine sono rientrati negli stallatici dei rioni. In attesa di più soddisfacenti ed equilibrati comportamenti in questa seconda opportunità



La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 24 maggio 2016. Pagina II
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

Trionfo rosa e azzurro al Palio

A Massarella entusiasmo alle stelle: È la quinta vittoria

Zedde su Matato ha dominato la corsa dall'inizio alla fine

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - LA QUINTA vittoria di Massarella ieri, al traguardo nella Buca d'Andrea, battendo di varie lunghezze tutte le altre contrade nella finale corsa nel pomeriggio dopo il rinvio dalla domenica quando il Palio era stato sospeso, dopo i vari ritardi, per il buio incombente. Un risultato filato, senza alcuno ombra di dubbio, con un evidente stacco con le due contrade che seguivano e cioè la Bernarda piazzatasi al secondo posto e Sant'Andrea al terzo. Giuseppe Zedde, detto Gingillo, su Matato, ha rispettato le previsioni degli esperti che davano i rosa-azzurri come primi fra i favorito insieme alla Ferruzza che, vinto il primo Palio di 36 anni fa, ha inseguito purtroppo inutilmente il sogno di fare il bis. Una finale difficile, sulla scia di quanto accaduto al canapo domenica, con al primo posto Borgonovo e a seguire Cappiano, Sant'Andrea, Massarella, San Pierino, Ferruzza, Bernarda e Querciola che, secondo la prassi, è entrata per ultima dando così il via.

DIFFICILE, dicevamo, il lavoro del mossiere che ha richiamato più volte Cappiano, Sant'Andrea, San Pierino e Bernarda che continuavano a «girare» senza collocarsi al loro posto. Per questo i cavalli sono stati fatti uscire ben cinque volte e dopo una falsa partenza la mossa è stata data alla settima chiamata senza, fortunatamente, azioni di disturbo che pregiudicassero lo svolgersi della corsa.

IL CLIMA quasi rigido rispetto a domenica quando quattro spettatori sono stati colti da malore per il caldo eccessivo, ha anche raffreddato un poco gli animi e non c'è stata alcuna lite fra i contradaioli di opposte fazioni, pur controllati dal servizio d'ordine svolto dai carabinieri. Per una volta tanto non ci saranno dunque contestazioni e ricorsi sull'esito di gara né sanzioni né la necessità di rivedere alla moviola i due giri di pista nei quali Gingillo, dopo lo scatto al canape, ha mantenuto con stile la prima posizione. L'entusiasmo massigiano è stato grande: il fantino è stato portato in trionfo insieme al «cencio» , con grande soddisfazione del Presidente Ferrero Rosati e del suo staff. Si è ripagata così la delusione dell'anno scorso quando Massarella, pur favorita come quest'anno, non aveva potuto correre a causa del disarcionamento del fantino ad opera di quello della rivale Torre, poi squalificata. Ma anche questo, si dice, è Palio. E quanto la grande kermesse sia amata dai fucecchiesi lo si è visto dalla folla che, certo non meno numerosa di domenica, è tornata ieri sulle «spiagge» della Buca, plaudente e tutto sommato soddisfatta di come sono andate le cose.


La Nazione - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 23 maggio 2015. Pagina VII
Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO RIMANDATO AL GIONO DOPO

LE REAZIONI - Malumori dei contradaioli all'indirizzo dei fantini

«I ritardi al canape? Cambiamo il regolamento»

Servizio di
Giulio Pansani


FUCECCHIO - SUBITO dopo l'annuncio del rinvio della finale ad oggi, c'è stato chi, come il popolo della Ferruzza, se l'è presa col mossiere fra grida e schiamazzi. Giusto risentimento ma senza colpa di Milone che si è comportato con grande professionalità e fermezza. Ha comminato due richiami a Cappiano e uno a Querciola e Borgonovo per il loro comportamento, provvedimenti che, come afferma Graziano Banchini esperto di Palio e già presidente bianco-rosso, se porteranno a delle conseguenze sarà solo per il 2017. Premesso che le Contrade non hanno alcuna responsabilità nel comportamento dei fantini i cui risentimenti e le cui rivalità hanno spesso una storia antica non riconducibile al nostro Palio, chi fa le spese di certi eventi sono proprio gli stessi rioni, come Torre squalificata per quest'anno a causa delle azioni personalissime del proprio portacolori nel 2015. Nessunio, a Fucecchio, neanche per le più acerrime inimicizie, danneggerebbe mai lo spettacolo nella buca, tanto che in 36 anni non si era corso una volta sola, nel 2001, a causa di un'invasione della pista di alcuni contradaioli non guidati dai responsabili del rione. Come dice Banchini, bisognerebbe che al mossiere fosse dato il potere di squalificare immediatamente chi pregiudica il buon andamento di una corsa, senza troppi rinvii e ricorsi.


Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 23 maggio 2016. Pagina XIV
Speciale Palio Fucecchio - PALIO RIMANDATO

Cadute, ritardi e buio congelano il sogno

Alle 21:10 la decisione del Sindaco: si corre oggi alle 18:00

Nella prima batteria Djib (Raimonda) crolla a terra: corsa sospesa.

Poi Milone punta sulla linea-soft in finale ma non viene premiato

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Palio rinviato a stasera alle 18:00, come mai era successo. Una serie di ritardi ed incidenti ha fatto sì che non fosse possibile correre la finale per sopraggiunta oscurità: alle 21:10 i cavalli erano ancora fra i canapi ma non si riusciva a trovare un allineamento accettabile. A niente sono serviti gli ultimatum arrivati dal palco delle autorità, da parte del presidente dell'Associazione Palio Massimo Billi al mossiere Gennaro Milone, che ha fatto quel che poteva. Alle 21:15 il sindaco Alessio Spinelli ha deciso di rinviare il Palio, una decisione inevitabile ma accolta da una bordata di fischi. Il ritardo principale è stato dovuto alla caduta del cavallo Djib (Porta Raimonda) nell'ultima curva della prima batteria, col coinvolgimento senza conseguenze del fantino Andra Mari.

Caduta e paura Djib è caduto quando si stava per qualificare alla finale: sembra che il cavallo abbia fatto tutto da solo, che sia inciampato o che abbia accusato un malore, cadendo rovinosamente a terra e richiedendo l'intervento dell'ambulanza equina e dell'equipe veterinaria. Questo ha creato un ritardo di quasi due ore (per dare il via alla seconda batteria si è dovuto attendere il ritorno dell'ambulanza dalla clinica di Altopascio), coi tempi del Palio che si sono inevitabilmente allungati. Il cavallo, per fortuna, si è ripreso (vedi articolo nell'altra pagina).

Prima... fulminea. Detto dell'infortunio a Djib va sottolineato che la prima batteria si è svolta molto rapidamente, con san Pierino di rincorsa ha rotto subito gli indugi entrando e dando il via. San Pierino che, con Andrea Coghe e il cavallo Sempre in piedi - si attardava, salvo guadagnare a sorpresa la finale in seguito all'infortunio-incidente al cavallo di Porta Raimonda. Borgonovo (Giovanni Atzeni su Oscar sauro) e Porta Bernarda (Dino Pes su Reo confesso) hanno fatto corsa a sé mentre Cappiano (Valter Pusceddu su Bombijou) ha strappato il pass per la finale, fattore che poi farà la differenza poche ore dopo. La patteria ha avuto cinque partecipanti e non sei per la squalifica di Torre. I cavalli andati in finale si sono potuti riposare due ore in più rispetto agli altri e questo vantaggio avrebbe potuto fare la differenza, se solo si fosse riusciti a correre la finale.

Mossa da "Salasso" Erano già le 18:30 quando il mossiere Gennaro Milone ha ciamato le contrade per svolgere la seconda batteria. In ordine d'ingresso: Sant'Andrea, Massarella, Ferruzza, Botteghe, Querciola e Samo di rincorsa. Qui è iniziato lo "Show" del fantino rossoblù Alberto Ricceri, che ha sfiancato gli altri cavalli fra i canapi con finte e contro finte, senza mai entrare realmente tra i canapi, sfruttando anche l'atteggiamento soft del mossiere Milone; ne sono scaturite sette partenze false, per la rabbia di Milone. Alle 19:15 Ricceri si è finalmente deciso ad entrare, con Massarella davanti a Ferruzza, Sant'Andrea, Botteghe e Samo; Querciola, invece, è caduta subito e il fantino Gianluca Fais ha avuto la prontezza di lasciare andare il cavallo Osvald, che poi pian piano ha rimontato e si è addirittura qualificato, insieme a Sant'Andrea (Gavino Sanna su Quisario), Ferruzza (Simone Mereu su Remo secondo) e Massarella (Giuseppe Zedde su Moatato). Fuori Samo e Botteghe (Enrico Bruschelli su La via da Clodia), finita all'ultimo posto. A margine della batteria c'è stato anche un alterco fra due individui nello spazio fra Botteghe e Sant'Andrea, riconducibili a futili motivi. Una donna incinta si è impaurita ed è stata fatta uscire dalla calca per sicurezza.

Finale senza vincitori Per regolamento deve passare almeno un'ora tra la seconda batteria e la finale, per cui le otto finaliste (nell'ordine San Pierino, Massarella, Cappiano, Sant'Andrea, Ferruzza, Querciola, Borgonovo e Porta Bernarda di rincorsa) sono state chiamate alle 20:15, quando già il sole iniziava a calare. Qui è iniziato un lento conto alla rovescia contro l'oscurità. Milone ha richiamato due volte Cappiano, che sistematicamente andava a cercare la rivale Ferruzza. Richiami che sono arrivati anche per Querciola e Borgonovo, perchè non rispettavano la posizione al canape. Un allineamento impossibile, nonostante la rabbia a tratti del mossiere Milone; alle 20:55 il Cda ha invitato Milone a far partire i cavalli entro dieci minuti, ricevendo una risposta un pò piccata. Poi, alle 21:05, altri cinque minuti "di recupero", che il sindaco Spinelli non ha però fatto trascorrere decretando il rinvio a stasera. Nel frattempo le miglialia di persone in buca, per contestare e protestare, hanno acceso centinaia di cellulari, creando uno scenario più da concerto che da Palio. Sul finale attimi di tensione, perché i contradaioli di Ferruzza erano imbufaliti per l'atteggiamento del fantino rivale, che impediva ai bianconeri di partire.

Oggi la finale-bis Dunque, il Palio sarà assegnato oggi alle ore 18:00. Se lo contenderanno San Pierino, Massarella, Cappiano, Sant'Andrea, Ferruzza, Querciola, Borgonovo e Porta Bernarda. Per il regolamento il mossiere aprirà la seconda busta con un nuovo ordine tra i canapi.

Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 23 maggio 2016. Pagina XV
Speciale Palio Fucecchio - Dal Dramma al lieto fine

Djib, all'inferno con ritorno. Ma addio corse

L'animale colpito forse da un malore ha risposto alle cure, ora è in clinica

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Djib, viaggio all'inferno e ritorno. Chissà cosa sarà passato nella mente di questo animale mentre alla fine del secondo giro stava per cadere a terra, quasi certamente per un malore. Un tonfo sordo, che ha fatto temere il peggio; l'animale è rimasto sdraiato al suolo e sono serviti diversi veterinari e decine di volontari per portare a termine le operazioni di soccorso allo sfortunato cavallo, che a questo dovrebbe quasi certamente dire addio alla carriera agonistica.
Una rinuncia tutto sommato accettabile, viste le premesse e le infauste aspettative dopo la caduta: dopo circa trenta minuti di attesa i veterinari sono tuttavia riusciti a caricarlo sull'ambulanza e dopo pochi minuti il presidente Billi ha annunciato che il cavallo era stato stabilizzato e che era in viaggio verso la clinica ad Altopascio, dove sarebbe stato sottoposto alle necessarie cure del caso. L'animale ha poi risposto alle terapie, superando la fase più critica post malore e nel tardo pomeriggio era già in piedi nei box della clinica, sottoposta a flebo ed iniezioni.
Sinceramente - almeno all'inizio - si è temuto che per l'animale ci fosse poco da fare e il posizionamento dei teloni per far allontanare le persone aveva rafforzato questa ipostesi. Una caduta che ha fatto scendere il gelo sulla Buca, perché si sa che la caduta di un cavallo è una situazione sempre estremamente complicata. In seguito alla caduta ci sono stati anche attimi di tensione cha hanno coinvolto alcuni contradaioli di Porta Raimonda, per motivi ancora da chiarire.
Sono volati spintoni e anche qualche colpo proibito ma poi la calma è stata ristabilita, nonostante fra i contradaioli della capitana ci fosse un evidente malcontento, riconducibile tra le altre cose alla condotta del fantino Andrea Mari, che avrebbero voluto vederi in finale per contrastare la rivale Porta Bernarda.

Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 24 maggio 2016. Pagina XIV
Speciale Palio Fucecchio - LA CARRIERA

CENCIO rosaceleste

Mossa complicata dopo il rinvio per oscurità di domenica: innervosito il mossiere Milone

Tensione tra Ferruzza e Cappiano

Il Palio è... Matato
Massarella si gode la vendetta perfetta

Gingillo domina la finale e cancella in un colpo solo dodici anni di digiuno e il killeraggio torrigiano del 2015

Servizio di
Marco Sabia
FUCECCHIO - La rivincita perfetta, la vendetta più dolce che potesse arrivare: Il Palio 2016 va a Massarella, al termine di una finale dominata dal primo all'ultimo metro. Due gli eroi di questa impresa: il fantino Giuseppe Zedde detto "Gingillo" e il cavallo Matato, un grigio che ha fatto mangiare la polvere a tutti gli altri e che ha portato - insieme a Gingillo - il quinto cencio al popolo massigiano, dopo dodici anni di attesa. Senza contare che Massarella - che lo scorso anno era favoritissima - non potè coronare il sogno della vittoria perché la rivale Torre glielo impedì fisicamente. Ieri, però, Torre non c'era per squalifica, per cui Massarella ha messo in pista tutto quello che aveva e ha portato a casa il drappellone (clicca qui) dipinto dal maestro Andrea Meini. Battuta l'altra favorita Borgonovo, che in finale non ha mantenuto le promesse, oltre ad un ottima Porta Bernarda e ad una Sant'Andrea oltre le aspettative. Una vittoria arrivata dopo un rinvio di un giorno per l'oscurità che domenica sera è calata mentre i cavalli stavano ancora provando l'allineamento. Non sono poi mancati momenti di tensione, soprattutto fra cappiano e Ferruzza e al termine della finale. Ma torniamo alla cronaca della dell'intensissima giornata di ieri.

Il rinvio e l'attesa La finale è andata in scena insolitamente di lunedì proprio perchè domenica - a causa di ritardi e incidenti vari - non si era riusciti a completare la fase finale. Per questo è stato necessario il rinvio, con l'appuntamento per ieri alle 18:00. Fra i canapi, con l'ordine dettato dalla seconda busta c'erano Borgonovo (Giovanni Atzeni su Oscar Sauro), Cappiano (Valter Pusceddu su Bombijou), Sant'Andrea (Gavino Sanna su Quisario), Massarella (Giuseppe Zedde su Matato), San Pierino (Andrea Coghe su Sempre in piedi), Ferruzza (Simone Mereu su Remo secondo), Porta Bernarda (Dino Pes su Reo confesso) e Querciola (Gianluca Fais su Osvald) di rincorsa.

Nervi tesi A guidare le operazioni ancora il mossiere Gennaro Milone, che ha iniziato subito a spazientirsi per l'atteggiamento del fantino di Cappiano Pusceddu, che sistematicamente andava a cercare la rivale Ferruzza per negarle una partenza favorevole. Milone manda fuori dai canapi le contrade per cinque volte e in caso butta giù anche il canape, cercando di "schiarire le idee" ai fantini, anche se l'unico riottoso e "disubbidiente" rimaneva Pusceddu, che aveva l'ordine di danneggiare - non platealmente - la rivale. A guardare tutti da dietro Querciola di rincorsa, che attendeva i movimenti fra i canapi per entrare al momento giusto. Milone ha lottato per circa quaranta minuti con Pusceddu, che ha fatto un Palio - dal punto di vista di Cappiano - assolutamente perfetto; Mereu in Ferruzza lo ha sofferto, nonostante abbia tentato di ignorarlo fino alla fine. Per lui non è arrivata la terza vittoria di fila, nella prima occasione in cui questo fantino ha vestito la giubba di una contrada con la rivale. La partenza è scattata alle 18:45 e Massarella è andata subito in testa, seguita da Borgonovo; tuttavia Giovanni Atzeni è stato presto risucchiato si da Porta Bernarda che da Sant'Andrea, mentre tutte le altre hanno fatto una corsa onesta oppure anonima.
Gingillo ha condotto Matato dal primo all'ultimo metro e Porta Bernarda non è mai stata realmente in grado di insidiare il fantino massigiano, che ha vinto di forza alzando il frustino sull'arrivo per la gioia di fotografi e contradaioli. Dietro sono arrivate, in ordine: Porta Bernarda, Sant'Andrea, Borgonovo, Ferruzza, San Pierino, Cappiano e Querciola. Gingillo ha vinto un Palio praticamente identico a quello del 2012 (clicca qui) , quando riportò il cencio a Sant'Andrea dopo esser partito in testa e aver lasciato agli altri soltanto le briciole. Per Gingillo si tratta di una grande vittoria, che ne fa risalire l'appeal dopo qualche prestazione incolore in piazza del Campo a Siena.

Tensioni dopo la corsa Ma se Massarella giustamente festeggiava, a pochi metri c'era chi per poco non veniva alle mani: il riferimento va a Cappiano e a Ferruzza, che si sono fronteggiate; una rabbia - quella dei ferruzzini - dovuta all'atteggiamento del fantino rivale, che ha corso e solo e soltanto contro di loro. E c'è stato anche il tempo per qualche contestazione al CdA, sempre da parte di Ferruzza, che lamentava la presenza di soggetti non meglio identificati in pista; si tratta di un problema noto, un segreto di Pulcinella: ci sono quelli che si "infiltrano" solo per fare confusione. Servirebbe un giro di vite sugli accessi.


Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Lunedì 24 maggio 2016. Pagina XV
Speciale Palio Fucecchio - POPOLO IN FESTA - Le reazioni

Rosati e Boschi: «Grazie a Zedde giustizia è fatta»

Il fantino-eroe:«Ero sicuro di vincere il cavallo sembrava una scheggia»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Massimiliano Gatoni ha preso il cencio non appena appena il fantino Giuseppe Zedde ha tagliato il traguardo, inutilmente inseguito dal cavallo di Porta Bernarda. Sùbito il popolo della frazione massigiana ha invaso la pista abbracciando il Palio dell'edizione 2016 appena conquistato. Un corteo di centinaia di persone, e qualcuno che s'è tolto un sassolino dalla scarpa:«Ce l'hanno impedito l'anno scorso con le cattive maniere - riferendosi a Torre, la contrada nemica - ma ci siamo rifatti, giustizia è fatta».
Più sereno il presidente Ferraro Rosati:«Quando ho visto il nostro cavallo partire in testa, ho pensato è fatta, salvo di inconvenienti non ci passa nessuno. La contrada Bernarda con Dino Pes ci ha inseguito dall'inizio alla fine, ma non ha mai guadagnato terreno. Ci ha tallonato, ha spinto molto però Gingillo lo ha tenuto sempre a debita distanza. C'è una giustizia anche nelle gare, dopo la delusione forzata della contrada "nemica" (Torre, che non nomina)».
Poco prima era insieme al capitano Alildo Boschi:«Chiamiamola rivincita, ma per me è una vittoria che fa godere tanto. Grande Zedde». Un personaggio che a sorpresa s'è trattenuto fino al secondo giorno, dopo la lunga e forzata interruzione a causa del cavallo Djib di Porta Raimonda caduto domenica (ora sta meglio, i veterinari hanno sciolto la prognosi), è il cantante il cantante Stefano dei Righeira. Racconta:«Vengo quando posso in questa città. L'estate scorsa abbiamo fatto un concerto, siamo diventati di casa. Spero di aver portato un pò di fortuna, se lo meritano, sono persone serie, sia i dirigenti sia il popolo massigiano». E canticchiava "Vamos alla festa in contrada a Massarella stasera" Il primo storico presidente, Paolo non ha dubbi:«Una corsa perfetta. È schizzato in testa, il cavallo della Bernarda ha mangiato tanta polvere ma non ce l'ha fatta a guadagnare un millimetro, pur lanciatissimo. Quando il fantino è bravo, se prende la testa porta la vittoria in fondo: una cavalcata che resterà memorabile nelle corse del Palio». Per il popolo di Massarella il parroco don Ferdinando Santonocito ha celebrato un ringraziamento. Anche questa è una tradizione ripetuta cinque volte, cioè al tempo di ogni vittoria. Non ultimo il fantino Giuseppe Zedde, intervenuto alla prima festa della vittoria, mentre la festa grande sarà probabilmente tra due settimane. Ci sarà modo di riparlarne, secondo gli impegni di Giuseppe Zedde, che per ora si limita a dichiarare:«Sono contento di aver portato il Palio a Massarella, ho preso la testa e non l'ho più mollata, il cavallo andava come le schioppettate, non mi sono mai girato, ero sicuro che non mi avrebbero mai ripreso». Ed è andata proprio così tra il tripudio del popolo massigiano in festa.



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 25 maggio 2016. Pagina XIV
Speciale Palio Fucecchio - IL DOPO PALIO

Infiltrati e ritardi l'organizzazione è...rimandata

Ecco i promossi e bocciati della corsa in Buca. Tra i fantini sorpresa Dino Pes, Male Mereu e Atzeni

Al top i trionfatori rosacelesti con Gingillo-Matato

Cappiano gode con Pusceddu "killer" silenzioso. Dietro la lavagna Botteghe e Samo

Servizio di
LE PAGELLE
di Marco Sabia

BORGONOVO - Voto 6 È la media tra la preparazione a livello strategico di Tittia e della dirigenza (8) e il risultato della finale. Chance sprecata vista l'assenza di Botteghe in finale. In crescita.

BOTTEGHE - Voto 4,5 Batteria insufficiente, così come la prestazione del figlio d'arte Enrico Bruschelli. Asciugano un bel bucato con la non vittoria della rivale. Fortunati.

CAPPIANO - Voto 7,5 Fanno la corsa che avevano preparato, disturbando e snervando Ferruzza: Pusceddu non ha nemmeno bisogno di rincorrere alle maniere forti per annullare Mereu. Un "killeraggio" silenzioso ma efficace. Arcigni.

FERRUZZA - Voto 5,5 Mereu era la prima volta che si trovava a doversi guardare dalla rivale e sinceramente ne soffre. Peccato, perché sembrava la volta buona per togliersi la cuffia della nonna. Niente da fare.

MASSARELLA - Voto 10 Palio vinto di prepotenza, purgano la rivale e si gustano la vendetta perfetta. Quinto cencio con la nemica impotente e costretta a guardare. Goduria assoluta: dominanti.

PORTA BERNARDA - Voto 8 Dino Pes fa un gran Palio ed è l'unico ad insidiare - seppur poco - Massarella. Nel complesso vincono il confronto con Porta Raimonda. Avevano un cavallo da podio e lì arrivano. Presenti.

PORTA RAIMONDA - Voto s.v. Sul non voto influisce la caduta del cavallo Djib ma il fantino Andrea Mari poteva di sicuro far meglio ed andare "di conserva" in finale. Hanno enormi risorse ma non finalizzano.

QUERCIOLA - Voto 6 Sapevano di poter vincere ma concludono una carriera in maniera più che dignitosa, considerato il materiale a disposizione. Ci riproveranno ancora. Vincenti e affamati.

SAMO - Voto 5 Ricceri alla mossa della seconda batteria compie uno show e fa arrabbiare il mossiere. Finte e controfinte degne del miglior Ronaldo non servono però ad evitare la seconda eliminazione di fila in batteria.

SAN PIERINO - Voto 7 Mezzo voto in più perché riesce a limitare il nervosismo del cavallo Sempre in piedi. Sfrutta la caduta di Raimonda per andare in finale. Combattivi.

SANT'ANDREA - Voto 8,5 Con o senza cavallo vanno in finale e si piazzano. L'esordiente Gavino Sanna ci prova fino in fondo dimostrando di essere "da Palio". Nella loro stalla il cavallo ha avuto in sorte migliora sempre. Mai domi

DJIB - Voto 9 Al cavallo di Raimonda - caduto nella prima batteria - facciamo un simbolico applauso per essersi ripreso dopo una caduta che aveva fatto temere il peggio. Non tornerà a correre ma almeno sta bene. Redivivo.

EQUIPE VETERINARIA - Voto 9 Non si fanno prendere dal panico, stabilizzano Djib (che si è completamente ripreso) e scrivono probabilmente il più bel capitolo di questo Palio.

GIUSEPPE ZEDDE E MATATO - Voto 10 Un palio da padroni assoluti, Gingillo mantiene una concentrazione mai vista. A testa alta dritto al traguardo, porta il cencio in contrada dopo un anno di ritardo. In grande risalita.

GIOVANNI ATZENI - Voto 6 La sua scelta di vestire i colori di Borgonovo ha definito molte strategie e messo in crisi la rivale. Forse è stato "tradito" dal cavallo, che non è apparso pimpante come il giorno precedente. È il nuovo imperatore del Palio?

SIMONE MEREU - Voto 5 È apparso un pò spento rispetto allo sfavillare delle sue ultime vittorie. Rimane un grande fantino per la pista fucecchiese ma l'esame "della rivale" è da rimandare al prossimo anno. Deciso ma non troppo.

VALTER PUSCEDDU - Voto 7 Il suo lo fa alla grande, gasando Cappiano e facendo imbestialire Ferruzza. Si conferma un fantino double-face, buono sia per vincere che per bloccare la rivale. Multiuso.

GENNARO MILONE - Voto 6 Forse si dimostra troppo soft ma è anche vero che le armi che ha sono quelle che sono. Alla fine fa partire tutti in maniera dignitosa e questo gli garantisce la sufficienza.

PUBBLICO - Voto 9 Alcuni si sentono male dopo la caduta del cavallo, tutti gli altri incoraggiano Djib. Comportamento rispettoso, salvo qualche sparuto episodio. Senza contradaioli il Palio non esisterebbe. Splendida la luminara coi telefonini. Essenziali.

ORGANIZZAIONE (Comune e CdA)- Voto 5,5 Tutto fila liscio fino alla corsa, quando accade un pò di tutto. C'è da lavorare sui tempi morti e sui ritardi evitabili, oltre che sugli accessi alla Buca, per evitare la presenza di soggetti che nulla hanno a che fare con le contrade o col mondo del Palio.

INFILTRATI (E CHI LI PORTA) - Voto 2 Si tratta della nota stonata di questa edizione, perché non è possibile che in qualche contrada si creino "Servizi d'ordine" esterni. Qualche parola grossa fra contradaioli ci può stare, così come qualche "carezza". Altro, però, assolutamente no.



Speciale Palio Fucecchio - LE REAZIONI/1

«Sul verrocchio ho fatto le scelte giuste»

«Sapevo che domenica non ce l'avremmo fatta a correre la finale»

Servizio di
Marco Sabia

FUCECCHIO - «Sono soddisfatto della mossa che ho dato, è stato un Palio difficile con tutte le contrade che volevano vincere. Sono anche rimasto sul verrocchio dopo aver dato la mossa per dimostrare che non avevo nulla da nascondere».
A parlare è Gennaro Milone, mossiere del Palio 2016 a Fucecchio. Il mossiere legnanese - che sul momento era stato accusato di essere troppo soft coi fantini - ha invece rivendicato l'importanza delle sue scelte:«Ho dato una mossa buona e non è stato facile, perché tanti che volevano vincere. Sapevo che sarebbe stato difficile partire, soprattutto domenica sera. Era già troppo tardi e si rischiavano problemi di ordine pubblico. Sul momento qualcuno mi ha contestato ma quale mossiere si prende la responsabilità di buttare fuori una contrada fra i canapi? Nei palii come quello di Fucecchio la mossa la dà la rincorsa e al mossiere spetta certificarla. Sarebbe stato inutile tenerli tanto fra i canapi, così come prendere di mira Pusceddu; se avessi insistito coi richiami non mi avrebbe più ascoltato. E - invece - mandandoli continuamente fuori dai canapi ho dato modo ai fantini di "schiarirsi le idee": Ha funzionato». Milone, poi, è tornato sull'estenuante giornata di domenica:«Quando sono salito sul verrocchio ho capito che difficilmente avremmo corso per tanti motivi. Non c'erano le tempistiche. Meglio aver posticipato, perché questi non sono palietti. Fucecchio con Legnano è al top in Italia dopo Siena». Il mossiere ha poi reso merito alla contrada che ha vinto:«Per l'esperienza che ho (Milone è un ex capitano vincente a Legnano, ndc) ero convinto che Matato, il cavallo di Massarella, non avrebbe mai perso in una corsa secca, perchè è un velocista. Forse se avessimo corso nel solito giorno qualcosa sarebbe cambiato e quel cavallo avrebbe potuto soffrirne però sopra aveva un fantino super concentrato che non ha sbagliato nulla».
Ma Milone tornerà l'anno prossimo? «Non lo so, dopo l'anno scorso per scaramanzia non voglio dire niente».

Speciale Palio Fucecchio - LE REAZIONI/2

«Serve un giro di vite sugli accessi»

«Grazie ai veterinari. Comprare l'ambulanza equina? Valutiamo»

Servizio di
Marco Sabia

FUCECCHIO - Il Palio è finito da 48 ore e per questo è arrivato il tempo dei bilanci. A farli è il presidente dell'Associazione Palio Massimo Billi, che evidenzia sia la criticità che le sfaccettature positive:«Lunedì non c'è stata la tensione di domenica però in Buca sono etranti soggetti che non hanno niente a che fare con le Contrade. Il servizio di sicurezza ha fatto il massimo ma dobbiamo chiederci chi e perché porta degli "infiltrati" in pista. Non si può pensare che le Contrade si debbano creare dei servizi d'ordine, qui si va oltre alle inimicizie che ci possono essere fra contrade rivali. Per questo per il prossimo anno ci sarà un giro di vite sui pass che d'anno l'accesso alle varie aree e ne verrà ridotto il numero drasticamente».
Effettivamente è stata questa la nota dolente di questa edizione e l'organizzazione vi troverà una soluzione. Tuttavia la cosa più importante secondo Billi è stata un'altra:«Voglio ringraziare pubblicamente l'équipe veterinaria che ha soccorso Djib, partendo dai dottori Iacopo Secco, Mario Angelone e Armando Del Rosso. Hanno lavorato alla grande, sono stati molto preparati, professionali e concentrati sulle operazioni da fare. Il cavallo sul momento non riusciva a rialzarsi perché era stato sedato, non perché si fosse rotto qualcosa: Djib non ha né fratture né lesioni e tornerà a stare bene. Grazie anche a chi dal pubblico ha sostenuto il cavallo con gli applausi».
I soccorsi all'animale sono stati possibili anche grazie alla presenza dell'ambulanza equina e su questo Massimo Billi ha annunciato probabili novità nei prossimi mesi:«Di questi mezzi ce ne sono pochissimi in Italia e quello che era in Buca arrivava da Foligno. Per il prossimo anno si potrebbe pensare di noleggiarne un'altra per precauzione, dotandoci di qualche veterinario in più. Oppure - ha concluso - si potrebbe valutare l'ipotesi di acquistarne una come hanno fatto a Legnano».


Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio
Fucecchio lì, Martedì 25 maggio 2016. Pagina XV
Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

«Puliremo le marginette per la grazia ricevuta»

Servizio di
Luciano Gianfranceschi


FUCECCHIO - Dopo il giorno più lungo per vincere il palio delle Contrade 2016, una notte di gran baldoria da condividere con il popolo massigiano. «E non solo massigiano, abbiamo apparecchiato in sede e sono intervenute 350-400 persone - gongola il presidente Ferrero Rosati, che non sta più in sé nella pelle -. Non so come abbiamo trovato il modo di mettere a tavola tutti, e i presidenti sono rimasti soddisfatti della cena. L'anno scorso abbiamo sofferto ingiustamente, questa volta abbiamo goduto con pieno merito.
E ci ha fatto piacere che ci siano venute a salutare quasi tutte le Contrade, e con esse abbiamo brindato. Aggiungo che abbiamo fatto un pò di "baldoria" (per modo di dire) anche in chiesa, ma il parroco don Ferdinando Santonocito aveva suonato le campane a festa. Il capitano Alildo Boschi è al settimo cielo, e la domanda ricorrente è: quando si fa la festa della vittoria? Intanto sono arrivate anche «le congratulazioni più vive all'Antica Contrada Massarella da parte dell'Associazione Palio delle Contrade per questa vittoria».
Successo costruito in silenzio, come è tradizione dei massigiani. Una partenza a sorpresa, e sembrava che i due giri di pista non finissero mai. Ma in realtà lunghi e inutili devono essere sembrati al cavallo di Porta Bernarda, e agli altri messi in fila. Ora il pensiero va alla grande festa della vittoria. Sicuramente slitterà a giugno, a metà di quel mese. Occorrerà coordinarsi con gli impegni del fantino Zedde. «Ma nel frattempo ogni sera sarà baldoria in contrada, per recuperare la lunga attesa. Non staremo con le mani in mano - continua il presidente Rosati - abbiamo censito le marginette sul nostro territorio, sono 30; e siccome la Madonna è patrona di Massarella le ripuliremo tutte. Lo avremmo fatto magari ugualmente, però ora ci sembra doveroso, per grazia ricevuta. Le rimetteremo a nuovo una per una, alla svelta». Anche il fantino Giuseppe Zedde, detto Gingillo, è alle stelle, pur essendo abituato a vincere:«Mi godo questo successo di tutta la contrada, anche se con la testa io sono già ai prossimi impegni. Questo è un palio che mi è piaciuto». È andata bene, per una contrada con 12 anni di attesa. Non sarà certo un sacrificio dover aspettare a metà giugno, per la festa della vittoria: anzi l'attesa rende più bello l'evento in piazza. Una "piccola" contrada con 5 palii, l'ultimo dei quali costruito in silenzio come è tradizione dei massigiani.




Il Tirreno - Foto by Il Tirreno (Agenzia Sestini)

Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Venerdì 17 giugno 2016. Pagina XIX

Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

Le Contrade spostano il Palio ma Billi è scettico:«Ripensateci»

I presidenti hanno già dato il via libera allo slittamento alla seconda domenica di giugno tuttavia il presidente del CdA chiede un ulteriore riflessione:«Troppo vicini ad altre carriere»

" È vero che solitamente il tempo è migliore ma pensiamo anche al corteggio: sfilare coi costumi di contrada potrebbe essere veramente faticoso"

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - «Presidenti, ripensateci». Parola del presidente dell'associazione Palio delle Contrade, Massimo Billi che sta cercando di far tornare sui propri passi i presidenti delle dodici Contrade, che in sede di assemblea hanno già votato il cambiamento di data
(Contrari al cambio della data le Contrade:
Borgonovo, Massarella, Querciola e Sant'Andrea - [n.d.s.])
dalla terzultima domenica di maggio (che diventa la penultima quando le domeniche sono cinque) alla seconda di giugno.
Così, se i massimi rappresentanti delle Contrade fucecchiesi non dovessero cambiare idea entro il 31 dicembre, il Palio il prossimo anno si correrà l'undici giugno. Il presidente dell'associazione, pur riconoscendo il parere delle contrade è quello decisivo, ha invitato nuovamente le Contrade a ripensarci:«Andando a giugno ci avviciniamo troppo agli altri palii, come quello di Castiglion Fiorentino, che ci potrebbe portar via numerosi fantini. Senza dimenticare il discorso climatico, perché anche se è vero che solitamente a giugno il tempo è migliore di maggio sfilare coi costumi di contrada potrebbe essere veramente faticoso. E poi bisogna anche guardare al Palio di Ferrara, che per ora non sono riusciti a correre proprio per motivi climatici».
La decisione dei presidenti nasce proprio dall'esigenza di "fuggire" dalle bizze metereologiche degli ultimi mesi di maggio, che sono sempre stati piovosi, anche per il giorno della corsa; da Lì la decisione - rivoluzionaria ma non inedita - di posticipare il Palio di quasi un mese. Ma più che la pioggia nel giorno del Palio - che comunque influisce parecchio sulla vendita dei biglietti - sono le attività pre Palio delle contrade ad essere danneggiate dal meteo instabile nei mesi di maggio da qualche anno a questa parte. Non sarebbe, tuttavia, una novità assoluta, visto che dal 2001 al 2003 (e anche nel 1983) la carriera paliesca fucecchiese si era svolta a giugno, in un clima ampiamente estivo.
Poi, per ovviare ai disagi che il troppo caldo porta al corteggio storico, si decise di ritornare alla terz'ultima domenica di maggio, che fino a qualche anno fa aveva ottenuto la "clemenza" del meteo. L'edizione bagnatissima del 2012 ha fatto da spartiacque, perché anche se si riuscì a correre sotto il nubifragio da quel giorno in poi le settimane paliesche sono tutte state a rischio pioggia, compresa l'ultima. Chiuso - per ora - questo capitolo va segnalato che intanto è tornato a casa il cavallo Djib, dimesso dalla clinica dove era stato ospitato in seguito alla caduta nella prima batteria quando portava i colori di Porta Raimonda; l'animale non ha riportato danni permanenti e a stretto giro di posta - come ha confermato Billi - «verranno resi noti i risultati degli esami antidoping a cui il cavallo è stato sottoposto. Risultati che potrebbero arrivare dal laboratorio U.N.I.R.E. di Milano gi` la prossima settimana».
Su Djib , invece, non ci sono novità per quanto riguarda il suo futuro, che sia agonistico o al pascolo. L'importante è che sia tornato a casa sano e salvo dopo la rovinosa caduta che aveva fatto temere il peggio e che aveva spinto l'Italian Horse Protection di Montaione a fare un esposto ai Nas «chiedendo di fare le opportune verifiche sulle condizioni del cavallo prima e dopo la gara, acquisendo le certificazioni veterinarie e le risultanze degli eventuali esami antidoping». A questo punto soltanto l'arrivo dei risultati degli esami ematici potrà mettere un punto su questa vicenda.



Il Tirreno - Cronaca di Fucecchio

Fucecchio lì, Giovedì 10 novembre 2016. Pagina XIV

Speciale Palio Fucecchio - DOPO PALIO

Palio, dietrofront definitivo: si corre a maggio

La nuova normativa metteva a rischio la presenza dei cavalli, "congelato" lo slittamento a giugno

Servizio di
Marco Sabia


FUCECCHIO - Arriva un altro colpo di scena nel mondo del Palio: dopo la decisione dei mesi scorsi da parte dei dodici presidenti, che vollero spostare il Palio dalla penultima domenica di Maggio alla seconda di giugno, ora è arrivata la retromarcia.
Il Palio 2017, infatti, si correrà il 21 maggio e non piu` l'undici giugno, come era stato già deliberato nel regolamento.
I presidenti hanno - su indicazione dei capitani - "congelato" la loro decisione. Ma come si è arrivati a questo punto? Già dai giorni dell'ultimo Palio inziò a circolare la voce della volontà di spostare la data del Palio, soprattutto per motivi climatici.
Negli ultimi mesi di maggio, infatti, la pioggia ha spesso danneggiato il Palio e tutte le iniziative che gli ruotano attorno; da qui la decisione ufficiale di spostare in avanti la data, di quindici giorni, ratificata nei mesi scorsi. Decisione su cui anche il presidente dell'associazione Palio Massimo Billi aveva espresso un certo scetticismo, invitando le dirigenze delle a ripensarci. E martedì sera questo ripensamento c'è stato, dopo una serie di incontri per decidere il da farsi. È innegabile che negli ultimi anni si sia verificata una progressiva diminuzione del numero dei cavalli idonei alla partecipazione alla tratta del Palio. La situazione potrebbe essere ulteriormente aggravata dalla recenti disposizioni del ministero della salute che ha disposto il divieto di partecipazione alle corse per i cavalli purosangue. Le realtà paliesche che finora utilizzavano questi cavalli (come a buti) potrebbero quindi dover utilizzare i mezzosangue e di conseguenza ridurre ulteriormente il numero dei cavalli a disposizione. Il congelamento deriva, quindi, dalla volontà di valutare le possibili conseguenze dell'ordinanza per poi prendere la decisione definitiva per il buon esito della manifestazione.
I presidenti, di concerto con i capitani e il C.d.A dell'associazione Palio, studieranno strategie per reperire un numero di cavalli maggiore rispetto a quelli che hanno preso parte alla tratta 2016 e ad organizzare attività che valorizzino la manifestazione e la rendano sempre più appetibile. Ad esempio vincolando la presenza dei fantini al fatto che questi ultimi iscrivano dei cavalli, oppure alzando il montepremi per i proprietari stessi, così da "spingerli" a portare i cavalli a Fucecchio invece che verso altri palii. In poche parole - dinanzi alle novità introdotte dall'ordinanza del ministero della salute - il mondo del palio fucecchiese ha deciso di rinviare la rivoluzione sulla data, per concentrarsi sugli sviluppi - ancora poco conosciuti - che l'ordinanza potrebbe portare. L'obiettivo è, in ogni caso, non trovarsi più nella situazione dello scorso anno, quando per undici contrade c'erano tredici cavalli tra cui scegliere per la tratta, in una situazione molto al limite che fece storcere il naso a molti.